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GENNUSO ELENA
2022/2023
STORIA MODERNA
all’esperienza geografica, ma è necessario che vengano utilizzate algebra e astronomia per
calcolare la posizione e la rotta delle navi.
Anche lo sviluppo della cartografia riveste un ruolo importante: nascono i portolani (mappe che
descrivono le coste mediterranee, ma non attendibili e precise tanto quanto le carte nautiche
odierne).
Viene però scoperto un testo “la geografia” dell’astronomo e geografo Tolomeo, il quale fornisce
elementi fondamentali per lo sviluppo della cartografia. Difatti questo testo verrà poi utilizzato a
Firenze dal matematico, geografo e astronomo Toscanelli, il quale elabora una carta nautica che
indica il percorso più breve da seguire per giungere alle indie.
Nel Trecento in Portogallo, la crisi causata dalla peste nera e le guerre civili, hanno consentito
l’ascesa dei ceti mercantili a danno dell’aristocrazia feudale. La nuova dinastia degli Aviz di cui il
principe Enrico (il navigatore), promuove attività commerciali nelle quali investono il proprio
denaro.
I portoghesi avviano la colonizzazione di Madera (in cui introducono la coltivazione della canna da
zucchero e del vino dolce), Porto Santo e delle isole Azzorre. In quest’ultime però il clima non
permette tale coltivazione, spingendo i portoghesi a concentrarsi sul grano e sul guado (pianta da
cui viene estratto un colorante per i tessuti). Quest’attività di esplorazione dei portoghesi è
dovuta alla necessità di approvvigionamenti di oro e schiavi africani per le canne da zucchero.
Nel corso delle loro spedizioni fondano basi commerciali, le quali insieme alle conoscenze
geografiche e nautiche, permettono la circumnavigazione dell’Africa per arrivare alle Indie al fine
di impadronirsi del commercio delle spezie.
Queste esperienze permetteranno a Diaz di replicare la spedizione approdando a Calicut (odierna
india); tale spedizione pone dei problemi in quanto la regione è abitata da popolazioni musulmane
e il commercio delle spezie è in mano ai mercanti arabi. Da qui, l’atteggiamento dei portoghesi
diventa aggressivo, al fine di imporre prezzi bassi alle spezie ai produttori indiani. Per riuscire a
impossessarsi di Calicut, approfittano dei contrasti politici ed economici della zona, insediandosi
alla città rivale Cochin e bombardando Calicut.
Nonostante il tentativo del sultanato d’Egitto di cercare di tutelare gli interessi dei mercanti
arabi, la corona portoghese pone termine alla fase di piena libertà di commercio delle spezie
decretando che quest’ultime debbano essere portate a Lisbona per essere vendute a prezzi
inferiori per fronteggiare la concorrenza veneziana.
Nel 1570 la corona portoghese fonda la Casa da India, la quale gestiste il monopolio di ogni
commercio tra asia ed Europa.
L’alleanza dell’impero ottomano con Venezia rende sempre più problematico per i portoghesi il
blocco delle rotte tradizionali delle spezie.
Negli ultimi anni del Quattrocento, mentre le navi portoghesi costeggiano l’Africa per
raggiungere l’Oceano Indiano, la corona di Castiglia promuove la spedizione di Cristoforo
Colombo per arrivare in Cina navigando verso occidente. Il 12 ottobre 1492 le navi approdarono
sull’isola di San Salvador, convinto di aver raggiunto il Giappone.
Tra la corona portoghese e quella castigliana sorse il problema della delimitazione dei rispettivi
diritti, pertanto nel 1493 papa Alessandro VI stabilisce una linea di demarcazione; tale linea
venne spostata in seguito al trattato di Tordesillas: tutte le terre a ovest della linea appartengono
alla corona di Castiglia, quelle a est al portogallo.
Con Amerigo Vespucci sorse l’idea che le terre scoperte da Colombo siano un nuovo continente,
pertanto al servizio dell’imperatore Carlo V, circumnaviga per la prima volta il mondo e nelle terre
scoperte da Colombo inizia uno sfruttamento delle popolazioni indigene, spinti dalla brama
dell’oro, portando all’estinzione di esse e allo sviluppo del commercio degli schiavi.
Nel Nuovo Mondo gli europei entrano in contatto con civiltà diverse e nessuna capace di resistere
ai conquistadores castigliani; vengono annientati il Messico azteco e il Perù inca, i quali non si
oppongono ai conquistadores, credendo che fossero venuti per portarli a una nuova vita.
Rapidamente queste popolazioni vengono annientate attraverso l’utilizzo delle armi, ma
soprattutto a causa delle malattie portate dagli Europei.
Verso la metà del Cinquecento, il Portogallo decide di colonizzare il Brasile attraverso la nomina
di un governatore generale.
La prima conseguenza della conquista è la distruzione della religione e della cultura delle
popolazioni americane: vennero distrutti templi e statue delle divinità locali, comportando
l’azzeramento delle credenze religiose e un trauma psicologico a causa della perdita dei punti di
riferimento. Successivamente sarà la chiesa a estirpare le loro credenze, imponendo loro valori
religiosi della società europea. Nonostante i massacri degli indigeni, vi sono anche denunce e
battaglie a favore del riconoscimento dei diritti umani degli indios, le quali però restano
inascoltate. GENNUSO ELENA
2022/2023
STORIA MODERNA
Dopo le molteplici esplorazioni, si consolida la corona castigliana, raggruppando gli indios in
villaggi, i quali sono costretti a cedere le proprie terre ai coloni e forzati a lavorare sfruttati nelle
fattorie.
I conquistadores cercano di creare in America delle forme di organizzazione del territorio
attraverso città e villaggi in cui istituiscono municipi, i quali assumono notevoli poteri.
La monarchia castigliana cerca di ottenere un certo controllo della vita coloniale istituendo
l’istinto giuridico dell’economia degli indios: il sovrano affida a ciascun colono un certo numero di
indigeni ai quali viene insegnata la fede cattolica; essi sono inoltre tenuti a prestare il proprio
lavoro in modo obbligatorio e non retribuito.
Nascono tensioni fra la società coloniale e il sovrano, poiché quest’ultimo teme la nascita di un
Nuovo Mondo nel quale l’autorità è debole. Per tale motivo la corona castigliana istituisce a
Siviglia il maggiore snodo economico-finanziario per i rapporti nel Nuovo Mondo: un ufficio regio
che ha il monopolio dell’organizzazione dei traffici commerciali con le colonie e provvede a
esigere le imposte sulle merci in partenza e in arrivo dall’America. La corona stabilisce non solo i
prezzi e la quantità delle merci che vengono inviate in America, ma anche i prezzi delle derrate
che da essa provengono, ricavandone enormi profitti.
Le navi che viaggiano fra il Vecchio e il Nuovo Mondo si riuniscono in convogli scortati da vascelli
di guerra in modo da ridurre i rischi di pirateria.
Dall’America partono: farina, olio, vino, armi. L’America invia: oro, perle, zucchero, cuoio, legnami
pregiati.
Le manifatture castigliane non sono però in grado di far fronte all’aumento della domanda di tali
merci, pertanto alla domanda si rivolgono mercanti portoghesi, francesi e inglesi che, violando il
monopolio castigliano ricevono il pagamento in argento.
Capitolo 5 - Solo la grazia salva: la Riforma protestante.
Durante la prima metà del 1500 si diffondono in Europa idee cristiane sulla religione e sulla vita
diverse da quelle insegnate dalla Chiesa cattolica. Già precedentemente la Chiesa aveva dovuto
affrontare sostenitori di idee contrarie a quelle ufficiali e aveva definito queste persone come
eretici, nemici della fede che venivano di norma sterminati con la forza.
Le nuove idee cristiane sottolineano che l’insegnamento di Cristo propone un’etica della
donazione e del sacrificio molto lontana dalla pratica della Chiesa, interessata all’accumulazione
di beni materiali e di potere. Nasce il richiamo ad una riforma della Chiesa per farla ritornare alla
spiritualità tipica delle origini. Erasmo da Rotterdam con suo testo critica la ricchezza della
Chiesa e il potere temporale del pontefice; ma nonostante questa sua critica nei confronti del
papato, egli rimase cattolico.
Nel 1517 Lutero diffonde 95 tesi teologiche sospette di eresia di cui però nessuno della Curia si
allarma particolarmente perché si ritiene di poter farlo ravvedere, o farlo condannare dalla Santa
Inquisizione.
Le tesi che sconvolsero il mondo
Ma le tesi diffuse da Lutero, in breve tempo, sconvolgono il mondo cattolico distruggendo per
sempre l’unità della Chiesa: le sue idee porteranno ad una profonda spaccatura fra Chiesa
cattolica e protestante.
La riflessione teologica di Lutero confronta il messaggio di Cristo con il sapere ufficiale
tramandato dalla tradizione ecclesiale. Egli sostiene che nelle Sacre Scritture viene affermato che
l’unica salvezza per l’uomo discende dalla grazia di Dio che dona al singolo la vita eterna.
Pertanto, stando alle Sacre scritture la Chiesa non svolge alcun ruolo e il papa non viene
nominato al suo interno.
Per Lutero l’opera di mediazione tra l’uomo e Dio che la Chiesa pretende di esercitare è del tutto
inutile, se non addirittura dannosa. Il tradizionale insegnamento cattolico affermava che solo
attraverso la Chiesa potevano veder accompagnata la loro anima verso il Paradiso, il più delle
volte dopo un lento passaggio in Purgatorio dove i peccati venivano scontati ed annullati.
Il Purgatorio era considerato una prigione provvisoria per ridurre la pena bisognava, non solo
svolgere opere di carità, ma anche fare offerte in denaro alla Chiesa. I Papi incominciarono a
vendere indulgenze per annullare i propri peccati ed ottenere uno sconto di pena per i defunti.
Nel 1517, Leone X, per rastrellare ancora più denaro, bandisce una cancellazione totale o parziale
dei peccati, assumendo i tratti di una vera e propria compravendita.
La posizione luterana afferma che solo la fede autentica sottrae l’uomo alla schiavitù del peccato
originale; le indulgenze sono quindi un’impostura: esse significano spacciare un credito che non si
possiede e fare mercimonio di un bene divino, la grazia. La critica radicale di Lutero mette in
discussione il ruolo stesso della Chiesa, diventando una vera è propria rivoluzione nella Chiesa.
La nascita del movimento protestante GENNUSO ELENA
2022/2023
STORIA MODERNA
Grazie alla stampa gli scritti di Lutero hanno una sorprendente circolazione in Germania.
La straordinaria diffusione delle idee luterane evidenzia il fatto che esse interpretano bisogni
largamente diffusi nella società del tempo, un desiderio di critica ed esigenze di mutamento
rispetto all’ordinamento sociale ed ecclesiale. Vi è una profonda necessità di rinnovamento degli
ordinamenti ecclesiali, inoltre il rapporto diretto fra Dio e l’uomo, proprio della teologia luterana,
è un passo i