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LA POVERTà IN ITALIA
La povertà è l'esito delle forme di regolazione dei processi sociali che definiscono i pacchetti di risorse a disposizione delle persone e le relative condizioni di uso, esponendo individui e famiglie a differenti rischi di povertà. Sono i modelli di famiglia e di solidarietà collettiva i sistemi di protezione sociale, le norme e le rappresentazioni sociali che in parte sono il prodotto di quei modelli e in parte ne costituiscono la base di legittimazione. Le tendenze demografiche e del mercato del lavoro e il modo in cui tali fattori interagiscono tra loro a definire i gruppi sociali che corrono i maggiori rischi di ritrovarsi in povertà.
È questo che intendiamo per regime di povertà: una specifica combinazione di strutture familiari, sistemi di welfare, caratteristiche del mercato del lavoro formale e informale e dei sistemi di relazioni industriali, relative alla solidarietà familiare. L'incidenza della povertà, la sua composizione e le modalità e
frequenza con le quali si manifesta dipendono dalla peculiare combinazione interazioni di questi fattori. Per mostrare in che cosa consiste il nostro approccio, poniamo a confronto l'Italia e la Danimarca. Nel 2019 l'incidenza della povertà era pari al 20% In Italia e al 12% in Danimarca. Nel caso delle famiglie con almeno tre figli minorenni la differenza tra i due paesi era ancora più ampia. In Italia le famiglie con figli minorenni presentano un rischio di povertà maggiore rispetto alle famiglie che non ne hanno, mentre in Danimarca accade esattamente il contrario. In Danimarca gli adulti soli al di sotto dei 65 anni costituiscono il gruppo sociale maggiormente a rischio. Il diverso rischio tra le famiglie con e senza figli minorenni dipende dagli specifici modelli di partecipazione delle donne al mercato del lavoro, dall'età di uscita dalla famiglia dei genitori e dai tassi di divorzio. Di grande rilevanza sono anche differenti assetti delle politiche per la conciliazione famiglia-lavoro.
Voi il divario nel rischio di povertà tra nativi e stranieri è presente ovunque. Più basta è l'economia inform maggiore è la quota di popolazione a rischio di bassi salari ed occupazione non protetta-una caratteristica propria di molti paesi in via di sviluppo ma anche nelle aree più povere dei paesi mediterranei come il nostro Mezzogiorno.
La cornice analitica
Polanyi distingue tre principi che regolano storicamente la distribuzione delle risorse in una determinata società: reciprocità, redistribuzione e scambio di mercato. Ma le diverse società variano anche in relazione alle specifiche forme istituzionali che i tre principi assumono. Tutti i paesi dell’Europa occidentale appartengono a un modello di regolazione comune e spesso chiamato “Welfare capitalism”. Questo modello si è sviluppato dopo la seconda guerra mondiale e mostra una combinazione di diversi elementi: economia di mercato, centralità dello Stato nel governo delle forze economiche, politiche