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ZIP-LAP-LIP-VAP-MAM-CREP-SCAP-PLIP-TRIP-SCRAP E LA GRANDE MAMALLE PRESE CON LA SOCIETÀ CONTEMPORANEA

Viene provato a Prima porta per la prima volta. Messinscena "in collettivo" collaborazione tra autore, regista, attori, scenografo, musicista e tecnici ANCHE IN FASE DI STESURA DEL TESTO. Esordio di GIULIANO SCABIA come autore di teatro. Creazione di un progetto di scrittura collegata alla regia. Scrittura in progress. Lavoro collettivo, acentrico: far vivere 10 maschere contemporanee. 10 forme.

3 fasi

  1. 1965 Scabia inizia a strutturare il progetto testuale sui suggerimenti di Q.
  2. S. e Q. propongono Zip al festival di Venezia con l'appoggio dello stabile.
  3. Il testo viene provato per la prima volta con gli attori a Prima Porta presso l'accampamento.

Il lavoro collettivo in scena delude le aspettative di Scabia. Gli attori sono troppo ancorati alle loro resistenze di vecchie tradizioni. La critica se ne accorgerà. Il testo è un insieme di monologhi, filastrocche,

brevi dialoghi. In scena scaturiscono progressivamente persone e situazioni. 2 atti. Lo spettacolo inizia con un uovo originario al centro dal quale escono i 10 personaggi che sono solo clown avvolti da carta d'imballaggio. Piano piano prendono contatto con la realtà e vengono assorbiti da una società dominata dalla religione dei consumi. La Grande Mam è una sorta di robot. I personaggi iniziano a usare il linguaggio piano piano fino alla scoperta della parola. La seconda parte diventa più realistica. Lo spettacolo viene criticato: per l'assenza di un testo, per lo spazio acentrico e per la recitazione. Insomma, per tutto quello su cui Q. e S. avevano scommesso. Alcuni critici al contrario apprezzano ed evidenziano l'importanza dello spettacolo. Lo spettacolo per molti aspetti risulta incompiuto ma comunque è un tentativo importante di rinnovamento. C'è chi considera Zip una parte importante nel cammino del nostro teatro, il primo capitolo di.

Un discorso serio sull'avanguardia. ZIP diventa un caso che solleva polemiche riguardo il concetto di avanguardia. Scabiae Quartucci a tal proposito redigono un Manifesto "Per un'avanguardia italiana". "Per un'avanguardia italiana": Qui Scabia e Q. tracciano la storia di Zip e citano degli ispiratori quali Artaud e Mejerchol'd. Dichiarano questo esperimento come IN CONTINUITÀ con l'avanguardia storica ma con una differenza: anni '30 vuole distruggere invece loro vogliono fare un teatro di costruzione. Quindi partire dall'a. Storica per superarne i presupposti e dare al Nuovo Teatro.

MERITO DI ZIP: invenzione di una scrittura scenica paritetica, testo, spazio, oggetti suoni parole attori sono sullo stesso piano. PER QUESTO ZIP SEGNA UNA TAPPA IMPORTANTE DELLA NASCITA DEL TEATRO ITALIANO. Esperimento mai tentato in Italia prima d'ora quella in progress.

Caratteristiche:

  1. Messinscena "in collettivo"

collaborazione tra autore, regista, attori, scenografo, musicista e tecnici.

Scrittura di scena e in progress

Spazio teatrale rivoluzionato: tutto è palcoscenico. Spazio acentrico diverse azioni contemporanee

Attori acentrici: attivi e passivi, capaci di spostarsi ovunque. Aneddoto della registrazione alla SIAE per comprenderne l'unicità.

Cap 2. UN PROCESSO DI ASSESTAMENTO E TRASFORMAZIONE

Metà anni '60 nuovi stimoli in Italia: musica elettronica, Gruppo '63 e Pasolini attivi, M. Schifano ecc...

1965: Si affermano le CANTINE: spazi di recupero, magazzini sotterranei, generano un sistema teatrale alternativo.

NUOVA CRITICA: 1965 questo è il periodo in cui accanto al nuovo teatro si afferma la N. Critica, sostenuta soprattutto da Bartolucci. La N.C. comincia a frequentare le cantine, a seguire gli artisti nei loro esperimenti. Nasce un'alleanza.

Questo segna la seconda tappa, dopo il '59, del lento processo di nascita del

NuovoTeatro.1962: Carmelo Bene -> spazio alternativo dove gestisce un Teatro Laboratorio.

Questo spazio è la prima cantina aperta a Roma. Ma per lui è un luogo come un altro dove poter allestire i suoi spettacoli, non ha il significato delle cantine che vengono aperte a partire dal ‘65. Qui presenta 8 lavori in 6 mesi: Pinocchio, Spettacolo-Majakovskij, Capricci, Amleto, Addio porco, Federico Garcia Lorca.

Massacra i testi e fa scandalo, provoca il pubblico. Soprattutto con Cristo ‘63 che termina questa fase di cantina, scandalo assoluto: Apostolo Giovanni inizia a urinare sull’Ambasciatore d’Argentina e la moglie.

Ritorna dopo nei teatri ufficiali. Lui ambisce a farne parte per scuoterlo, negarlo dalle fondamenta. Riscrittura e manipolazione dei testi. Lui si presenta come attore ARTIFEX, unico creatore della scena, questo attore artifex è un non attore poiché privato della possibilità di rappresentare alcunché è un

CORPO STRAZIATO INSCENA. Antipoetica di Bene.

Trovi a seguire: analisi di Amleto, Faust, Nostra Signora dei Turchi.

Quartucci dopo il '65:

  1. radicale eversione delle regole teatrali vigenti
  2. Q. no radicale eversione delle regole teatrali vigenti ma si presenta come unaproposta "altra" che non crea collisione con il sistema linguistico ufficiale ma vuoleaprirsi a territori nuovi e particolari.

Quartucci a differenza di Bene non è interessato al teatro ufficiale, e infatti rinunceràall'interazione con esso. Lui insegue l'utopia di un teatro contemporaneo e popolaredecentrato, vicino ai bisogni concreti della gente di periferia per questo rifiuta ladefinizione di avanguardia: è un termine che richiama scelte elitarie. Non rispondealle sue esigenze.

1965: Quartucci rappresenta Zip al Festival di Venezia.

1965-66: ritorna a lavorare per lo Stabile. In cartellone Zip, La Fantesca e Emmetì

FINE DELLA

COLLABORAZIONE CON LO STABILE DI GENOVA. La compagnia di Teatro-Studio si scioglie e Q. forma la compagnia del Teatro-Gruppo, compagnia di giro.

Teatro-Gruppo: tournée con LIBERE STANZE.

1966: Il giornale a pista centrale

1967: Majakovskij & Co alla Rivoluzione d'Ottobre.

Con questi spettacoli Q. vuole determinare uno scambio duraturo con il pubblico popolare, vuole portare alla conoscenza e rendere comprensibili gli eventi attraverso il teatro.

1971: questa ricerca ha un'ulteriore svolta con Camion. Mezzo che si mette in viaggio e porta il teatro nei luoghi più disparati soprattutto periferici con azioni di CARICO (di materiali, persone, storie vere e immaginarie) e SCARICO (diffusione sul territorio del bagaglio accumulato dopo averlo sottoposto a rielaborazione). Rifiuta l'equazione teatro=spettacolo, ma operazione di intervento teatrale. Rifiuta uno spazio determinato.

REGISTA=SERVO DI SCENA regista non autoritario, egli è colui che viaggia con gli attori,

Serve la scena in quando la inventa. 1975: Camion si ferma e diventa un CENTRO CULTURALE POLIVALENTE DECENTRATO. A Roma, il primo spazio in periferia aperto a chi vuole sapere e fare cultura.

Ricci e il Teatro Club Orsoline 15 dal 1964 al 1967. Spazio adibito a teatro dove lui fai suoi spettacoli con le marionette.

LE CANTINE 1964-68

Circoli privati svincolati dalla struttura burocratica ufficiale. Essendo spazi privati sono esenti dalle verifiche che la legge impone sugli spazi pubblici. Gli artisti vi realizzano tutto ciò che le strutture ufficiali non permettono loro, e la responsabilità di quello che accade lì dentro è degli spettatori che hanno scelto di partecipare.

Cantina: luogo di libertà espressiva. Carattere autarchico che esclude la creazione di un movimento delle cantine. Il termine Laboratorio entra nel lessico del N.T. in questo periodo. Frequentazione di un pubblico elitario, pubblico famiglia, colto, preparato e sensibile a questa sperimentazione.

Le cantine hanno creato un nuovo clima a Roma preparando quello del Convegno. Non è un movimento però, non è unitario, ogni cantina ha in comune con l'altra la voglia di uscire fuori da un circuito ufficiale e centralizzato. Non bisogna anche qui generalizzare. Ognuno aveva la sua identità.

Scelte radicali di scrittura della scena: Quart. Bene e Ricci

Scelte più moderate, legate al testo: Remondi, Molè e Calenda. Anche loro cantine.

Si viene a creare una sorta di identificazione tra Nuovo Teatro e Scrittura Scenica.

Viaggio nelle cantine: dal 1965 al 1968

Tre fasi:

  1. 65-66 fondazione dei luoghi e inizio della ricerca
  2. 67 consacrazione e riconoscimento da parte della critica
  3. 68 momento critico, molti emigrano nell'ambito dell'ufficialità.

1965: Antonio Calenda inaugura un locale con 101 posti: Teatro 101

Propone un teatro nuovo, Beckett e Pinter, nuovo modo di recitare

1966: era nato il Teatro del Leopardo di Remondi già

nel 61, ma solo nel '66 venne inaugurato dopo che Remondi aveva lasciato Q. e la compagnia della Ripresa. Remondi come Calenda sono però lontani dalla radicalità della scrittura scenica. Nessuna innovazione tale da mettere in discussione la grammatica scenica in uso. In questo periodo si fa notare dalla Nuova Critica Franco Molè, portatore di sperimentazione. 1966: inaugurazione della cantina della Compagnia del Porcospino: al contrario ancora ancorata al testo letterario. Riflette sul rapporto tra letteratura e teatro. Mettono in scena i testi di Gadda. 1967: La critica inizia ad attenzionare di più il fenomeno delle cantine. È l'anno in cui Molè inaugura la sua cantina "Alla Ringhiera". Ma è anche il momento in cui la critica inizia ad essere sospetta nel senso che molte forme sperimentali non sa come valutarle, le cantine spuntano come funghi e ogni realtà è diversa dall'altra e la critica non ha punti.ente diverso. Nasce come luogo di aggregazione giovanile, di sperimentazione artistica e di confronto politico. Il Beat 72 diventa un punto di riferimento per la controcultura e per la protesta studentesca. Qui si organizzano spettacoli teatrali, concerti, dibattiti e incontri politici. Negli anni '70 nascono altre cantine teatrali, come il Teatro Valdoca a Cesena e il Teatro dell'Elfo a Milano. Queste nuove realtà teatrali si caratterizzano per una ricerca artistica più radicale e sperimentale, influenzata dalle avanguardie artistiche del periodo. Negli anni '80 e '90, con l'avvento del teatro di ricerca e della performance, le cantine teatrali assumono un ruolo sempre più importante nella scena teatrale italiana. Si sviluppano nuove forme di spettacolo, che mettono in discussione i confini tra teatro, danza, musica e arti visive. Oggi le cantine teatrali continuano a esistere e a svolgere un ruolo fondamentale nella promozione e diffusione di nuove forme di teatro. Sono luoghi di sperimentazione, di confronto e di ricerca artistica, dove si possono scoprire nuovi talenti e nuove tendenze nel panorama teatrale italiano.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/05 Discipline dello spettacolo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gilds998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teatro di ricerca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Petrini Davide.