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ELEMENTO POST-SINAPTICO
Nell'elemento post sinaptico le vescicole sono completamente assenti e nella membrana post-sinaptica sono presenti numerose glicoproteine.
Neurotrasmettitori: Sono molecole di varia natura. Uno stesso neurone può produrre più neurotrasmettitori, e uno può eccitare, inibire o regolare l'attività della cellula bersaglio. L'assenza del neurotrasmettitore dopamina in alcune aree celebrali nel morbo di Parkinson comporta la degenerazione dei neuroni nell'area interessata.
Sinapsi neuromuscolare: La parte terminale dell'assone si ramifica nelle vicinanze del sarcolemma della fibra muscolare. Qui le membrane cellulari dell'assone e della fibra muscolare non si fondono ma sono separate da uno spazio intersinaptico o fessura sinaptica. La parte terminale dell'assone ha al suo interno molti mitocondri e numerose vescicole sinaptiche.
L'acetilcolina è un neurotrasmettitore.
Sinapsi elettriche: Utilizzano giunzioni gap e non necessitano di neurotrasmettitori chimici, possono essere sia eccitatorie che inibitorie.
I nervi: le fibre nervose non decorrono mai isolate nell'organismo. Quelle del SNC formano i cosiddetti letratti, mentre quelle del SNP sono organizzate nei nervi. Un nervo contiene fasci di fibre nervose tenute insieme da tessuto connettivo. L'involucro più esterno, detto epinervio, è un connettivo denso che deve contenere l'intera struttura; un connettivo intermedio, il perinervio, circonda fasci di fibre nervose, mentre una singola fibra nervosa è avvolta da endonervio.
Nel SNC i corpi cellulari dei neuroni, i loro dendriti e il tratto iniziale degli assoni, non rivestiti da mielina, si uniscono nella cosiddetta sostanza grigia. Gli assoni che escono dalla sostanza grigia si rivestono di mielina e vanno a costituire la sostanza bianca.
Dopo la nascita i neuroni
non possono più dividersi; nel SNC il danno è permanente, nel SNP puòportare alla rigenerazione della fibra nervosa stessa.
embriologiaL’embriologia studia le fasi di sviluppo in cui dall’uovo fecondato o zigote, passando per lo stato diembrione e di feto, si giunge fino alla nascita di un nuovo individuo indipendente. Nell’embrione lecellule:
- Aumentano di numero (crescita)
- Si specializzano (differenziamento)
- Si organizzano in tessuti e organi grazie a movimenti attivi con cambiamenti di formadell’embrione (morfogenesi) e con la comparsa degli abbozzi degli organi(organogenesi).
Ciclo vitale:
- Fecondazione: un gamete maschile ed uno femminile si uniscono formando una cellula dacui, per mitosi, derivano tutte le cellule. Dopo la nascita, il nuovo individuo si accresce finoa raggiungere la maturità sessuale.
- L’individuo sessualmente maturo produce, mediante meiosi, gameti maturi per una nuovafecondazione.
La gametogenesi avviene in organi chiamati gonadi, dove le cellule germinali differenziano e maturano in gameti, cellule altamente specializzate che si uniscono nella fecondazione. Durante la gametogenesi si verifica la meiosi. Nei due sessi si distinguono:
- La spermatogenesi con produzione di spermatozoi.
- L'ovogenesi con produzione di ovociti.
I gameti maturi si formano solo alla pubertà, a partire da precursori chiamati cellule germinali. Queste compaiono precocemente nell'embrione (nell'epiblasto) come cellule primordiali (PGC) e si rimuovono ed invadono l'endoderma posteriormente lungo la linea primitiva. Le PGC sono visibili al microscopio ottico alla 3^ settimana nella parete del sacco vitellino. Dalla 4^ alla 6^ settimana di vita embrionale, le PGC si moltiplicano per mitosi e migrano nelle cosiddette creste genitali. Le gonadi sono ancora indifferenti. Le gonadi acquistano le caratteristiche morfologiche maschili solo verso la 7^ settimana e quelle femminili verso la 9^ settimana.
diventando rispettivamente testicoli ed ovaie. Dopo questo differenziamento delle gonadi, le cellule germinali maschili si modificano in spermatogoni e quelle femminili in ovogoni. A questo stadio, gli spermatogoni restano quiescenti e riprenderanno a dividersi per mitosi solo alla pubertà. Gli ovogoni si moltiplicano per mitosi e, soprattutto, iniziano la meiosi già durante la vita fetale trasformandosi in ovociti primari.
Il sistema riproduttivo maschile ha il compito di produrre i gameti aploidi maschili (spermatozoi) e di sintetizzare e secernere gli ormoni sessuali maschili (androgeni). Tale sistema è formato da due testicoli, vie spermatiche (epididimo, dotto deferente, dotto all'uretra eiaculatorio) che portano fuori da ciascun testicolo liquido seminale e spermatozoi fino all'uretra. Inoltre ci sono le ghiandole accessorie (vescichette seminali, prostata e ghiandole bulbouretrali o di Cowper), infine vi è il pene.
La spermatogenesi avviene
La propria omeostasi (il mantenimento di un numero fisso di spermatogoni) è il risultato del differenziamento delle cellule in cellule mature, fino al rilascio degli spermatozoi. Le cellule del Sertoli sono unite tra loro da giunzioni occludenti che formano una barriera emato-testicolare al passaggio di cellule e molecole. Tale barriera separa la zona della mitosi da quella della meiosi e impedisce una risposta immunitaria da parte dell'organismo contro spermatociti, spermatidi e spermatozoi. Se la barriera si interrompe, la risposta immunitaria può portare all'infertilità autoimmunitaria. Oltre a questa protezione immunologica, le cellule di Sertoli:
- sostengono e nutrono le cellule spermatogeniche
- eliminano tramite fagocitosi i corpi residui
- facilitano il rilascio degli spermatidi maturi nel lume del tubulo seminifero mediante contrazioni
- secernono il fluido tubulare ricco in proteine e ioni nel lume tubulare seminifero.
Esse rispondono a stimolazione da parte dell'ormone follicolo stimolante.
(FSH) secreto dall'ipofisi. - spermatogoni (fase della mitosi: dallo spermatogonio allo spermatocito) Sono cellule spermatogeniche diploidi direttamente a contatto con la lamina basale e situate nel compartimento basale. Gli spermatogoni sono di due tipi: 1-Spermatogoni di tipo A (A scuro e poi A chiaro) 2-Spermatogoni di tipo B Gli spermatogoni si dividono per mitosi solo alla pubertà. Derivano dalla cellula staminale spermatogonica (CSS), resistente alla radiazione ed alla chemioterapia. La spermatogenesi inizierebbe con la divisione degli spermatogoni di tipo A scuro, considerate cellule staminali da cui, per mitosi, possono originare nuove cellule di tipo A scuro, che garantirebbero la riserva di cellule staminali, e cellule di tipo A chiaro da cui deriverebbero spermatogoni di tipo B che dividendosi ulteriormente, producono spermatociti primari destinati a differenziare in spermatozoi. Lo spermatozoo si produce in circa 74 giorni. Durante questo processo inizialmente la citodieresi.Non è completa, per cui le cellule spermatogeniche formano un clone polinucleato (plasmodio), nel quale ogni cellula comunica con le altre mediante ponti citoplasmatici. La funzione del plasmodio è di assicurare ad ogni ondata proliferativa la sincronia della maturazione di tutte le cellule della popolazione.
Fase della meiosi: dallo spermatocito allo spermatide
Gli spermatogoni a chiari lasciano il compartimento basale come spermatogoni B, facendosi strada tra le giunzioni occludenti, ed entrano in quello adluminale iniziando la profase meiotica subito dopo aver completato l'ultima fase S. A causa di questa sintesi di DNA una spermatocito primario che inizia la profase meiotica I avrà il doppio della quantità di DNA di uno spermatogonio. Le cellule sono localizzate nel compartimento adluminale perciò la meiosi avviene al di fuori della barriera emato-testicolare. Uno spermatocito primario subisce la prima divisione meiotica per produrre due spermatociti secondari.
Ogni spermatocitosecondario forma, a sua volta, due spermatidi che maturano in spermatozoi senza dividersi ulteriormente, ma che poi si differenzieranno tramite un processo definito spermiogenesi, che dura tra i 23 e i 24 giorni e costituisce l'ultima fase della spermatogenesi durante la quale si ha:- Sviluppo del flagello (formato da un apparato di microtubuli detto assonema);
- Sviluppo dell'acrosoma;
- Condensazione del nucleo;
- Perdita del corpo residuo (fagocitato dalle cellule di Sertoli durante la fase di spermiazione);