Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 55
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 1 Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia economica, Prof. Cafarelli Andrea, libro consigliato L'Italia economica. Tempi e fenomeni del cambiamento dall'Unità a oggi, Paolo Pecorari Pag. 51
1 su 55
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Capitolo III: Terremoto bancario

Prende in considerazione una riorganizzazione degli istituti

Nascita della Banca d'Italia: 1893

Riordino degli istituti di emissione

Banca d'Italia diventa un nuovo soggetto privato

S.p.A. azioni dei privati

Autorizza la fusione di tre banche: Nazionale toscana, Nel regno d'Italia e Toscana di credito

Non è ancora l'unico istituto di emissione

L'emissione è ancora confermata ai banchi meridionali e alla banca d'Italia

Capitale di 300 milioni

La legge del 93 imponeva un limite massimo per 4 anni della circolazione che scaduti i 4 anni doveva diminuire gradualmente per smorzare le tensioni inflattive

La Banca Romana viene posta in liquidazione, assunta dallo Stato, delega la liquidazione alla Banca d'Italia

L'ispezione del febbraio 1894 evidenzia delle partite immobilizzate della Banca d'Italia di 450 milioni, superiori al capitale sociale

Io direttore generale

Giacomo Grillo si dimette senza motivazioni→ subentra Marchiori Sydney Sonnino nuovo ministro delle finanze Ricompare l’aggio, crollano le quotazioni dei nostri titoli, corsa all’oro come bene rifugio I capitali tedeschi vengono apportati in Italia e vengono investiti in: - Investimenti di portafoglio→ acquisto di titoli - Investimenti in attività bancarie e industriali→ settore bancario soprattutto se c’è un debito da saldare Nascita di banche miste: Banca commerciale italiana (COMIT) Direttore: Otto Joel Milano 1894 5 milioni poi 156 19 Azionisti: consorzio di banche tedesche, banca austriaca viennese, pool di banche svizzere Credito Italiano (Credit) Direttore: Enrico Rava Genova 1895 14 milioni poi elevato Azionisti: Banca di Genova, Manzi & Co. di Roma, banche svizzere e tedesche Banco di Roma Roma 1880 Fino agli anni 90 non è una banca mista Banca Italiana di Sconto→ 1898 Chi è al vertice sono uomini che vengono da istituti

falliti→ conoscono i clienti e iproblemi→ clientela selezionata

Le banche miste non sono prese di buon occhio→ venivano fatte operazioni superiori agliaccordi dei depositanti→ venivano fatte operazioni ordinarie (breve termine) e straordinarie(medio-lungo termine)

Fallimento delle banche grava sulla finanza pubblica→ investimenti esteri

1896 anno dell’inversione del ciclo economico→ inizia una fase espansiva

Cambio politico→ cade governo Crispi→ dovuto alle sconfitte coloniali

Sydney Sonnino→ punta al pareggio di bilancio→ lo raggiunge

Voci di spesa difficilmente contenibili→ interessi sul debito

Oneri per il servizio di debito pubblico→ gran parte dei costi insieme alle spese per leespansioni coloniali

Antonio Rudinì→ successore di Crispi→ emissione di titoli di debito pubblico

Debito fluttuante→ finanziamento a breve scadenza (3-12 mesi)→ momentanee spese dicassa

Debito consolidato→ posizioni

debitorie dello stato a medio/lungo termine- Redimibile → lo Stato si impegna a pagare gli interessi e il capitale alla scadenza → obbligazione- Irredimibile → Lo Stato è obbligato a pagare gli interessi ma non a pagare il capitale → rendita

I titoli emessi sul mercato da Rudinì aggravano una situazione già grave

Luigi Luzzatti (1896) si accorge del problema dei titoli e fa un'operazione di risanamento del → debito → politica di contenimento della spesa pubblica e del debito pubblico politica di trasformazione e alleggerimento → trasformazione del debito redimibile in irredimibile

Conversione da consolidato in consolidato → titoli del debito che rendono il 5% a un titolo del debito che rende al 4%--> Possibile solo quando il mercato lo permette

Risanamento della circolazione monetaria- Rafforzare le riserve metalliche degli istituti- Rivoluzione della circolazione → 1898 inasprimento dei tassi di interesse

In una fase espansiva

Aumentare i tassi serviva per riacquisire credibilità. Per completare il risanamento era necessario mettere un freno alle pensioni e sistemare le spese coloniali.

DATE DA RICORDARE:

  • 1894: Ispezione Banca d'Italia, reintrodotto il corso forzoso, nascita COMIT
  • 1895: Nascita CREDIT 21

CAPITOLO IV

1896-1914 → età giolittiana fase più intensa dello sviluppo industriale

1907 anno di crisi internazionale

Fase di espansione economica e industriale

Siamo di fronte ad una fase espansiva del ciclo economico, ad una rivoluzione nei sistemi di trasporto e di navigazione, nuovo afflusso d'oro, aumento delle società quotate in borsa.

In Italia andava talmente bene la situazione che il biglietto faceva aggio sulla moneta d'oro e la sterlina.

Riduzione dei tassi

Rendimento del tasso nel 1906 sulla rendita italiana va dal 5 al 3,5%

Per far sì che funzioni bisogna che i titoli degli altri stati sul mercato rendano di meno di quelli italiani.

Ci fu una crescita in tutti.

I settori dell'economia italiana: - L'industria tessile: industria cotoniera, laniera, manifatturiera - L'industria siderurgica: aumento della produzione in un paese dove le materie prime non erano presenti in grandi quantità. Questa grande espansione però causò una falsa convinzione dell'elevato corso dei titoli e una speculazione da parte delle grandi industrie. - L'industria elettrica: uno dei principali fattori di espansione economica nazionale. Costruzione di centrali idroelettriche, ciò limitò l'utilizzo di combustibili fossili. - L'industria meccanica: favorito dalla meccanizzazione delle macchine agricole, meccanizzazione dei comparti, sostegno dello Stato. Produzione di materiale ferroviario. - L'industria chimica: consolidamento del comparto della gomma e delle lavorazioni ausiliarie. Materiali elettrici, cavi telefonici, isolanti, pneumatici. - Altri.comparti minori→ cementiero grazie allo sviluppo delle infrastrutture pubbliche e industriali 22 Agroalimentare→ presenza minore di concorrenza estera per piccoli commercianti e bottegai - L'agricoltura→ aumento della popolazione urbana e aumento degli stipendi→ incremento della domanda→ investimenti di capitale→ impiego di concimi chimici, macchine agricole I segnali che precedono la crisi sono anche dovuti alla nascita della crisi negli USA, alcuni segnali sono: - Grande impiego di finanziamenti grazie al facile accesso al credito - Banche hanno difficoltà a fare rientri→ clienti non pagano o non lo fanno con continuità - Crescita dei risparmi - Inasprimento del prezzo delle materie prime - Incremento del costo del lavoro→ aumento dei costi di produzione 1907 1° crisi finanziaria internazionale Crollo della borsa→ i titoli devono essere venduti prima che non valgano più niente Corsa all'oro→ sia privati chebanche

Disoccupazione crescente

Le banche centrali per rispondere alla crisi→ incremento dei tassi di interesse

Corsa all’oro

La crisi degli Stati Uniti si espande a macchia d’olio in Europa con ripercussioni in tutti gli ambiti

In questa fase l’Italia è impegnata nell’industrializzazione

L’economia italiana poggia ancora fortemente sull’autoconsumo, per questo non viene colpita fortemente come le altre nazioni che erano più esposte sui mercati

I fattori che favoriscono l’economia italiana anche durante la crisi sono:

  • Turismo d’élite
  • Rimesse degli emigrati

Nell’età giolittiana molte cose vanno bene ma altrettante vanno male:

  • Dualismo settoriale→ nelle industrie 23
  • Dualismo territoriale→ est/ovest, nord/sud
  • Lo Stato protegge sono certi comparti industriali
  • Emigrazione
  • Urbanizzazione
  • Educazione
  • Sistema infrastrutturale

DATE DA RICORDARE:

  • 1906: Grande conversione della rendita italiana
  • 1907:
Grande crisi internazionale 24CAPITOLO V1ª Guerra MondialePrimo conflitto che investe globalmente il paeseTriplice alleanza 1882→ Germania, Italia, Impero austroungaricoGiolitti era contro la guerra perché riteneva fosse lunga e costosaIn quel periodo il reddito pro-capite era molto inferiore rispetto a quello delle altre potenze europeeAnche le industrie sono molto distantiSospesa la convertibilitàRarefazione delle merci, difficoltà di approvvigionamento, calo della produzione agricolaDa economia di stato ad economia di guerra3 modi per finanziare la guerra:- Aumento delle tasse- Contrazione di prestiti- Stampa di monetaLivelli di inflazione altissimi→ erode i risparmi dei ceti mediCaduta degli imperi non solo un danno politico ma anche economicoPolitica doganale→ protezionistica, nazionalismo economicoDurante la guerra si rafforza il ruolo dello Stato→ diventa il datore di lavoro delle industrie ausiliarieTra il 15 e il 18 parte la

mobilitazione sociale→ apparato industriale al servizio dello sforzo bellico

Quasi 1 milione di persone trovano lavoro durante la guerra

Le industrie durante la guerra attuano una politica di riconversione industriale che le porterà ad un aumento dei dipendenti esponenziale, così come i capitali che aumentarono rapidamente, arrivando così ai livelli degli altri paesi belligeranti

Diffuso convincimento che dopo la guerra sia rapidamente un ritorno alla normalità→ errore di valutazione 25

Primi mesi del 19 il commercio subisce una forte contrazione→ pensavano che ci fosse una contrazione dei prezzi

Finita la guerra cessa il controllo dei cambi→ la lira crolla→ abbandono del gold standard

L'Italia ricorre alle importazioni per ricostruire l'economia→ con la lira svalutata però

Governo Orlando e poi Nitti→ questione di Fiume→ uno dei porti più importanti dell'Adriatico

Il paese era dipendente dalle

re nuove tecnologie per rimanere competitive, ma molti lavoratori non erano in grado di adattarsi ai cambiamenti e rimasero senza lavoro. Ciò portò a un aumento della disoccupazione e alla crescita delle tensioni sociali. Il governo cercò di affrontare la situazione attraverso politiche di sostegno all'occupazione e alla formazione professionale, ma i risultati furono limitati. La mancanza di investimenti nel settore industriale e la scarsa competitività delle imprese contribuirono a mantenere bassi i livelli di occupazione. Inoltre, la crisi economica internazionale degli anni '30 colpì duramente l'economia del paese, portando a una diminuzione delle esportazioni e a una riduzione dei consumi interni. Ciò aggravò ulteriormente la situazione economica e sociale. In conclusione, la situazione economica del paese negli anni '20 e '30 era caratterizzata da una forte dipendenza dall'agricoltura, da una mancanza di investimenti nel settore industriale e da una scarsa competitività delle imprese. Questi fattori contribuirono a mantenere bassi i livelli di occupazione e a generare tensioni sociali.
Dettagli
A.A. 2022-2023
55 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher nicola.lavia02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Cafarelli Andrea.