Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Riassunto esame Storia romana, Prof. De Romanis Federico, libro consigliato Roma antica, storia e documenti, Giovannella Cresci Marrone, Francesca Rohr Vio, Lorenzo Calvelli Pag. 1 Riassunto esame Storia romana, Prof. De Romanis Federico, libro consigliato Roma antica, storia e documenti, Giovannella Cresci Marrone, Francesca Rohr Vio, Lorenzo Calvelli Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia romana, Prof. De Romanis Federico, libro consigliato Roma antica, storia e documenti, Giovannella Cresci Marrone, Francesca Rohr Vio, Lorenzo Calvelli Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Pontine

Il mondo greco sente l'alatinità figlia di Circe, in modo da legarla ad un territorio, il promontorio del Circeo è il limite oltre il quale sono presenti i latini. La discendenza da Circe veniva rivendicata anche da Tuscolo da aristocrazie arcaiche che non disdegnavano di vantare di discendenza da personaggi mitologici greci.

Le prime tracce di insediamenti umani nel sito della futura città di Roma risalgono al X-IX sec. a.C., momento che corrisponde al passaggio tra l'età del bronzo e quella del ferro. Si tratta di micro-comunità che risultano stanziate sul colle Palatino ed Esquilino appartenenti alla etnia paleo latina, ramo della famiglia indoeuropea diffusa in Italia nella seconda metà del secondo millennio a.C.

Tali evidenze archeologiche presentano caratteristiche comuni a comunità presenti nell'area geografica Appennini, la foce del Tevere e il promontorio del Circeo compresa tra gli , a cui Plinio in Vecchio si riferiva.

con la definizione di Lazio Antico (Latium Vetus). Le principali connotazioni di tali popoli sono ricostruibili mediante la somma dei dati archeologici e la loro comparazione con miti relativi all'origine di Roma: - Piccoli insediamenti (5-10 ettari) ubicati a 5-10 km di distanza l'uno dall'altro, sempre in altura (assenza di canalizzazione e controllo delle acque, le aree di pianura erano esposte all'impaludamento e alla diffusione di epidemie, erano idonee ad ospitare cimiteri). - Struttura delle abitazioni: pavimenti in terra battuta, fori di pali e tracce di incinerazione riferibili a focolari. Si tratta di capanne di legno, fango e frasche di forma ovale e rette da sostegni verticali, il tetto è a spioventi ed è presente un piccolo ambiente aperto antistante la porta d'accesso. - L'economia era praticata da clan composti da una ventina di componenti e di tipo silvo-pastorale. - L'agricoltura era circoscritta a forme di mera sussistenza.Il solo cereale coltivato era il farro. - Per quanto riguarda l'organizzazione politica, si ritiene esistesse una regalità prestatale connessa all'aspetto sacro riconducibile alla figura del re-sacerdote. L'elemento linguistico coagula le comunità di villaggio in un nucleo sociale omogeneo, l'unità risulterebbe teorica se non fosse confermata da una ricorrenza religiosa annuale a cui tutte le ferie latine partecipavano; le feste antiche non legate ad una data di calendario la cui ricorrenza variava in base all'anno, in quei giorni tutte le comunità si riunivano sul Monte Salvano per il sacrificio di un toro bianco le cui carni venivano divise in 30 parti assegnate ai 30 popoli albenses, popoli che compongono la comunità latina. Possediamo la lista dei 30 popoli, tramandata da Plinio il Vecchio, in cui non è presente Roma né altre città da noi conosciute; tuttavia, ci sono nomi che come Querquetulani (nome del

Colle Oppio in età arcaica) e Velienses (Velia) due colli vicini che sono due entità separate. La lista viene redatta in un momento in cui le città non esistevano, ma villaggi singoli che vivevano divita autonoma e che si incontravano una volta all'anno per sacrificare il toro bianco, che rappresentava l'unità.

Mastarna - iscrizione da Lione (lubdun ensis), città natale dell'imperatore in cui viene trovata una lastra di bronzo su cui viene riportato parte del discorso dell'imperatore Claudio tenuto in senato allo scopo di aprire la carriera politica ai Galli, momento in cui l'impero si avvale nella sua amministrazione di ceti privilegiati (ordine senatorio ed equestre), quando pronuncia l'orazione i ceti includono quasi esclusivamente persone di origine italica. I senatori sono riluttanti mentre Claudio vuole una base di governo più ampia dove anche le province vengono rappresentate, cerca di farlo attraverso

Una ricostruzione della storia romana

Claudio viene affidato a Tito Livio, si è interessato alla storia dei popoli altri, in particolare quella degli etruschi e dei cartaginesi.

Tomba Francois – etrusca affrescata dove vengono rappresentate scene connesse all’Epos omerico, isacrifici per il funerale di Patroclo. Sul lato sinistro scena di liberazione di un personaggio e diversi combattenti con didascalie.

Popolus – Roma diventa città quando il termine popolus perde il suo significato iniziale (verbo populor, devastare – magister populi, comandante del popolo in quanto esercito di fanteria) per evolversi nell’esercito che fa il volere del popolus. Roma nasce in quanto città a seguito di una rivoluzione militare, le comunità di villaggio senza l’esercito rimangono tali, non c’è struttura cittadina. Nel momento in cui si afferma la tattica oplitica, le comunità di villaggio si

vedranno costrette a riunirsi in un popolus, esercito che prende decisioni. Elemento di rottura con la storia monarchica, ci si rende conto che ci si deve armare e provvedere di strutture militari > importanza dei comandanti militari. Crepa nell'ordinamento sociale > nella nozione di popolus la distinzione tra patrizio e plebeo non conta (armamento). La democrazia a Roma nasce come democrazia militare. Tre tipi di comizi: - Comitia a curiata, assemblee dove ci si riuniva per famiglia > servono a dirimere la questioni interne alle gentes patrice (adozioni delle gentes). - Comitia centuriata, strutturati secondo l'ordinamento centuriato sono l'assemblea più formale della repubblica romana (eleggono magistrati superiori, consoli, pretori), si possono tenere solo dopo aver preso gli auspicia. - Comitia tributa, assemblee dove i cittadini votano per tribù > si possono celebrare anche senza gli auspicia, sono assemblee della plebe (plebiscita, richieste).democrazia romana è duplice, ha due assemblee secondo cui si vota in modo diverso e possiedono funzioni diverse. 10/10/2022 Riassunto L'età monarchica è tradizionalmente considerata omogenea, quando in realtà ci sono re che prendono gli auspici (Romolo) mentre altri no. Tarquinio suberbo viene fermato da Romolo che lo ha fatto inaugurandole. Sappiamo dalle tradizioni etrusche che uno dei re di Roma viene chiamato mastarna Servio Tulio (non rex ma magister populi, con populus non si intende l'accezione comune ma l'esercito, comunità dei giovani maschi adulti armati) ceto militare guerriero che in assemblea prendeva le decisioni. L'ordinamento centuriato e il combattimento oplitico La tradizione attribuiva a Servio Tulio l'ordinamento centuriato, divisione del popolo in classi di censo (patrimonio di ciascun cittadino maschio adulto), in base ad esso veniva assegnata una classe di censo. Suddivisione in 5 classi molto articolata. L'assunzione della

Tattica oplitica (modo di combattere che presuppone lo scontro di fanteria pesante) diverso dai duelli omerici con carro e auriga, si afferma in Grecia nel VII sec. e viene portato in Italia;

Olpe Chigi dove gli armati hanno protezioni sulla parte inferiore gambe, scudo, corazza, elmo, armi dalancio e spada > prevede scontro tra falangi, l’esercito fa a meno del cavallo, ovvero si apre ad un numero di combattenti superiore rispetto ai combattimenti omerici. Rimane la cavalleria, il grosso dell’esercito è però fatto di fanti > collegialità diseguale di magister populi- Magister populi (dictator) ha un collega, non è un magistrato unico, ovvero il comandante della cavalleria (molto meno importante, minor). La rivoluzione è nel modo di combattere e di reclutare gli armati e non si impone in un colpo solo, vedremo in età più avanzata si ritornerà al vecchio modo di combattere in cui non è la res pubblica di Roma, ma

la gents a fare la guerra > patrizi contro i clientes. Prima della struttura cittadina non ci sono guerre, ma dibattiti tra gentes (risse, rapine…) > vecchio modo di combattere. Con l’ordinamento centuriato (monarchia) la guerra è affare della comunità, qualcosa che si decide pubblicamente; la rivoluzione oplitica consente di ampliare i combattenti, nell’esercito diventano la maggioranza i plebei. Passo di Livio > Servio Tullio, figlio di una schiava, a cui si attribuisce una genesi particolare (non ha padre, non esiste) collegato ad uno spirito del focale per cui la madre passa accanto rimanendo incinta– in una versione la stessa cosa si dice di Romolo e Remo.- Egli si accinge ad una grande opera di pace; la suddivisione dei cittadini in classi di censo. Istituzione del censimento, l’ordinamento centuriato serve a definire gli obblighi rispetto alla guerra, a non tutti si può chiedere lo stesso impegno all’interno della

guerra (coloro che sono più ricchi possono armarsi meglio). In compenso avranno una quota di potere politico maggiore.- La prima classe ha un limite minimo di patrimonio a di 100 mila assi a cui vengono date 80 centurie (centuria = unità di reclutamento e unità di voto). Impegno militare corposo che restituiva un potere politico perturbante.- +45 anni seniores -45 iuniori > i più giovani fanno compagne milizie all'estero, mentre i seniores difendono la città.- Armi prescritte; elmo, protezioni, corazza di bronzo, l'asta e la spada. Armatura dell'oplita.- Ad ogni fabro erano assegnate due centurie.- La seconda classe prevedeva coloro che avevano un patrimonio da 100mila assi a 65mila assi (patrimonio minimo), con essa si formavano 20 centurie = dislivello, la prima classe era la più alta. Se i soldati della prima classe era x:80, nella seconda erano x:20. 10 seniori e 10 iuniori, armatura più economica.- Terza classe, 50 mila,

  1. 20 centurie con armi economiche senza schinieri.
  2. Quarta classe, 25mila, 20, armi solo con asta e giavellotto.
  3. Quinta classe, 30 centurie, uomini con fionda e pietre da getto - aggregati i suonatori di corno edi tromba (Olpe Chigi).
  4. Il resto della popolazione con ceto inferiore si fece una sola centuria al di fuori della guerra.
  5. 18 sono centurie di cavalieri tratti dalle principali famiglie della città più ricchi.

Livio - ordinamento creato perché la maggioranza non prevalga, che vi sia un ordinamento politico di élite. Le 80 centurie della prima classe non è affollata come le altre, ogni centuria ha un numero diverso di membri - i cittadini della prima classe hanno una quota di potere politico maggiore, il voto a centuria rimane uno ma pesa in modo differente rispetto alla classe. Voto - stabiliti dei gradi in modo che nessuno fosse esente dal voto, ma che il potere politico fosse in mano alla classe più ricca: prima i cavalieri.

poi la prima classe (viene proclamato il voto nel momento in cui avviene) e così via. La maggioranza non

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/03 Storia romana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cam.ill.a.0x di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia romana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof De Romanis Federico.