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L'epistemologia pedagogica
L'epistemologia pedagogica è quella parte della pedagogia generale che studia i fondamenti dei saperi pedagogici (teoria e storia). L'oscillazione fra singolare e plurale (es: in educazione - sull'educazione) è una delle maggiori dannazioni della riflessione e dell'agire pedagogici ed educativi.
La pedagogia, col tempo è stata in grado di unificare progressivamente il singolare con il plurale (dalle sociologie alle psicologie fino ad arrivare alle filosofie) e con le scienze di "con-testo", cioè con la storia della pedagogia o con le tante filosofie dell'educazione come le molte ideologie.
PEDAGOGIA E TEORIA
Gli oggetti e i soggetti della pedagogia sono di natura dinamica, la pedagogia quindi è in continuo sviluppo. È difficile, quindi, dare una definizione di pedagogia. Dato che ciascun soggetto è unico e irripetibile, la pedagogia non può esprimersi attraverso regole e.
strutture rigide. La pedagogia si avvale di modelli. Il termine modello può avere diversi significati:
- prototipo, forma esemplare
- schema di comportamento
- costruzione artificiale di fenomeni
La funzione del modello non è descrittiva, ma selettiva e interpretativa. La validazione del modello avviene in base a quattro requisiti:
- la corrispondenza ai fenomeni
- il potenziale esplicativo
- l'utilità scientifica
- l'utilità pratica
Il modello (schema concettuale) indica le parti e indica il rapporto fra le parti e si basa su assunti nei quali si risolve lo schema.
La funzione della teoria pedagogica come modello:
Il pedagogista elabora modelli diagnostici e modelli prognostici (modelli organici)
MODELLO DIAGNOSTICO: è la ricerca classificatoria fatta su un evento allo scopo di individuare il modello interpretativo adatto a questi rapporti.
MODELLO PROGNOSTICO: è la formulazione di una ipotesi. È un modello predittivo, consente di indicare
agli educatori i referenti teoretici a cui fare riferimento per eventi non ancora avvenuti. In effetti i modelli formulati dal pedagogista sono da intendersi come schemi per l'azione, non come strutture rigide da applicare allo stesso modo in tutte le circostanze.IL RAPPORTO EDUCATIVO COME OGGETTO DELLA PEDAGOGIA:
L'aspetto statico del rapporto educativo è la forma, mentre la sostanza è l'aspetto dinamico.
L'aspetto statico ci dà due enunciati teorici fondamentali:
- Educazione come funzione (è funzionale) è retroattiva delle persone coinvolte
- Educazione come sistema sociali, persone coinvolte: educando ed educatore
Il rapporto educativo ha una struttura tridimensionale, cioè ci deve essere sempre almeno l'incontro di un educatore, di un educando e un ambiente caratterizzato da uno spazio e da un tempo. L'assenza di una di queste 3 dimensioni comporta la scomparsa della pedagogia.
L'aspetto dinamico riguarda la relazione
educativa come processo storico, comecostituita da un processo e da un progetto. L'educazione si articola, si rompe in molteplici rapporti educativi. Lo scopo della pedagogia è quello di dividere i rapporti educativi in classi (rapporti educativi che avvengono in famiglia: pedagogia familiare, rapporti che avvengono per persone disabili: pedagogia speciali). Il compito del padagogista è quello di decifrare gli eventi educativi, di proporre modelli per la loro interpretazione. IL PARAMETRO DINAMICO-TEMPORALE DELLA TEORIA PEDAGOGICA La pedagogia è collegata con la storia e quindi è contrassegnata dal parametro temporale. La dinamica storica ha portato ad una scomposizione della relazione educativa in vari settori, sviluppano contenuti e prospettive nuove. LA NATURA NON INTERDISCIPLINARE DELLA PEDAGOGIA Il pedagogista deve tener conto delle altre scienze umane, ma deve ricordare ciò per cui è nata, cioè la comprensione e la promozione.Dell'azione educativa. Il linguaggio della pedagogia non può essere formale e questo è un vantaggio per il pedagogista a due livelli:
- il pedagogista è più libero di accogliere tutte le suggestioni che derivano dalla storia e dalla visione storica dei problemi educativi
- il pedagogista può compiere un'analisi qualitativa dei fenomeni della sua indagine.
La pedagogia è la scienza che decodifica tutte le notizie escluse dalle altre scienze trasformandole da notizie in informazioni e in progetti.
L'EVOLUZIONE DELLA PEDAGOGIA
Non si può studiare la pedagogia senza saperne la sua storia. Marrou e Laeng affermano che la pedagogia ha attraversato 3 fasi, che non sono sovrapponibili poiché in avvenute in tempi diversi.
PEDAGOGIA COME ARTE: dalla prostoria alla nascita della filosofia greca
PEDAGOGIA COME FILOSOFIA O FILOSOFIA APPLICATA: dalla nascita della filosofia a Herbart
PEDAGOGIA COME SCIENZA: dalla crisi
dell'Heligismo e da Herbart in3. poi c'è poi una quarta fase, che è la pedagogia di oggi: PEDAGOGIA COME CODICE LINGUISTICO applicato all'educazione4. Lo sguardo della pedagogia si è volto non solo sui concreti bisogni educativi del genere umano ma anche e soprattutto sui contenuti conoscitivi prodotti dalle scienze della natura e da tutte quelle scienze che indagavano parti e comportamenti speciali dell'uomo: dell'uomo in società (sociologia), delle pulsioni dell'uomo (psicologia) del potere e delle istituzioni del potere dell'uomo (politica)... La pedagogia ha cercato di compiere un complicato lavoro di traduzione. Ha cercato di tradurre diversi contenuti per farli propri, facendo questo, il pedagogista ha commesso molti errori e ha finito col determinare malintesi ed equivoci. Nella distinzione, ad esempio, tra pedagogia e psicologia, la pedagogia ha a che fare con la crescita della persona, e la crescita non èmai neutrale perché si confronta con le altre finalità di questo processo, la psicologia invece, si intrattiene sullo sviluppo che non può avere un maggiore riguardo per i mezzi usati. Il linguaggio della pedagogia, è quindi un linguaggio equivoco, perché è il lessico di una traduzione intesa ad arricchire le conoscenze acquisite sull'uomo. La pedagogia è la scienza che decodifica tutte le notizie escluse dalle altre scienze trasformandole da notizie in informazioni e progetti. L'EVOLUZIONE DELL'EDUCAZIONE Anche nell'educazione ci sono tre fasi non temporalmente connesse 1. ANDRAGOGIA: dalle origini fino a Rabelais e Montaigne del XVI secolo 2. PEDOLOGIA: dal XVII secolo fino ai primi decenni del XX secolo 3. EDUCAZIONE PERMANENTE: dalla fine della seconda guerra mondiale fino all'inizio del XXI secolo LA CIRCOLARITÀ APERTA La circolarità aperta (o a spirale) è un processo continuo, un processo.Il testo fornito è un'analisi sull'educazione e la comunicazione. Secondo la teoria dei sistemi e delle catastrofi di De Rosnay, l'educazione è un processo sistematico e non lineare di causa-effetto, soggetto a continue modifiche e imprevisti. La comunicazione è fondamentale per rendere possibile l'educazione e c'è un'interdipendenza tra pedagogia ed educazione: una non esiste senza l'altra.
Una prima definizione di educazione è che essa comprende tutte le attività educative storicamente determinate. Le cinque più importanti sono: informazione, istruzione, educazione in senso stretto (valori come la fiducia, la lealtà...), formazione e insegnamenti. Questi cinque elementi si manifestano all'interno di un rapporto interpersonale, che coinvolge almeno due persone, e sono orientati alla crescita della persona, che prende il nome di rapporto educativo.
Altre declinazioni semantiche dell'educazione includono l'informazione, che si concentra sui saperi che...
possono essere educativi e rivolti ai comportamenti (saper come comportarsi) L'informazione può essere consapevole e intenzionale o inconsapevole e non intenzionale (non riferito esplicitamente a un progetto o a un fine dell'educando e/o dell'educatore). Lo scopo esplicito dell'informare non è quello della crescita o al cambiamento della persona da educare. L'istruzione: come l'informazione è incentrata sui saperi, ma l'istruzione è intenzionale ed è legato da un "contratto" tra educatore, educando e ambiente. Nel nostro paese l'istruzione è governata da programmi. L'istruzione è riferita a un progetto e a un fine esplicito e convenuto tra educatore ed educando. L'istruzione contribuisce al cambiamento e alla crescita del soggetto. Il formare, è un atto che ha lo scopo di far acquisire competenze e abilità (ad esempio la formazione professionale). LaIL MODELLO DI PARSONS: Ricerca applicata, contenutistica e pura
Parson è un grande sociologo del ventunesimo secolo, grande studioso di metodologia di ricerca sociale.
Il suo modello è uno dei più accreditati nel campo delle scienze sociali.
Si tende a pensare che l'osservazione empirica o, per meglio dire, la descrizione dei fatti sia un semplice censimento delle evidenze osservazionali e che si risolva in una semplice riproduzione della realtà esterna.
In realtà, le cose non stanno così, a guidare l'osservazione empirica, è quello che Parsons chiama orientamento selettivo, come dire che si osservano soltanto le cose che si vogliono osservare.
Noi osserviamo quello che ci sembra scientificamente importante.
Il modello di Parsons si può paragonare ad una piramide: alla base del modello di Parsons abbiamo la relazione educativa, dopo abbiamo la ricerca applicata, la ricerca contenutistica e infine la ricerca pura.
ricercacontenutistica e la ricerca pura.Da qui, IL MODELLO PURO o FORMALE, cioè la teoria.LA COMUNICAZIONE E I SUOI ASSIOMI
• Cuore, fondamento e veicolo dell’educazione è la comunicazione.
• La persona (coniuge, insegnante, allievo, educatore…) diventa tale tramite lacomunicazione che è sempre reciproca, interpersonale e duale anche quando èinteriore (tra sè e sé)
• La struttura di personalità si riempe di significato tramite la comunicazione.
GLI ASSIOMI
Sono regole invarianti che valgono sempre ovunque e comunque.
Il meta-assioma è l’assioma per eccellenza, è la cornice dei 5 assiomi. Tutti icomportamenti, di ciascuno di noi è comunicazione. Sempre e comunque, inqualunque situazione, noi comunichiamo a noi stessi e agli altri. (come ci vestiamo,come ci comportiamo, come ci poniamo)
META ASSIOMA = TUTTO I