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Cap 7 – Il diritto internazionale contemporaneo risponde all'etica della cura?
Giannelli esplora il rapporto tra il diritto internazionale contemporaneo e l'etica della cura. L'autrice affronta il tema della cura nel contesto dell'ordine internazionale e delle relazioni tra gli Stati, cercando di capire se il diritto internazionale risponde alle esigenze di cura delle persone e delle comunità.
Giannelli parte analizzando il concetto di cura nel diritto internazionale, affermando che questo è spesso associato alla protezione dei diritti umani e alla tutela dei gruppi vulnerabili, come le donne, i bambini e le minoranze.
Tuttavia, l'autrice sostiene che il diritto internazionale ha ancora molta strada da fare per rispondere in modo adeguato alle esigenze di cura delle persone e delle comunità.
In particolare, Giannelli critica la visione individualistica e stato-centrica del diritto internazionale, che spesso si concentra sulla tutela dei
diritti individuali e della sovranità degli Stati, trascurando le esigenze di cura delle comunità e delle persone. Secondo l'autrice, il diritto internazionale dovrebbe invece assumere un approccio più solidale e orientato al benessere collettivo, che tenga conto delle relazioni tra le persone e le comunità. Giannelli sostiene inoltre che il diritto internazionale dovrebbe assumere un approccio più sensibile alle questioni di genere e alle dinamiche di potere che spesso sottendono alle relazioni tra gli Stati. In particolare, l'autrice critica la tendenza del diritto internazionale a ignorare le violenze di genere e le disuguaglianze strutturali che affliggono le donne e le minoranze, nonché le conseguenze delle guerre e dei conflitti armati sulle donne e i bambini. Infine, Giannelli esplora il ruolo del diritto internazionale nell'affrontare le emergenze globali, come la pandemia da COVID-19 e il cambiamento climatico. L'autricesostiene che il diritto internazionale dovrebbe assumere un approccio basato sulla cura e sulla solidarietà, che prenda in considerazione le esigenze delle persone e delle comunità più vulnerabili. In particolare, Giannelli propone di adottare un approccio basato sui diritti umani e sulla giustizia sociale, che promuova la collaborazione tra gli Stati e la solidarietà tra i popoli. Recentemente alcune critiche al diritto internazionale contemporaneo hanno sostenuto che esso abbia contribuito a promuovere modelli economici globali sbilanciati e ingiusti. In particolare, si ritiene che il diritto internazionale abbia favorito la diffusione di un sistema economico basato sul libero mercato e sulla liberalizzazione dei flussi commerciali, senza preoccuparsi abbastanza dei suoi effetti sulle persone e sull'ambiente. Secondo questi critici, il diritto internazionale ha consentito alle grandi imprese multinazionali di esercitare un potere economico e politico enorme suifine di garantire una maggiore giustizia sociale ed economica.Paesi in cui operano, a scapito della sovranità degli Stati e della tutela dei diritti umani. Inoltre, si sostiene che il diritto internazionale non abbia sviluppato meccanismi sufficienti per garantire una distribuzione equa dei benefici della globalizzazione, portando a una crescente disuguaglianza economica e sociale a livello globale.
Alcuni hanno anche accusato il diritto internazionale di essere troppo favorevole ai paesi ricchi e sviluppati, a scapito dei paesi poveri e meno sviluppati. Ad esempio, si ritiene che il sistema di arbitrato degli investimenti, che consente alle imprese di citare in giudizio i governi stranieri per danni causati da politiche pubbliche, abbia favorito i diritti delle imprese multinazionali a discapito della sovranità dei paesi ospitanti e dei diritti delle comunità locali.
In generale, questi critici sostengono che il diritto internazionale debba assumere una prospettiva più critica nei confronti del sistema economico globale, al fine di garantire una maggiore giustizia sociale ed economica.
1 - Giustizia economica e sociale a livello globale
La giustizia economica e sociale a livello globale è un obiettivo fondamentale per promuovere il benessere delle persone e proteggere l'ambiente. È importante garantire che le risorse siano distribuite equamente e che tutti abbiano accesso alle opportunità necessarie per prosperare. Inoltre, è essenziale adottare politiche e pratiche che riducano le disuguaglianze e promuovano la solidarietà tra i popoli.
2 - Relazioni internazionali ed etica della cura
Spesso la cura è considerata un valore legato alla sfera privata, mentre le relazioni internazionali sono tradizionalmente incentrate sulla politica e sulla sicurezza. Tuttavia, l'etica della cura può svolgere un ruolo importante anche nelle relazioni internazionali. Essa può contribuire a promuovere la giustizia sociale, la solidarietà e la responsabilità verso gli altri.
Per questo motivo, è proposto di adottare un'etica della cura anche nelle relazioni internazionali. Questo approccio si basa sull'attenzione e la cura verso gli altri e sull'assunzione di responsabilità nei loro confronti. È necessario superare la concezione tradizionale delle relazioni internazionali, che si focalizza principalmente sulla politica e sulla sicurezza, e integrare l'etica della cura come un valore fondamentale.
relazioniinternazionali come gioco di potere e di interesse nazionale, e di adottare invece una visione più inclusiva e solidale delle relazioni tra gli Stati. In questo senso, l'autrice sostiene che l'etica della cura può contribuire a promuovere la pace, la solidarietà e la giustizia globale, attraverso l'attenzione alle esigenze dei più deboli e vulnerabili, la promozione della cooperazione internazionale e il rispetto dei diritti umani. La differenza tra l'etica della cura e il diritto internazionale è che quest'ultimo assicura pari uguaglianze in base agli accordi ratificati da parte dello Stato, invece l'etica della cura assicura pari uguaglianza a tutti i soggetti. Se queste due prospettive interagissero collaborando assieme, il diritto internazionale potrebbe fornire un quadro giuridico per proteggere i diritti umani e promuovere la giustizia sociale a livello globale, mentre l'etica della cura potrebbesottolineare l'importanza dell'attenzione e della cura verso gli altri nella pratica quotidiana. In questo modo, l'etica della cura potrebbe informare le politiche e le pratiche del diritto internazionale, contribuendo a promuovere una maggiore attenzione alle esigenze dei singoli individui e delle comunità vulnerabili. Allo stesso tempo, il diritto internazionale potrebbe offrire un quadro istituzionale e giuridico per garantire l'applicazione dei principi dell'etica della cura. In altre parole, la cooperazione tra l'etica della cura e il diritto internazionale potrebbe portare ad una visione più equilibrata e globale dei diritti umani e della giustizia sociale, che tiene conto delle esigenze dei singoli individui e delle comunità, così come degli interessi degli Stati e della comunità internazionale. 3 - Una valutazione delle norme internazionali nella prospettiva dell'etica della cura Giannelli esplora come le normeinternazionali degli Stati, che spesso privilegiano il proprio interesse nazionale a discapito degli altri soggetti coinvolti. L'etica della cura potrebbe quindi promuovere una maggiore attenzione e considerazione per le esigenze e i diritti di tutti i soggetti coinvolti, contribuendo a ridurre le disuguaglianze e a favorire una maggiore equità nelle relazioni internazionali. Inoltre, l'etica della cura potrebbe anche influenzare la definizione e l'applicazione delle norme internazionali. Ad esempio, potrebbe spingere verso una maggiore tutela dei diritti umani e dei diritti delle minoranze, così come una maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e alla protezione dei migranti. In questo modo, l'etica della cura potrebbe contribuire a rendere il diritto internazionale più sensibile alle esigenze e alle sfide del mondo contemporaneo. In conclusione, l'etica della cura potrebbe rappresentare un'importante prospettiva per la valutazione e l'applicazione del diritto internazionale. Promuovendo l'empatia, la solidarietà e la giustizia sociale, potrebbe contribuire a costruire un sistema internazionale più equo, inclusivo e rispettoso dei diritti di tutti i soggetti coinvolti.unilaterali degli Stati più forti. Le norme internazionali, sebbene non perfette, sono state sviluppate per tutelare la pace, la sicurezza e i diritti umani degli Stati e dei loro cittadini, e spesso sono utilizzate come strumento per limitare l'uso della forza e l'imposizione di politiche economiche dannose per altri Stati.
Nella prospettiva dell'etica della cura, le norme internazionali potrebbero quindi funzionare come un deterrente contro l'aggressione e l'egemonia degli Stati più forti, tutelando la condizione degli altri Stati e dei loro cittadini. In questo senso, l'etica della cura potrebbe essere vista come una forza di equilibrio nel sistema internazionale, promuovendo la cooperazione, la solidarietà e la giustizia sociale.
L'etica della cura ha rappresentato l'esigenza giuridica di assumere obblighi cd “erga omnes” che vedono titolari tutti gli Stati della comunità internazionale partecipare
All'adempimento dell'obbligo. Così, per esempio, in caso di violazione sorge un rapporto di responsabilità multilaterale. Moltiplicando i soggetti interessati all'adempimento, il diritto internazionale cerca di superare la discrezionalità che gli Stati possiedono di adempimento o meno dei diritti di cui sono titolari, riducendo la probabilità che la violazione rimanga senza conseguenze.
5 - "Il diritto internazionale contemporaneo risponde all'etica della cura?"
Giannelli affronta la questione se sia realistico pensare ad un superamento del sistema giuridico internazionale a favore della realizzazione dell'etica della cura.
Giannelli sostiene che, sebbene sia importante promuovere una maggiore attenzione verso l'altro nella gestione dei rapporti internazionali, sarebbe irrealistico pensare di superare completamente il sistema giuridico internazionale in favore dell'etica della cura. Infatti, il diritto internazionale
è essenziale per regolare le relazioni tra gli Stati e per garantire la pace e la stabilità a livello globale. Tuttavia, Giannelli sostiene che è possibile integrare l'etica della cura nel sistema giuridico internazionale, ad esempio attraverso l'adozione di norme che promuovano la cooperazione e l'attenzione verso l'altro. Inoltre, sarebbe importante promuovere una maggiore consapevolezza dell'importanza dell'etica della cura tra i decisori politici e i giuristi internazionali. In sostanza, l'autrice ritiene che l'etica della cura non debba essere vista come un'alternativa al sistema giuridico internazionale, ma piuttosto come un valore da integrare e promuovere all'interno di quest'ultimo. L'etica della cura, come sottolineato in precedenza, critica la nozione di titolarità di diritti, di giustizia quale affermazione di schemi morali fissi ed uguali per tutti, del presupposto della libertà e.parità contrattuale trapari. Questo punto di vista si avvicina molto ad alcuni aspetti della critica marxiana, la quale mette indiscussione l'idea di una giustizia universale che si applica ugualmente a tutti gli individui e che si basa sulla proprietà.