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Poe di nuovo, apre la letteratura all’imprevedibile.
il nuovo romanzo giallo vuole essere il sostituto della letteratura popolare definita “d’avventura”, quindi
parliamo del romanzo cortese, successivamente la prosa barocca e infine il romanzo picaresco.
ora il potere politico va sempre più saldamente ad attestarsi in capo allo stato, il quale esige la
razionalità anche nella quotidianità; perciò la letteratura d’avventura non rispecchia più i tempi.
il romanzo poliziesco si pone come sostituto: lo spirito d’avventura pre borghese viene riassunto
all’interno della professione di detective e quando qualcuno irrompe nella razionalità quotidiana
prende vita la detective novel.
durante la narrazione il detective assume le fattezze dell’eroe: onnisciente, immortale etc.
DUMAS: “l’assassinio di rue saint-roch”
trama: due donne protagoniste vengono uccise e trovate nel loro appartamento. indaga Edgar Poe
insieme al medico legale Paolo Dupin. si tratta di una storia molto simile a quella di Poe, perciò ci si
chiede chi abbia copiato chi.
a livello temporale è appurato che di fatto il primo fu Poe ma si dice che entrambi gli scrittori abbiano
appreso della morte di Madame l’Espanaye e la figlia, per questo iniziarono a indurli a indagare
insieme sul delitto.
di fatto non ci sono testimonianze di scambi epistolari ma è indubbia la loro conoscenza.
non si tratta di un plagio ma piuttosto l’intenzione di avviare un progetto comune facendo un rimando
di citazioni incrociate per confondere i loro lettori.
PRECURSORI
Poe rimane quindi l’iniziatore del genere giallo senza dubbio; ma in ogni caso ci sono ovviamente
tracce precedenti assimilabili a quello che noi oggi definiamo giallo.
● nella genesi Caino e Abele sono protagonisti del primo delitto della storia dell’umanità (anche
se il detective non fa alcuna indagine dato che dio conosce tutto).
● l’Edipo re di Sofocle è l’archetipo della detective story: è Edipo a risolvere gli enigmi
assumendosi la carica di detective. diversamente dal solito però allo stesso tempo è vittima
del destino, superiore agli uomini.
● in “tre principi di serendippo” si narra la vicenda dei tre principi in pellegrinaggio per il mondo;
il loro sistema di deduzione investigativa, utilizzata poi moltissimo da Sherlock Holmes.
da questo racconto prese ispirazione voltaire nel suo “zagid o il destino, storia orientale”.
eccetera.
certamente sono molto lontani dal modello di Poe anche solo per il fatto che manca la singolarità del
delitto, la ricostruzione della vicenda etc.
GLI EPIGONI
il detective Dupin darà origine a una folta schiera di successori per i gialli detti “whodunit” (who hays
done it): il sottogeneri del giallo più ampio. si tratta di gialli deduttivi in cui si giunge al colpevole
tramite un’indagine complessa.
a questo punto nascono:
● “casa desolata” di charles dickens è un romanzo agito dall’ispettore Bucket, dichiaratamente
ispirato a due detective di conoscenza dell’autore.
● “la pietra di luna” di Wilkie Collins in cui il protagonista si ispira all’ispettore Bucket
la particolarità in questo caso risiede nel detective: a partire dal sergente Cuff, tutti i detective avranno
un hobbie (in questo caso coltivare rose).
● “l’affaire le Rouge” di Emile Gaboriau è il risultato della carriera di giornalista, autore di
feuilleton etc.
mette in scena tre personaggi totalmente diversi: Gevrol capo della polizia, monsieur Lecoq giovane
investigatore e Tabaret molto logico e tranquillo.
il lettore si pronuncerà a favore di Lecoq che quindi si porrà al centro delle indagini. in piena volontà
post-illuministica le azioni non saranno concentrate sul film piuttosto sulle indagini.
Gaboriau si dimostra importante perché ispirata chi dopo di lui proponendo la figura del mentore
(tabaret) e introduce la tecnica del flashback nella ricostruzione delle vicende.
● “il mistero delle due cugine” di Anna Kathrine Green che oltre ad essere una delle poche
autrici donne, crea una detective story come siamo abituati a conoscerla. la sua detentiva
sarà l’ispirazione per Miss Marple di Agatha christie.
● ARTHUR CONAN DOYLE dà vita al suo detective Sherlock Holmes: l’unione di Dupin e il suo
professore di medicina Joseph Bell (si dice fosse in grado di dedurre caratteristiche
psico-fisiologiche dei suoi pazienti osservandoli).
oltretutto incarna la società inglese dell’epoca: razionale, disprezza i poveri e le donne, non si
abbandona a particolari ideologie et.
l’accento ora è posto sul ragionamento non sull’azione, credendo in questa disciplina come una
scienza.
Sherlock è un detective vero e proprio, una persona in carne ed ossa. Conan Doyle è ormai
sovrastato dal suo personaggio per via dei ragionamenti che deve mettergli in bocca; per questo
cerca di ucciderlo all’interno della storia facendolo cadere da un dirupo, ma per ragioni economiche e
volontà del pubblico è costretto a farlo resuscitare.
Doyle non si limita a copiare Poe perché sono personaggi e autori diversi; se Dupin tratta fatti
straordinari, Holmes li raduna all’interno di regole.
● “l’innocenza di padre Brown” di Gilbert Chesterton è il più cattolico degli autori. il suo
protagonista, ispirato a una persona vera e propria responsabile della conversione
dell’autore, crede nella scienza (compresa quella divina) ascrivibile alla storia gialla.
● Van Dine, importante autore giallo, si occupa di scrivere anche le 20 regole i cui punti
essenziali sono:
° sine qua non: un morto non deve essere morto per caso, uno solo deve essere il
detective e uno solo il colpevole.
° fair play: il lettore deve conoscere le stesse informazioni del detective, devono
essere chiare. grazie a queste e alla logica si giungerà a scoprire il colpevole (il colpevole non può
essere l’investigatore, il servitore etc).
° no alle descrizioni troppo pesanti
ad un certo punto però scoppia la guerra e questo metterà in crisi la classe borghese non più
dirigente, per lasciare spazio alla paura della dominanza proletaria. per questo motivo spopolano le
storie rassicuranti: ora il detective della whodunit risolve un processo articolato in modo
apparentemente semplice, proprio per dimostrare che tutti i problemi possono essere risolti. ora
diventa tanto lungo fino ad essere un romanzo.
nel 1920 arriva in scena Hercule Poirot di agatha christie che ripropone il modello del delitto e della
ricerca del colpevole entro una cerchia di sospetti, scoperti da un genio sublime.
Poirot è brillante, sagace e vanitoso che riesce a dipanare i sospetti persino su coloro che narra la
vicenda.
Agatha christie, diversamente da Poe, si tiene lontana da qualsiasi possibile forma di realismo; si
allontana dalle regole del realismo di Van Dine, infrangendole.
a partire da questo personaggio, la scrittrice ottiene il titolo di autrice di gialli più letta mondo e crea a
questo punto Miss Marple: un’anziana signora prima investigatrice della storia. oltretutto contribuisce
anche a far uscire la donna dal ruolo marginale di comparsa sociale; al contrario la donna è in grado
di pianificare un delitto meglio di un uomo.
nel contesto americano invece, in un contesto di dilatazione del crimine e delle lotte tra gang,
germoglia la scuola dei detective dai modi bruschi.
sono gli hard-boiled (uovo sodo): i cinici, gli spietati che vivono storie torbide a contatto con i
delinquenti. sono storie crude e realistiche, in cui il ritorno all’ordine l’indagine perdono di importanza.
● DASHIELL HAMMETT: ex detective nella vita reale inizia la sua collaborazione con la rivista
black mask; a cui parteciperà anche Raymond Chandler (il cui successo è dovuto anche
all’amplificazione cinematografica).
in linea con gli hard-boiled Humphrey Bogart (ili rotagonista del film) è un poliziotto privato, sempre
armato e dal passato oscuro. vivono una vita nei bassi fondi della città nutrendosi di whiskey e caffè.
in queste storie si riduce drasticamente la detection, avviando l’alterazione della struttura narrativa del
giallo inglese, a favore di protagonisti più umani. questo passaggio avverrà gradualmente.
Philip Marlowe, interpretato appunto da Bogart, da una parte incarna l’ideale borghese, dall’altra il suo
rigore morello propongono alla stregua di un pistolero solitario.
in contrasto con loro, ancora alcuni esponenti del giallo classico. Georges Simeon è uno di questi.
scrive di un uomo burbero, il signor Maigret, che tuttavia entra emotivamente nelle indagini di cui si
occupa: le sue indagini procedono per immedesimazione. così facendo si sancisce la cesura con la
scuola del giallo deduttivo. i luoghi sono luoghi reali; il detective non vuole risolvere il caso ma
piuttosto capire le ragioni che hanno portato al crimine. spesso il colpevole non viene trovato (o
comunque molti anni dopo) e a volte non punite.
gli elementi avventurosi propri dell’inizio di questo genere sbiadiscono nella necessità di portare il
personaggio del detective dentro la normalità. il pubblico lo apprezza.
● Rex stout, sul versante americano, pubblica numerose storie con protagonista Nero Wolfe:
investigatore acutissimo che risolve i casi dalla sua scrivania; è un burbero, sovrappeso quasi
mai lascia la sua sedia preferendo mandare sul campo il suo aiutante.
● Ellery Queen è uno scrittore di origini ebraiche che collabora con le indagini della polizia. è
uno dei pochi casi in cui questo pseudonimo viene usato per il protagonista e l’autore.
● Dorothy L. Sayers è probabilmente la più colta tra le autrici di gialli, oltre ad aver pubblicato
precedentemente poesie, saggi etc.
Pubblica “Peter wimsey e il cadavere sconosciuto” in cui agisce il suo eccentrico detective per ben
altri 15 romanzi. durante la narrazione il suo protagonista si innamora, infrangendo quindi le regole di
Van Dine e trasformando il racconto in una love story. generalmente il suo stile rientra in pieno del
modello del giallo deduttivo all’inglese.
● Patricia Highsmith è la massima esponente del thriller psicologico, diventata famosa per via
dell’adattamento cinematografico di Alfred hitchcock per il suo “delitto per delitto”.
l’autrice inserisce nei suoi romanzi l’inquietudine della sua vita: alcolista, omosessuale, misantropa
etc. i suoi assassini non uccidono per divertimento ma per necessità. il lettore è incerto tra prendere le
distanze o prenderne le parti.
Tom Ripley è l’esempio della caratterizzazione psicologic