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VIII. FRANCIA. IL PARLAMENTARISMO A SUPREMAZIA PARLAMENTARE

La nascita della quinta repubblica

La Quinta Repubblica nasce nel 1958 quando de Gaulle fu investito alla carica di presidente del consiglio con il compito di revisionare a livello generale la Costituzione del 1946.

Semipresidenziale

Il sistema di governo francese è oggi definito ed è caratterizzato da:

  1. presidente eletto con voto popolare al quale sono attribuiti consistenti poteri;
  2. coesistenza di premier e gabinetto soggetti alla fiducia dell'Assemblea.

Quando le elezioni legislative portano alla formazione di una maggioranza parlamentare avversa alla coabitazione, quella del presidente in carica si verifica la cosiddetta "coabitazione" nella quale il ruolo del presidente viene ridimensionato, ma che, tuttavia, mantiene le prerogative che la Costituzione gli garantisce che lo differenziano dal capo di una Repubblica parlamentare.

Con la riforma costituzionale del 2000 la durata del mandato presidenziale viene ridotto da sette a cinque anni.

equiparandola a quella dell'assemblea nazionale.

Partecipazione politica e partiti: dal rassemblement alle primarie

Fino al 1990 i partiti non disponevano di un proprio statuto giuridico e si organizzavano in semplici associazioni. Alla fine degli anni '80 partiti poco influenti, incapaci di creare programmi, di mobilitare militanti e sedurre elettori.

In Francia il cleavage destra-sinistra nasconde la permanenza di altre fratture quali:

  • élite statali - chiesa cattolica;
  • centro - periferie (in parte assorbita dalla prima, poiché le periferie con le più forti identità regionali come la Bretagna e l'Alsazia, erano quelle dove il cattolicesimo costituiva la cultura dominante).

La difesa degli interessi cattolici da parte della destra è stata indicata come la spiegazione dell'assenza di un partito confessionale, nonostante la rilevanza della frattura tra Stato e chiesa.

A partire dagli anni '70 il quadro delle

fratture comincia a complicarsi e si individuano cinque nuove fratture: a) chi si sente vittima dei processi di modernizzazione e chi li ritiene essere un'opportunità; b) chi vede l'apertura internazionale come un'occasione e chi la teme proponendo un orientamento verso la dimensione nazionale e protezionistica; c) sostenitori del liberalismo culturale e sostenitori del recupero dei valori tradizionali; d) territori che hanno subito marginalizzazione a causa della modernizzazione e centri urbani; e) forze politiche tradizionali ancorate a una cultura di governo e movimenti antipolitici. Dal punto di vista organizzativo i partiti francesi hanno sempre presentato la mantenendo molti tratti della rappresentanza notabile e non sono riusciti a radicarsi in modo significativo nella società. Si è adottata l'espressione per il sistema politico francese, intendendo l'esistenza di due poli, uno di destra o di sinistra.formati entrambi da due partiti con una forza più o meno equivalente: Rassemblement pour la Republique Rpr: I. frutto di una precedente fusione di diversi movimenti gollisti che, durante gli anni '80, aumentò il proprio consenso elettorale e la propria membership con uno spostamento verso destra del programma; in grado di arrivare al secondo turno nelle presidenziali ma poco successo al turno parlamentare. Union pour la Democratie française Udf: II. costituita nel 1978 come federazione di formazioni di tradizione cristiano-democratica e liberale, nella quale confluirono le componenti moderate della destra non gollista; nel 2002 il presidente Chirac annunciò la creazione di un nuovo grande partito, l'Union per la Majorité Présidentielle, nella quale confluirono oltre al Rpr, una parte consistente dell'Udf; successivamente il partito ha di nuovo cambiato denominazione assumendo il nome di Les Republicains. Partito socialista Ps: III. rispetto agli altri partiti.elettorato francese, grazie anche alla leadership di Marine Le Pen. Ha ottenuto risultati significativi nelle elezioni presidenziali del 2017, arrivando al ballottaggio contro Macron, e nelle elezioni europee del 2019, diventando il primo partito francese al Parlamento europeo.

piano locale e regionale grazie anche al rinnovamento generazionale accompagnato da un adattamento ideologico allontanandosi, sul piano retorico, dai toni e dai contenuti più estremisti.

-> Socialisti e neogollisti rimangono comunque i protagonisti del sistema partitico francese.

La competizione elettorale: erosione dal centro e consolidamento del bipolarismo 15fi fl fi fl fl fi

La trasformazione del sistema partitico tra Quarta e Quinta repubblica è anche la conseguenza del sistema uninominale maggioritario a due turni delle leggi elettorali: il adottato per l'elezione dell'Assemblea nazionale (camera bassa) ha contribuito a rendere bipolare la competizione, con la scomparsa del centro.

-> i partiti sono forzati a ricercare accordi elettorali per presentare candidati comuni già al primo turno, oppure a negoziare la reciproca "desistenza" al secondo turno a favore del candidato meglio piazzato al primo turno.

A sinistra la disciplina repubblicana ha

consentito accordi al secondo turno tra socialisti e comunisti, mentre a destra le candidature comuni al primo turno hanno rappresentato la regola. Per quanto riguarda l'elezione diretta del presidente della Repubblica, la struttura bipolare ha prodotto una strutturazione dei partiti e dell'elettorato attorno ad essi. La formula maggioritaria ha anche contribuito a ridurre la frammentazione della rappresentanza, incentivando i partiti ad aggregarsi: dal multipartitismo estremo della Quarta Repubblica a quello limitato della Quinta negli anni '70. Il governo: concentrazione del potere esecutivo e razionalizzazione del parlamentarismo La Costituzione prevede che il presidente nomini e ponga fine alle funzioni dei membri del governo su proposta del primo ministro; in un contesto in cui entrambe le figure godono di ampia autonomia nella scelta dei membri di governo, il loro peso relativo dipende dalla concordanza o meno delle maggioranze. Nei casi di coabitazione il presidente non ha

Rinunciato ad esercitare la sua influenza, nonostante la composizione del governo fosse a carico del primo ministro, ed in alcuni casi la rinuncia a nominare certe personalità da parte del primo ministro fu attribuita all'esercizio di un potere presidenziale.

Il fenomeno della presidenza governante si è ampliato durante la presidenza Sarkozy, il quale intervenne in modo diretto nella formazione dei governi, ma sembra essersi attenuato durante la presidenza Hollande.

Il Consiglio dei ministri, presieduto dal presidente della Repubblica, è il luogo di informazione sugli affari dello stato e costituisce l'occasione per il presidente e il primo ministro di esprimere preferenze, indicare orientamenti e dare direttive; le sue deliberazioni rappresentano l'ultima tappa dei processi decisionali più importanti come quelli che portano ai progetti di leggi e ordinanze.

Per quanto riguarda il primo ministro, non è da considerarsi un primus inter pares in quanto:

la sua azione è resa e cace da una serie di formazioni interministeriali da lui convocate epresiedute, dal carattere permanente o occasionale, tenute su questioni speci che;- ha il potere di inviare istruzioni agli altri membri dell'esecutivo;- ha funzione di arbitro nei con itti interministeriali. È aiutato nel suo compito da due istanze:

  1. una amministrativa il Segretario Generale del governo (con compiti di coordinamento giuridicoe delle procedure dell'attività di governo);
  2. l'altra politica Gabinetto del Primo Ministro corrispondente politico del Segretariato Generale16fi ffi fl ff ff fi fi fi fl

Rapporti tra esecutivo e legislativo: il ruolo decisionale del parlamento è ridimensionato e la sua iniziativa legislativa è limitata alladisposizione. La Costituzione del '58 ha previsto una serie di strumenti in mano al governo per forzare lavote bloqué: volontà delle assemblee-> su richiesta del governo,

l'Assemblea si pronuncia sull'insieme del testo o di una parte di esso con i soli emendamenti proposti o adottati dal governo. Altro mezzo analogo è quello della sfiducia presunta. Altro mezzo analogo è quello della sfiducia presunta, che prevede che il primo ministro possa impegnare la responsabilità del governo su un testo considerato adottato se entro 24 ore non interviene una mozione di sfiducia: la sfiducia dell'Assemblea è quindi presunta e nel silenzio dei deputati il testo risulta approvato. Il rapporto tra governi e partiti, che li sostengono in Francia, è tipico del modello delle democrazie competitive con governi di derivazione elettorale, nei quali i leader del partito tendono ad impegnarsi direttamente nell'esecutivo e quest'ultimo assume una notevole autonomia rispetto al marito extraparlamentare. I ministri inoltre devono la loro carica più alla volontà del presidente e del primo ministro più che ai negoziati inter o intrapartitici. L'élite burocraticasovrapposizione tra classe politica si realizza: - attraverso la cooperazione tra personale politico e alta dirigenza pubblica, un alto numero di funzionari partecipano ai processi di decisione politica e di elaborazione delle politiche pubbliche anche all'interno di organismi creati in vista del coordinamento delle politiche pubbliche al vertice dello stato (comitati e riunioni interministeriali); - con il passaggio dalla carriera amministrativa a quella politica. Il parlamento: un bicameralismo asimmetrico e disomogeneo Il bicameralismo francese è asimmetrico e disomogeneo: asimmetrico a) perché, pur partecipando il Senato al processo legislativo, in caso di disaccordo tra le due camere è all'Assemblea nazionale che è attribuita l'ultima parola; un solo voto negativo dell'Assemblea costringe il governo a presentare le dimissioni. disomogeneo b) perché le due camere sono formate co
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Publisher
A.A. 2022-2023
29 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dowomcv di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Politica comparata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Della Sala Vincenzo.