vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La spinta verso la migrazione
I minori non accompagnati non sono una rarità ma è un tema attualissimo, ad ogni sbarco o immigrazione si parla sempre di minori soli. Le figure dei minori migratori sono suddivise in 4 tipologie e a sua volta ci sono 4 motivazioni che li fanno classificare in queste tipologie. Si parte dal presupposto che dietro questi minori c'è sempre una famiglia distante da cui arrivano, e ciò rende complessa la situazione ed incide le dinamiche psicologiche. La famiglia rientrando nel profilo dei minori deve essere inclusa nel percorso intrapreso dall'educatore per il benessere psichico del minore. Si deve cercare di comprendere ed assicurare un legame emotivo ed affettivo, una connessione con la famiglia lontana, anche solo attraverso delle chiamate, un rapporto a distanza che diventa necessità. La figura della famiglia è presente ed assente nella loro vita, una presenza psicologica ed emotiva ed una assenza fisica, creano
Un equilibrio psicologico precario. I bisogni di questi minori è di avere materialmente delle figure adulte di riferimento (educatori) che creano un contatto ed un legame che li aiuti ad andare avanti. Quali sono le motivazioni per cui cominciano a migrare quindi? Perché le persone migrano? Dato che si considera sempre (o quasi) una famiglia dietro la figura del minore, sicuramente si può parlare di SPINTA che può avere molteplici ragioni già nominate..PUSH E PULL FACTORS fattori opposti ed oggettivi che spingono/attraggono alla migrazione: mancanza di diritti, politici, economici, psicologici ecc..FATTORI SOGGETTIVI motivazioni personali e individuali del singolo individuo. Si devono prendere in considerazione perché non tutta la società migra, non c'è lo svuotamento completo ma solo una parte della popolazione migra. Non tutti fuggono. Di solito ci sono diversi insediamenti da cui derivano i minori, gruppi nazionali, comunità che
Sono storiche nella storia dell'Italia in quanto molti connazionali costituiscono la nostra popolazione, inoltre le statistiche hanno riscontrato queste forti motivazioni, la provenienza Nazionale gioca un ruolo fondamentale nel loro percorso:
ALBANIA: (studio e lavoro) profonda crisi economica, ha causato abbandono scolastico, sfruttamento lavorativo e ingresso nell'illegalità, sono soprattutto minori lavoratori, ma anche in cerca di studio, le famiglie vedono l'Italia come un collegio formativo. Iniziano a migrare negli anni '90, ci fu il crollo del regime comunista che portò una crisi economica-sociale e politica dell'unione sovietica (URS). Il passaggio fu difficile e richiese molti anni di crisi, si cercava di aspirare al meglio invece di vivere in una società divisa. Questa motivazione PUSH spinse molti minori non accompagnati ad emigrare per motivazioni come studio e lavoro. Inoltre, un'ampia fetta di minori sono vittime di
società criminali e traffici umani. In questo specifico caso, è stato inserito il progetto di rimpatrio accompagnato, attraverso una formazione lavorativa per un reinserimento in patria. MAROCCO: (libertà) Molti MSNA affrontano il viaggio per i loro familiari. La scarsa scolarizzazione, la disaffiliazione, la povertà, l'illegalità, spesso coincidono con minori abbandonati a se stessi e soli. Altri invece hanno una situazione familiare fortemente problematica, altri ancora già in patria vivevano di strada, abituati a sopravvivere senza famiglia. Sono figure più difficili da gestire dato il loro retroscena. La loro cultura impone che molte cose nostre di uso quotidiano corrispondono per loro cose illecite e tabù, quindi si cerca la libertà. Questa libertà comporta alla DISAFFILIAZIONE percorso di allontanamento e disconoscimento del figlio alla famiglia di appartenenza, è una cosa impensabile allontanarsi dalla.propriacultura e dai propri ideali. Non essendo contenuti dalla famiglia, non avendo più limiti, incorrono anche in tante illegalità con risvolti a volte penali, e qui si cerca una figura educativa che può diventare un contenitore emotivo (dinamica difficoltosa)...
ROMANIA: (povertà) Le immigrazioni sono cominciate molto più tardi circa nel 2000-2007 ed in pochissimi anni sono diventati i minori non accompagnati più presenti in Italia per poi finire nello sparire completamente, un fenomeno mai successo. Il fenomeno si focalizza sullo status comunitario. La forte povertà e la disindustrializzazione del paese, le conseguenti città rurali abitate, spinge alla necessità di fuga dal paese senza un progetto migratorio preciso. In breve la Romania è entrata nell'unione europea, quindi per legge non è più un paese extraeuropeo ed i minori non hanno potuto più beneficiare delle tutele degli altri migranti. La
gestione specifica della questione stipulata dall'Italia e la Romania era dirimandare in patria i minori (paradosso). I minorenni migrati in maniera ufficiale sono stati rimandati indietro, un'altra parte scoraggiata non è partita e l'ultima parte è migrata in maniera non ufficiale. È stato aggiunto un programma formativo lavorativo per il rimpatrio accompagnato appoggiati anche dalla rete connazionale Italiana. AFGHANISTAN: (guerra) una motivazione fortemente bellica della durata di +40 anni, tutti rientrano nei minori non accompagnati che rientrano nel programma di asilo e protezione. Una piccola quantità di minori riesce a raggiungere l'Italia, il lungo viaggio mette alla prova la loro sopravvivenza. Ci sono intere generazioni nate sotto un conflitto bellico, caratterizzate fin dall'iniziale invasione della Russia, dinamiche di terrorismo internazionale, guerra contro gli USA ecc. Questo comporta migrazione durate anni interi, travagliate, sofferte.pericoloso e traumatico. Chi ci rimette sono i civili, proprio i minori, specialmente minori di sesso femminile. Probabilmente affrontano il percorso migratorio più difficile degli altri. La modalità di viaggio può essere via mare e via terra. Arrivano con diversi mezzi in base anche alla disperazione della loro situazione. Spesso dietro ci sono associazioni a delinquere internazionali, create anche dagli stessi europee a volte, quindi per motivazioni anche politiche, creano vie di "fuga" per questi minori con scopi di retro. Le tratte possono essere lunghe composte da varie tappe, dove si cerca anche lavoro per arrivare alla tappa prestabilita. In Italia si può arrivare per confine o per mare. Per molti l'Italia è solo un transito o anche la meta.
POLITICHE DI INTEGRAZIONE IN ITALIA ED EUROPA
La questione dei MSNA è trattata da diversi enti ma nello specifico da quello locale "il comune" negli anni '70 circa, la
responsabilità era della regione. Quindi il servizio sociale (con a competenza di gestione dei minori tramite strutture di accoglienza ecc.) è una questione che è gestita dalla regione ed affidata dal comune. È un processo di decentramento amministrativo con lo scopo di avere maggiore controllo ed organizzazione ma ciò ha creato un effetto contrario, le misure prese sono spesso poco efficaci e non rispondono alle reali esigenze dei minori migranti. Genericamente parlando, a prescindere dalle tipologie e motivazioni di migrazioni possono succedere due casi durante il viaggio, o il viaggio ha una tragica fine o si arriva a destinazione. Trattando l'argomento dell'arrivo specificamente in Italia succedono a sua volta due tipologie di conseguenze: - Il respingimento: (zona grigia) episodio raro di minori respinti all'arrivo della frontiera ed avviene senza tutela legale. Nello specifico l'espulsione avviene quando si è arrivati all'interno della frontiera e non avendo i requisiti si viene immediatamente respinti senza alcuna possibilità di richiedere asilo o protezione. - L'accoglienza: (zona bianca) episodio più comune di minori accolti all'arrivo della frontiera ed avviene con tutela legale. Nello specifico l'accoglienza avviene quando si è arrivati all'interno della frontiera e si viene presi in carico dalle autorità competenti che provvedono a fornire assistenza, protezione e supporto socio-educativo.espulsi ed essendo una procedura legale si può ricorrere al reclamo. Il respingimento avviene prima dell'entrare in frontiera, è come se non fossero mai arrivati. Qui si impedisce il diritto di asilo, la tutela o lo status di rifugiato. Il principio di non respingimento è stato emanato col consiglio di Ginevra nel 1951, dove si deve accogliere ed ascoltare la motivazione specialmente per i rifugiati, concedendogli i diritti che gli spettano, e poi decidere se attuare l'espulsione.
Trattenuti nei centri di accoglienza: inizialmente i migranti venivano contati a prescindere dell'età quindi minori ed adulti fanno parte di un unico gruppo. I centri di accoglienza non erano preparati per svolgere il loro compito ed inseguono intervengono due enti:
- Nel 2006 Amnesty international (diritti umani) definì queste procedure come una privazione di libertà, il centro attua una vera e propria "detenzione" quindi pubblica una denuncia
In caso di flagranza di reato, attraverso la loro vita di strada, la mancanza di documenti, la segnalazione. Può succedere che i stessi minori confondano o non sappiano la loro età dichiarata, ad esempio in alcune parti dell'Africa le nascite non vengono registrate e legalmente i bambini non esistono, un caso tragico e traumatico da cui devono fuggire. Esistono degli strumenti ed esami medici con margini di errori, che possono identificare una età approssimata, solo in casi necessari ma nel consueto si arrotonda sempre nella minore età. Può anche succedere che i maggiorenni si dichiarano minori per maggiore protezione e minorenni che si dichiarano maggiorenni per maggiore considerazione e attenzione. Certe volte succede che vogliono raggiungere un centro di accoglienza specifico per il passaparola.
PROCEDURE STANDARD DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La prima accoglienza si svolge attraverso il permesso di soggiorno per minore età rilasciato dalla
La questura per la minore età e non accompagnato. Dopo la struttura dipri