UN “UNHAPPY NEW SYSTEM OF POLITICS”(1763-1765)
1)I PRIMI TENTATIVI DI RIFORMA (1748-1756)
La politica imperiale che prese forma dopo il 1763 può essere rinviata a un progetto di
riorganizzazione dell’impero già elaborato tra il 1752 e il 1754:in esso si aspirava ad un’unione del
Nordamerica sotto un governatore generale a scopo difensivo,ma il progetto fu rimandato a causa
delle guerre con la Francia e la Spagna.Questo disegno politico costituì una minaccia per i diritti e
le libertà coloniali in seguito alle misure legislative adottate dal governo britannico dopo il 1763.
2)LA POLITICA IMPERIALE DEI PRIMI ANNI SESSANTA
Dopo la pace di Parigi,i governanti inglesi si trovarono alle prese con un enorme debito pubblico
da saldare senza poter contare sull’appoggio della madrepatria.
Il ministero in carica programmò allora la difesa e la colonizzazione dei territori occidentali e la
risoluzione di problemi di tipo finanziario riguardanti il commercio coloniale.
I “provvedimenti di Grenville”mirarono quindi a rafforzare il controllo dell’Inghilterra
sull’Irlanda,l’India e l’America per poter ottenere un contributo al finanziamento del governo
dell’impero.
La “Royal Proclamation”(1763) fu una forma di organizzazione dei territori conquistati in
Nordamerica e nelle Antille e dette vita a quattro nuove province regie mentre i territori dell’Ovest
continentale furono posti sotto la sovranità della Corona.Ciò impose il divieto a privati coloni di
insediarsi nelle riserve indiane e impose il possesso di una speciale licenza per il commercio con
questi ultimi per evitare contrasti tra rapporti coloniali.
Con il “Sugar act”(1764) si volle evitare le evasioni dai dazi sulle melasse straniere abbassando le
tariffe,ma continuando nella riscossione puntualissima del denaro in quanto le entrate fiscali erano il
cardine del sistema mercantilistico.
Il “currency act”(1764) proibì le emissioni di titoli cartacei o estensioni della validità di quelli già
emessi.A questo si aggiunse nel 1765 il “Quartering act” che stabilì l’obbligo per le colonie di
fornire viveri e alloggio alle truppe britanniche e lasciò alle assemblee coloniali il compito di
provvedere creando potenziali ed ulteriori scontri.
Lo “Stamp act” (1765)introdusse i diritti di bollo su documenti,atti e carta stampata.
Essa fu preceduta da consultazioni tra agenti coloniali e membri dell’amministrazione britannici ed
emerse così il problema del diritto di tassazione del Parlamento inglese sulle colonie e dell’origine
del Parlamento come supremo organo legislativo dell’impero.
In America vi era l’opinione diffusa che nessun cittadino dovesse essere tassato se non era
rappresentato direttamente ,mentre in Inghilterra non ci si poneva alcun interrogativo al riguardo in
quanto la carattere legislativo del Parlamento rappresentava il regno intero senza dover
rappresentare necessariamente ogni singolo cittadino.
I provvedimenti inglesi giunti in America negli anni 1764-1765 furono definiti dagli americani un
“unhappy new system of politics”.
LE PRIME CRISI NELLE RELAZIONI COLONIALI (1765-1770)
Dopo l’emanazione dello “Stamp act”la libertà di stampa nelle colonie permise l’analisi e la critica
dei provvedimenti apportati dagli inglesi negli ultimi tempi e a prese di posizione sempre più
definite .I rapporti tra colonie e madrepatria non ritorneranno mai più come prima.
Le colonie difendevano l’autonomia legislativa interna rispetto all’autorità parlamentare
riconosciuta solo nelle materie imperiali.
1)TASSAZIONE E LEGISLAZIONE NEI DIBATTITI DEI PRIMI ANNI SESSANTA
Per una tassazione legittima dei coloni da parte del Parlamento,l’unica soluzione era quella di
introdurre una rappresentanza coloniale nel Parlamento inglese.
Questa soluzione venne in seguito scartata da entrambe le parti per le difficoltà di attuazione.
Si reclamò quindi il diritto di essere governati da leggi prodotte dal consenso diretto dei sudditi e di
rifiutare oltre alla tassazione anche la legislazione se non ci fosse stata alcuna rappresentanza.
Si cominciarono a verificare atti di boicottaggio verso l’autorità britannica come assalti agli uffici
del bollo oppure la distruzione di carta bollata per impedire l’applicazione dello “Stamp act”e il
boicottaggio dei beni inglesi d’importazione.
Con il “Declaratory act” (1766) si persero le ultime speranze di riappacificazione in quanto in esso
veniva dichiarato il potere del Parlamento di legiferare per le colonie.
2)LA CRISI SI RINNOVA (1767-1770)
Nel 1767 il nuovo ministero presieduto da Charles Townshend,membro del governo di William
Pitt,predispose nuove misure finanziarie per le colonie,proibì ai governatori coloniali di approvare
le leggi con cui l’assemblea modificasse la sua costituzione locale,creò il primo Segretariato per le
colonie americane(1768),istituì tre nuove corti di Viceammiragliato(1768).
Tutto ciò contribuì ad alimentare le preoccupazioni sulla limitazione dei diritti e delle libertà
americane e la situazione di tensione precipitò dopo l’arrivo delle truppe richieste dal governatore
del Massachussets a tutela dell’ordine pubblico,sconvolto dalla vivaci proteste dell’opinione
pubblica.
Nel 1770 salì al governo Lord North che abrogò le leggi di Townshend,le quali avevano
danneggiato i mercanti britannici (per via della non-importazione) mantenendo però la tassazione
del tè.I nuovi provvedimenti non furono apprezzati:gli americani esigevano il riconoscimento dei
diritti percepiti come fondamentali e il loro obiettivo era l’unificazione tra Gran Bretagna e colonie
in un unico impero in cui tutti i sudditi godessero degli stessi diritti.
Dopo l’episodio del massacro di Boston l’aggressione e la tensione coloniali si attenuarono e tra il
1770 e il 1773 vi fu un periodo di quiete.Ma la situazione non era ancora stata risolta e non si era
fatto nessun passo avanti,permanevano in alcune colonie condizioni di tensione.
LA FRATTURA SI AVVICINA (1770-1776)
1)”UN PIANO DIABOLICO DI ASSERVIMENTO” (1773-1774)
La situazione nel 1773 non si era placata.La conflittualità tra le colonie e il Parlamento inglese si
inaspriva sempre di più,tanto che i “sons of liberty”di New York denunciarono il progetto
ministeriale inglese per l’introduzione della schiavitù e di un governo arbitrario,”un piano diabolico
per asservire l’America”.Così nel 1773 avvenne il famoso episodio del lancio nel mare di Boston
delle casse del tè inglese.Fu la scintilla che fece scoccare la rivoluzione.
Il governo di North varò una serie di provvedimenti severi chiamati “Coercive o Intolerable acts”.
Seguì il “Quebec act”del 1774 che concedeva tolleranza religiosa nell’ex colonia francese e le
annetteva territori occidentali.
La convocazione del primo congresso continentale nel 1774 dimostrò che le colonie erano ormai in
grado di prendere delle decisioni comuni di elevato valore politico e la forza sempre viva di gruppi
di radicali e dissenzienti a favore della causa americana.
“DALLO SCONTENTO ALLA DISOBBEDIENZA A DALLA RESISTENZA ALLA
RIVOLTA”(1776-1783)
Già da alcune settimane prima del Secondo Congresso,i delegati avevano sottoscritto la
“dichiarazione sulle cause e la necessità di prendere le armi”(1775);il confronto armato fu accettato
senza che vi fosse chiarezza intorno agli obiettivi del conflitto da parte americana .La condotta
coloniale era giustificata dal fatto che si voleva un ritorno alle condizioni preesistenti,di
ristabilimento dei diritti e delle libertà usurpati dalla politica senza scrupoli inglese e dalla
corruzione dei consiglieri del re,ma non vi era ancora la tendenza a considerare la rivolta come una
vera e propria rivoluzione e la proclamazione dell’indipendenza sarebbe avvenuta un anno dopo.
1)L’INDIPENDENZA E L’AFFERMAZIONE DI UN NUOVO ORDINE POLITICO
Le decisioni prese dal Congresso si mossero sempre più verso l’indipendenza.
Si sostituirono ai vecchi governi coloniali comitati cittadini e di contea .
La preoccupazione di evitare disordini indusse le prime colonie riorganizzare il governo in base alla
carta coloniale il primo e mediante la convocazione di una rappresentanza per decidere nel secondo
caso.Il ristabilimento dell’ordine politico era ora legittimato dalla volontà popolare.
Nei primi mesi del 1776 si ebbe una svolta decisiva verso l’indipendenza influenzata dall’opera di
Thomas Paine “Common Sense”in cui si leggeva la condanna di tutto ciò che in America era stato
oggetto di devozione fino ad allora in un linguaggio comprensibile a chiunque.
La dichiarazione d’indipendenza non fu di accordo immediato :conservatori si espressero per
posticipare la deliberazione e nelle colonie vi fu chi si dichiarò comunque leale alla Corona.
La dichiarazione venne anche però accolta dalla maggioranza dei patrioti con entusiasmo perché
come atto politico accelerò la costituzione di nuovi governi.
Il processo costituente tradusse in pratica le aspirazioni verso una sovranità popolare,il governo
della legge,l’eguaglianza dei diritti e il governo rappresentativo.
Furono elaborati:
-modelli bicamerali
-il potere esecutivo fu affidato a un governatore eletto(dalle assemblee o dall’elettorato)
-rinnovi frequenti dei corpi legislativi e rotazione delle cariche politiche,amministrative e
giudiziarie
-divisione dei poteri.
Le costituzioni statali si rivelarono in grado di garantire governi stabili.
2)LA GUERRA,LE DIVISIONI POLITICHE E LA RICERCA DELL’UNITA’
-le truppe britanniche occuparono New York nel 1776 e Philadelphia nel 1777 senza riuscire a
vincere sulle truppe di Washington
-anche il progetto di isolare il New England fu sventato nel 1777(resa di Saratoga)
-le campagne del 1776 e del 1777avevano testimoniato la buona capacità organizzativa delle truppe
continentali .
-Isolamento diplomatico della Gran Bretagna con la lega della Neutralità armata(Russia,Olanda e
altri paesi europei)
-Caratteri di una guerra transatlantica con l’entrata in guerra della Francia (1778) e della Spagna
(1779).
-Nel 1782 vittoria di Yorktown e sostituzione di Lord North.
-Firma preliminari di pace e riconoscimento dell’indipendenza americana.
-Inizio 1783 pace di Parigi(Francia e Gran Bretagna) acquisizione territori tra i Grandi laghi e la
Florida e il fiume Mississippi (per gli Stati Uniti).
Il lealismo filobritannico era basato su legami personali e forme di fedeltà dell’epoca
prerivoluzionaria e si ma
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