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INFLUENZE
Francesca De Vietro 2022/2023
Melanie Kleine è una psicologa che come Jung, ha fatto propria la psicanalisi freudiana e ha proposto una visione molto interessante. Secondo Melanie l'attività ludica di un bambino è derivata dal soddisfacimento delle pulsioni e desideri inconsci, quindi la motivazione del gioco è finalizzata a soddisfare. Da questo punto ci ricolleghiamo alla teoria che in nostro SE ha una relazione con un oggetto, ovvero la nostra coscienza sviluppa un interesse ed attrazione per un oggetto su cui proietta le proprie pulsioni, così come avviene nell'attività ludica. Il bambino è attratto da un oggetto con cui poi giocherà e rappresenterà i suoi istinti inconsci. Melanie li descrive come "oggetti-funzione" che rappresentano un fine e il nostro inconscio li classifica come oggetti buoni e cattivi in base alla sua finalità (pulsioni di morte o vita). Ricollegando questa teoria al
metodo Fusco la similitudine avviene tra l'oggetto-funzione e l'opera stessa, ed un ulteriore paragone fra l'oggetto-funzione e personaggi. L'autore, come i bambini attraverso la "sublimazione di Freud", riesce a creare un'opera composta da ambienti e personaggi con la funzione di esprimere e manifestare le dinamiche inconsce. Inoltre, la struttura della narrativa dell'opera letteraria o filmica rappresenta la costruzione interiore della problematica inconscia che tende ad essere risolta dall'autore, quindi attraverso il percorso narrativo di bene/male si arriva alla risoluzione interna del conflitto. Anche gli adulti, con un processo di "proiezione", giocano ad "interpretare un ruolo" e qui avviene il processo creativo-narrativo dove l'autore si può proiettare in un personaggio. Nella vita di tutti i giorni avviene un processo di "transfert/controtransfert" dove si imitano e si recitano delle parti.
ruoli come attori, fra ciò che si vuole essere (identità fantastica) e ciò che si è realmente (identità reale) questi ruoli sono sovrapposti o rovesciati così come nella narrativa. Possiamo collegare questa lettura ai Dubliners dove i protagonisti sono profondamente (ed inconsciamente) rappresentati distrutti e feriti a rappresentare lo stesso inconscio di Joyce. Attraverso la lettura psicodinamica si possono tradurre descrizioni esaustive di situazioni di nevrosi e psicosi e manifestazioni di difese paranoide e difese maniacali. Un altro concetto che ricorre nel metodo Fusco è il "rêverie" concetto di Bion, avviene con una manifestazione di "sogno ad occhi aperti e fantasticheria" come un flash di memoria verso ricordi che ci gratificano. Questo stato mentale di aperta ricezione di tutto quello che può essere collegato a un oggetto amato, spesso nell'uomo è identificato nell'amore verso la mamma. La madre(una guida) è una figura che raccoglie, riversa e proietta le angosce del bambino verso un oggetto con educazione etica e morale. Questo rêverie da adulti può avvenire con la proiezione sugli oggetti come ipotizzato da Melanie. Senza dimenticare il lavoro di Anna Freud che continua le teorie del padre e le estende verso la lettura delle opere, i meccanismi di difesa dell'Io giocano un ruolo fondamentale in ciò che viene detto apertamente e ciò che viene nascosto nella narrazione filmica o letteraria. Il ruolo di attori che svolgiamo nel nostro gioco (Melanie) e il ruolo di guida della madre (Bion) è rappresentato dalla fase di creazione di un SE e un FALSO SE ovvero il nostro modo di essere e l'essere che la madre manipola a seconda delle regole sociali a cui si deve attenere e reprimere il bambino. Ultimo argomento da affrontare è il Simbolo e la funzione che svolge nelle opere, In greco era l'identificazione di una moneta.
ovverouna medaglia con due facce. Il significato era che una faccia rappresenta quello che si vede ed una faccia opposta e nascosta rappresenta il concetto ed il significato celato. Con passare del tempo il simbolo ha assunto vari significati ed interpretazioni, parola utilizzata in diversi contesti da diverse culture, la sua funzione come parola ha diverse finalità e utilizzi, si può definire un termine "pragmatico" di interpretazioni. L'opera può avere diversi simboli consci ed inconsci che rappresentano uno o più significati, variabili sia per l'autore sia per il lettore, ogni soggetto ha la sua esperienza di vita e può avere punti di vista diversi e soggettivi. I simboli in campo di lettura psicoanalitica possono essere naturali (derivati dall'inconscio) e culturali (strutturati dal super-io). Possono avere forme archetipe ovvero forme originarie create dall'inconscio collettivo dell'essere umano secondo laPsicanalisi Junghiana, ovvero simboli condivisi da una società in un determinato contesto storico.
METODO FUSCO
Il metodo Fusco è applicato all'opera Dubliners di Joyce e lo analizza in quattro parti. La prima parte riguarda sulla psicodinamica della mente narrativa, modelli di psicologia della letteratura, la quarta parte il metodo applicato sui racconti di Joyce andando alle conclusioni. Il metodo è una linea guida per la lettura psicologica del metodo letterario. La psicocritica dell'opera è arricchita da considerazioni psicologica e psicopatologica spesso importante per interpretare il testo, la vera teoria interpretativa del metodo non è concreto se non solo nella letteratura. La ricerca recente del proff. Fusco ha influenzato un articolo "proposta di metodologia psicologica di testi letterari" 1982 n.21 e sono indicati per la prima volta le linee guida per leggere i testi letterari, una sorta di psicoanalisi della lettura.
nonspiegabile attraverso la lettura psicoanalitica ma solo attraverso questo metodo.
Ogni situazione e personaggio sono affrontati con una visione che tende a interpretare il fine e la situazione oltre gli elementi motivazionali dell'autore. Si affrontano gli elementi oggettivi per interpretarli oltre l'apparenza e la motivazione creativa, il tutto è molto ipotetico ed ha creato il campo di ricerca letterario, fondatore della disciplina di "psicologia in arte e letteratura" in Italia: "La ricerca delle motivazioni psicologiche che hanno portato l'autore a creare situazioni e personaggi".
Diversamente dalla psicoanalisi della letteratura non parte da un presupposto stereotipato della motivazione ma parte dal principio che l'artista crea l'opera attraverso i suoi poteri mentali, coscienziali, emotivi ed inconsci, tanto che la psicopatologia influenza e si ingloba nell'opera, valorizza il contributo dell'inconscio dei.
Centri emozionali e i contenuti inconsci della mente
La differenza quindi è che la lettura non ha aspetti normativi. La linea seguita dal professore è quella di Silvano Arieti uno psichiatra che introdusse il pensiero terziario, la sintesi degli elementi inconsci che rappresentano la creatività dell'artista, una "sintesi magica" dei due processi. L'io dell'artista è sempre presente, molto forte per arrivare alla creazione dell'opera attraverso gli istinti, arrivando al fine. In alcuni casi prevale una delle componenti inconsce o emotiva dell'opera che trasmetterà comunque qualcosa. La ricerca tenta di chiarificare il messaggio concettuale dei contenuti spesso non comprensibili alla prima lettura dell'opera, una ricerca che tenta di chiarificare i contenuti concettuali spesso celati e non comprensibili. La psicologia così si collega alla letteratura, come diceva Pirandello: "ci sono creature vive che
si prestano ad una analisi psicologica più interessanti di altri". Molte personalità dei personaggi sono più complesse dell'autore stesso. Secondo questo metodo è impossibile conoscere un autore senza aver letto tutte le sue opere. Es. L'autore Khafka ha una tragicità e una angoscia nelle sue opere come la sua personalità, ma in una sua opera c'è un accenno di affetto interumana; quindi, per comprenderlo meglio bisogna studiare a fondo tutte le sue opere. Spesso l'io cosciente non è il creatore ma è solo il traduttore delle emozioni e motivazioni inconsce di cui l'io stesso non è cosciente. Il primo punto di partenza dell'indagine psicologica è che l'opera d'arte è l'espressione globale della mente dell'artista e il protagonista non è l'io cosciente, spesso succede che l'artista stesso non capisca il comportamento dei suoi.stessi protagonisti, ad esempio, in apertocontrasto con quello dell’artista. In questo modo il lettore riesce a interpretare le contraddizioni fra autore e personaggio. Es. Dante un credente ortodosso, ha pietà di Paolo e Francesca a livello cosciente, anche se hanno una pena divina meritata, polemizza indirettamente Dio ma l’io cosciente dell’artista non se ne rende conto perché solo tradotta e non concepita dall’io. L’ulteriore tassello nella chiave di lettura potrebbe essere la lettura freudiana della persona in chiave psicologica. La lettura psicologica può essere utile ad ognuno di noi soprattutto a chi soffre di patologie psichiche, anche per renderli coscienti che alcuni elementi nella loro psiche possano essere pericolosi, quindi la lettura può diventare una cura, come credeva Aristotele. Per guarire un malato psichico la terapia deve prevedere una tragedia e commedia che i pazienti nevrotici possano immedesimarsi e comprendere.Livello coscienziali a livello di encefalo alcunielementi. Per conoscere l'opera, l'analisi di deve basare sulle metafore ed analogienel contesto della singola opera e l'opera omnia, oltre che la biografia e ilcontesto/ambiente in cui opera e si è formato. I fini essenziali sono:
- Chiarificare i contenuti e messaggi artistici percepibili solo in chiave psicologica.
- Far riaffiorare nella coscienza del lettore elementi che non sarebbero conosciutidallo stesso lettore senza quella opera, svolge una sorta di catarsi Freudiana, dirivelazione. Lo stesso artista trova se stesso attraverso altri autori. Molti elementi simettono in sintonia con elementi inconsci nella mente del lettore, che vengonoemersi. L'immagine stimolo agisce da catalizzatore chimico nel lettoredeterminando un processo psichico che non sarebbe avvenuto diversamente.
- Arricchire il testo letterario di concetti ed elementi apparentementeincomprensibili.
Lo psicologo si affianca al critico.
letterario dando un contributo di lettura, si poggia sul metodo ed ulteriori riflessioni. Anche le dinamiche scientifiche e psichiche dell'artista sono esplorate attraverso l'uso di simboli e metafore.