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TERAPIE FISICHE

Impiego di mezzi fisici a scopo terapeutico

● Precauzioni per evitare il rischio di trattamenti inutili o dannosi:

● -Adeguata conoscenza dei mezzi fisici cui si fa ricorso

-Formulare una corretta diagnosi in quanto alla sede e alla natura della lesione

-Scegliere la terapia fisica più adeguata alla situazione e all’obiettivo ricercato

-Effettuare il trattamento con apparecchi sicuri e con tecnica corretta

Utilizzo del calore

Per la cura delle tendinopatie e delle patologie artro-reumatiche

● Le tecniche termoterapiche possono prevedere l’utilizzo di mezzi che determinano un riscaldamento

● superficiale o profondo dei tessuti

Innalzamento della temperatura a livello cutaneo e sottocutaneo

● Sfrutta la trasformazione in energia termica di altre forme di energia (elettrica, elettromagnetica,

● meccanica), il calore così prodotto viene definito endogeno

Effetti fisiologici del calore

● -Aumento del metabolismo tissutale e dei processi biologici enzimatici

-Aumento del flusso ematico

-Aumento della distensibilità delle fibre collagene

-Riduzione del tono muscolare e aumento della contrattilità muscolare

-Aumento della soglia del dolore

Controindicazioni generali

● -Traumi recenti, emorragie in atto, diatesi emorragica

-Deficit circolatori arteriosi

-Neoplasie

-Ipo-anestesia cutanea

-Processi infiammatori acuti o con infezioni in atto

Ultrasuoni

Onde sonore meccaniche di frequenza compresa tra i 750 KHz e i 3 MHz

● Aumentando la frequenza diminuisce la capacità di penetrazione

● La produzione degli ultrasuoni si ottiene con l’effetto piezoelettrico inverso, quando sono sottoposti

● all’azione di un campo elettrico di corrente alternata.

L’apparecchio è costituito da un generatore di corrente ad alta frequenza che trasforma la corrente in

● alternata e la convoglia alla testa emittente contenente il cristallo piezoelettrico

Continui e pulsati

● L’intensità si esprime in W/cmq (rapporto tra potenza del trasduttore e zona di irradiazione efficace).

● La lunghezza d’onda si modifica in maniera inversamente proporzionale alla frequenza

● La piezoelettricità è la proprietà di alcuni materiali cristallini di polarizzarsi generando una differenza

● di potenziale quando sono soggetti a una deformazione meccanica (effetto diretto) e al tempo stesso di

deformarsi in maniera elastica quando sono sottoposti ad una tensione elettrica (effetto inverso)

Proprietà fisiche

● -Divergenza: il fascio ultrasonico si allarga progressivamente penetrando nei tessuti.

-Riflessione: riflessione di una parte del fascio ultrasonico quando giunge a contatto con un mezzo a

maggiore impedenza acustica. Bassa nei tessuti molli

-Assorbimento: percentuale di fascio ultrasonico che si trasforma in calore. Osso 40 > dei tessuti molli.

-Capacità di penetrazione: si distingue la profondità media (50% dell’intensità iniziale) e di

penetrazione (10% dell'intensità iniziale). La capacità di penetrazione degli US è superiore a quella

delle micro-onde

Effetti fisiologici

● -Meccanici: aumento della permeabilità delle membrane cellulari e diminuzione della coesione delle

fibre collagene, fenomeni di cavitazione nei liquidi, con formazione di bolle di gas.

-Termici: produzione di calore a livello dell’interfaccia grasso/muscolo e muscolo/osso.

Interazione con i diversi tessuti

● -L’osso, per elevata riflessione e buona conducibilità termica, si riscalda poco: mentre i tessuti

antistanti all’osso si riscaldano per i fenomeni di riflessione, quelli retrostanti rimangono freddi.

- Il dolore periostale è un indicatore di sovradosaggio che può manifestarsi anche tardivamente (con

aumento dell’edema e dei disturbi soggettivi)

-Aumento selettivo di temperatura a livello di tendini, guaine, legamenti e fasce.

-Gli impianti metallici non controindicano gli US

-Gli impianti al silicone, il cemento e gli elementi in plastica sono controindicati in US continui

Modalità di applicazione

● -Statica o dinamica (I: 1-3 W/cmq)

-Continui (I: 0,5 W/cmq) o pulsati (I: 2,5-3 W/cm)

-Spesso pulsati e dinamici in una zona limitata, con dosi basse e per breve tempo.

Metodica

● -Durata della seduta tra i 5’ e i 10’.

-Più breve nelle patologie acute; più lunga in quelle croniche

-Il numero delle sedute può limitarsi a 5 per le forme acute e a 15 per quelle croniche (max 30)

-Tra la testina e la cute c’è un gel conduttore acustico con impedenza simile a quella della pelle.

-Assicurare un contatto costante tra testina e cute per evitare la dispersione del fascio ultrasonico.

Applicazioni cliniche

● -Calcificazioni peri-articolari: con l’obiettivo di disgregare e favorire il riassorbimento dei sali di calcio

-Tendiniti, capsuliti, borsiti e coccigodinie

-Contratture muscolari antalgiche

-Artrosi

-Morbo di Dupuytren: sfrutta l’effetto fibrolitico

-Ematomi organizzati e tessuti cicatriziali: l’azione disgregante e di separazione delle fibre collagene e

di rammollimento della sostanza cementante vengono utilizzate per favorire il riassorbimento degli

ematomi organizzati e per ammorbidire i tessuti cicatriziali

-Continui: patologie del locomotore per effetto prevalentemente termico

-Pulsati: patologie in cui è utile un’azione antinfiammatoria, antiedemigena e antalgica

Avvertenze e controindicazioni

● -In gravidanza evitarne l’applicazione a livello lombare

-Evitare le zone del rachide sovrastanti una laminectomia

-Nell'osso osteoporotico sono controindicate solo le alte dosi

-Sulle cartilagini di accrescimento utilizzare dosi basse selettive

-Alterazioni della sensibilità superficiale o profonda

-Pace-makers e stimolatori cardiaci controindicano l’uso in prossimità toracica

-Tutti i quadri flogistici acuti

-Tumori, zone ischemiche o con stasi venosa, arti colpiti da trombosi o tromboflebiti

-Regione cefalica e sui tessuti specializzati (metafisi fertili, testicolo, ovaio)

-Mai applicati in presenza di: protesi articolari non metalliche

Ionoforesi

Somministrazione percutanea di farmaci, sfruttando l’applicazione di una corrente (continua e

● unidirezionale) e la conseguente dissociazione elettrolitica del farmaco con produzione di ioni

farmacologicamente attivi che migrano verso la regione con polarità opposta

La via di penetrazione degli ioni è costituita dai dotti ghiandolari sudoripari, sebacei e dai canali

● piliferi.

Gli ioni, una volta superata la barriera cutanea entrano nel circolo capillare o si accumulano nel derma

● Perplessità circa l'efficacia terapeutica di un farmaco che ha subito una scissione elettrolitica

● I farmaci utilizzabili possono essere sia idro che liposolubili (no molecole grosse e complesse)

● Vantaggi:

● -Rari effetti collaterali sistemici dovuti al farmaco

-Si evita l’iniezione intramuscolare

-Trattamento mirato e localizzato

Svantaggi:

● -Trattamento aspecifico

-Impossibile valutare la dose di farmaco realmente assorbita

-Può originare reazioni allergiche locali

Tecnica di applicazione

● -L’elettrodo attivo è più piccolo di quello passivo

-Il farmaco va collocato sull’elettrodo della stessa polarità

-La superficie cutanea deve essere detersa con acqua calda o alcol.

-Non devono essere presenti escoriazioni/ verruche → ricoprirle con vaselina

-Farmaco collocato su una garza che ricopre la placca dell’elettrodo, imbevuta di acqua tiepida

-Intensità di corrente: dipende dalla tolleranza del paziente

-Durata:30’ a frequenza: quotidiana (5-10 sedute)

-Profondità di azione: non supera i 2-3 cm

-Controindicazioni: pace-maker, disturbi cardiaci, mezzi di sintesi metallici, pregressa epilessia

Stimolazione elettrica nervosa transcutanea o TENS

Correnti variabili bidirezionali con frequenze inferiori a 150-200 Hz, rettangolari o l’onda spike

● Possibilità per il paziente di effettuare anche un auto-trattamento domiciliare

● Tecnica di applicazione tradizionale: stimoli di breve durata e debole intensità e frequenza alta. Ogni

● seduta dura da 30’ a qualche ora. L’effetto analgesico si manifesta entro 20’ e si esaurisce in 2-3 ore.

Fenomeno di assuefazione che richiede un incremento progressivo dell’intensità di corrente.

La TENS elettroagopuntura utilizza stimoli di durata maggiore, frequenza più bassa e intensità elevata.

● Non produce assuefazione, la durata di ogni seduta non supera i 30-40 minuti. L’effetto analgesico è

più duraturo

Modalità di applicazione

● -Tecnica trasversale: elettrodi posti in modo tale da comprendere la zona dolorosa

-Tecnica longitudinale: un elettrodo paravertebrale all’altezza della emergenza della via afferente

interessata e l’altro in corrispondenza dei tratti superficiali di decorrenza dei nervi sensitivi

-Nella tens a bassa frequenza si possono utilizzare i trigger point

-Non ha rilievo pratico la collocazione dell’elettrodo considerato attivo

Indicazioni

● -Dolore lieve-moderato di origine post-traumatica, post-operatorio e articolare su base degenerativa

-Dolore di origine vascolare, causalgia, nevralgia post erpetica, sindrome dell’arto fantasma doloroso

-Dolore di origine neoplastica in associazione alla terapia farmacologia

Controindicazioni

● -Pazienti con pacemaker

-Evitare il trattamento della zona precordiale e nella regione antero-laterale del collo

Elettroterapia di stimolazione muscolare

Variabili: o non danno effetti polari (bidirezionali) o ne producono ridotti (unidirezionali)

● Indiretta (bipolari) o diretta (monopolari)

● Ipotrofia ex non uso di muscoli normoinnervati: faradiche, rettangolari, di Kotz

● Deficit muscolare da denervazione parziale o totale: correnti rettangolari o esponenziali

● Controindicazioni

● -Lesioni totali delle cellule delle corna anteriori del midollo

-Miopatie primitive

-Sclerosi a placche

-Flaccidità spasmodica

Intensità di corrente: in base alla risposta del muscolo stimolato

● Durata: dipende da dimensioni, sede e dal grado di affaticabilità dello stesso (10’-30’)

● Applicazione degli elettrodi

● -Tecnica monopolare: l’elettrodo di riferimento va collegato all’anodo e posizionato alla radice dell’arto

o sul tronco; l’elettrodo attivo va collegato al catodo e messo nel punto motore del muscolo da trattare

-Tecnica bipolare: i due elettrodi sono delle stesse dimensioni e vanno collocati sul decorso di un

nervo motore o di un muscolo con il catodo distale rispetto all’anodo

Con correnti faradiche

● -Corrente unidirezionale a bassa frequenza con impulsi triangolari di durata costante

Laserte

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
23 pagine
SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher porfiriianna6 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Riabilitaizone e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Iannello Giulio.