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5.4 VARIANZA STRUTTURALE E REAZIONI MONOSACCARIDI
I carboidrati possono anche contenere altri gruppi funzionali/mancare del
carbonile/mancare di qualche gruppo alcolico:
- presenza -NH2 al posto di un -OH, anche so oforma di ammide acetica -NHCOCH3/-
NHAc = (sostituzione -OH al C2) o
(nei processi biologici si
lega all’asparagina).
- importante anche la ,
presente nel determinante sanguigno A e se legata a treonina/serina = antigene tumorale
- come streptomicina e neomicina B, amminozuccheri di
interesse farmacologico.
Sia gruppo aldeidico -COH che alcolico primario -CH2OH possono essere ossidati a
gruppo carbossilico -COOH = da qui prendono il nome di . Ce ne sono
diversi in base al tipo di reazione e al gruppo funzionale coinvolto nell’ossidazione:
- ZUCCHERO + OSSIDANTE in soluzione basica = ACIDO GLICONICO/ALDONICO:
tramite acqua di bromo = Br2, CaCO3,
H2O, rea ivo di Tollens = AgNO3, Ag(NH3) ,
2+
rea ivo di Fehling = soluzione contenente CuSO4
+ soluzione contenente tartrato di sodio (complessa Cu2+ al posto di farlo precipitare in
idrossido) e NaOH e rea ivo di Benedict (come Fehling, tranne citrato al posto del
tartrato). Tali acidi non agiscono da glicosildonatori, non formano
glicosidi/oligosaccaridi/polisaccaridi, ma ciclizzano a gliconola oni
- ZUCCHERO + ENZIMA SPECIFICO (processi biosintesi) = ACIDI GLICURONICI/
URONICI: funzione alcolica primaria - ,
con quella aldeidica inta a = può quindi
formare emiacetali ciclici, agire da
glicosildonatore, formare
glicosidi/oligosaccaridi/polisaccaridi. Un es. è l’acido ialuronico.
- ZUCCHERO + HNO3 = ACIDI GLICARICI/ALDARICI:
. Questi ciclizzano
come gli aldonici a la oni =
glicarola oni/aldarola oni
- OSSIDAZIONE CON ACIDO PERIODICO: scissione nucleo anello monosaccaride.
, tramite
formazione periodato ciclico, e i
= formazione due molecole
carboniliche. Se consideriamo il glucosio, avente atomi di C 2,3 e 3,4 disponibili alla
scissione, sarà infa i in grado di dare scissioni con acido periodico/periodato di sodio =
scissione anello e l’atomo centrale C3 vede la scissione dei legami che ha con C2 e C4 e
ossidandosi 2 volte, diventa acido formico, mentre gli
altri prodo i o enuti per scissione sono due aldeidi
- REAZIONE FORMAZIONE OSAZONI: ZUCCHERO
+ FENILIDRAZINA = OSAZONE (doppio
fenilidrazone). Tale reazione serve per il
, ado ata prima infa i (in eccesso di PhNHNH2)
per identificare glucosio, fru osio (epimero C4 glucosio), mannosio (epimero C2
glucosio), i quali danno lo stesso osazone = questo precipita in una forma cristallina,
dipendente dal tipo di zucchero. Gli zuccheri semplici come G, F e M creano osazoni in 2
minuti = il tempo è un indizio sulla loro identità. Anche la forma cristallina aiuta = se al
microscopio è aghiforme è una conferma del G, F e M, ma non riusciamo a distinguere
quale dei 3. Per gli zuccheri più complessi, sono molto più specifici sia la velocità di
formazione, sia la forma cristallina.
ALDOSO in NaBH4 = RIDUZIONE AD ALDITOLO. I carboidrati possono subire anche
reazioni di = alditoli, come
xilitolo. Importanti anche gli inositoli, costituiti da
cicli di atomi di C funzionalizzati con gruppi -OH
= questi, stru uralmente molto diversi dagli
zuccheri, appartengono a questa classe tramite il
loro meccanismo di biosintesi, cioè condensazione
aldolica intramolecolare.
Formazione glicosidi = . Il
legame viene definito glicosidico tra
C-anomerico dello zucchero e -OH di
una molecola alcolica, semplice come
CH3OH (dando il metil-glicoside), o
più complessa come un altro zucchero (formazione di/oligo/polisaccaridi) o colesterolo…
la parte del glicoside non zuccherina si chiama aglicone: molte molecole bioa ive,
sopra u o lipofile, si legano agli zuccheri per risultare solubili in ambiente acquoso.
Nomenclatura glicosidi:
, es. metil-glupiranosidi, privi di mutarotazione per assenza funzione emiacetalica
libera. Se aglicone è un alcol complesso = lo zucchero è il sostituente + suffisso -il (es.
glicosil-colesterolo).
Al C anomerico possono legarsi non solo funzioni alcoliche, ma anche
amminiche/ammidiche = (es. negli acidi nucleici) e tioliche = (es.
glicosinolati).
5.5 DISACCARIDI (uguali o diversi)
disaccaride. Avendo ogni monosaccaride diversi -OH e i rispe ivi anomeri α e β, si
possono o enere molti disaccaridi diversi.
- SACCAROSIO (zucchero da cucina): D-glucosio + D-fru osio
con . α indica che il glucosio è nella forma
di anomero α e 1,2 indica che il legame avviene tra C1 glucosio
e -OH sul C2 del fru osio, so oforma di β-fru osio. La
funzione carbonilica di entrambi gli zuccheri è impiegata per
il legame glicosidico, nessuna è libera, quindi
. In condizioni acide o a opera dell’invertasi
(alla quale è legata un’inversione del segno del potere rotatorio o ico specifico da +66.5° a
-19.5°) = idrolisi legame e separazione in glucosio e fru osio, due componenti di base. È
un dolcificante naturale, fornisce sia sapore dolce che consistenza/corpo: per la sua
capacità però di far insorgere patologie come diabete, sono stati ricercati e trovati
come saccarina, ciclammato (non metabolizzabili), aspartame,
alitame e acesulfame di potassio (più potenti, ma una volta metabolizzati forniscono
meno calorie). Le carie invece vengono favorite dalla presenza di acidi aldonici
(ossidazione -COH a COOH), evitate con uso xilitolo, privo -COH
- LATTOSIO (nel la e umano e mammiferi): D-gala osio + D-glucosio con
, cioè il gala osio è so oforma di anomero β e il
legame coinvolge il C1 del gala osio e -OH sul C4 del glucosio . Questo
presenta la funzione emiacetalica libera = zucchero riducente,
è e le reazioni tipiche delle
funzioni carboniliche (ecco perché si ome e nella
nomenclatura α/β)
- MALTOSIO (zucchero del malto): D-glucosio + D-glucosio (due unità
uguali a differenza di saccarosio e la osio) con ,
cioè D-glucosio, in forma di anomero α, con C1 anomerico lega -OH in C4. Anche qui la
seconda unità di glucosio presenta la funzione
emiacetalica libera = zucchero riducente,
e tu e reazioni
relative alla funzione carbonilica (si ome e
infa i configurazione α/β di tale C nella nomenclatura). O enuto per idrolisi dell’amido
tramite amilasi, il maltosio viene scisso nelle sue componenti per idrolisi tramite l’enzima
maltasi, specifico per i legami α-glicosidici.
- CELLOBIOSIO: come il maltosio, D-glucosio + D-glucosio ma
stavolta con , cioè la prima unità di
glucosio è nella forma β e il legame avviene tra il C1 anomerico
della prima e -
OH sul C4
della seconda. Presenta la funzione
emiacetalica libera = zucchero riducente,
con . O enuto per idrolisi cellulosa, il cellobiosio non viene scisso dalla
maltasi, a differenza del maltosio.
N.B: gli aldosi possono vedere la propria funzione aldeidica ossidata a gruppo
carbossilico -COOH, partecipando così in reazioni di ossidoriduzione come riducenti =
zuccheri riducenti. Usando ad es.
, soluzione ammoniacale AgNO3 contenente quindi ioni Ag(NH3) , la funzione
+2
aldeidica di uno zucchero viene ossidata a carbossilico, mentre Ag(+1) rido o ad AG(0)
metallico, formando il cosidde o specchio d’argento. Nel caso del saccarosio, entrambe le
funzioni carboniliche dei due zuccheri vengono impiegate per il legame glicosidico, perciò
non possono essere sfru ate come riducenti, mentre nel maltosio, la osio e cellobiosio
una funzione emiacetalica è libera = zuccheri riducenti. Per i chetosi, pur non avendo la
funzione aldeidica, vale la stessa cosa, poiché si instaura la tautomeria cheto-enolica, in
grado di convertire la funzione chetonica in aldeidica per poi ossidarla tramite rea ivo di
Tollens, non acqua di bromo.
- riarrangiamento enediolico: Il fenomeno della
tautomeria a carico di un chetoso passa
a raverso una :
questa perme e ad es. di convertire il fru osio,
o enuto nella gluconeogenesi per condensazione aldolica di diidrossiacetone fosfato
(DHP) e D-gliceraldeide-3-fosfato (G3P), in glucosio. N.B. anche il DHP si o iene per
riarrangiamneto enediolico della G3P
5.6 POLISACCARIDI . Talvolta per un numero limitato
di unità si usa il termine oligosaccaride, ma non c’è una regola precisa (di solito da 2 a 8
unità), mentre per polisaccaridi costituite da sequenze ripetute di zuccheri, si parla di
sequenze oligosaccaridiche. -AMIDO: unità di D-glucosio unite da
. Costituito da amilosio (20%), in cui le
e amilopectina (80%), in cui si
intervallano, ogni 20/25
unità,
, ovvero tra il C6 di un’unità
della catena in crescita e -OH sul C1 di una nuova unità
legante. Presente in patate e cereali, è la principale fonte di
carboidrati per l’uomo. - CELLULOSA: unità di D-glucosio unite da
come il cellobiosio. Le catene sono
lineari e si dispongono in differenti strati impaccati,
legati a raverso legami H. Costituisce la
principale costituente stru urale e di sostegno dei
vegetali. da essa si ricavano numerosi derivati: il
diacetato di cellulosa, usato ad esempio nella produzione di montature di occhiali o per
fare i pe ini; il rayon, si o iene dalla cellulosa in una , con lo stesso metodo
si può o enere il cellophane. Altri
prodo i sono la carta e la viscosa.
- GLICOGENO: ha funzione di riserva energetica ed è di
origine animale, accumulata nei muscoli e nel fegato.
Chimicamente è un polimero di alfa-D-glucosio con
e , in
numero maggiore rispe o all’amido, risultando così più ramificato (ogni 10,12 unità di
glucosio) -CHITINA: unità di N-acetilglucosammina legate tramite
. Resistente, flessibile,
biocompatibile e sostenibile, risulta la componente
principale della parete cellulare dei funghi, esoscheletro degli artropodi/inse i, così come
il materiale di alcuni strumenti chirurgici.
- PECTINA: 4.000-10.000 unità di acido gala uronico (il gruppo alcolico
terminale è ossidato a carbossilico) unite da .
Ricopre le pareti cellulari della fru a e per la presenza di gruppi
carbossilici = potere gelificante in H2O, importante per marmellate.
- ACIDO ALGINICO: unità di acido mannuronico unite da
. Anch’esso, presente nelle alghe brune, contiene -
COOH.
- ACIDO IALURONICO: (unità
disaccaride con carica – in forma di carbossilato, come in
questo caso, o solfato, come
in eparina) sequenze
disaccaridiche di acido glocuronico (in forma di
carbossilato COO-) + N-acetilglucosammina con
. Importante componente
della matrice extracellulare, di cartilagine e pelle (la ripara da infiammazioni e irritazioni).
5.7 REA