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P Q Q
Poniamo sempre sull’asse verticale e su quello orizzontale, ma scriviamo la domanda come fun-
P.
zione di
P Q domanda in-
Se è scritto come funzione di , parliamo di
versa . ∆
l’elasticità è = ∗ = [ ] =
( ) ( )
, ∆ −
lungo la curva di domanda lineare l’elasticità varia tra 0 −
ma la pendenza è costante.
∞,
Nel pezzo superiore al punto medio la domanda è elastica e
varia tra −∞ − 1.
Nella metà inferiore al punto medio la domanda è inelastica
e varia tra −1 0
La curva con elasticità costante
−
ha formula generale =
Dove a e b sono delle costanti positive elasticità =
→ −
Economia politica
Elasticità della domanda e ricavi totali
Ricavi totali (TR) = ∗
Se , - se ,
↑ ↓ ↓ ↑
- domanda elastica: diminuzione di Q > aumento di P TR diminuisce
→
- domanda anelastica: diminuzione di Q < aumento di P TR aumenta
→
esercizio svolto 2.6 pag. 36 cap. 2 elasticità lungo particolari curve di domanda
1
−
a) curva di domanda con elasticità costante → = 200 2 1
qual è elasticità della domanda al prezzo? L’elasticità della domanda al prezzo è uguale a − 2
b) curva di domanda lineare è data da Qual è l’elasticità della domanda al prezzo e
= 400 − 10. = 30
= 10?
Possiamo usare l’equazione (−)
= ∗ ( )
,
30 quando la domanda è elastica
= −10 ∗ = −3 = 30,
( )
, 400−100(30)
10 quando la domanda è inelastica
= −10 ∗ = −0.33 = 10,
( )
, 400−100(10)
determinanti dell’elasticità
- la domanda tende ad essere più elastica al prezzo quando esistono beni sostituti
- La domanda tende ad essere più elastica rispetto al prezzo quando la quota spesa per l’ac-
quisto di un prodotto è ingente (sia in termini assoluti, sia in rapporto alla spesa totale).
- La domanda tende ad essere meno elastica rispetto al prezzo quando il prodotto viene visto
dal consumatore come un bene di necessità.
Se la domanda non è elastica a livello di mercato, può esserlo a livello di singola macro (es sigarette).
Altre elasticità ∆
- elasticità di “X” rispetto a “Y” ∗
( ) ( )
∆
∆
- Elasticità dell’offerta rispetto al prezzo ∗
( ) ( )
∆
∆
- Elasticità della domanda rispetto al reddito (misura il grado di spostamento della
∗
( ) ( )
∆
curva di domanda al variare del reddito), può essere sia positiva sia negativa.
∆
- Elasticità incrociata della domanda rispetto al prezzo l’elasticità incrociata può
( ) ∗ ( ),
∆
essere sia positiva che negativa. Se i due prodotti sono beni sostituti. Se i
> 0 < 0
, ,
due prodotti sono beni complementari
Elasticità nel lungo periodo rispetto al breve periodo
- Curva di domanda di breve periodo: è la curva di domanda che fa riferimento al periodo di
tempo nel quale il consumatore non può adattare pienamente le proprie abitudini d’acquisto
a cambiamenti di prezzo
- Curva di domanda nel lungo periodo: è la curva di domanda che fa riferimento al periodo di
tempo nel quale il consumatore può adattare pienamente le proprie decisioni di acquisto ai
cambiamenti di prezzo
- Curva di offerta nel breve periodo: è la curva di offerta che fa riferimento al periodo di
tempo in cui il venditore non può adattare pienamente le proprie decisioni di offerta a cam-
biamenti di prezzo
- Curva di offerta nel lungo periodo: è la curva di offerta che fa riferimento al periodo di
tempo in cui il venditore può adattare pienamente le proprie decisioni di offerta a cambia-
menti di prezzo
Economia politica
Esempio Curva di domanda per il gas naturale nel breve periodo e nel lungo periodo
prezzo di partenza del gas € 4,00 e la quantità domandata è
di 40 milioni
quando il prezzo aumenta (€6,00) la quantità domandata di-
minuisce (38 milioni) nel breve periodo.
La curva di domanda nel breve periodo è inelastica (piutto-
sto rigida)
Nel lungo periodo i consumatori si adattano all’aumento del
prezzo e la quantità domandata di gas si riduce maggior-
mente (15 milioni).
La curva di domanda nel lungo periodo è + elastica
Esempio: Curva di offerta per i semiconduttori nel breve e lungo periodo
Nel breve periodo il prezzo è di €10 per MB, la sua cor-
rispondente offerta ammonta a 100 milioni
Il prezzo passa a €20 per MB, di conseguenza viene an-
che aumentata l’offerta a 120 milioni.
La curva di offerta nel breve periodo risulta inela-
stica (molto rigida)
Nel lungo periodo l’offerta viene aumentata a 250 mi-
lioni in quanto i venditori possono adattarsi piena-
mente all’aumento del prezzo
Economia politica
Capitolo tre: le preferenze del consumatore e il concetto di utilità
Le scelte del consumatore vengono studiate in quanto consentono di ricavare la curva di domanda
di un bene o di un servizio che è molto rilevante per gli imprenditori e il governo può utilizzarla per
stabilire chi e come aiutare.
Un paniere è una combinazione di beni e servizi acquistabili da un consumatore.
Le preferenze del consumatore ci dicono come un individuo valuta due panieri in ordine di desiderabi-
lità, ipotizzando che i due panieri siano disponibili a costo zero.
Proprietà fondamentali:
1) Completezza: Le preferenze si dicono complete se il consu-
matore è in grado di ordinare una qualunque coppia di panieri (A
è preferito a B; B è preferito ad A, A è desiderabile come B)
2) Transitività: Le preferenze, invece, si definiscono transi-
tive se il consumatore che preferisce il paniere A al paniere B, e il
paniere B al paniere C allora preferisce il paniere A al paniere c
B; B C ⇒ A C
3) Non sazietà (monotonicità): per il consumatore è meglio
avere una quantità maggiore di almeno un bene.
Esempio non sazietà
Il consumatore preferirà A a E o H perché co tutti e tre i panieri può ottenere la stessa quantità
di abbigliamento, ma scegliendo A ha la possibilità di consumare una quantità maggiore di cibo.
Queste tre caratteristiche servono per creare un ordinamento che può essere:
- Ordinale fornisce semplicemente informazioni circa l’ordine secondo cui un consumatore
→
classifica i beni. Non fornisce informazioni di tipo quantitativo sull’intensità delle preferenze.
- Cardinale fornisce informazioni circa l’intensità delle preferenze del consumatore
→
L’ordinamento ordinale è sufficiente per spiegare le scelte del consumatore.
Il metodo grafico è quello che utilizza il primo quadrante del piano cartesiano sul quale si mettono
due beni.
Sul piano abbiamo infiniti punti, ogni punto ha le sue coordinate. Tutti i punti individuati sono dei pa-
nieri.
Es: paniere A ha 60 unità di cibo e 30 unità di abbigliamento.
Le ipotesi ci consentono di effettuare un ordinamento chiaro dei panieri.
La funzione di utilità
È una funzione che misura il livello di soddisfazione che un consumatore trae da qualsiasi paniere di
beni e servizi.
Essa assegna un numero a ciascun paniere in modo tale che se il paniere A è preferito al paniere B, il
numero assegnato ad A è maggiore o uguale al numero assegnato al paniere B.
L’utilità è un concetto ordinale: la grandezza del numero che la funzione assegna di per sé non ha
alcun significato
Essa preserva le proprietà fondamentali delle preferenze.
Economia politica
L’utilità marginale è il saggio a cui varia il livello di unità totale in risposta ad un cambiamento nel
∆
livello del consumo ∆ ∆
=
∆
L’utilità marginale è pari alla pendenza della funzione di utilità totale
Il principio dell’utilità marginale decrescente afferma che l’utilità marginale diminuisce man mano
che aumenta il consumo del bene
Esempio: utilità totale e utilità marginale nel caso di un solo bene (hamburger)
la funzione di utilità totale è (parte a del gra-
() = √
fico)
il consumo di 1 hamburger conferisce un livello di utilità
pari a 1, il consumo di 4 hamburger conferisce un livello di
utilità pari a 2 e il consumo di 5 hamburger conferisce un
livello di utilità pari a 2,24
nella parte a, l’utilità marginale è rappresentata dalla
pendenza della funzione di utilità totale. 1
L’utilità marginale è rappresentata da =
2√
Questa equazione riflette il modo preciso in cui l’utilità
marginale dipende dalla quantità y.
Per l’utilità marginale è pari alla pendenza della fun-
= 4
zione di utilità totale nel punto B ovvero 0,25
La curva marginale degli hamburger è decrescente (man
mano che aumenta il consumo del bene, l’aumento di utilità
totale è sempre + piccolo)
Principio dell’utilità marginale decrescente
- L’utilità totale e l’utilità marginale non possono essere rappresentate sullo stesso grafico,
in quanto l’asse orizzontale è lo stesso, ma l’asse verticale è differente;
- L’utilità marginale è la pendenza della funzione di utilità (totale)
- La relazione tra funzione totale e marginale è valida in economia anche per altre misure. Il
valore della funzione marginale molte volte non è altro che la pendenza della corrispondente
funzione totale.
Economia politica
Curva di indifferenza
È una curva che unisce un insieme di panieri che danno al consumatore lo stesso livello di utilità
(soddisfazione)
Una mappa di indifferenza mostra l’insieme delle curve di indifferenza di un consumatore.