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MEMORIA E PERCEZIONE - MEMORIA E FUNZIONI ESECUTIVE
TESTO DI RIFERIMENTO
La memoria - Baddeley, Eysenck, Anderson (2011), Il Mulino
Non fare il capitolo sulla memoria nell'infanzia;
Capitolo sull'amnesia solo cennio;
Memoria e invecchiamento;
Memoria prospettica;
Aspetti applicativi (inclusa la testimonianza oculare)
DOMANDE A CUI BISOGNA SAPER RIPONDERE A FINE CORSO
- C'è solo un tipo di memoria o ce ne sono diversi tipi? Ci sono diversi tipi di memoria: memoria dichiarativa (riferire verbalmente un ricordo) e memoria procedurale (andare in bicicletta).
- La nostra memoria è accurata? Dipende. In condizioni controllate di laboratorio, in genere la memoria è abbastanza accurata. Essa però fallisce quando si tratta di eventi non particolarmente importanti accaduti molto tempo prima; quando non si utilizza il modo giusto per accedere a quella determinata traccia mnemonica.
- I ricordi possono essere falsi? Sì.
- Se un ricordo...
è vivido, è anche più accurato? Non necessariamente. La vividezza non è un buon predittore dell’accuratezza.
5) Quali sono le cause del dimenticare? L’oblio motivato, non adeguate strategie di codifica, decadimento della traccia mnestica (decremento della forza di attivazione della traccia), l’interferenza (subentro di altri ricordi), l’utilizzo della chiave d’accesso sbagliata.
6) Possiamo apprendere anche se non ne siamo consapevoli? Sì. Ad esempio, un priming subliminale.
7) È possibile potenziare il ricordo e l’apprendimento? Sì. Come? Usando strategie consapevoli per migliorare le capacità di apprendimento. Organizzare, ricostruire e testare la propria memoria.
8) Tutti gli aspetti della nostra memoria peggiorano con l’età? No. Gli aspetti che non peggiorano sono: l’intelligenza cristallizzata, forma dell’intelligenza che si riferisce alle conoscenze che le persone hanno e
Allinguaggio che viene usato per riferirsi a tali conoscenze; la memoria procedurale non peggiora molto; anchela memoria implicita peggiora.Ciò che peggiora molto invece è la memoria episodica, la memoria prospettica e compiti di memoria di lavoroche richiedono un carico importante.
9) È possibile e utile inibire i pensieri e i ricordi interferenti? Sì. C'è chi dice che può essere utile e c'è chi utilizzala visione dell'effetto rebound.
Introduzione:Esistono diversi livelli di analisi: possiamo studiare le basi genetiche della memoria, le vie di segnalazione, i sistemineurali coinvolti, il livello di cognizione, studiandola quindi a livello funzionale. Possiamo mettere in connessionequesti diversi livelli. La prima determinante nella scelta del livello è il tipo di comprensione che voglio avere dellamemoria.Le funzioni esecutive hanno a che fare con la nostra capacità di controllo di pensieri, ragionamenti
E memoria. Qual è il grado di affidabilità della nostra memoria?
I sette peccati della memoria – Daniel Schacter
- Transience: la labilità della memoria, l'accessibilità dell'informazione decresce nel tempo;
- Mindedness: elaborazione non attenta e superficiale che porta a dimenticare;
- Blocking: inaccessibilità temporanea del ricordo;
- Misattribution: attribuzione del ricordo alla fonte sbagliata;
- Suggestibility: possibilità di indurre falsi ricordi;
- Bias: distorsione retrospettiva dei ricordi sulla base di idee e credenze attuali;
- Persistence: informazioni o eventi che vorremmo dimenticare (senza riuscire a farlo).
Questi sette peccati derivano dalle caratteristiche di flessibilità ed elaborazione dinamica che permettono ai processi di memoria di gestire al meglio le informazioni.
I sette peccati potrebbero essere effetti collaterali:
- della ritenzione del ricordo in funzione della sua utilità e importanza attuale: 1 e 72. della necessità di dimenticare e aggiornare l'informazione: 3 e 43. dell'influenza generalmente adattiva delle nostre conoscenze e credenze: 5 e 6 La nostra memoria è un sistema adattivo e dinamico con dei limiti fisici. Essa ha delle capacità limitate con cui però riusciamo a fare delle cose incredibili. Caso della testimonianza oculare, che può essere soggetta a errori da parte della memoria. La memoria può essere facilmente influenzata da eventi che si infrappongono tra l'evento e la testimonianza. Un sistema è un qualsiasi oggetto di studio che pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o con l'ambiente esterno, reagisce o evolve come un tutto, con proprie leggi generali. La maggioranza dei ricercatori protende per frazionare il sistema di memoria; una parte invece concepisce la memoria come un sistema unitario. La distinzione che invece è
- codifica: acquisire l'informazione. Si può codificare un'info utilizzando vari codici: codificare sulla base dell'aspetto visivo, fonologico o semantico.
- Esperimenti in laboratorio in cui si manipolano delle variabili indipendenti. Questi esperimenti sono quelli che danno maggior controllo, ma perdono in validità ecologica/esterna.
- Rievocazione libera
- Rievocazione guidata
- Riconoscimento
- Studi in condizioni maggiormente ecologiche, che perdono in validità interna, poiché nella vita reale è impossibile controllare tutte le variabili, ma guadagna in validità esterna (memoria della vita quotidiana)
- Studi basati sul metodo dei diari (memoria autobiografica: ricordo di esperienze della vita personale e quotidiana di ognuno di noi)
- Studi di caso (deficit preferibilmente puri): metodi di tipo neuropsicologico. Esempio di caso nel testo di HM con rimozione bilaterale dell'ippocampo per epilessia.
- Studi di neuroimmagine: elettroencefalografia e potenziali evento-correlati (EEG), tomografia ed emissione di positroni (PET), risonanza magnetica
accettata da tutti è quella tra memoria dichiarativa e procedurale. Evidenza che ci indirizza verso la dissociazione della memoria: i pazienti amnestici. Hanno avuto lesioni alle aree temporali e all'ippocampo. Non riescono a recuperare il ricordo episodico e non riescono ad apprendere nuove conoscenze semantiche. La memoria a breve termine è solitamente ben funzionante (questo ci fa pensare che la memoria a breve termine possa essere dissociata dalla memoria episodica). Essi possono apprendere (senza consapevolezza), una risposta per condizionamento classico, abilità motorie (seguire un punto in movimento), parole in test di memoria implicita.
Ciò che chiamiamo ricordo è il risultato dell'interazione tra differenti processi:
Secondo la teoria dei livelli di elaborazione,
più profonda è l’elaborazione in fase di codifica, migliore sarà il ricordo.
5. ritenzione: mantenere l’informazione nella memoria
6. recupero: riportare l’informazione allo stato attivo. Quando parliamo di processi di recupero ci riferiamo a ciò che riguarda la memoria a lungo termine.
Le tracce di memoria sono solo disposizioni o potenzialità. Affinchè il recupero avvenga devono essere presenti uno o più suggerimenti (cue) appropriati che attivano la traccia. I cue presenti al momento della codifica dovrebbero essere idealmente presenti anche al momento del recupero (principio di specificità della codifica). Essi devono essere anche sufficientemente distintivi, così da poter evocare proprio la traccia voluta.
Negli anni ‘60 sono stati proposti dei modelli basati sulla distinzione tra memorie sensoriali, memoria a breve termine e memoria a lungo termine. Questi modelli sono risultati inadeguati, anche se sono
stati utili nell'indirizzare la ricerca. Modelli dei magazzini multipli: lo stimolo arriva alle memorie sensoriali (in cui può facilmente decadere). Se viene prestata attenzione, questa informazione può finire nella memoria a breve termine. Da qui può essere prolungata la traccia tramite la reiterazione affinché venga mantenuta nella memoria a breve termine; infine può finire nella memoria a lungo termine. Gli esperimenti di Sperling hanno cercato di gettare luce sulle memorie sensoriali di tipo visivo. Egli utilizzò il metodo del resoconto totale: vengono presentate matrici di lettere 3x4 per 50 millisecondi (si vede una sorta di flash) e viene chiesto di ricordare il maggior numero di lettere. I risultati mostrano che i partecipanti ricordano quattro o cinque lettere. È davvero questa la capacità della memoria sensoriale visiva? Non si capisce se è un'incapacità ad imparare o a riferire. Per ovviare a questoproblema Sperling utilizzò il metodo del resoconto parziale: l’esperimento funzionacome quello precedente con la differenza che dopo che il partecipante ha visto le matrici viene fatto sentireun tono sonoro: tono che può essere alto, medio, basso. Il tono alto corrisponde alla prima riga di lettere,quello medio alla seconda, quello basso alla terza. Si ottiene un ricordo piuttosto buono, che dipende dalmomento in cui si richiede la ripetizione. Fino a un quarto di secondo l’info è mantenuta piuttosto bene.Se c’è un campo luminoso tra prima e dopo la matrice la prestazione peggiora molto.Una parte rilevante dell’informazione è presente nella memoria sensoriale di tipo visivo fino a ¼ disecondo, poi decade.Gli stessi esperimenti sono stati fatti per quanto riguarda la memoria sensoriale uditiva.Anche in questo caso la memoria sensoriale uditiva prolunga la presenza della traccia mnestica perqualche secondo.
METODI DI
STUDIO IN PSICOLOGIA DELLA MEMORIAfunzionale (fMRI), magnetoelettrografia (MEG)
MEMORIA A BREVE TERMINE
Un sistema che dovrebbe servire a mantenere l'info per poco tempo (nell'ordine di qualche decina di sec) ma se viene disturbata da delle interferenze, l'info viene persa. Tale memoria ha capacità limitata e una durata limitata. Si può distinguere in una memoria a breve termine per mantenere le informazioni verbali e memoria a breve termine per mantenere le informazioni visuo-spaziali. La MBT è un sistema passivo, mentre per working memory si intente uno spazio di lavoro mentale attivo in cui sarebbe possibile eseguire elaborazioni che richiedono la ritenzione di risultati intermedi da utilizzare nel corso dell'elaborazione dell'informazione. Le misure di WM sono predittori di misure di intelligenza e ragionamento, mentre la MBT mostra deboli correlazioni con la prestazione in queste prove. La capacità di MBT di solito si misura, in psicologia e neuro-psicologia, con lo span.
Queste misure sono state usate molto negli anni 60 e 70, per dare forza alla teoria dei magaz