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Caratteristiche del punto C e relazione tra EU e EV
Il punto C si trova al centro del segmento tra A e B. Non è un caso, per qualsiasi probabilità dei due sdm, utilità e reddito attesi (EU e EV) si troveranno sempre lungo questo segmento. Il punto esatto dipende dalla probabilità del verificarsi di ciascun esito, EU e EV sono più prossimi alla alternativa con la probabilità maggiore. Nell'esempio si trovano a metà strada fra A e B perché gli esiti hanno entrambi una probabilità del 50%.
Importante caratteristica del punto C: l'utilità attesa in C (8) è minore dell'utilità del valore atteso, illustrata dal punto D e pari a U(EV) = √68 = 8,25. Quindi EU < U(EV).
La relazione tra EU e EV dà informazioni sulla loro propensione al rischio del soggetto:
- EU < U(EV) = avversione al rischio
- EU = U(EV) = neutralità al rischio
- EU > U(EV) = propensione al rischio
ES lotteria, giocare
E provare a vincere 100€ o 0€ con 50% di probabilità o ottenere 50€ certi.
L (0, 1/2, 100, 1/2) , L (50, 1) , U(m) = √m1 2EV = 0,5*0 + 0,5*100 = 50€ = EV le alternative hanno lo stesso EV1 2EU = 0,5*u(0) + 0,5*u(100) = 0,5*√0 + 0,5*√100 = 51EU = 1*u(50) = √50 = 7,07 … =U(EV)2… EU < EU1 2… EU < U(EV) l’utilità attesa è inferiore dell’utilità del valore atteso, il cons. è avverso al rischio1———— 38EQUIVALENTE CERTO, CE (Certainty Equivalent)DEF si definisce equivalente certo di una situazione rischiosa il livello di reddito certo che offre a unU(CE) = EU = π U(m )+ π U(m )individuo la stessa utilità attesa della situazione rischiosa … 1 1 2 2…è il reddito che offre all’individuo la stessa utilità della lotteria, che lo rende indifferente fra ricevere CE concertezza o partecipare alla scelta
rischiosa. Per calcolarlo si applica la funzione di utilità all'inverso sul valore EU (es. se U(x)=√x, CE=x).
Nell'esempio, il CE è sul punto E ed è pari a 64€. Perché U(CE) = U(64) = √64 = 8 = EU LCE < EV perché l'individuo è avverso al rischio.
Il cons. considera la L equivalente a ricevere 64€ con certezza e preferisce ottenere 68€ (=EV) con certezza piuttosto che partecipare alla L.
PREMIO PER IL RISCHIO, rp (risk premium)
Si definisce premio per il rischio il massimo valore che l'individuo è disposto a pagare per ottenere con certezza il reddito atteso della situazione rischiosa... quanto l'individuo è disposto a pagare per eliminare il rischio dalla scelta.
rp = (πm + πm) - CE = EV - CE... L'individuo valuta la lotteria come CE e potrebbe essere disposto a pagare dei soldi per eliminare il rischio e ottenere con certezza il EV della lotteria.
Tale somma è proprio la differenza tra il CE e il EV. Dipende dalla propensione al rischio, se rp > 0 => l'individuo è avverso al rischio. Nell'esempio, rp è la distanza indicata con la freccia, 68 (EV) - 64 (CE) = 4.
PROPENSIONE AL RISCHIO
avversione al rischio
In una situazione di valgono le seguenti relazioni (intercambiabili):
- EU < U(EV)
- CE < EV
- rp > 0
... la funzione di utilità è concava.
Da un punto di vista grafico, è conseguenza del fatto che il punto C (o qualsiasi altro punto sul segmento AB) si trova al di sotto della curva rappresentante la funzione di utilità, conseguenza diretta dell'utilità marginale decrescente del reddito che causa una funzione di utilità concava all'aumentare del reddito.
Supponiamo che la funzione di utilità dell'individuo sia U(m) = m .2
Data la lotteria che consente di ottenere 36€ o 100€ con la stessa probabilità,
l'utilità attesa è: Il valore atteso è: EV = 68
L'utilità del valore atteso è: U(EV) = 68 = 46242L
In questo caso: EU > U(EV), l'individuo preferisce partecipare alla lotteria piuttosto che ricevere il suo reddito atteso.
La funzione di utilità è propensa al rischio. => l'individuo è convesso
La pendenza della curva (e quindi MU) aumenta all'aumentare del reddito. Per un individuo propenso al rischio, l'EU della lotteria (punto C) è maggiore dell'utilità EU > U(EV) del valore atteso (punto D): CE > EV
Inoltre, se U(m) è convessa:, l'individuo preferisce partecipare alla lotteria (punto E) piuttosto che ricevere il suo valore atteso (68) con certezza.
Il premio per il rischio (differenza fra valore atteso del reddito e equivalente certo) nel caso di un individuo propenso al rischio è definito come il pagamento minimo che è disposto a
elargire per prendere parte allascelta rischiosa.
Ricapitolando, per individui propensi al rischio: EU > U(EV ) , CE > EV , (rp < 0)
L L L LSupponiamo infine che la funzione di utilità dell’individuo sia lineare del tipo U(m) = mL’utilità attesa della lotteria è:… e coincide con l’utilità del valore atteso U(EV ) = U(68) = 68.
LIn questo caso: EU = U(EV ) ,L Lneutrale al rischio.=> l’individuo è
Per tale individuo, il premio per il rischio è nullo in quantol’equivalente certo della lotteria è uguale al valore attesodel reddito (CE = EV ).
L LPer un individuo neutrale al rischio (con funzione di utilitàlineare, che implica pendenza, e quindi MU, costante):EU = U(EV ) , CE = EV , rp = 0.
L L L LLa curvatura della funzione di utilità rappresenta quindi la propensione al rischio del consumatore:- più la funzione è concava, più è avverso al rischio-
più la funzione è convessa, più è propenso al rischio 409. SURPLUS
Il surplus del consumatore è usato per misurare variazioni dell’utilità dovute a variazioni nei prezzi. Altri modi per misurare tali variazioni sono la Variazione compensativa e la Variazione equivalente.
PREZZO DI RISERVA
Prendiamo in considerazione un bene discreto, acquistabile solo in unità intere (auto, TV).
r = prezzo di riserva per la prima unità del bene = prezzo massimo al quale il consumatore è disposto a1 comprare la prima unità del bene, che lo rende indifferente tra comprare e non comprare (se il prezzo sale non compra più).
r = prezzo di riserva per la seconda unità del bene = prezzo massimo al quale il consumatore è disposto a2 comprare la seconda unità del bene rE così via … è il prezzo di riserva per la n-ma unità del bene, avendo già n-1 unità.n in termini
monetari, il prezzo di riserva misura l'utilità marginale di ogni unità del bene, ossia l'incremento dell'utilità necessario ad indurre il consumatore a comprare un'unità addizionale del bene... i vari r sono non decrescenti perché l'utilità marginale è decrescente con l'accumulo... nel grafico poiché UM è decrescente: r > r > ... > r. Qual è l'incremento totale di utilità derivante dal consumo di 7 unità? r + r + ... + r Se p = 0, è 1 2 7. Se il prezzo del bene è ≠ 0: il consumatore assegna valore r al consumo della prima unità, ma per acquistarla deve pagare p quindi il suo guadagno di utilità per la prima unità è r - p. Il guadagno di utilità totale per le n unità scelte è: r - p + r - p + ... + r - p = r + ... + r - np [dove r - p ≥ 0 e r > p] MA in questocaso il consumatore acquisterà solo 5 unità perché r < p, la 6 unità del bene costa più del suo prezzo di riserva, ossia del valore massimo che è disposto a pagare. Il guadagno netto di utilità è la superficie compresa fra "funzione del prezzo di riserva" e prezzo quando il prezzo del bene è p. Deriva dal consumo di 5 unità. Se il bene non è discreto ma è perfettamente divisibile (può essere acquistato in qualsiasi ammontare) si ottiene un grafico continuo. Derivare la funzione del prezzo di riserva è difficile, quindi, approssimando, viene sostituita dalla funzione di domanda inversa (p = f(x)). L'area compresa fra la funzione di domanda inversa e il prezzo (che corrisponde all'area del guadagno netto di utilità sotto la curva dei prezzi di riserva) si chiama consumatore p (misura del beneficio netto derivante dal consumo di un bene). È laDIFFERENZA fra il chepil consumatore è disposto a pagare per un bene (misurato dall’altezza della funzione di domanda) e il cheeffettivamente paga.
La superficie al di sotto della funzione di domanda è un’approssimazione dell’utilità perché, in realtà, il prezzo al quale si è disposti ad acquistare un bene (domanda inversa) dipende anche dal reddito. È una misura monetaria esatta dell’utilità soltanto nel caso di una funzione di utilità quasi-lineare: in questefunzioni una variazione del reddito non modifica la domanda del bene non lineare (non dipende da m)iprezzi rappresentati dalla funzione di domanda inversa corrispondono ai “prezzi di riserva” e quindi alle utilità marginali in termini monetari.
In genere siamo più interessati alle variazioni del surplus del consumatore che al suo valore assoluto. Supponiamo, per esempio, che il prezzo del bene 1 vari da p’ a p’’.
rderà un surplus inferiore rispetto alla situazione iniziale. Questo perché il suo potere d'acquisto diminuirà a causa dell'aumento dei prezzi. La variazione compensativa (VC) è una misura monetaria del cambiamento totale di utilità causato da una variazione del prezzo. Essa rappresenta la quantità di reddito addizionale che il consumatore avrebbe bisogno, ai nuovi prezzi, per ripristinare il suo livello di utilità iniziale. In altre parole, è la quantità di denaro necessaria per compensare il consumatore dell'aumento del prezzo. Quindi, se i prezzi aumentano da p' a p'', il consumatore perderà un surplus e avrà bisogno di una quantità di denaro aggiuntiva (VC) per tornare al suo livello di utilità iniziale.