Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il complesso di Edipo e i disturbi psichici
Distintive, la causa del complesso di edipo e vari disturbi psichici ha un peso determinante sulla personalità. Freud inoltre scopri che la Libido dell'inconscio poteva essere composta da due diverse nature, originali degli impulsi e desideri: Eros (amore) e Thanatos (morte). Questi due impulsi si possono ricollegare al complesso di edipo ovvero un conflitto interiore di impulsi che non sarà risolto ma solo nascosto. Durante la fase di sviluppo (Tra i 3 e i 6 anni circa un bambino arriva a contatto con le pulsioni sessuali inconsce) istintive attraverso tre fasi: orale, orifizio e genitale. Arrivati all'ultima fase si sviluppa un rapporto di amore e odio con i genitori, e con lo sviluppo del super io il complesso di edipo porterà alla repressione di questi impulsi. Freud afferma che il rapporto dell'io con l'ES potrebbe essere paragonato a quello del cavaliere con il suo cavallo. Il cavallo (L'ES) da l'energia per la locomozione e il.
cavaliere (IO) ha il privilegio di determinare la meta e di dirigere il movimento del poderoso animale; ma tra l'io e l'es si verifica troppo spesso il caso, per nulla ideale, che il cavaliere si limiti a guidare il destriero laddove quello ha scelto di andare. Questa è proprio un'analogia che Freud utilizza per descrivere la posizione dell'io.
ANGOSCIA è una forza destinata a indurre uno stato di tensione del comportamento umano, spingendo nello stesso tempo il soggetto a trovare qualsiasi mezzo per ridurre questa tensione. Quindi l'io sviluppa un certo numero di difese protettive ovviamente contro l'angoscia e cosiddetti meccanismi di difesa dell'io che hanno lo scopo di diminuire la tensione interiore sentita come angoscia o senso di colpa evitandone il riconoscimento delle motivazioni quindi col mantenerle fuori dal campo della coscienza. Il super-io si sviluppa con il sistema di premi e punizioni realizzato dai genitori o poi dal sistema.
nella valutazione del comportamento rappresentando quindi il codice morale che si sovrappone all'io, in altri termini le due dimensioni sono in continuo conflitto, quindi problemi insorti in una delle fasi di sviluppo possono incorrere in un effetto negativo sulla personalità. L'io e il super-io quindi di fronte a presunti pericoli reagiscono con l'angoscia che il soggetto cerca di ridurre in vari modi per eliminare quella tensione indotta da essa nel comportamento, i cosiddetti meccanismi di difesa dell'io. Il concetto di angoscia è di notevole importanza ed è in relazione soprattutto al comportamento nevrotico e psicotico; Freud ne osservò in particolare tre tipi di angoscia: - ANGOSCIA OGGETTIVA suscitata dai pericoli reali provenienti dal mondo esterno e dalla società, da questo tipo di angoscia ne derivano gli altri due tipi: - ANGOSCIA NEVROTICA nasce dagli impulsi dell'ES è una reazione ad una situazione pericolosa.pulsione interna derivata da traumi, aggressività e sessualità. dall'individuazione di un potenziale pericolo inerente alla gratificazione istintuale, in altri termini è la paura di essere puniti per aver dato sfogo in maniera impulsiva ai propri desideri.
- ANGOSCIA MORALE: nasce dal super io, deriva dalla sensazione di "tradire" il proprio super IO, di venir meno al proprio bagaglio di valori morali, genera sensi di paura della coscienza, cioè da uno scontro tra l'io da una parte, e i contenuti morali del super-io dall'altra. Quando una persona compie o crede di compiere qualche atto contrario all'insieme dei valori morali che formano la sua coscienza, non di rado è soggetta ad avere sensi di colpa, di vergogna. Più è sviluppata la coscienza dell'individuo meno attecchirà l'angoscia morale e viceversa.
MECCANISMI DI DIFESA DELL'IO
I meccanismi di difesa sono di diverse
nature:- LA RIMOZIONE: meccanismo inconscio fondamentale che consiste nel respingere e mantenere nell'inconscio alcuni pensieri, immagini, ricordi che sono legati ad una negatività. È stato il primo meccanismo di difesa descritto da Freud già a partire dal 1895, che considerava la rimozione come l'unica possibile spiegazione alla comparsa di un atteggiamento di resistenza; ossia le idee spiacevoli vengono cacciate fuori dalla coscienza e sono tenute a forza in questa posizione emarginata. La terapia consiste nell'indurre il paziente a recuperare sul piano cosciente questo materiale rimosso in modo da affrontarlo ed accettarlo. Quindi dal punto di vista psicoanalitico la rimozione è uno stato di equilibrio tra la carica energetica dell'elemento rimosso e la contro carica che l'io pone in atto per evitare l'emersione del contenuto a livello di coscienza. Da questo scontro ne risulta un indebolimento, l'elemento rimosso acquista
maggiore forza per cercare di emergere. L'indebolimento porta a condizioni di malattia fisica ad esempio febbri prolungate, o da intossicazioni quale per esempio l'etilica, dal sonno, dall'età della pubertà ecc. L'emersione di elementi rimossi generano continue tensioni e questo provoca un grosso dispendio di energia psichica.
❖ LA REPRESSIONE: È un meccanismo di difesa cosciente che si definisce con il reprimere i sentimenti che ci potrebbero far soffrire o spaventare. Questi sentimenti non scompaiono davvero, ma influenzeranno il nostro comportamento e potranno influire nelle relazioni. Se un soggetto dipendesse troppo dalla repressione potrebbe sviluppare un tipo di personalità come ritratta in se stessa, problemi di perdita di contatto con la realtà, potrebbe sviluppare una personalità in cui continua a fare gravi errori nel ricordare nel parlare e così via, oppure potrebbe addirittura sviluppare i sintomi
dell'isteria (il caso di Sabina). Può impedire a una persona con una sordità di tipo isterico di sentire quello che non vuole sentire, o può comportare paralisi isteriche. ❖ FORMAZIONE REATTIVA: è un meccanismo per cui nel caso di ambivalenza di sentimento pulsionale uno dei due termini viene ignorato supervalutando l'altro, ovvero quando un soggetto nonostante riconosca il suo stato d'animo, decide di comportarsi nel modo opposto a quello che sente. Per esempio, un amore esagerato per gli animali potrebbe essere una formazione reattiva esagerata per mascherare degli impulsi sadici contro di essi che l'io teme. l'età in cui il bimbo che inizia a lavarsi ripetutamente le manine. ❖ LA NEGAZIONE: Ovvero negare un attributo di una persona che viene considerata pericolosa e sgradita per il soggetto. Questo meccanismo fu scoperto da Anna Freud (figlia) per cui un bambino che ha paura del padre potrebbe negare questa paura attraverso ilSentendosi più grande. Nega la propria piccola statura e quindi la propria debolezza di fronte al padre. Altro esempio un'artista che teme di entrare in una competizione creativa può negarne il valore e la bravura di un altro artista.
❖ LA PROIEZIONE: il proiettare pensieri che causano angoscia ad altre persone o oggetti del mondo esterno piuttosto che a se stessi. Presuppone innanzitutto un esame non corretto della realtà, perché proietta su un interlocutore desideri e sentimenti propri. Ad esempio "non sono io cattiva e pericolosa ma è lei". Il meccanismo di proiezione ha via libera nei bambini e nella creazione artistica perché i scarsi poteri critici dell'io non può farsi sentir colpevole di un sentimento attribuito a X.
❖ IDENTIFICAZIONE O INTROIEZIONE: identificarsi con un soggetto di cui si subisce il fascino. Questo meccanismo possiamo dire che sia nato con il rito della comunione, ed è il meccanismo
fondamentale in cui l'io debole si appoggia sull'io forte oppresso tale. quindi con caduta dei poteri critici dell'io dipendente e conseguente introiezione diciamo dell'io dominante (capo/leader), cioè, identificarsi con un soggetto presunto forte.❖ LA REGRESSIONE: si presenta quando il dolore o il trauma subito è così forte che non si riesce ad affrontare e si ritorna a uno stadio precedente di comportamento rappresentato dall'infanzia.
❖ LA RAZIONALIZZAZIONE: è un meccanismo usato comunemente, con essa in psicologia si indica la giustificazione di un evento che si è ritenuto angosciante con ragioni esplicative di comodo che servono ad arginare l'angoscia.
❖ SUBLIMAZIONE: è la trasformazione diretta della pulsione in creatività. Permette di reindirizzare sentimenti ed emozioni di una certa portata verso qualcosa di costruttivo. È la trasformazione diretta della pulsione in creatività e ha
Origine dallachimica per cui un composto passa allo stato solido allo stato gassoso così come lapulsione di Leonardo si traduce figurativamente nelle forme misteriche di monnaLisa la famosa Gioconda
IL CERVELLO
Non esiste un cervello uguale a un altro così come le impronte digitali. Tutto il nostro sistema nervoso situato nello spazio apposito del cranio è chiamato Encefalo, mentre il telencefalo è una parte dell’encefalo composta da uno strato esterno (corteccia) che avvolge altri tre piccoli cervelli. La corteccia è lo strato esterno del cervello che costituisce la principale differenza tra l’uomo e le altre creature, spesso 2/3 mm circa e presenta svariate piegature. Il telencefalo quindi è suddiviso in due emisferi privilegianti, il destro ed il sinistro, ed è così suddiviso:
CERVELLO RETTILE: si dice sia la parte più primitiva del nostro cervello che è simile aquello dei rettili, può dare origine a
comportamenti assurdi, aberranti e violenti, quindi in alcuni soggetti aggressivi si pensi che prevalga quella parte di cervello. E la parte più bassa del cervello ed ha la funzione di sopravvivenza ed istinto. (serotonina). Il sistema limbico è situato al centro del cervello, e si occupa delle emozioni, affettività, comportamenti, relazioni e istinti sessuali. È un'area importante nel processo di memoria grazie all'ippocampo (memoria a breve e lungo termine) e all'amigdala ovvero memoria emotiva perché stimolata dalle emozioni. (dopamina). La neo corteccia avvolge i primi due cervelli e si trova più esternamente. Si occupa della razionalità e intuitività, risiedono le capacità di linguaggio e di pensiero. I neurotrasmettitori sono la parte fondamentale che fanno funzionare tutto il sistema, ci sono molte ricerche che legano i neurotrasmettitori e la personalità. Certi neurotrasmettitori hanno un ruoloIl tratto caratteristico fondamentale nello sviluppo e nelle espressioni dei vari tratti caratteri è la capacità di adattarsi e di evolversi.