ISTOGENESI del SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Andando a studiare come si origina il sistema nervoso centrale si evince che, inizialmente, il tubo neurale è
molto semplice, infatti la parete che riveste il neurocele è costituita da un unico strato di cellule che vanno a
formare un epitelio chiamato epitelio germinativo, chiamato così perché formato da cellule che daranno
origine ad altri tipi cellulari.
In particolare, dall’epitelio germinativo si originano
2 tipi di cellule staminali, ossia:
I neuroblasti, che daranno origine ai
neuroni;
Gli spongioblasti, che daranno origine alle
cellule gliali e alle cellule ependimali.
In questo modo, quindi, i neuroni, una volta generati
a partire dei neuroblasti, si differenzieranno sempre
più e andranno a localizzarsi più esternamente
rispetto all’epitelio germinativo, fino ad andare a
formare il mantello o strato mantellare, dove, una
volta terminato lo sviluppo, non risiederanno i corpi
cellulari dei neuroni, ma i loro prolungamenti.
In realtà, questo tipo di organizzazione a strati la osserviamo sia nel midollo spinale che nella parte più
craniale che, poi, darà origine all’encefalo. Infatti, a 6 settimane di sviluppo, è possibile vedere come sia a
livello del MS che a livello dell’encefalo, vi è un’organizzazione molto simile con:
Al centro una cavità che diventa il canale dell’ependima, tappezzato dall’epitelio ependimale
costituito dalle cellule ependimali;
Lo strato mantellare, posto esternamente all’epitelio ependimale, in cui ci sono i neuroni che si
stanno differenziando;
Lo strato marginale, posto esternamente allo strato mantellare, in cui sono presenti soltanto gli assoni
mielinizzati dei neuroni.
Successivamente, lo strato mantellare diventerà la sostanza grigia, mentre lo strato marginale, con gli assoni
mielinizzati, diventerà la sostanza bianca, dove la sostanza grigia è la porzione del SNC in cui ci sono i
corpi cellulari dei neuroni, i dendriti, gli assoni non mielinizzati e gli astrociti ed è chiamata “grigia”
perchè se si taglia il cervello si osserva una parte grigia e una parte bianca. La sostanza bianca, invece, è la
porzione del SNC in cui ci sono gli assoni mielinizzati, dove il bianco è dato dalla guaina mielinica presente
attorno agli assoni.
L’unica differenza in questa organizzazione a strati tra encefalo e MS è che nell’encefalo il canale
dell’ependima risulta essere più largo rispetto a quello del MS ed è tappezzato da un epitelio ependimale che
va incontro a delle specializzazioni importanti, esternamente al quale si osserva sempre la presenza dello
strato mantellare e dello strato marginale, solo che lo strato mantellare non è presente dappertutto; infatti,
nell’encefalo, a livello del tronco, dorsalmente al canale dell’ependima non vi è sostanza grigia, ma la parete è
molto assottigliata, quindi si viene a creare una zona in cui il canale dell’ependima è strettamente addossato
alla pia madre e a livello della quale è possibile individuare i plessi corioidei.
Quindi, partendo da una struttura embrionale simile e mantenendo a fine sviluppo un’organizzazione simile,
alla fine con il differenziamento possiamo riscontrare comunque delle differenze legate alle funzioni diverse
che le varie strutture devono svolgere.
SVILUPPO del MIDOLLO SPINALE
Il midollo spinale deriva dal tubo neurale; in particolare, partendo dal tubo
neurale in via di sviluppo con i solchi limitanti, è possibile vedere come esso può
dare origine al midollo spinale.
In particolare, ciò che è anteriore al solco limitante è nota come lamina basale,
mentre ciò che è posteriore al solco limitante è nota come la lamina alare, le
quali, poi, vanno incontro ad un differenziamento specifico.
Nel dettaglio:
La lamina alare darà origine alle due corna posteriori del MS, le quali
rappresentano la zona sensitiva, quindi la zona adibita alla ricezione
degli stimoli sensitivi;
La lamina basale, invece, darà origine alle due corna anteriori del MS,
le quali rappresentano la zona motoria, quindi la zona in cui vi sono i
neuroni motori che portano lo stimolo all’esterno.
A sua volta, nelle corna posteriori è possibile individuare due zone differenti: in particolare, più
dorsalmente è possibile individuare una grande porzione occupata da interneuroni sensitivi o neuroni
associativi, adibiti alla percezione della sensibilità somatica, dove arrivano le
afferenze sensitive somatiche, mentre in posizione più caudale è possibile
individuare una piccola porzione adibita alla percezione della sensibilità
viscerale.
Le corna anteriori, invece, presentano più ventralmente dei neuroni motori
somatici, i quali inviano degli stimoli ai muscoli scheletrici, mentre più
dorsalmente vi sono i corpi cellulari dei neuroni motori viscerali, i quali hanno il
compito di inviare un’informazione motoria ai visceri.
In realtà, il midollo spinale si sviluppa e si accresce nel feto in modo diverso rispetto all’adulto, infatti nel feto
il midollo spinale è presente lungo tutto lo speco
vertebrale, quindi durante lo sviluppo embrionale e
fetale si ha una perfetta corrispondenza fra la
presenza del midollo spinale e lo sviluppo della
colonna vertebrale, mentre alla nascita e nell’adulto
questa situazione non è più presente, infatti il
midollo spinale è presente fino a livello della
vertebra L2, ma dalla L2 in poi vi è solo un fascio
di nervi spinali che prende il nome di cauda
equina.
SVILUPPO dell’ENCEFALO
A 28 giorni, inizia lo sviluppo dell’encefalo, il quale si organizza in tre vescicole, ossia:
prosencefalo;
mesencefalo;
romboencefalo.
dove le vescicole encefaliche sono degli
ispessimenti del tubo neurale costituiti da neuroni
e glia ed esse si differenziano dai ventricoli
encefalici, i quali, invecem rappresentano delle
slargature del lume del tubo neurale.
Successivamente, al 32°giorno, le tre vescicole
encefaliche vanno incontro a differenziamento
andando a formare cinque vescicole encefaliche, ossia
Dal prosencefalo si origina:
telencefalo (rostrale);
diencefalo (caudale).
Il mesencefalo rimane tale;
Dal romboencefalo si origina:
Metencefalo, che andrà a formare il ponte e il cervelletto
Mielencefalo, porzione in continuità anatomica con il midollo spinale.
In realtà, il tubo neurale, all’inizio dello sviluppo, è un tubo lineare; però, con il differenziamento
esso va incontro alla formazione di curvature, dovute ad una diversa velocità di proliferazione
delle cellule in posizione posteriore.
Nel dettaglio, nello stadio a tre vescicole ci sono due curvature importanti:
Curva mesencefalica, posta a livello del mesencefalo;
Curva cervicale, posta tra mielencefalo e midollo spinale.
Al 32°giorno, invece, si forma una terza curva, ossia la curva pontina, posta tra
metencefalo e mielencefalo. A sviluppo ultimato, però, l’unica curvatura che
rimane è la curva mesencefalica, la quale risulta essere estremamente importante in
ambito biomedico in quanto la si può utilizzare per studi relativi a patologie legate
al mesencefalo. SVILUPPO del BULBO
Il bulbo è la regione del mielencefalo che è in continuità anatomica con il midollo
spinale. Esso si sviluppa a partire da una struttura di base costituita da lamina alare
e lamina basale, come quella vista nello sviluppo del midollo spinale, solo che, in
questo caso, il canale ependimale si slarga a formare il quarto ventricolo, il quale
è delimitato posteriormente da una parete molto sottile chiamata membrana
tettoria a livello della quale è possibile individuare la presenza di un plesso
coroideo, ossia una struttura in cui l’epitelio ependimale è a stretto contatto con la
pia madre e svolge una funzione molto importante, ossia produrre il liquido cefalorachidiano.
Nel dettaglio, durante lo sviluppo del bulbo, la sostanza grigia perde l’organizzazione dorso-ventrale tipica del
midollo spinale, ma si frammenta e acquisisce un’organizzazione latero-mediale;
infatti, a sviluppo ultimato, medialmente troviamo dei nuclei motori somatici,
seguiti dai nuclei motori viscerali, seguiti dai nuclei sensitivi viscerali, a loro
volta seguiti dai nuclei sensitivi somatici.
SVILUPPO DEL PONTE
Salendo dal bulbo si arriva a livello del ponte, il quale fa sempre parte del tronco
encefalico a livello del quale si osserva sempre la presenza di una slargatura,
ossia il quarto ventricolo, in quanto esso interessa due vescicole encefaliche
differenti, ossia il mielencefalo (dove si trova il bulbo) e il metencefalo (a livello
del quale si trova il ponte).
Inoltre, anche qui vi è distribuzione della
sostanza grigia latero-mediale, a livello della
quale è possibile vedere la mancanza dei nuclei
sensitivi viscerali (anche se vi passano le vie) e il
grande sviluppo di nuclei pontini anteriormente
e cervelletto posteriormente a partire dalla
membrana tettoria.
SVILUPPO DEL MESENCEFALO
Il mesencefalo rappresenta la parte superiore del tronco encefalico ed è anche la porzione più superiore di
tutti i centri assili. Nel dettaglio, il mesencefalo contiene una cavità che non si slarga a formare alcun
ventricolo, ma vi è un dotto con calibro costante che prende il nome di acquedotto mesencefalico o
acquedotto di Silvio. In questa regione non fanno tappa le vie sensitive, ma è caratterizzato dalla presenza
di diversi nuclei fondamentali, in particolare anteriormente vi è il nucleo rosso e la sostanza nera,
chiamata così perché i corpi cellulari dei neuroni presenti hanno al loro interno un pigmento chiamato
neuromelanina, la quale chimicamente è un pigmento molto simile alla
melanina della nostra pelle, oltre ad essere chiamata così perché tale zona di
sostanza grigia è molto ben visibile anche in un preparato a fresco.
IL SISTEMA NERVOSO: LE MENINGI, I
PLESSI COROIDEI, I VENTRICOLI
LE MENINGI
Le meningi sono delle membrane connettivali che rivestono l’intero SNC
con la funzione di proteggerlo e nutrirlo mediante i vasi, presenti solo nel SNC, mancando completamente nel
SNP. In realtà, possiamo distinguere due tipi di meningi differenti, ossia le meningi encefaliche, che rivestono
l’encefalo, e le meningi spinali, che rivestono il MS, che, a loro volta, si distinguono in dura madre,
aracnoide e pia madre. MENINGI ENCEFALICHE
Le meningi encefaliche sono localizzate al di sotto della volta cranica e
rivestono l’encefalo. In partico