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GRANDI FUNZIONI ORGANICHE
Riguardano soprattutto apparatto urinario e digerenteà sete, appetio, urinazione e defecazione
ESAME OBIETTIVO PARTICOLARE -
APPARATO RESPIRATORIO
Uno degli obiettivi della semiologia è quello di riconoscere e localizzare il sintomo per poter dire il
distretto interessato e fare le diagnosi differenziali; questo aspetto è importantissimo per l'apparato
respiratorio, in quanto ha segni particolari, segni riflessi, alcuni rumori e tipologie di respiro che ci
possono indirizzare.
Quando fare l'esame obiettivo particolare dell’apparato respiratorio? Variazioni della frequenza
respiratoria, variazione del colore delle mucose, presenza di tosse, starnuti, scarso rendimento al
lavoro o all'esercizio. L'esame obiettivo particolare dell'apparato respiratorio inizia dall'esame delle
prime vie aeree; per ogni distretto del nostro esame faremo le 4 metodiche: ispezione, palpazione,
percussione, ascoltazione.
Narici
L'ispezione delle narici è importante per vedere delle alterazioni più frequenti nel cavallo e bovino,
piuttosto che cane e gatto. Vanno ispezionate per vedere deviazioni e mobilità, nel cavallo i
movimenti delle stesse sono molto evidenti in corso di difficoltà respiratoria e possono essere
secondari o a stenosi delle prime vie (riniti, faringiti, laringiti) o a grave insufficienza respiratoria.
Possono avere una forma particolari di narici a tromba quando le narici sono molto dilatate, ad
esempio in stati preagonici con fortissima richiesta di aria, o in corso di tetano con paralisi spastica
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della muscolatura facciale.
Nel cane e nel gatto e in parte nel bovino abbiamo narici più rigide per cui i movimenti sono limitati
e meno evidenti.
Dispnea (alterazione della respirazione)
È un atteggiamento e si definisce tale quando sono presenti alterazioni di 2-3 o più caratteri del
respiro. Gravi stati dispnoici si conclamano con: movimenti delle ali delle narici, respirazione
buccale, protrusione della lingua, arti anteriori divaricati, sguardo ansioso. Si può arrivare verso
l'ortopnea in cui l'animale ha la testa estesa sul collo, ha sensazione di fame d'aria, talvolta presente
scialorrea soprattutto nel bovino.
Nel cane e nel gatto nelle gravi situazioni dispnoiche appena percepibile movimento delle ali delle
narici e soffio labiale. Più grave se accompagnato da rumore respiratorio soffiante. Ricordarsi che il
soffio labiale può essere parafisiologico in alcune razze (es. da caccia – setter, bracco).
Valutazione della colonna d’aria
La colonna d’aria dovrebbe essere continua (discontinua è patologica) e presente in tutte e due le
narici; per valutarla si possono usare o le mani oppure uno specchietto posto davanti al muso
dell’animale che dovrebbe appannarsi da entrambi i lati (soprattutto per valutare una eventuale
ostruzione).
Gli odori sono un aspetto importante; possono esserci odori particolari come carie (denti e ossa),
gangrena (polmonite ab ingestis o esito di polmonite), aglio (vitelli e cani con elmitiasi), urinoso
(uremia).
Le narici sono a cavallo tra apparato respiratorio e apparato tegumentario; ci possono essere delle
depigmentazioni, ulcerazioni, soluzioni di continuo (cimurro, uremia, morva, calicivirosi,
herpesvirus), lesioni traumatiche. Guardare intorno alle narici perché potrebbero esserci lesioni
crostose (vaiolo, febbre catarrale maligna, peste bovina) legate allo scolo (essudati).
Scolo nasale
È il passaggio di materiali attraverso le vie aeree con fuoriuscita dalle narici (non sempre presente
perché gli animali si leccano); il materiale può derivare dalle vie aeree o apparato digerente, ci aiuta
la tipologia di materiale che fuoriesce per capire.
Il muco viene continuamente prodotto all’interno delle cavità nasali per umidificare la superficie
della mucosa respiratoria e “catturare” agenti eziologici ed elementi contaminati che vengono
inalati. In condizioni fisiologiche la quantità e la densità del muco prodotto sono tali che non si ha
mai una sua fuoriuscita attraverso le narici.
La presenza di scolo nasale indica una alterazione del meccanismo di clearance mucociliare
endonasale oppure una ostruzione localizzata nelle cavità nasali o a livello rinofaringeo.
Le cause più frequenti sono: infiammazione della mucosa nasale in presenza di una flogosi, infatti,
si osserva una aumentata produzione di muco e a una contestuale minore efficienza dell’attività
ciliare con accumulo di muco nelle cavità nasali e scolo anterogrado, spesso associato a starnuti più
o meno frequenti. Con il cronicizzarsi del problema si evidenzia un aumento delle ghiandole mucose
profonde, che producono muco molto più denso del normale, quindi più difficilmente spostabile
dall'attività ciliare; a questo si associa la congestione dei turbinati con diminuzione dei meati e
ulteriore difficoltà di transito del flusso di muco che tenderà ad accumularsi ulteriormente;
ostruzione rinofaringea causata da una massa, un corpo estraneo o una ostruzione coanale
congenita o acquisita; il muco viene prodotto in quantità normale ma, non potendo compiere il suo
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fisiologico tragitto verso la cavità orale, tenderà ad accumularsi in corrispondenza dell'ostruzione
per poi fuoriuscire dalle narici causando, inoltre, una infiammazione secondaria della mucosa nasale
che porterà ad un aumento della produzione di muco e a un peggioramento della sintomatologia.
Lo scolo può essere: sieroso, mucoso, purulento, emorragico, o combinazioni di queste.
MOLTO IMPORTANTE cercare di capire se lo scolo è presente unilateralmente o bilateralmente,
continuo o intermittente o presente solamente associato a starnuti; se è monolaterale è
probabilmente una affezione locale, se è bilaterale è un'affezione che colpisce tutto il naso o può
provenire dalle vie seguenti.
Cavalloà un po' di scolo sieroso nel cavallo è fisiologico, è più mucoso fino a purulento in corso di
ascessi dentali perché c'è comunicazione, per cui patologie a carico dell’arcata dentale superiore
possono esitare in problemi nasali per contiguità; affezioni del seno mascellare, affezioni profonde
polmonari, disordini della tasca gutturale (anche unilaterale per cui scolo nasale unilaterale anche
emorragico); infezioni delle alte vie respiratorie o delle base vie (herpesvirus, adenite equina, morva,
empiema tasche gutturali, influenza equina), emorragia polmonare da sforzo (nei cavalli sportivi si
possono creare dei microtraumi legati al modo in cui si ha l'appoggio degli arti anteriori e si
manifesta con fuoriuscita di sangue dalle narici).
Bovinoà normalmente il riflesso di leccamento fa si che non sia visibile scolo nasale in sede di visita
clinica. È secondario spesso a cause infettive di natura virale o batterica (pasteurellosi con scolo
purulento); quando c'è una infezione di natura virale (febbre catarrale maligna) non c'è
normalmente pus, ma quando questa si complica con infezioni batteriche secondarie compare pus.
Scolo schiumoso può esserci per edema polmonare (anche nei piccoli animali).
Piccoli animalià in funzione dell'età, potrebbe essere presente uno scolo nasale congenito per o
atresia del rinofaringe (mancata apertura di un organo) o stenosi, palatoschisi (mancata chiusura
del palato, nei cuccioli con fuoriuscita di latte alle narici); lo scolo nasale potrebbe essere secondario
a disfagia, a cause infettive sia di natura virale (cimurro, rinotracheite feline, calicivirus), che
batterica (clamidia), che fungina (aspergillosi), parassiti come Linguatula serrata, neoplasie, forme
allergiche, polipi infiammatori (gatto), malattie dentali, cause traumatiche (palato), corpi estranei
(graminacee-forasacco), problemi coagulativi, problemi legati alle vasculiti (es. cane con
leishmaniosi che può avere epistassi per vasculite).
Nel gato si può avere anche associato scolo oculare (U.R.T.D.).
Nel cane si ha scolo più abbondante soprattutto se non si lecca (cane abbattuto).
Le forme di palato schisi possono essere congenite o traumatiche (soprattutto nel gatto quando
cadono da altezze e cadono male sbattendo il mento).
Rigurgito da megaesofago talvolta può fuoriuscire anche dal naso.
Graminacee nel naso: prima starnuti, poi scolo di solito di natura muco-purulenta, talvolta
emorragica; una cosa che potrebbe aiutare è il fatto che il cane cerca di grattarsi dal lato in cui ha la
spiga. Potrebbe finire nelle vie respiratorie quando il cane corre a bocca aperta, altrimenti viene
deglutita.
Epistassi
È una forma di scolo nasale emorragico; può essere dovuta ad un trauma, fenomeno locale (corpo
estraneo, fistole oro-nasali, neoplasie) o fenomeno sistemico (problema di coagulazione, vasculiti,
trombocitopenia, avvelenamento da rodenticidi anticoagulanti, carenza di fattori della coagulazione
per una insufficienza epatica o per CID, momento di ipertensione per cui la pressione molto alta
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rompe i capillari con fuoriuscita di sangue), aumentata fragilità capillare, leptospirosi, setticemie
(cavallo, bovino carbonchio ematico); emorragia di provenienza dalle basse vie respiratorie
(emorragia polmonare da sforzo nel cavallo).
Scolo nasale con cibo: quando può esserci del cibo nello scolo nasale? Quando c'è un'ostruzione o
un problema faringeo o un problema esofageo, quindi quando c’è disfagia; quando si ha
palatoschisi. Qualche volta nel cavallo ci possono essere ostruzioni del piccolo intestino che si
manifestano con un reflusso gastrointestinale che spinge il contenuto dall'intestino nello stomaco,
attraverso poi la faringe e fuoriuscita dalle narici.
La presenza di scolo nasale bilaterale contenente cibo fresco, immediatamente dopo il pasto è
indicativo di disfagia faringea o esofagea o di palatoschisi.
Quando c'è del pus o sangue o insieme, c'è una patologia altamente distruttiva del tessuto nasale
talvolta anche osseo; quando c'è uno scolo monolaterale con pus e sangue cerchiamo o una
neoplasia (età) o una infezione micotica (aspergillosi).
Esame dei seni
Si fa comunemente nel cavallo e nel bovino, infrequente nel gatto e nel cane. I seni ispezionabili
sono i mascellari e frontali nel cavallo, frontali nel bovino, mascellari nel cane.
Da un punto di vista ispettivo possiamo valutare se vi sono alterazioni del profilo, asimmetrie,
fistole (se c’è ad esempio del pus che erode il tessuto e determina la presenza di una
alterazione del profilo). Alla palpazione si può valutare