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SORVEGLIANZA SANITARIA E DEROGHE
Di norma, sorveglianza sanitaria ogni anno. Anche in questo caso, si hanno deroghe che valgono come nel
caso del rumore. In caso di danno, rimane la responsabilità del datore di lavoro.
I lavoratori esposti a livelli superiori ai valori di azione sono sottoposti a sorveglianza sanitaria di regola ogni
anno, o secondo decisione motivata del medico competente, indicata nel DVR e comunicata ai rappresentanti
dei lavoratori.
I lavoratori esposti a livelli superiori ai valori di azione sono sottoposti a sorveglianza sanitaria di regola ogni
anno, o secondo decisione motivata del medico competente, indicata nel DVR e comunicata ai rappresentanti
dei lavoratori.
Le deroghe sono concesse per massimo quattro anni, su parere dell’organo di vigilanza dal Ministero del
Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali. Il d.d.l. deve intensificare però la sorveglianza sanitaria.
https://www.portaleagentifisici.it/
Esercizi: 52
53
CAPITOLO 6 - MICROCLIMA
Non prevede una norma colorata.
DPR 303/56 abrogato dal TU → diventato allegato 4 del TU: complesso di regole di buona tecnica.
Luoghi di lavoro → TITOLO II – LUOGHI di LAVORO, art. 62, definisce come luoghi di lavoro: “si intendono per
luoghi di lavoro, unicamente ai fini della applicazione del presente titolo, i luoghi destinati a ospitare posti di
lavoro, ubicati all’interno dell’azienda o dell’unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza
dell’azienda o dell’unità produttiva accessibile al lavoratore nell’ambito del proprio lavoro”.
“I luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati nell’ ALLEGATO IV”.
Ci sono interazioni anche con le normative urbanistiche stabilite dal comune (altezza soffitti, ricambi aria, …).
Cosa dice l’allegato IV:
TEMPERATURA DEI LOCALI
1. La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all'organismo umano durante il tempo di
lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori.
2. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che
possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell'aria concomitanti.
3. La temperatura dei locali di riposo, dei locali per il personale di sorveglianza, dei servizi igienici, delle
mense e dei locali di pronto soccorso deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali.
4. Le finestre, i lucernari e le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo
dei luoghi di lavoro, tenendo conto del tipo di attività e della natura del luogo di lavoro.
5. Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla
difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche
localizzate o mezzi personali di protezione.
UMIDITA’
1. Nei locali chiusi di lavoro delle aziende industriali nei quali l’aria è soggetta ad inumidirsi
notevolmente per ragioni di lavoro, si deve evitare, per quanto è possibile, la formazione della
nebbia, mantenendo la temperatura e l’umidità nei limiti minimi compatibili con le esigenze tecniche
La norma in bianco viene colorata mediante l’uso di norme tecniche, linee guida, buone pratiche.
Normativa di riferimento:
UNI EN ISO 7730 su “ambienti termici moderati - determinazione degli indici PMV e PPD e specifiche per le
condizioni di benessere termico”
ISO 7243, UNI EN 27243 su “ambienti caldi - determinazione dello stress termico sui lavoratori basato
sull’indice WBGT”
UNI EN ISO 11079 su “isolamento richiesto nella valutazione degli ambienti freddi”
UNI EN ISO 7933 hot environments (PSH)
UNI EN ISO 8996 determination od metabolic heat production
UNI EN ISO 9886 determination od thermal strain by psicological measure
UNI EN ISO 11399 ergonomics of thermal environment
UNI EN ISO 12894 medical supervision for individuals exposed to extreme hot
UNI EN ISO 10551 subjective judgements scale
UNI EN ISO DIS 9920 clothing
ISO 13731 vocabulary and symbols - EN 563
UNI EN ISO 7726 - su “thermal environments, Instruments and methods for measuring phisical quantities”
ASHRAE/ANSI 55-92 su “requisiti del microclima per il benessere termico delle persone”
ASHRAE/ANSI 62-89 sull’”apporto di aria di rinnovo e purezza dell’aria immessa” 54
Le due norme sottolineate usano metodologie diverse ma queste portano allo stesso risultato.
BILANCIO TERMICO − ± ± ± ± ± − =
• → potenza prodotta dai processi metabolici. Una parte dell’energia metabolica va in potenza
meccanica e, la restante, va in calore
• → potenza meccanica impiegata per compiere lavoro
• → convezione con aria ambientale
• → irraggiamento nei confonti dei corpi che costituiscono l’ambiente
• → conduzione rispetto ai corpi solidi con cui l’organismo si trova a contatto
• → variazione di temperatura dell’aria respirata
• → variazione di umidità dell’aria respirata
• → evaporazione a livello di cute (sudorazione e traspirazione). Consente la termoregolazione
dell’organismo → sottrarre calore al corpo
• → potenza termica eventualmente accumulata dall’organismo (potenza specifica rispetto alla
superficie corporea), detto anche carico termico CT. Se S=0 → corpo che non subisce variazioni di
energia interna, ossia di temperatura del corpo. Si dice equilibrio omeoterme.
Per valutare il calore scambiato, lo si fa attraverso conduzione K, convezione C e irraggiamento.
• Conduzione K → contatto tra superficie del corpo e superficie dell’ambiente. Il ± dipende dalla
direzione del calore e questo dipende dalla temperatura del corpo e superficie dell’ambiente. Indica
il trasporto diffusivo del calore, ovvero la trasmissione di calore che avviene in un mezzo solido,
liquido o aeriforme dalle zone a temperatura maggiore verso quelle con temperatura minore,
all'interno di un corpo solo o due corpi tra loro in contatto.
• Convezione C → il corpo scambia calore con l’aria in movimento attraverso la pelle esposta. È un tipo
di trasporto (di materia ed energia) causato da un gradiente di pressione e dalla forza di gravità, e
caratterizzato da moti di circolazione interni in un fluido.
• Irraggiamento R → avviene dalla superficie del corpo o abiti e le superfici dell’ambiente stesso.
Questi sono associati ad altri scambi con massa. Si intende il trasferimento di energia tra due corpi
per mezzo di onde elettromagnetiche
Processi metaboli → convertono energia chimica contenuta direttamente in alcuni alimenti o nelle riserve di
grasso in energia che viene impiegata per i vari scopi del corpo. Per farlo, occorre energia meccanica.
Il rendimento del corpo umano è <10%.
Questo bilancio termico può essere fatto come bilancio di energia.
Un altro modo è l’uso della potenza termica scambiata istantaneamente, espressi non in J ma in W.
Si è deciso di usare una diversa formulazione in modo tale da rendere indipendente dalla corporeità
dell’individuo. In questo modo, è possibile confrontare S tra due corpi molto differenti tra di loro.
Uno studioso ha scoperto che, nell’intorno di corporature mediamente normali, c’è una buona
proporzionalità tra volume e superficie e quindi tra massa e superficie. Quindi, per rendersi indipendenti
dalla corporeità, questi termini vengono divisi per la superficie corporea.
Questa formula, dunque, ha come unità di misura (watt su metro quadro di superficie corporea).
2
55
Dipendenza tra gli elementi: Frazione
della Umidità
Velocità temperatura Isolamento
Temperatura Temperatura pelle relativa Metabolismo
dell’aria della pelle termico del t
dell’aria t radiante bagnabile dell’aria M
a r̅
v t vestiario I
aria sk dal U
sudore W
Convezione C
Irraggiamento
R
Evaporazione
sudore E
E res
C res
La parte tratteggiata in figura rappresenta il nucleo del corpo umano.
Rappresenta l’insieme di tutti gli organi nobili del corpo (cervello, cuore,
polmoni, …) per le quali, in assenza di temperature adeguate, questi non
funzionano più bene.
Questa temperatura deve valere 36.7±0.2°C per consentire una zona di
comfort. Quando S=0 → temperatura=36.7°C.
AMBIENTI E INDICI
Ambienti
• Moderati → comfort: situazione termica e sensazione termica
• Severi caldi → stress: livello di impegno del sistema di
termoregolazione
• Severi freddi → stress
Cambia lo strumento di valutazione, ossia i criteri usati per valutare l’adeguatezza, valutata da due diverse
situazioni: comfort e dallo stress termico.
In ambienti confinati, non si parla di comfort ma dello stress dell’organismo. Sono diverse anche le
strumentazioni usate per le misurazioni.
Si devono considerare le condizioni di adeguatezza o accettabilità:
➢ Adeguatezza → per il comfort
➢ Accettabilità → per lo stress
Si cerca di sintetizzare le variabili. L’ammissibilità viene definita su un’area → sintesi. Questo viene detto
indice microclimatico sintetico. Sono di due tipi:
• Empirici → basato sull’osservazione dell’effetto prodotto dalla combinazione di variabili, ossia
associazioni empiriche di grandezze valide in un ristretto campo di applicazione e non trasparenti
• Razionali → basato sulla legge fisica, direttamente derivati dal bilancio termico
Questi indici riconducono la valutazione alla verifica del valore di un indice di disagio o stress termico.
Ambiente moderato → impone un grado di intervento moderato del sistema di termoregolazione. Il corpo
mantiene termoregolazione attraverso sudore e circolazione sanguigna. Quando fa molto caldo, oltre al
sudore diventa paonazzo.
• condizioni ambientali omogenee e con ridotta variabilità nel tempo
• assenza di scambi termici localizzati con effetti globali rilevanti
• attività fisica modesta e uniforme fra soggetti
• uniformità del vestiario 56
L’accettabilità viene valutata attraverso la statistica → l’ambiente è accettabile per le condizioni
microclimatiche generali se almeno l’80% degli individui lo considerano accettabile.
Scopo: specificare (non rilevare) la combinazione dei fattori dell’ambiente confinato e dei fattori personali
che daranno con