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IL PRIMO NOVECENTO

Lo sconvolgimento della disabilità: la Grande guerra

La grande guerra sconvolse l’idea di disabilità, Il numero dei disabili fisici o

psichici soldati e non dovuti alla guerra fu elevatissimo. La guerra aveva

prodotto un collettivo senso di vulnerabilità

Il Futurismo glorifica il corpo mortificato e abbellito dalla guerra e sprona le

donne ad amare i gloriosi mutilati e ad imitarli partecipando alla guerra.

Esempio Enrico Toti fu assunto dalle Ferrovie dello Stato e durante il lavoro

restò gravemente ferito, gli venne amputata una gamba, non si arrese e partì

in bicicletta con una gamba sola e viaggio per il mondo. Scoppiata la Prima

guerra mondiale, Toti presenta domande di arruolamento ma vengono tutte

respinte a causa della sua disabilità. Successivamente grazie ad alcune missive

del duca d’Aosta riuscirà a partire per il Friuli come volontario, fu aggregato poi

ai bersaglieri ciclisti. Nel 1916 durante un’operazione militari fu mortalmente

ferito.

Le prime forme previdenziali

Fino ai primi decenni del 900 gli ausili per i disabili erano le macchine

ortopediche, le carrozzelle, grucce, arti artificiali ancora piuttosto rudimentali e

destinati a chi poteva permetterseli. La grande guerra rappresentò

un’accelerazione anche su questo fronte

il fatto che molti soldati abbiano perso la loro integrità fisica o sensoriale nelle

loro funzioni a servizio dell'esercito italiano, produce sentimenti morali relativi

alla “riparazione” e soprattutto porta a un'importante accelerazione di misure

previdenziali:

1919=l'obbligatorietà dell’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia

 1924=sono stabilite le quote degli invalidi di guerra da assumere

 obbligatoriamente da parte dei datori di lavoro.

1926=viene introdotta una legge che specifica il fatto che al pubblico

 impiegato (civile o militare) deve essere attribuito un risarcimento

commisurato alla gravità della lesione anatomica accertata da un collegio

medico-legale. pericolosità

1930=il Codice penale Rocco introduce inoltre il concetto di

 sociale, per la legge penale è socialmente pericolosa la persona, anche

non imputabile o non punibile, che ha commesso un reato ed è probabile

che lo commetta nuovamente 17 Stefania Lambo

Per quanto concerne la previdenza relativa alla disabilità nel periodo ci fu un

cristallizzarsi di alcuni elementi strutturali ereditati dal passato. I grandi

elementi di questa previdenza:

●la formalizzata separazione del mondo della disabilità da quello degli altri

cittadini; ●la frammentazione legislativa per i disabili, a loro volta separati in

categorie definite in base alle patologie;● la costruzione di un doppio binario

previdenziale tra infortunati per cause di servizio e disabili per altre cause;●

l’erogazione di minime indennità economiche come forma di risarcimento alla

presenza della disabilità.

Lo sterminio dei disabili nella Germania nazista

Germania nazista radicale eliminazione della disabilità

I riferimenti teorici e culturali inerenti all’idea della purezza della razza che

sottendono le politiche di annientamento, esistevano già ben prima che Hitler

accedesse al potere.

I bersagli soggetti considerati inferiori

l'eugenetica, un ramo scientifico capace di produrre un perfezionamento della

specie umana attraverso una selezione di caratteri fisici e mentali considerati

positivi. L'eugenetica positiva è disciplina da laboratorio mentre l'eugenetica

negativa è invece disciplina che diventa strumento politico contro un nemico.

1933:

 -legge indirizzata verso il miglioramento della salute genetica tedesca

attraverso la sterilizzazione obbligatoria di soggetti con malattie ereditarie

Es epilessia, schizofrenia, cecità…

-reato penale di tradimento della razza o crimine contro la razza, espletato

attraverso rapporti sessuali tra individui di sangue tedesco e membri di

altre comunità

1939 PRIMA FASE dell’operazione eutanasia obiettivo l’eliminazione

 dei bambini con disabilità su iniziativa segreta sotto la direzione della

cancelleria di Hitler.

L’azione cominciò con un decreto che imponeva l’obbligo di dichiarare da

parte dei medici e ostetriche, i neonati o bambini sotto i 3 anni con diverse

forme di disabilità. I genitori dei nati con forme gravi di disabilità vennero

convinti della necessità di provvedere a cure specifiche per i loro figli e in

luoghi idonei una volta internati, “casualmente” i bambini morivano.

SECONDA FASE vennero uccisi disabili adulti nei campi.

Hitler imponeva agli istituti e alle case di cura tedeschi di fornire elenchi

degli individui “indegni di vivere” ovvero con gravi forme di disabilità o con

malattie terminali.

L’operazione T4 =anch’essa era segreta coinvolgeva una fitta rete di

medici, funzionari e burocrati. Gli individui disabili coinvolti venivano

prelevati dagli istituti e venivano trasportati nei luoghi dell’eliminazione. La

famiglia della persona disabile veniva avvisata per lettera, prima dello

spostamento del disabile per motivi di guerra e poi dell’arrivo a

destinazione e infine del decesso per cause riconducibili alle malattie.

18 Stefania Lambo

Fascismo, eugenetica, disabilità

Nel panorama italiano è la disabilità fisico motoria a turbare maggiormente;

all'interno di un panorama ancora scosso dalla presenza degli invalidi e mutilati

di guerra, nell'immaginario sociale e collettivo la menomazione fisica

rappresenta lo stigma più scomodo. Gli individui che ne sono portatori sono

spesso considerati “soggetti anti-sociali”.

Programmi di intervento politico e la scienza sono gli strumenti principali per la

selezione ed il miglioramento della razza Es nella maternità e nell'infanzia,

igiene scolastica, assistenza alle malattie del lavoro al fine di affrontare. Lo

Stato intende dunque sull'ortopedia e in tutti i processi che interessano

l'estetica umana nell'eliminazione delle brutture fisiche che rendono ripugnante

l'individuo a sé e agli altri.

SCENARI DELLA CONTEMPORANEITA

Nel secondo Novecento, alla fine della seconda g.m. e all’esperienza dei campi

di concentramento lo scenario complessivo si modifica:

Un nuovo quadro della diffusione e dell’impatto della disabilità nelle

 società

Lo sviluppo di politiche e di dispositivi dello Stato sociale anche in tema

 di disabilità

L’attivismo delle persone con disabilità riunite in associazioni.

Se il problema maggiore dello studio del passato della disabilità è

rappresentato dalle poche tracce, il problema maggiore per lo studio del

passato recente sono le troppe tracce entro cui non perdersi.

Dal dopoguerra in poi c’è stato un importante sviluppo di strutture di cura e di

servizi sociosanitari destinati a persone con disabilità, il campo medico e quello

della progettazione e produzione di tecnologie hanno avuto un grande impatto

sul mondo della disabilità e infine attorno ai disabili si sono sviluppate attività

di partecipazione sportiva, ludica, ricreativa e si sono delineate forme

eterogenee di partecipazione, impegno e solidarietà.

Surplus di disabilità

Nel secondo 900 l’impatto della disabilità è completamente trasformato.

Chiusasi i due conflitti mondiali è rimasta la disabilità dagli infortuni che

ancora oggi sono forme di disabilità permanenti.

A cambiare lo scenario hanno contribuito i progressi della scienza e della

medicina: la possibilità di individuare la disabilità in fase prenatale, farmaci,

terapie che hanno aumentato l'aspettativa di vita.

Negli ultimi 50 anni però si sono aggiunte nuove forme di disabilità mai

 esistite prima nella storia dell’umanità. es. gli incidenti stradali, viviamo

nel paradosso costituito dalla tecnologia che è nello stesso tempo sia

forma di disabilità

Anche i medicinali hanno in passato portato alla disabilità, ne è un esempio. la

talidomide, un farmaco per combattere le nausee mattutine delle donne

incinta, Si è scoperto poi che il farmaco poteva incidere fortemente sullo

sviluppo fetale 19 Stefania Lambo

Dai primi anni 90 la disabilità non interessa più solo i ceti popolari ma è

 divenuta un fenomeno trasversale. Se prima riguardava l’altro ora

diviene sempre più qualcosa che può riguardare tutti.

Aumenta la popolazione mondiale ma in rapporto aumentano anche i disabili,

tanto da definirli come la terza nazione del mondo.

Disabilità, costituzione e welfare

La Costituzione italiana stabilisce i principi fondamentali di Stato sociale,

fondato sulla riduzione delle diseguaglianze sociali a partire dal principio di

uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini.

Art. 3 a sancire l’uguaglianza tra cittadini e i compiti dello Stato

 Art. 38 stabilisce il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale e

 compie una distinzione tra i lavoratori e i cittadini inabili e quelli

senza mezzi di sostentamento.

Lo Stato sociale così si divide in due piani separati, quello legato al lavoro e

quello legato all’assistenza. È il modello del WELFARE STATE basato sul

sistema del lavoro per gli uni e dell’assistenza degli altri, a produrre

dapprincipio queste distinzioni tra cittadini. Il nostro corrisponde a un modello

“particolaristico” in quanto fornisce prestazioni differenziate a seconda del

soggetto a cui si riferiscono.

proposte alle questioni di assistenza e diritto al lavoro per gli invalidi civili

1957 per i ciechi civili si previde di destinare loro una pensione non

 reversibile

1962 collocamento di mutilati e invalidi civili la cui capacità di lavoro

 fosse ridotta in misura non inferiore ad un terzo.

1966i soggetti incollocabili si previde nel un assegno mensile di

 assistenza.

1968 l’assunzione obbligatoria nel pubblico e nel privato di: invalidi di

 guerra, ciechi, sordomuti… Punto critico della legge fu la chiamata al

lavoro in base alla posizione e all’anzianità di iscrizione alle liste di

collocamento e non per corrispondenza tra mansione richiesta e

competenze del lavoratore.

1971 emanata la prima legge organica sull’invalidità che ingloba

 una popolazione più ampia rispetto ai mutilati e invalidi civili Es disabili

psichici, i possessori di minorazione congenite o acquisite. La legge

introdusse L’ASSISTENZA SANITARIA GENERICA farmaceutica,

specialistica, ospedaliera e protesica a favore d’inval

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
23 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefy14nn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei diritti fondamentali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Verga Massimiliano.