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POSSIBILITÀ ECONOMICHE

Le incidono sull’accesso del cibo, sia sulla

quantità ma anche sulla qualità, se si possiede un livello economico elevato si

possono acquistare cibi migliori, Se si ha più tempo a disposizione si avrà un

regime alimentare migliore. Bisogna inoltre pensare che mangiare non è solo

nutrire il corpo, ma anche interessarsi delle relazioni sociali Es Il panino

del mc ha un rapporto qualità-prezzo notevole, ma viene visto anche come

veicolo di Socialità.

Il fatto di non appartenere a un ceto privilegiato può aumentare il rischio di

insorgenza di patologie e le persone obese sono maggiormente esposte nei

confronti delle pubblicità delle diete e Ricorrere ai regimi alimentari non corretti

mette a rischio la salute delle persone

Normopeso, sovrappeso, obesità: solo una questione di

numeri?

Nel 900 si è passati da un concetto di peso ideale misurato in base al giro vita,

all’uso di indice di massa corporea calcolato sulla percentuale di massa grassa

del corpo in relazione all’altezza (IMC) ma che non è in grado di fornire

informazioni complete in modo adeguato perchè è calcolata sulla base del peso

del corpo di una persona caucasica, quindi secondo l’IMC tutti gli esseri umani

sono uguali indipendentemente dalle caratteristiche etniche, socio-economiche

e socioculturali, stili di vita e abitudini.

Modificato poi nel tempo nel 98 dall’OMS ma definire l’obesità sulla base di un

indice comporta dei problemi sociali perché: tutti gli esseri umani vengono

valutati come se fossero tutti uguali tra di loro, ma viene anche affermata

6 Stefania lambo

l’esistenza di un essere umano medio e ideale usato come termine di paragone

per decretare la normalità

Obesità, nuovo flagello?

Nel 2015 il World Health Organization riportava che 2 bilioni di adulti nel mondo

fossero in sovrappeso, anche nei paesi dove la disponibilità di cibo è scarsa,

quindi l’obesità è una condizione che dipende non solo dalla quantità di cibo,

ma anche dalla qualità.

La condizione dei bambini è strettamente collegata con quella dei loro

genitori; il regime alimentare familiare è uguale per tutti i componenti e se

l’apporto calorico delle pietanze in tavola è eccessivo, tutte le persone nella

famiglia avranno un regime alimentare sovradimensionato. Nel caso di

sovrappeso di bambini e bambine anche il livello culturale ed economico delle

famiglie risulta decisivo; il livello di istruzione dei genitori è inversamente

correlato al peso dei figli.

Obesità e stigma

La persona obesa è colpevole di non impegnarsi a sufficienza per ottenere una

condizione di salute accettabile e non rispettare le regole sociali dei canoni. Nel

1926 il medico Leonard Williams in “obesity” bollava come egoiste le persone

troppo grasse perchè imponevano agli altri lo spettacolo indecente della loro

forma fisica. Quindi essere grasso è brutto, indecente, deve essere nascosta.

La stigmatizzazione può trasformarsi in un comportamenti di bullismo e

violenza verbale, psicologica e fisica. Le persone grasse sono oggetto di

bullismo da parte di quelli considerati

“normali”, iniziano dalla scuola, per poi continuare nel mondo del lavoro e nel

mondo relazionale-affettivo.

Se obesa è una donna, i problemi sono maggiori perchè le donne obese sono

considerate meno attraenti e conseguentemente verranno allontanate dalla

società. Il corpo rappresenta una risorsa importante per le donne: rispettare i

canoni non è solo un dovere, ma una necessità, perché essere considerate

belle è un elemento importante per ottenere riconoscimenti sociali e status

privilegiati.

Sotto il profilo economico vengono ricondotti alla questione obesità:

- costi diretti: costi del sistema sanitario che viene chiamato a far fronte

alle patologie derivanti dall’obesità.

- costi indiretti: ricompresi i costi della perdita di produttività, disabilità,

necessità di essere accuditi nelle faccende quotidiane.

NB Nessun calcolo sanitario viene effettuato per quanto riguarda le persone

anoressiche.

Nel 2018 il 40% degli italiani vorrebbero penalizzare con tasse ulteriori o

limitazioni all’accesso alla sanità pubblica le persone che hanno stili di vita

notoriamente nocivi per la salute.

Negli Stati Uniti è stato dimostrato che le persone grasse hanno un livello di

discriminazione elevato anche presso le istituzioni che dovrebbero tutelare i

diritti Es tribunali Es sono considerate colpevoli dei reati di cui sono imputati in

misura maggiore rispetto al resto della popolazione normopeso.

Proprio nel mondo occidentale, quello paradossalmente più attento alle libertà

personali, mette limitazioni all’autonomia degli individui non solo perché

7 Stefania lambo

perseguono il benessere dell’intera collettività, ma anche perché sono poste

per obbligare le singole persone a tenere dei comportamenti virtuosi e a

limitare comportamenti rischiosi con l’obiettivo di tutelare la loro salute.

Le politiche degli stati si fermano all’affermazione che le questioni della cattiva

alimentazione sono riconducibili alle scelte sbagliate delle singole persone ma

dovrebbero attuare è quella dell’educazione alimentare, ma solitamente

questo avviene in modo molto leggero.

I media tendono a focalizzare l’attenzione sugli interventi individuali come la

soluzione per promuovere la salite pubblica, tralasciando l’affermazione della

necessità che le istituzioni attuino interventi a livello sociali. Rafforzano anche

dei preconcetti sociali nei confronti delle persone obese rappresentandole poco

attraenti, poco inclini all’amicizia,

Anche nella narrazione dei mezzi di comunicazione l’essere grassi è debolezza,

l’unico modo per farsi accettare è quello di rendersi ridicole e fare autoironia.

Se l’obesità è davvero un problema di salute questo non lo si risolve con la

violazione sistematica dei diritti o non tenendo in considerazione oltre ai fattori

medici anche i fattori socio-culturali, etnici…

Autonomia, salute e spesa sanitaria; diritti in conflitto

I diritti fondamentali in conflitto risultano essere di due ordini qualitativi

differenti.

1. conflitto tra diritto alla tutela dell’autonomia nelle scelte e quello alla salute

delle singole persone con problemi di peso

2. conflitto tra il diritto delle singole persone a compiere scelte relativamente

alle loto abitudini alimentari e ai loro stili di vita e il diritto della collettività a

non avere aggravi economici sia per quanto riguarda le spese sanitarie, sia

per quanto riguarda i costi sociali derivanti dall’aumento del numero delle

persone grasse.

Per tutelare il diritto alla salute lo stato può limitare la libertà?

Nel quadro costituzionale e legislativo non si parla mai di dovere alla

salute ma solo di diritto, quindi le persone non sono obbligate ad evitare di

mettere a rischio la propria salute o obbligate a curarsi solo la singola persona

può decidere se è maggiorenne e capace, cosa sia meglio per sé.

Ex art. 32 cost= Impossibilità di effettuare ogni trattamento sanitario senza il

consenso informato della persona interessata. La nostra costituzione non

prevede il dovere per le persone di preservare la propria salute e

nemmeno l’obbligo di curarsi in malattia.

La seconda questione si riscontra nella libertà individuale, un diritto che rientra

nei diritti fondamentali che possono essere compressi solo a fronte del fatto

che la loro limitazione risulta necessaria per la tutela dei diritti fondamentali

superiori.

Lo stato non interviene sempre a limitare la libertà delle persone per tutelare

un prevalente diritto al risparmio nella spesa pubblica. Se si adotta uno stile di

vita sedentario e si mangia cibo spazzatura in grande quantità la collettività

stigmatizza il comportamento e richiede alle istituzioni di intervenire per

regolamentarlo.

8 Stefania lambo

Gli interventi a stigmatizzare le persone obese perchè non colpevoli di non

curarsi della propria persona sono efficaci?

Il pensare che il soggetto ingrassa solo perché non è in grado di contenersi può

generare atteggiamenti superficiali anche per quanto riguarda eventuali

problemi socio-sanitari. Si genera un circolo vizioso dove più si afferma che la

condizione di obesità crea rischi e problemi alla salute, più si contribuisce a

isolare e creare condizioni sfavorevoli per la salute mentale e fisica degli obesi.

Le politiche che stigmatizzano le persone grasse non sono davvero efficaci per

eradicare quei comportamenti da neutralizzare.

Per le classi sociali basse da un punto di vista economico siamo in presenza di

un circolo vizioso: le persone peggiori sono quelle svantaggiate

economicamente, il mondo della scuola e del lavoro le discrimina e

impedisce loro di avere prospettive di riscatto sociale, condannandole

a rimanere a livelli bassi della società. L’obesità quindi diventa un ulteriore

elemento di svantaggio sociale. Anche se l’obesità è considerata una malattia

le persone definite obese non sono malate.

Corpo e genere

Semplificare la realtà in solo due categorie distinte per una semplice

interpretazione della realtà non corrisponde alla realtà effettiva che è

più complessa. Circa l’1,7% della popolazione mondiale nasce con attributi

sessuali che non rendono possibile l’identificazione nel sesso femminile o

maschile,i medici propongono ai genitori interventi e cure da effettuarsi su*

bambin* che nascono intersessual* e pertanto considerati malat*. Una volta

attribuito il sesso, l’educazione, la gestione delle relazioni, le condizioni sociali

sarà ricostruita sulla base dei ruoli sociali di un sesso rispetto all’altro. Anche il

sesso biologico è un processo che si attua grazie alle agenzie di socializzazione.

Il sesso di appartenenza NON è una condizione immodificabile, perchè

l’identità sessuale è qualcosa composto da differenti caratteristiche: elementi

fisici, psichici, psicologici… Nella maggior parte dei casi nelle persone queste

caratteristiche combaciano, ma ci sono alcuni casi in cui questa corrispondenza

non c’è es si possono avere tutte le caratteristiche fisiche di una donna ma

sentirsi psicologicamente appartenenti al genere maschile.

La nostra cultura rappresenta il genere umano come binario, quindi soltanto

due sessi e tramite le agenzie di socializzazione le persone apprendono quali

sono i comportamenti che co

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stefy14nn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia dei diritti fondamnetali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Verga Massimiliano.