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I principi chiave delle nuove guerre sono: elemento a sorpresa, uso di forze
operative speciali, misure non militari (proteste). Un nuovo metodo di fare la
guerra si e’ visto in Libia nel 2011 dove e’ stata creata una no-fly zone, imposto
un blocco marittimo e contractors militari ampliamente utilizzati.
Gerasimov individua 4 aspetti della guerra moderna:
- Utilizzo integrato della forza militare
- Ruolo cruciale della guerra dei media e dell’informazione
- Partecipazione di forze irregolari e campagnie militari private
- Uso di metodi indiretti e asimmetrici
Per lui quando i nuovi conflitti si trovano all’interno di uno stato acquisicono
carattere internazionale: guerra civile al fine di creare un pretesto per un
intervento straniero. Egli usa la nozione di guerra di nuovo tipo indicando che la
Russia e’ nel mezzo di un’evoluzione nel pensiero militare: forme e metodi non
tradizionali che renderanno possibile livellare la superiorita’ tecnologica del
nemico.
Egli raccomanda due approcci di deterrenza: internamente le forze militari
devono essere mobilitate per neutralizzare le minacce e contrastare o
scoraggiare i metodi ibridi. Esternamente, la cooperazione della Russia con paesi
e organizzazioni straniere puo’ aiutare a scoraggiare l’aggressione straniera
attraverso una dimostrazione di solidarieta’.
Gerasimov ha individuato degli strumenti per la guerra futura: armi di precisione,
tecnologia robotica, uav per ricognizione informativa. Sottolinea comunque
l’importanza delle truppe da terra.
Per ogni conflitto bisogna individuare linea strategica; ogni guerra presenta
un caso particolare che richiede la creazione di una propria logica speciale e
non l’applicazione di qualche modello.
Per lui l’essenziale e’ sviluppare abilita’ dei comandanti per azioni rapide e non
standard, devono essere creativi.
Information warfare: la guerra di informazione e’ importante in termini sia di
metodo di combattimento sia di impatto sulla popolazione locale. Mosca vede un
cambiamento nel centro di gravita’ in quanto presa di mira e’ la popolazione. Per
il Cremlino l’informazione ha ora il primato nelle operazioni e la novita’ non e’ nel
suo uso come arma, ma il fatto che nel mondo moderno siamo tutti in un’unica
sfera dell’informazione e molto piu’ suscettibile alle influenze altrui.
Mentre l’idea dell’ocidente e’ legata ag;li strumenti per raccogliere le
informazioni e condividerle, quella russa tiene conto dell’infrastruttura e anche
dei testi e dei soggetti di quella informazione. I russi usano ddue parole per
indicare i due elementidell’informazione: tecnica (mezzi di trasmissione) e
psicologica (cultura e valori morali sono gli obiettivi da attaccare e difendere).
Nell’attacco, l’uso di fake news e’ uno strumento per destabilizzare la societa’
nemica; nella difesa invece e’ necessario contenere informazioni estranee che
possono avere un effetto destabilizzante.
Oltre al controllo della stampa, la Russia ha anche ottenuto con il successo il
controllo sulle telecomunicazioni e su internet semplicemente assumendo quello
fisico dell’infrastruttura delle telecomunicazioni.
La Russia ha affinato le sue tecniche e capacita’ ed e’ stata in grado di usarle in
modo efficente in Crimea, dove gli attacchi informatici hanno bloccato
l’infrastruttura di telecomunicazioni, disabilitato i principali siti web ucraini e
bloccato i telefoni cellulari dei principali funzionari ucraini prima che le forze
russe entrassero nella penisola il 2 marzo del 2014.
Case study
Russia in Ucraina- Caso piu’ famoso relativo alla HW russa. Tale
Crimea operazione ha evidenziato diverse caratteristiche
importanti dell’approccio militare russo come l’uso di
media sia regionali che internazionali, strumenti della
GZW, uso di forze speciali, dimensione informativa del
conflitto, capacita’ di usare in modo bilanciato
operazioni alla luce del sole sia segrete, sia militari che
diplomatiche.
Russia in Georgia, Teatro di guerra che ha avuto forte impatto sul
2008 pensiero strategico russo. Nonostante Mosca abbia
vinto, questo teatro ha chiarito al Cremlino che le forze
armate russe non erano pronte a combattere una
guerra moderna contro un avversario di pari livello. Di
conseguenza, questo conflitto ha incoraggiato la
riforma militare e ha creato le forze armate
contemporanee.
Russia nella La regione MENA rappresenta un impegno molto
regione MENA diverso perche’ Mosca ha dovuto confrontarsi con
attori molto diversi in termini di identita’, interessi e
ruolo internazionale.
La Siria e’ un alleata di lunga data: inizialmente Mosca
aveva degli interessi e contatti politici, economici e
militari nel paese. In Siria Mosca aveva l’unica base
navale al di fuori del suo territorio nazionale. Con
Putin, uno dei principali obiettivi e’ stato quello di
ripristinare lo status di grande potenza e sarebbe stato
impossibile farlo senza avere influenza in un’area
vitale importanza del mondo: MO. La Russia aha anche
istituito un centro comune di raccolta di informazioni in
Siria, che e’ diventato la piu’ grnde stazione di ascolto
fuori dal territorio russo. La Russia ha compiuto sforzi
diplomatici per rafforzare l’autorita’ dello stato siriano
piu’ che del regime di Assad. Cio’ che interessa a
Mosca e’ preservare l’integrita’ della Siria al fine di
evitare l’insicurezza e il caos. All’inizio l’uso della forza
non era visto come una possibilita’, era solo una
risorsa, la Russia si era impegnata in un grande
processo diplomatico (periodo decisivo quello che
precede lo scoppio del conflito). Il successo
diplomatico piu’ importante si e’ registrato nell’estate
del 2013 quando la Russia e’ stata in grado di
ostacolare con successo la strategia americana che
utilizzava i presunti attacchi chimici del regime di
Assad per pianificare un intervento, supervisionando la
distruzione dell’arsenale chimico siriano. Putin nel
2013 incontro’ Obama e gli offri’ un accordo per
liberare la Siria dalle amri chimiche in cambio
dell’astensione degli Stati Uniti dagli attacchi. Obama
accetto’ e l’arsenale siriano fu smantellato. Per Mosca
e’ stata una mossa importante: riuscire a trattare con
gli americani alla pari; prima volta che gli USA non
sono stati in grado di attuare il loro piano strategico,
ovvero cambiare il regime in Siria. Questo fatto ha
evidenziato il ruolo cruciale della russia e la sua
capacita’ diplomatica.
Perche’ la Russia ha deciso di intervenire in Siria? Il
Cremlino e’ coinvolto in qualsiasi risoluzione delle crisi
e tutto cio’ che deve fare e’ continuare a fomentare i
problemi fino a quando cio’ non accade: e’ molto piu’
facile generare problemi che risolverli. Un secondo
motivo e’ legato alla Libia, perche’ il Cremlino voleva
impedire la creazione di un altro stato fallito. La russia
ha inteso la primavera araba come un’operazione
occidentale per rovesciare i governi nella regione
MENA e per aprire una nuova fase democratica nella
regione. Questa interpretazione ha influenzato la
visione russa della politica mediterranea dalla
primavera del 2011 (la svolta fu il conflitto libico).
Siria sempre stato partner economico russo e il
Cremlino ha aumentato la sua influenza per plasmare
la situazione locale e guadargnare una posizione piu’
forte e indebolire gli USA. L’obiettivo era preservare il
sistema statale siriano filo-russo: stabilizzare il potere
legittimo in Siria e creare le condizioni per un
compromesso politico, rafforzando di conseguenza la
presenza militare.
La presenza russa in Siria ha migliorato non solo
l’efficacoa in combattimento dell’esercito siriano, ma
anche la posizione negoziale di Assad con i gruppi
ribelli.
L’intervento militare ha permesso al Cremlino di creare
una bolla A2/AD sulla Siria: velivoli tattici dispiegati
con il compito di interdire l’area, potenzialmente
condurre attacchi anti-nave, UAV e missili antiaerei per
coprire le operazioni russe.
La Russia ha sempre cercato di creare stati cuscinetto
tra il proprio territorio e quello dei principali avversari.
Un altro motivo politico/diplomatico che spiega
l’intervento russo e; la credibilita’ di Mosca agli occhi
degli alleati.
La Russia non ha una strategia precisa in MO, ma ha
una visione chiara dei suoi interessi nella regione,
legati alla storia. USA invece legati a idee di
democrazia e diritti umani.
In Siria ogni attore coinvolto nel conflitto e’ per il
Cremlino un attore con cui dialogare e con cui
intrattenere relazioni diplomatiche. Un buon esempio
e’ Israele. La Russia in MO e’ disposta a collaborare
con ogni paese fintanto che puo’ migliorare la sua
posizione politica, militare o economica. In Siria, Mosca
si e’ trovat alleata solo con attori sciiti, ma ha
controbilanciato questa posizione collaborando con
importanti stati sunniti (esempio Giordania).
Strumenti militari russi impiegati in Siria:
- Rappresenta novita’ per militari russi: Mosca
non ha mai combattuto sul suolo arabo
dispiegando le sue forze
- Questo conflitto per il Cremlino e’ una guerra di
spedizione, ovvero una guerra combattuta in un
paese con il quale la Russia non ha un confine
comune.
- Guerra prevalentemente aerea: Russia utilizza le
forze di terra per difendere le proprie basi,
migliorare l’intelligence e le forze speciali.
- E’ una guerra di coalizione perche’ Mosca ha
combattuto con diversi alleati. Ad esempio, con
l’Iraq che era un corridoio logistico.
- Guerra limitata con obiettivi limitati in cui il
processo diplomatico e’ strettamente legato alle
operazioni militari.
- Mosca e’ entrata nel conflitto su richiesta
ufficiale del governo siriano quindi e’ stata in
grado di plasmare l’ambiente diplomatico e
militare senza infrangere il diritto internazionale.
- Tensioni controllate
- Prima guerra in cui la Russia ha combattuto
sulla falsariga della rivoluzione della tecnologia
dell’informazione negli affari militari ed e’ stata
un banco di prova per la riforma militare in
corso e per quasi tutti i tipi di armi e servizi.
- Novita’: uso di UAV e ampliato l’uso di droni.
- Uso massiccio di forze speciali e compagnie
militari private (non sono novita’): SOC. Special
operation command, strumento militare piccolo
e competente, adatto ad operare nelle GZW in
quanto strumento indiretto e nascosto. Le
compagnie private sono pe