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REAZIONI CHIMICHE
Si possono classificare in base alla combinazione delle molecole e il tipo di prodotto, si
dividono in:
1) addizione= reagenti si sommano
2) eliminazione =da una molecola complessa vengono eliminati determinati frammenti e
si ottengono più prodotti
3) sostituzione= si scambiano 2 molecole nei prodotti
4) trasposizione= spostamenti di frammenti nella stessa molecola quindi è una
sostituzione intera (reazione intramolecolare) 17
Si possono suddividere in base al meccanismo
1) radicaliche/ rottura omolitica= rimangono elettroni su entrambi i frammenti, formiamo
2 molecole radicali
2) polari/ rottura eterolitica= gli elettroni restano solo su un frammento della molecola
3) radicaliche/ formazione omogenea
4) polare/formazione eterogenea= due elettroni fornite solo da uno dei frammenti
La somma di queste 2 classificazioni danno:
1) sostituzione radicalica=La sostituzione radicalica consiste nella sostituzione di uno o
più atomi di idrogeno con altri atomi o gruppi atomici.
2) addizione radicalica= Addizione al doppio legame di un alchene per via radicalica
3) addizione elettrofila=combinazione 2 molecole per fare prodotti
es: etilene bromuro di idrogeno, quello più ricco di elettroni sarà nel caso del
bromuro h+ elettrofilo mentre nell’etilene nucleofilo troviamo il doppio legame quindi
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troviamo il legame sigma (elettroni non accessibili) e pi greco (elettroni accessibili).
Quindi consideriamo il legame pi greco un centro nucleofilo.
Svolgimento di addizione elettrofila tra Hbr e etilene (C2H4):
In questa reazione, l'acido bromidrico agisce come elettrofilo (un'entità che accetta una
coppia di elettroni), mentre l'etilene agisce come nucleofilo (un'entità che dona una coppia di
elettroni). Gli elettroni si muovono da una sorgente nucleofila
(Nu:) ad una destinazione elettrofila (E). Ecco come procede la
reazione:
1. Inizialmente, l'acido bromidrico (HBr) si dissocia in
soluzione acquosa, formando ioni H⁺ e Br⁻:HBr → H⁺ + Br⁻
2. L'etilene (C₂H₄), che è una molecola apolare, possiede
una regione ricca di elettroni dovuta alla coppia di elettroni del
legame π tra i due atomi di carbonio.
3. L'atomo di idrogeno (H⁺) dell'acido bromidrico e il
carbonio dell'etilene reagiscono. L'idrogeno, privo di un
elettrone, si lega al carbonio dell'etilene, formando un legame
covalente. Questa reazione avviene poiché l'elettrone π
dell'etilene si muove verso l'idrogeno, creando un carbonio
carico positivamente e un idrogeno carico negativamente.
H⁺ + C=C → H-C⁺-C
4. A questo punto, si forma un carbocatione etilico (C⁺),
che è altamente reattivo.
5. Il bromuro (Br⁻) dell'acido bromidrico, che è presente in
soluzione, si lega al carbonio carico positivamente del
carbocatione etilico, formando il prodotto finale.
C⁺ + Br⁻ → CBrH₂ ottenendo così il bromuro di etilene 19
REAZIONI POLARI- (sono reazioni acido base di lewis)
Una specie ricca di elettroni (nucleofilo) mette a disposizione coppie di elettroni mentre l'altra
specie povera di elettroni (elettrofilo) che accetta elettroni.
•L’elettrofilo è una specie che può accettare una coppia di elettroni per formare un nuovo
legame covalente; in altri termini, un acido di Lewis, sono rappresentati con colore blu e
sono positivi o neutri (es: CH3 legato a Br)
•Il nucleofilo è una specie che può donare una coppia di elettroni per formare un nuovo
legame covalente; in altri termini, una base di Lewis, sono rappresentati con colore rosso e
sono neutri o negativi 20
Dato che le reazioni avvengono con variazioni di energia abbiamo:
Delta G= differenza energia tra quello dei prodotti e reagenti
DIAGRAMMI ENERGIA
Un diagramma di energia, detto anche diagramma di reazione, è un grafico che mostra le
variazioni di energia che si verificano passando dai reagenti ai prodotti.
l’energia è riportata sull’asse y, mentre il progredire della reazione è riportato sull’asse x.
La differenza di energia tra i reagenti e lo stato di
transizione è detta energia di attivazione (Ea).
DIFFERENZA TRA REAZIONE ESO E ENDOERGONICA
In una reazione esoergonica, lo stato di transizione ha una struttura più simile ai reagenti. Al
contrario, in una reazione endoergonica (b), dove Eai < Ea, lo stato di transizione assomiglia
di più ai prodotti 21
Mentre in una reazione che avviene in due o più stadi, ciascuno stadio ha il proprio stato di
transizione e la propria energia di attivazione. Un intermedio di reazione
corrisponde a un minimo di energia
tra due stati di transizione, in questo
caso tra gli stati di transizione 1 e 2.
Dal momento che l’energia degli
intermedi di reazione è maggiore sia
di quella dei reagenti, sia di quella dei
prodotti, essi sono molto reattivi e
solo in casi molto rari possono
essere isolati.
La reazione avviene in due stati successivi possiamo descrivere 2 energie di attivazione
ovvero
Energia di attivazione 1= massimo assoluto
Energia di attivazione 2= massimo relativo
Un'energia attivazione alta vuol dire velocità bassa quindi in questo caso la formazione dello
stato intermedio avverrà più lentamente.
UTILIZZO CATALIZZATORI Un catalizzatore è una sostanza
in grado di aumentare la velocità
di una reazione chimica senza
entrare a far parte della
composizione dei prodotti finali e
senza variare lo stato di equilibrio
della reazione stessa.Il
catalizzatore altera il
meccanismo di reazione quindi le
barriere chimiche ma non
l’equilibrio (termodinamica),
spesso viene utilizzato
nell’industria.
Se voglio far avvenire le reazione più velocemente devo intervenire sull’energia di
attivazione 1 perchè le altre avverranno da sole e velocemente questo viene permesso dalla
cinetica aumentando la temperatura. 22
La catalisi svolge un ruolo di
primissimo piano in quasi tutte le
reazioni che avvengono nei sistemi
biologici. L’azione di catalizzatore è
svolta da particolari proteine dette
enzimi. Il reagente che si lega
all’enzima per subire una
trasformazione prende il nome di
substrato. Gli enzimi sono caratterizzati
da un’altissima selettività sia per il
substrato, sia per il tipo di reazione che
catalizzano
LEZIONE su esperienza laboratorio
-Separazione di sostanze solide= si sfruttano le proprietà chimiche per dividere i 2 composti
ovvero la polarità poi si mette nell’imbuto separatore
-Filtrazione
-miscela di solidi fatti da 3 sostanze aromatiche con polarità simile= si utilizzano le proprietà
chimiche per dividere le sostanze, sapendo l’acidità e la basicità sappiamo che la base
sottoposta con azione di un acido si trasforma in acido coniugato quindi cambia la polarità e
diventa solubile in acqua, mentre con il composto neutro una base eterea e infine quella
basica diventa solubile in acqua. Strumento chiave: imbuto separatore e evaporatore rotante
Come si usa l’imbuto separatore:
-Tutti devono controllare la sua effettiva tenuta quindi inserire del liquido chiudere il rubinetto
chiudere il tappo e vedere se ci sono perdite che tal caso al limite ho bisogno di regolare un
po' c'è una vita diciamo sul rubinetto quindi magari stringere questa vita Insomma in qualche
modo capire se l'imbuto un separatore ha una buona tenuta perché altrimenti dopo perdiamo
le sostanze della miscela da analizzare Ok quindi rubinetto aperto rubinetto chiuso quando
quindi l'asticella del rubinetto è orizzontale e rubinetto è chiuso quando è in verticale la
sostanza quando il rubinetto è chiuso la soluzione viene appunto inserita e prima una
soluzione Ad esempio la fase eterea e poi una seconda soluzione può essere appunto la
soluzione acquosa Le due soluzioni devono essere preparate con solventi immiscibili tra loro
altrimenti non si può effettuare una separazione di fase Ok sono due fasi Liquide però
separate sai come evidenziato qua a seconda della densità della fase organica rispetto a
quella cosa possiamo avere la fase organica in alto e quella cosa in basso viceversa noi
utilizzeremo Etere che ha una densità minore dell'acqua e quindi saremo nella situazione di
destra fase organica in alto fase acquosa in basso Allora una volta che le due soluzioni sono
presenti nell' imbuto per diciamo facilitare l'estrazione Perché diciamo è composti devono
trasferirsi da una fase all'altra no Ad esempio dall'etere alla soluzione acquosa Allora si agita
un po' l'imbuto In che modo tende diciamo nella parte bassa e agitandolo un po’ agitazione
Ok tipo così o un movimento oscillatore in questo senso ogni tanto viene aperto il rubinetto
per sfiatare altrimenti si può creare una forte pressione all'interno ed eventualmente far
saltare il tappo Ok quindi agitare e sfiatare un un'energia moderata quindi non una
agitazione troppo forte né troppo debole a quel punto si vede dopo un po' di tempo Quindi si
lascia riposare la l'insieme delle due soluzioni si vede la separazione dei Fasa una volta che
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le due fasi sono separate può procedere alla raccolta della fase Inferiore è delicatamente si
apre il rubinetto adesso soprattutto si rallenta quando si avvicina il livello di separazione tra
le due in modo da fare in modo che lì sotto rimanga solo fase accusa e sopra solamente la
fase eterea eventualmente se richiesto si può scaricare la fase organica
Esperienza 1
Estrazione liquido- liquido sfrutta le proprietà chimiche delle sostanze. Le sostanze si
ripartiscono in base al coefficiente di distribuzione. Cioè esiste una un rapporto preciso con
cui si distribuiscono le sostanze tra le due fasi invece di una costante di equilibrio abbiamo
una costante di ripartizione con lo stesso principio. Le sostanze appunto che vedremo sono
queste e quindi somigliano molto a quelle viste prima abbiamo una paratomidina e il
composto basico sul lato la sostanza non è solubile in acqua ma diventa solubile in acqua
Quando viene acidificata e quindi quando siamo in presenza del sale di ammonio quell'altra
sostanza è il fenolo che la composta acido oh scusate è il lactono composto acido anche
questo insolubile in acqua Quando invece la sua base coniugata è solubile in acqua quindi
Queste sono le operazioni preliminari di cui abbiamo già discusso questo evaporatore
rotante che ci servirà per l'evaporazione del solvente organico del punto di fusione abbiamo
già parlato quello che interessa è diciamo valutare la temperatura di fusione e c