Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Scienza delle finanze  Pag. 1 Scienza delle finanze  Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scienza delle finanze  Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

A’ O’

MELE Curva

d’indifferenza

di Venerdì E B’

Curva

B d’indifferenza

di Robinson

O A ARANCE

La scatola di Edgeworth-Bowley non è altro che la sovrapposizione dei grafici delle curve di

indifferenza dei due individui considerati (Robinson e Venerdì) e rappresenta la situazione di

scambio di beni tra due soggetti. Il grafico delle curve di indifferenza di Robinson avrà origine nel

punto O, mentre quello di Venerdì nel punto O’. Sugli assi ci saranno sempre i beni prodotti

dall’economia.

L’efficienza nello scambio si avrà nel punto E in quanto le curve di indifferenza dei due soggetti si

intersecano implicando l'uguaglianza dei saggi marginali di sostituzione dei soggetti.

In questo punto Robinson consumerà una quantità di Arance pari alla lunghezza del tratto OA e una

quantità di mele pari al tratto OB; mentre Venerdì consumerà Arance per una quantità pari al tratto

O’A’ e di mele pari a O’B’.

In un mercato perfettamente concorrenziale tutti gli individui faranno in modo di eguagliare il

proprio saggio marginale di sostituzione al rapporto tra i prezzi in una situazione dove i prezzi sono

uguali per tutti gli offerenti (quest'ultima è una condizione del mercato in concorrenza perfetta). Ma

questo significa anche che tutti gli individui eguaglieranno tutti i loro saggi marginali di

sostituzione, situazione che porterà quindi l'intero sistema in una condizione di efficienza nello

11

scambio. Se ne deduce che un mercato in concorrenza perfetta avrà sempre efficienza nello scambio

e sarà Pareto-efficiente.

EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE

• Se il sistema economico ha raggiunto l’efficienza nella produzione, non è possibile produrre

una quantità maggiore di un bene senza dover ridurre quella di un altro bene.

• L’economia si trova sulla frontiera delle possibilità di produzione.

• Si ha efficienza nella produzione quando il saggio marginale di sostituzione tecnica è lo

stesso per tutte le imprese.

• I mercati di concorrenza perfetta sono caratterizzati dall’efficienza nella produzione.

Frontiera delle possibilità di produzione

MELE ARANCE

Muovendoci lungo la frontiera non è possibile aumentare la produzione di un bene senza diminuire

quella dell’altro, siamo per cui in una situazione di Pareto-efficienza. Tutti i punti interni non sono

invece Pareto-efficienti poiché è possibile aumentare la produzione di un bene senza diminuire

quella dell’altro. La frontiera ci indica tutte le possibili combinazioni di beni che, date le risorse e le

tecnologie a disposizione, è possibile produrre.

Il problema per l’impresa sarà quindi quanto produrre e in che modo combinare i fattori produttivi

per raggiungere un livello di produzione che sia Pareto-efficiente.

12

Isoquanti e rette di isocosto

Isoquanti

TERRA E Q

1

Isocosto Q

0 LAVORO

I vari livelli di produzione in termini di quantità sono rappresentati dagli isoquanti Q e Q , essi

0 1

esprimono le varie combinazioni di fattori produttivi terra e lavoro da sfruttare per raggiungere un

determinato livello di produzione, spostandoci verso destra e allontanandoci quindi dall’origine

degli assi aumenterà il livello di produzione dall’isoquanto Q a quello Q ma occorreranno

0 1

maggiori quantità di fattori produttivi.

La retta di isocosto invece rappresenta tutte le combinazioni dei fattori produttivi che hanno un

identico costo per l’impresa.

La scelta per l’impresa su che quantità produrre cadrà sul punto E che esprime la combinazione di

terra e lavoro per produrre la quantità espressa dall’isoquanto Q , in questo punto l’inclinazione

0

della retta di isocosto e della curva di isoquanto è identica e questo comporta che il saggio

marginale di sostituzione tecnica e il rapporto dei prezzi dei fattori produttivi assumono il

medesimo valore.

Ricordiamo che il saggio marginale di sostituzione tecnica esprime la quantità di un fattore

produttivo a cui si deve rinunciare per aumentare di una unità l’utilizzo di un altro fattore produttivo

lasciando costante la quantità prodotta.

Nel punto E l’impresa minimizza i costi e massimizza il profitto e quindi verrà scelto per il livello

di produzione.

Il grafico permetterà all’impresa di scegliere le quantità dei fattori produttivi terra e lavoro ottimali

per raggiungere un dato livello di produzione minimizzando i costi e massimizzando i profitti.

13

Scatola di Edgeworth-Bowley

A’ O’

TERRA Isoquanto per

le mele

Q

1 C

Q

0 D

Q

2 E B’

B Isoquanto per

le arance

Isoquanto per

le mele

O A LAVORO

Andando a rappresentare la scatola di Edgeworth-Bowley considereremo due imprese che

producono due differenti beni (es. mele e arance), nella scatola sono presenti gli isoquanti possibili

per ognuna delle due imprese. A sinistra sono presenti gli isoquanti per la produzione di arance, a

destra quelli delle mele, sulle ascisse c’è il fattore lavoro, sulle ordinate il fattore terra.

L’efficienza di produzione si avrà nel punto E dove gli isoquanti delle due produzioni sono tangenti,

diversamente nel punto D non c’è efficienza poiché essendo un punto di intersezione sarà possibile

aumentare la produzione di mele senza diminuire la produzione di arance spostandoci su un

isoquanto che esprime un valore di produzione più elevato.

Nel punto di equilibrio E i fattori produttivi sono equamente distribuiti tra le due imprese che

producono arance (tratto OA per il lavoro e tratto OB per la terra) e mele (tratto O’A’ per il lavoro e

tratto O’B’ per la terra); il punto è Pareto-efficiente e le due imprese uguagliano i loro saggi

marginali di sostituzione tecnica che a loro volta sono identici al rapporto dei prezzi dei fattori

produttivi.

In un mercato perfettamente concorrenziale tutte le imprese faranno in modo di eguagliare il proprio

saggio marginale di sostituzione tecnica al rapporto tra i prezzi in una situazione dove i prezzi sono

uguali per tutte le imprese (quest'ultima è una condizione del mercato in concorrenza perfetta). Ma

questo significa anche che tutte le imprese eguaglieranno tutti i loro saggi marginali di sostituzione

tecnica, situazione che porterà quindi l'intero sistema in una condizione di efficienza nella

produzione. Se ne deduce che un mercato in concorrenza perfetta avrà sempre efficienza nella

produzione e sarà Pareto-efficiente. 14

EFFICIENZA NELLA COMPOSIZIONE DEL PRODOTTO

• Per scegliere la migliore combinazione di mele ed arance da produrre è necessario tener

conto sia della tecnologia sia delle preferenze dei consumatori, bisogna combinare

l’efficienza nello scambio e l’efficienza nella produzione.

• Si ha efficienza nella composizione del prodotto nel punto di tangenza tra la curva

d’indifferenza e la curva delle possibilità di produzione.

• Si ha efficienza nella composizione del prodotto quando il saggio marginale di sostituzione

dei consumatori uguaglia il saggio marginale di trasformazione (il saggio marginale di

trasformazione ci indica quali sono le possibili combinazioni produttive che in quella

determinata collettività possiamo ottenere in termini dei beni).

MELE Curva d’indifferenza

E E’

Curva delle possibilità

di produzione ARANCE

Come ci mostra il grafico la curva delle possibilità di produzione risponde al criterio di efficienza

della produzione indica le combinazioni produttive che costano all’impresa il medesimo ammontare,

le curve d’indifferenza ci mostrano invece tutte le combinazioni di beni verso cui il consumatore è

indifferente.

Tra i vari punti scegliamo il punto E che giace su entrambe le curve e, a differenza del punto E’,

esprime sia il livello massimo di preferenza del consumatore (curva di indifferenza più elevata), sia

un livello di produzione ottenibile date le risorse e la tecnologia a disposizione.

In questo punto il saggio di sostituzione marginale del consumatore e il saggio marginale di

trasformazione dell’impresa si eguagliano. 15

Modulo 3 – I fallimenti del mercato

Non sempre il mercato opera in Pareto-efficienza per cui l’intervento del settore pubblico è

finalizzato alla correzione delle condizioni che distorcono il funzionamento.

Diritti di proprietà ed esecuzione dei contratti

Affinché il meccanismo di mercato possa funzionare è necessario che lo Stato definisca i diritti di

proprietà, riguardanti sia le proprietà in sé sia tutti quelli che garantiscono l’utilizzo dei fattori

produttivi, e garantisca l’esecuzione dei contratti e quindi sia tutelata la proprietà privata e dei

contratti in genere (che conmprendono anche quelli conclusi ai fini di scambio e di

approvvigionamento). Senza la tutela dei contratti il mercato non potrebbe funzionare ed esistere.

FALLIMENTI DEL MERCATO

Il mercato a volte non agisce in maniera Pareto-efficiente dando origine ai cosiddetti fallimenti del

mercato, essi possono essere:

Concorrenza imperfetta

Beni pubblici

Esternalità sia positive che negative

Mercati incompleti

Carenza di informazione

Disoccupazione, inflazione e disequilibrio (trattati nel corso di politica economica)

Concorrenza imperfetta

Il monopolio è l’opposto della concorrenza perfetta in quanto:

vi è una sola impresa produttrice (in concorrenza perfetta possono essere infinite piccole

imprese);

l’impresa decide il prezzo dei beni essendo la sola sul mercato tenendo sempre presente però

la domanda dei beni comportandosi da price taker (in concorrenza perfetta le imprese, dato

il loro elevato numero, non riescono ad incidere sui prezzi comportandosi da price maker);

sono presenti barriera all’entrata, una nuova impresa non può subentrare per concorrere alla

produzione (in concorrenza perfetta non vi sono barriere all’entrata e qualsiasi impresa può

entrarci);

i prodotti non sono sostituibili con altri simili (in concorrenza perfetta i prodotti sono

omogenei e vi sono beni sostitutivi);

i profitti sono positivi (in concorrenza perfetta nel lungo periodo il profitto è nullo dopo la

remunerazione dei fattori produttivi).

Tra concorrenza perfetta e monopolio ovviamente ci sono altre forme di mercato (duopolio,

oligopolio, ecc.). 16

Monopolio

PREZZO Curva di

domanda Ricavo

B marginale

C Costo marginale (=

A costo medio)

i c

Q Q QUANTITA’

Il costo marginale &eg

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
45 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GIULYCALA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Coromaldi Manuela.