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A’ O’
MELE Curva
d’indifferenza
di Venerdì E B’
Curva
B d’indifferenza
di Robinson
O A ARANCE
La scatola di Edgeworth-Bowley non è altro che la sovrapposizione dei grafici delle curve di
indifferenza dei due individui considerati (Robinson e Venerdì) e rappresenta la situazione di
scambio di beni tra due soggetti. Il grafico delle curve di indifferenza di Robinson avrà origine nel
punto O, mentre quello di Venerdì nel punto O’. Sugli assi ci saranno sempre i beni prodotti
dall’economia.
L’efficienza nello scambio si avrà nel punto E in quanto le curve di indifferenza dei due soggetti si
intersecano implicando l'uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione dei soggetti.
In questo punto Robinson consumerà una quantità di Arance pari alla lunghezza del tratto OA e una
quantità di mele pari al tratto OB; mentre Venerdì consumerà Arance per una quantità pari al tratto
O’A’ e di mele pari a O’B’.
In un mercato perfettamente concorrenziale tutti gli individui faranno in modo di eguagliare il
proprio saggio marginale di sostituzione al rapporto tra i prezzi in una situazione dove i prezzi sono
uguali per tutti gli offerenti (quest'ultima è una condizione del mercato in concorrenza perfetta). Ma
questo significa anche che tutti gli individui eguaglieranno tutti i loro saggi marginali di
sostituzione, situazione che porterà quindi l'intero sistema in una condizione di efficienza nello
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scambio. Se ne deduce che un mercato in concorrenza perfetta avrà sempre efficienza nello scambio
e sarà Pareto-efficiente.
EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE
• Se il sistema economico ha raggiunto l’efficienza nella produzione, non è possibile produrre
una quantità maggiore di un bene senza dover ridurre quella di un altro bene.
• L’economia si trova sulla frontiera delle possibilità di produzione.
• Si ha efficienza nella produzione quando il saggio marginale di sostituzione tecnica è lo
stesso per tutte le imprese.
• I mercati di concorrenza perfetta sono caratterizzati dall’efficienza nella produzione.
Frontiera delle possibilità di produzione
MELE ARANCE
Muovendoci lungo la frontiera non è possibile aumentare la produzione di un bene senza diminuire
quella dell’altro, siamo per cui in una situazione di Pareto-efficienza. Tutti i punti interni non sono
invece Pareto-efficienti poiché è possibile aumentare la produzione di un bene senza diminuire
quella dell’altro. La frontiera ci indica tutte le possibili combinazioni di beni che, date le risorse e le
tecnologie a disposizione, è possibile produrre.
Il problema per l’impresa sarà quindi quanto produrre e in che modo combinare i fattori produttivi
per raggiungere un livello di produzione che sia Pareto-efficiente.
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Isoquanti e rette di isocosto
Isoquanti
TERRA E Q
1
Isocosto Q
0 LAVORO
I vari livelli di produzione in termini di quantità sono rappresentati dagli isoquanti Q e Q , essi
0 1
esprimono le varie combinazioni di fattori produttivi terra e lavoro da sfruttare per raggiungere un
determinato livello di produzione, spostandoci verso destra e allontanandoci quindi dall’origine
degli assi aumenterà il livello di produzione dall’isoquanto Q a quello Q ma occorreranno
0 1
maggiori quantità di fattori produttivi.
La retta di isocosto invece rappresenta tutte le combinazioni dei fattori produttivi che hanno un
identico costo per l’impresa.
La scelta per l’impresa su che quantità produrre cadrà sul punto E che esprime la combinazione di
terra e lavoro per produrre la quantità espressa dall’isoquanto Q , in questo punto l’inclinazione
0
della retta di isocosto e della curva di isoquanto è identica e questo comporta che il saggio
marginale di sostituzione tecnica e il rapporto dei prezzi dei fattori produttivi assumono il
medesimo valore.
Ricordiamo che il saggio marginale di sostituzione tecnica esprime la quantità di un fattore
produttivo a cui si deve rinunciare per aumentare di una unità l’utilizzo di un altro fattore produttivo
lasciando costante la quantità prodotta.
Nel punto E l’impresa minimizza i costi e massimizza il profitto e quindi verrà scelto per il livello
di produzione.
Il grafico permetterà all’impresa di scegliere le quantità dei fattori produttivi terra e lavoro ottimali
per raggiungere un dato livello di produzione minimizzando i costi e massimizzando i profitti.
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Scatola di Edgeworth-Bowley
A’ O’
TERRA Isoquanto per
le mele
Q
1 C
Q
0 D
Q
2 E B’
B Isoquanto per
le arance
Isoquanto per
le mele
O A LAVORO
Andando a rappresentare la scatola di Edgeworth-Bowley considereremo due imprese che
producono due differenti beni (es. mele e arance), nella scatola sono presenti gli isoquanti possibili
per ognuna delle due imprese. A sinistra sono presenti gli isoquanti per la produzione di arance, a
destra quelli delle mele, sulle ascisse c’è il fattore lavoro, sulle ordinate il fattore terra.
L’efficienza di produzione si avrà nel punto E dove gli isoquanti delle due produzioni sono tangenti,
diversamente nel punto D non c’è efficienza poiché essendo un punto di intersezione sarà possibile
aumentare la produzione di mele senza diminuire la produzione di arance spostandoci su un
isoquanto che esprime un valore di produzione più elevato.
Nel punto di equilibrio E i fattori produttivi sono equamente distribuiti tra le due imprese che
producono arance (tratto OA per il lavoro e tratto OB per la terra) e mele (tratto O’A’ per il lavoro e
tratto O’B’ per la terra); il punto è Pareto-efficiente e le due imprese uguagliano i loro saggi
marginali di sostituzione tecnica che a loro volta sono identici al rapporto dei prezzi dei fattori
produttivi.
In un mercato perfettamente concorrenziale tutte le imprese faranno in modo di eguagliare il proprio
saggio marginale di sostituzione tecnica al rapporto tra i prezzi in una situazione dove i prezzi sono
uguali per tutte le imprese (quest'ultima è una condizione del mercato in concorrenza perfetta). Ma
questo significa anche che tutte le imprese eguaglieranno tutti i loro saggi marginali di sostituzione
tecnica, situazione che porterà quindi l'intero sistema in una condizione di efficienza nella
produzione. Se ne deduce che un mercato in concorrenza perfetta avrà sempre efficienza nella
produzione e sarà Pareto-efficiente. 14
EFFICIENZA NELLA COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO
• Per scegliere la migliore combinazione di mele ed arance da produrre è necessario tener
conto sia della tecnologia sia delle preferenze dei consumatori, bisogna combinare
l’efficienza nello scambio e l’efficienza nella produzione.
• Si ha efficienza nella composizione del prodotto nel punto di tangenza tra la curva
d’indifferenza e la curva delle possibilità di produzione.
• Si ha efficienza nella composizione del prodotto quando il saggio marginale di sostituzione
dei consumatori uguaglia il saggio marginale di trasformazione (il saggio marginale di
trasformazione ci indica quali sono le possibili combinazioni produttive che in quella
determinata collettività possiamo ottenere in termini dei beni).
MELE Curva d’indifferenza
E E’
Curva delle possibilità
di produzione ARANCE
Come ci mostra il grafico la curva delle possibilità di produzione risponde al criterio di efficienza
della produzione indica le combinazioni produttive che costano all’impresa il medesimo ammontare,
le curve d’indifferenza ci mostrano invece tutte le combinazioni di beni verso cui il consumatore è
indifferente.
Tra i vari punti scegliamo il punto E che giace su entrambe le curve e, a differenza del punto E’,
esprime sia il livello massimo di preferenza del consumatore (curva di indifferenza più elevata), sia
un livello di produzione ottenibile date le risorse e la tecnologia a disposizione.
In questo punto il saggio di sostituzione marginale del consumatore e il saggio marginale di
trasformazione dell’impresa si eguagliano. 15
Modulo 3 – I fallimenti del mercato
Non sempre il mercato opera in Pareto-efficienza per cui l’intervento del settore pubblico è
finalizzato alla correzione delle condizioni che distorcono il funzionamento.
Diritti di proprietà ed esecuzione dei contratti
Affinché il meccanismo di mercato possa funzionare è necessario che lo Stato definisca i diritti di
proprietà, riguardanti sia le proprietà in sé sia tutti quelli che garantiscono l’utilizzo dei fattori
produttivi, e garantisca l’esecuzione dei contratti e quindi sia tutelata la proprietà privata e dei
contratti in genere (che conmprendono anche quelli conclusi ai fini di scambio e di
approvvigionamento). Senza la tutela dei contratti il mercato non potrebbe funzionare ed esistere.
FALLIMENTI DEL MERCATO
Il mercato a volte non agisce in maniera Pareto-efficiente dando origine ai cosiddetti fallimenti del
mercato, essi possono essere:
Concorrenza imperfetta
Beni pubblici
Esternalità sia positive che negative
Mercati incompleti
Carenza di informazione
Disoccupazione, inflazione e disequilibrio (trattati nel corso di politica economica)
Concorrenza imperfetta
Il monopolio è l’opposto della concorrenza perfetta in quanto:
vi è una sola impresa produttrice (in concorrenza perfetta possono essere infinite piccole
imprese);
l’impresa decide il prezzo dei beni essendo la sola sul mercato tenendo sempre presente però
la domanda dei beni comportandosi da price taker (in concorrenza perfetta le imprese, dato
il loro elevato numero, non riescono ad incidere sui prezzi comportandosi da price maker);
sono presenti barriera all’entrata, una nuova impresa non può subentrare per concorrere alla
produzione (in concorrenza perfetta non vi sono barriere all’entrata e qualsiasi impresa può
entrarci);
i prodotti non sono sostituibili con altri simili (in concorrenza perfetta i prodotti sono
omogenei e vi sono beni sostitutivi);
i profitti sono positivi (in concorrenza perfetta nel lungo periodo il profitto è nullo dopo la
remunerazione dei fattori produttivi).
Tra concorrenza perfetta e monopolio ovviamente ci sono altre forme di mercato (duopolio,
oligopolio, ecc.). 16
Monopolio
PREZZO Curva di
domanda Ricavo
B marginale
C Costo marginale (=
A costo medio)
i c
Q Q QUANTITA’
Il costo marginale &eg