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PROBLEMA ELASTICO
Studiamo il problema elastico di un solido generico sottoposto a forze e a spostamenti/deformazioni. Disponiamo delle seguenti equazioni:
- Equazioni di equilibrio (Relazioni tra forze e tensioni)
- σij,j + bi = 0 in V
- Uini = fi in ∂V
3 equazioni indipendenti
- Equazioni di congruenza (Relazioni tra spostamenti e deformazioni)
- εi = 1/2 (ui,j + uj,i) in V
- Ni = Mi in ∂V
6 equazioni indipendenti
- Equazioni di congruenza implicite
- εijk + εhjk,x = εijk,f + εlof, m
- Equazioni di legame (Relazioni tra tensioni e deformazioni)
- Tij = Eijkl εkl
6 equazioni indipendenti
Questo insieme di sistemi viene considerato un unico sistema formato da 15 equazioni in
- Incognite
- σij 6 funzioni incognite
- εij 6 funzioni incognite
- ui 3 funzioni incognite
→ 15 incognite
Questo sistema di 15 equazioni in 15 incognite è definito
PROBLEMA ELASTICO
Oss: TUTTE LE EQUAZIONI SONO LINEARI se:
- Uso l'ipotesi di piccoli spostamenti
- Deformazioni infinitesime
- Il solido è E.L. (elastica lineare)
Conseguenze della linearità delle equazioni:
- Teorema di esistenza; La soluzione esiste
- Teorema di unicità; o Teorema di Kirchhoff: La soluzione è unica
- Sovrapposizione degli effetti
Infatti la sovrapposizione degli effetti non vale per il lavoro/energia di deformazione dato che il lavoro è una quantità quadratica e non è lineare.
Nonostante tutto ciò, la soluzione analitica (in forma chiusa) è possibile solo per casi particolari.
Soluzioni Numeriche
Metodo Inverso
(Ipòtizzo una soluzione e, con il procedimento inverso, ricavo i dati che mi daranno la soluzione ipotizzata)
Metodo Semi-Inverso
(Si assume una parte della soluzione e si determina la parte rimanente incognita)
Problema di De Saint Venant (TSV)
Soluzione del problema elastico secondo il metodo semi-inverso
Assumendo il solido di De Saint Venant
Risuzione di una Trave Iperstatica
a+b=l
- 3t-v=l-i
- 3-4-l-i
- Trave 1 volta iperstatica
P.b. statico
- HA + F + HB = 0 – Soluzione indeterminata
- VA + VB = 0 – VA = 0
- -VB = 0 – VB = 0
Soluzione indeterminata → ∞ soluzioni equilibrate (tutte le coppie HA, HB che soddisfano l’equazione di equilibrio)
Il teorema di esistenza e il teorema di unicità ci dicono però che la soluzione esiste ed è unica
Strategia Determinare tra le infinite soluzioni equilibrate l’unica che è anche congruente (ovvero che rispetta le condizioni date dai vincoli)
Diagramma sollecitazioni:La trave è soggetta solo a sforzo normale
Avendo il diagramma dello sforzo normale posso calcolare l’allungamento della trave. Essendo deformazione infinitesima
- ∆l = 0
- ∆l = ∆la + ∆lb = 0
Eq. Di congruenza (rispetto le condizioni date dai vincoli)
Quando lo spostamento del punto B è:
1/√2 (√2 + 1) = P/EA
μ = (2√2 +1) Pl/EA
Altro esempio
SPOSTAMENTO VERTICALE DI B
Per trovare lo spostamento verticale nel sistema inserisco una forza unitaria verticale nel sistema 1.
Inserisco sempre una forza unitaria diretta lungo la direzione dello spostamento incognito.
SISTEMA REALE (α) (Spostamenti e deformazioni)
SISTEMA DELLE FORZE (1.) (Forze)
È scarica anche l’asta BC dato che...
Il nodo è in equilibrio solo se NBC = 0
Esercizio
3T + V = A - α = 1
Struttura Principale
S = PL/EA
αΔT = P/EA
Eq Convergenza
Mi = 0
Sistema Equivalente
xi = 1
Sistema O (Vincoli + Forze Est)
A B
C D
P
Equilibrio al Nodo
N3C NBC NBD NCD
Sforzi sulle Aste:
NEC NND
Quindi:
Verificate a posteriori controllando che tutte le equazioni del problema elastico siano soddisfatte. Se ciò accade si giustificano le ipotesi fatte correntemente:
Hp.1) Conservazione delle sezioni piane
Durante il processo di deformazione associato alla flessione le sezioni su rimanogono piane ed il oltre deformazione delle fibre // ad x
Incertezza:
Questa ipotesi si riassume in
Non esiste scorrimento angolare o deformazione angolare tra le fibre nel piano della sezione e le fibre // x
Fibre nel piano della sezione:
Os) Nella trave deformata notiamo che le fibre nella parte superiore della trave subiscono una contrazione le fibre nella parte inferiore subiscono un allungamento.
Questo significa che nella sezione esistono delle fibre // x che intengono la loro lunghezza iniziale.
Valutiamo questa deformazione in un pezz h trave lungo dx.
Vedi e quindi lo spostamento della sezione ala accesso x + x dx
dx
Ex (x) dx
Hp.2) Ciascuna libera / x della trave si comporta come un elemento soggetto a solo N (l’invariante sulla sezione) quindi, risulta tesa o compressa. Perciò lo stato tensinoale nella trave su riman la sola Ex
Quindi abbiamo
1) dw/dx = φy = -My/EI
Se x = l
φx=l = -Hl/EI
Eseguo il procedimento con il PLV
SISTEMA 0
Hp(x) = M
SISTEMA 1
Hp(x) = -1
Applico il PLV : LeHp = LxHp
1. φ1 = ∫0l Mo/EI dx = ∫0l M/EI dx = Ml/EI
- φ1 = -Ml/EI
Hp(x) = MA - VAx = L + 1x
tx = 0
l'equazione dell'asse h è z = tgα y e quindi divia rispetto all'asse m
tg β = tg α Iy / Iz
Quindi l'asse h non corrisponde più all'asse m. Abbiamo quindi la FLESSIONE DEVIATA
In tal caso perché h ≠ m ⇒ f' ≠ f.
Il fatto che f' ≠ f significa che la deformata si dispone in un piano di flessione diverso da quello che contiene le forze.
Nella flessione deviata vengono impegnate contemporaneamente le due direzioni di max e min rigidezza flessionale. In poche parole, vengono impegnati contemporaneamente il max I e il min I.
Iy max I
Iz min I
Dato che:
- 1) My ⇒ Χy = My / EIy
- 2) Mz ⇒ Χz = Mz / EIz
Avo maggiore deformazione attorno all'asse corrispondente all'inerzia più piccola. Quindi la trave ruota di più attorno all'asse più cedevole.