Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale, Prof. Sena Barbara, libro consigliato Il case study nella ricerca sociale, Barbara Sena Pag. 1 Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale, Prof. Sena Barbara, libro consigliato Il case study nella ricerca sociale, Barbara Sena Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale, Prof. Sena Barbara, libro consigliato Il case study nella ricerca sociale, Barbara Sena Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La ricerca sociale

La ricerca sociale è un tipo di attività volta a rispondere a una domanda o a una serie di domande. Il ricercatore si occupa di trovare le risposte documentandole attraverso la ricerca delle prove; tali prove devono essere costituite da evidenze empiriche, ossia informazioni raccolte nel corso della ricerca, in grado di sostenere le risposte e le argomentazioni dell'indagine.

Ogni tipo di indagine richiede un metodo, ovvero un approccio generale per studiare un fenomeno che collega teorie a tecniche di ricerca. Nelle scienze sociali, i metodi di ricerca vengono raggruppati all'interno di due filoni principali:

  • Ricerca quantitativa
  • Ricerca qualitativa

Sulla base della discussione dei vari metodi collegati alle scienze sociali si sviluppano una serie di orientamenti contrapposti:

  • Positivismo, neopositivismo, postpositivismo
  • Storicismo tedesco, interpretativismo, costruttivismo
  • Mixed methods

Il positivismo si afferma in Francia nella prima metà del XIX secolo.

dell'Ottocento e queste sono le sue caratteristiche:
  1. Esiste una realtà oggettiva e non modificabile, esterna e indipendente da chi la osserva;
  2. Viene studiata attraverso un metodo sperimentale e mira alla formulazione di leggi universali;
  3. Obiettivo della conoscenza scientifica è la spiegazione dei fenomeni attraverso l'individuazione del rapporto causa-effetto;
  4. La raccolta delle informazioni si basa sull'induzione e sull'osservazione.
Neopositivismo rappresenta l'evoluzione del positivismo e si sviluppa negli anni Venti del Novecento:
  1. La scienza resta l'unica fonte di conoscenza valida;
  2. Ogni affermazione assume significato solo se può essere sottoposto a verifica empirica (principio di verificabilità);
  3. Viene rafforzato l'approccio deduttivo.
Postpositivista orientamento più recente il cui capostipite è Karl Popper, il quale affermava che solo il cosiddetto criterio di falsificabilità.

Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.

ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1;

permetteva di distinguere la conoscenza scientifica da quella non scientifica:

  1. La realtà non è conoscibile in maniera oggettiva ma sempre e solo in modo imperfetto e probabilistico;
  2. Il metodo sperimentale mira alla formulazione di leggi probabilistiche e provvisorie espresse in linguaggio matematico;
  3. L'obiettivo è spiegare i fenomeni attraverso procedimenti ipotetico-deduttivi e basati sulla falsificazione delle ipotesi anziché sulla loro verifica.

Interpretativismo: la realtà non può essere semplicemente osservata e spiegata ma va interpretata. Le stesse cose possono sembrare differenti a ciascun individuo e un insieme di spiegazioni e posizioni differenti possono contribuire alla spiegazione di un dato fenomeno. Non esiste una realtà universale valida per tutti gli uomini ma molteplici realtà, tante quante sono le diverse prospettive degli uomini. Caratteristiche di questo orientamento:

  1. Molteplici realtà presentano
  1. Significati attribuiti da soggetti di gruppi e culture diverse;
  2. La ricerca si basa sull'interdipendenza tra ricercatore e oggetto di studio;
  3. L'obiettivo della scienza sociale è l'interpretazione dei fenomeni e dei loro significati;
  4. Il metodo utilizzato è quello induttivo e non ricorre a teorie definite in precedenza.

Mixed methods i ricercatori sociali decidono di collaborare poiché ogni approccio metodologico presenta punti di forza e debolezza. La sovrapposizione tra tecniche qualitative e quantitative crea un nuovo paradigma chiamato mixed methods, che si pone come punto di unione.

Il case study riguarda una ricerca condotta su un caso specifico il quale, una volta selezionato, necessita di essere studiato attraverso una o più tecniche di ricerca. A seconda del fenomeno studiato, gli studi di caso possono essere collocati a livello micro (persone e relazioni), meso (organizzazioni, istituzioni) e macro (comunità, stati-nazioni).

L'autore più citato in questi anni è Robert K. Yin, psicologo statunitense, che cerca di precisare alcune caratteristiche "tecniche" che secondo lui distinguono il case study da altri modi di fare ricerca:
  1. Uno studio di caso è un metodo empirico che:
    • Indaga un fenomeno all'interno del suo contesto di vita reale specialmente quando i confini non sono chiaramente evidenti;
    • Utilizza le teorie precedenti per guidare il disegno di ricerca, la raccolta dati e l'analisi;
    • I dati devono convergere in modo triangolare.
Un altro autore citato è Robert Stake, che definisce il case study come lo studio della complessità di un singolo caso all'interno di particolari circostanze. A partire dai lavori di Yin e Stake si sono susseguiti altri contributi sul case study. In particolare, Swanborn definisce il case study come lo studio di un fenomeno o di un processo che si sviluppa all'interno di un caso e distingue.

Due tipi di approcci o strategie per studiare i fenomeni sociali:

  • Approccio estensivo, vengono raccolte informazioni usando un ampio insieme di eventi per formulare conclusioni sul fenomeno studiato;
  • Approccio intensivo, ci si focalizza solamente su uno specifico esempio o manifestazione del fenomeno o solo su un piccolo gruppo di esempi studiati nel loro contesto di appartenenza e nel dettaglio.

Anche nel case study è necessario formulare un progetto di ricerca. A seconda che ci si avvalga di approcci qualitativi o quantitativi, ogni tipo di indagine empirica presenta quattro fasi principali:

  1. Disegno della ricerca
  2. Raccolta delle informazioni
  3. Analisi delle informazioni
  4. Comunicazione dei risultati

Si parte dalla definizione delle domande di ricerca al fine di individuare gli obiettivi conseguibili attraverso l'indagine. Stake identifica tre principali tipi di case study in relazione al tipo di obiettivi e domande che il ricercatore si pone:

  1. Intrinseco, se lo
studio viene svolto perché si vuole comprendere meglio la particolarità di quel caso specifico; 2. Strumentale, se un caso viene esaminato principalmente per fornire delle intuizioni su un problema di natura generale; 3. Multiplo o collettivo, quando un certo numero di casi può essere studiato congiuntamente per indagare un fenomeno. Secondo Yin, invece, tutti gli approcci di ricerca, compreso il case study, possono essere usati per produrre indagini di tipo esplorativo, descrittivo o esplicativo. Tipi di domande: - "Che cosa?" > Esplorativo o descrittivo - "Quanti? Chi? Dove?" > Sondaggio o analisi di dati d'archivio - "Come? Perché?" > Esplicativo Generalizzazione dei risultati Il tema è stato oggetto di discussioni tra diversi autori: - Gomm, Hammersley e Foster suddividono la generalizzazione in "inferenza teorica" (associata alla ricerca sperimentale) e

“generalizzazione empirica” (associata alle indagini quantitative);

  • Gerring, Flyvbjerg, Ruzzene e Tight sostengono che è possibile concepire generalizzazioni quantitative dal case study concependolo come approccio induttivo allo studio dei fenomeni, la cui comparazione con casi simili può consentire di generalizzare i risultati conseguiti anche a tutti gli altri casi non considerati;
  • Stake afferma che il case study può produrre solo generalizzazioni naturalistiche che provengono dal coinvolgimento personale del lettore nel caso studiato, dalle esperienze dei soggetti coinvolti nell’indagine e da quelle costruite dal ricercatore sulla base di ciò che è accaduto ad altri;
  • Yin associa il tipo di generalizzazione che può essere ottenuta da un case study a quella simile ai risultati di una ricerca basata sull’esperimento e distingue tra “generalizzazione statistica” e “generalizzazione analitica”,
ritenendo il primol'unico tipo di risultato che può essere prodotto da un'indagine empirica.Il ruolo della teoriaQuando si cerca di comprendere un problema o un fenomeno oggetto di indagine ci si avvale di un insieme di teorie esistenti che influenzano sia la ricerca che i risultati prodotti.Hammersley distingue sette diversi significati del concetto di "teoria":1. Teoria in relazione alla pratica;2. Teoria come contrapposta al fatto;3. Teoria intesa come astrazione, contraria ai particolari concreti;4. Teoria come qualcosa che si occupa dei fenomeni a livello macro;5. Teoria come contrapposta al concetto di descrizione;6. Teoria come linguaggio esplicativo;7. Teoria come approccio o paradigma.Tuttavia, possiamo dire che, nell'ambito di una ricerca sociale, ci riferiamo più comunemente al quinto significato, ovvero a qualcosa che sia in grado di spiegare un fenomeno in contrapposizione a ciò che riesce solo a descriverlo.Come raccogliere

le informazioni

In base alle domande di ricerca, agli obiettivi conoscitivi dell'indagine e all'unità di analisi individuata, il ricercatore deve stimare il tipo di informazioni che gli occorreranno, le fonti da cui ricavarle e le tecniche di rilevazione più idonee. Yin ritiene che le principali fonti di informazione nel case study siano sei:

  • Intervista
  • Documento
  • Dati di archivio quantitativi
  • Osservazioni dirette
  • Osservazione partecipante
  • Artefatti fisici

Come analizzare i dati raccolti? È il processo che consente al ricercatore di dare significato a ciò che ha raccolto sul campo. Per comprendere se il materiale raccolto è sufficiente e appropriato ci si rifà a quattro criteri suggeriti da Lincoln e Guba:

  • Esaurimento delle fonti (non aggiungono più conoscenze rispetto a quelle ottenute)
  • Saturazione delle categorie (vengono stabilite in modo definito)
  • Emergenza di regolarità (i dati sono consistenti)
e di analisi dei dati è particolarmente adatto quando si desidera comprendere il significato e il contesto delle informazioni raccolte. B. Modello positivista, l'obiettivo è ottenere dati oggettivi e verificabili attraverso l'uso di metodi scientifici. L'analisi si basa sulla raccolta sistematica dei dati, sulla loro organizzazione e sulla loro interpretazione secondo criteri predefiniti. Questo tipo di procedura è utile quando si desidera ottenere risultati quantitativi e generalizzabili. Entrambi i modelli possono essere utilizzati in base alle esigenze della ricerca e agli obiettivi dell'indagine.
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jace90-2.0 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologia della ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Sena Barbara.