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PRODOTTO AGROALIMENTARE

Il prodo8o agro-alimentare è un output o:enuto dalla lavorazione di una o più materie prime di

origine agricola.

Il prodo:o agricolo è un input a cui si aggiungono due servizi:

1. Trasformazione;

2. Distribuzione.

Prodo8o agro-alimentare = prodo:o agricolo + trasformazione + distribuzione + consumo

PAT = Prodo\ Agro-alimentari Tradizionali.

È un registro su base regionale, tenuto dal 1999 presso il Ministero dell’Agricoltura. All’interno del

registro vengono pos* i prodoV agroalimentari cara:eris*ci di un territorio e che, alla luce di una

produzione tradizionale locale, consolidata e costante, meritano di trovare una valorizzazione sul

mercato. Se il prodo:o diventa DOP o IGP sme:e di essere PAT.

Il PRODOTTO LOCALE invece è un prodo:o che ha le cara:eris*che del prodo:o *pico e quindi è

legato al territorio. Di solito sono quei prodoV che vengono realizza* da pochi produ:ori.

Contrariamente ai PAT non sono so:opos* alla legislazione e dunque la loro produzione non è

regolamentata.

PRODOTTO AGRO-ALIMENTARE vs PRODOTTO INDUSTRIALE

Le differenze sono:

• Origine agricola stagionalità, ciclicità, deperibilità, disomogeneità

à

• Funzione alimentare

• Percorso di filiera

La coca cola potrebbe essere considerata un prodo:o industriale.

FORME DI MERCATO

L’esistenza del mercato è subordinata ad alcune componen* fondamentali: domanda, offerta, bene

economico, prezzo. La combinazione di tali fa:ori da origine a più forme di mercato, tra cui:

1. CONCORRENZA PERFETTA impresa price-taker (prezzo imposto sul mercato); scelta delle

à

quan*tà da produrre.

2. CONCORRENZA MONOPOLISTICA numero elevato di imprese e prodo:o differenziato.

à 28

3. OLIGOPOLIO interdipendenza tra le decisioni di un’impresa e quelle delle altre che

à

producono lo stesso bene.

4. MONOPOLIO possibilità di scegliere prezzo e quan*tà prodo:a per massimizzare il

à

profi:o; impossibilità di ingresso di concorren* (monopolio naturale e monopolio pubblico.

CONCORRENZA PERFETTA

La concorrenza perfe:a è una costruzione teorica non riscontrabile nella realtà perché si basa su

principi della trasparenza del mercato, della mobilità dei fa:ori produVvi esisten* in quan*tà

illimitata e della libertà di azione dei singoli soggeV in assenza totale di barriere all'entrata e

all'uscita del mercato. A causa dell'elevato numero di produ:ori e compratori la domanda e

l'offerta si polverizzano.

I cara:eri della concorrenza perfe:a sono:

• Polverizzazione della domanda;

• Polverizzazione dell’offerta;

• Omogeneità del prodo:o;

• Trasparenza del mercato;

• Libertà di entrata e di uscita dal mercato;

• Mobilità dei fa:ori produVvi.

Omogeneità del prodo8o tu:e le imprese producono un bene che ha le stesse cara:eris*che,

à

per cui il consumatore è guidato nella sua scelta dal prezzo del bene e non da altri elemen*.

Libertà di entrata e di uscita le imprese possono liberamente entrare ed uscire dal mercato,

à

cioè iniziare un’aVvità quando c’è possibilità di profi:o o chiuderla quando non è più conveniente.

Non ci sono ostacoli all’accesso di nuove imprese.

Mobilità dei fa8ori produ\vi i fa:ori sono facilmente trasferibili da un luogo all’altro, da

à

un’impresa all’altra. Materie prime, capitale, lavoro affluiscono dove sono meglio remunera*.

Unicità del prezzo vige un unico prezzo, uguale per tuV i produ:ori e i consumatori (legge di

à

Jevons).

Un prezzo più alto determina un eccesso di offerta. Un prezzo più basso determina un eccesso di

domanda.

MONOPOLIO

Il monopolio è un mercato in cui l’offerta è concentrata nelle mani di un unico produ:ore, che può

regolarla a piacere senza temere la concorrenza di altre imprese. Si tra:a per lo più di un mercato

teorico, difficilmente riscontrabile nella realtà in tuV i suoi cara:eri.

Le cara:eris*che del monopolio sono:

• Concentrazione dell’offerta;

• Polverizzazione della domanda; 29

• Barriere all’entrata;

• Controllo sul prezzo;

• Massimizzazione del profi:o.

Barriere all’entrata esistono barriere all’ingresso di nuove imprese che favoriscono il

à

monopolista e lo riparano dagli effeV della concorrenza.

Discriminazione dei prezzi il monopolista non ha concorren* e può discriminare quali

à

consumatori sono dispos* a pagare di più la merce e quali meno, secondo la loro capacità di

acquisto.

MONOPSONIO par*colare forma: un solo grande acquirente; offerta polverizzata tra un gran

à

numero di piccoli imprenditori.

OLIGOPOLIO

L’oligopolio è il mercato in cui l’offerta è concentrata nelle mani di poche grandi imprese legate da

un rapporto di interdipendenza.

Le cara:eris*che dell’oligopolio sono:

• Polverizzazione della domanda;

• Pochi offeren*;

• Omogeneità o meno del prodo:o;

• Interdipendenza;

• Differenziazione del prezzo;

• Barriere all’entrata.

OLIGOPOLIO OMOGENEO tuV i produ:ori offrono lo stesso bene o beni perfe:amente

à

sos*tuibili tra loro;

OLIGOPOLIO DIFFERENZIATO i produ:ori differenziano i loro prodoV.

à

Interdipendenza quando un’impresa prende una decisione deve tenere conto della reazione

à

delle altre. Dunque influenza la scelta delle altre imprese e ne è a sua volta influenzata. Determina

conseguenze anche per le imprese concorren*. Es. Ferrero e Nestlé.

Determinazione del prezzo ogni impresa determina il prezzo secondo la propria strategia,

à

tenendo però conto della reaVvità della domanda (fedeltà al prodo:o ed elas*cità della curva) e

della reaVvità della concorrenza (tendenza ad applicare riduzioni di prezzo per evitare fughe della

domanda).

CONCORRENZA MONOPOLISTICA

La concorrenza monopolis*ca è un mercato in cui le imprese operano in concorrenza, ma con la

possibilità di differenziare il prodo:o e determinare il prezzo di vendita. È una *pologia di mercato

molto diffusa.

Le cara:eris*che della concorrenza monopolis*ca sono:

• Polverizzazione della domanda;

• Polverizzazione dell’offerta;

• Differenziazione del prodo:o;

• Differenziazione dei prezzi;

• Libertà di entrata e di uscita;

• Mobilità dei fa:ori produVvi.

Si creano DIFFERENZIAZIONI DEL PRODOTTO che possono essere:

- Reali = qualità, gusto, prestazioni, proprietà terapeu*che…

- Immaginarie = packaging, marchi, promozione e comunicazione, pubblicità, mode… 30

Il marke*ng si occupa di differenziare e rendere diversi prodoV che in realtà sono molto simili.

Differenziazione del prezzo in questa forma di mercato l’impresa è una price-se:er, ossia fissa il

à

prezzo in base al potere di mercato.

SINTESI FORME DI MERCATO

FORME POTERE

DI N° IMPRESE DIMENSIONE CARATTERI BARRIERE DI FREQUENZA

MERCATO IMPRESE PRODOTTO ALL’ENTRATA MERCATO

CONCORRENZA

PERFETTA numerosissime piccole omogeneo inesisten* inesistente molto rara

MONOPOLIO una grande unico insuperabili massimo raro

OLIGOPOLIO omogeneo e molto

poche grandi differenziato alte elevato frequente

CONCORRENZA piccole e molto

MONOPOLISTICA numerosissime medie differenziato deboli rela*vo frequente

Il consumatore non partecipa aVvamente alla decisione del prezzo. Il consumatore subisce i prezzi

impos*. Paga un surplus rispe:o a quanto sarebbe disposto a pagare anche per i servizi che un

determinato supermercato eroga.

Il mercato del contadino è composto da imprenditori che potenzialmente hanno gli stessi prodoV.

Qual è il vantaggio per il consumatore? Che acquista prodoV ad un prezzo inferiore.

Qual è il vantaggio per l’imprenditore? Che ha un profi:o più alto.

--10 o8obre--

PRECISAZIONI!

Per i merca2 agricoli è più giusto parlare di OMEOPOLIO ATOMISTICO, inteso come un prodo:o

che alla percezione del consumatore è omogeneo e polverizzato tra un gran numero di produ:ori

che sono i venditori. Quindi parliamo di imprese agricole che vendono o al consumatore finale o

alle imprese intermedie.

Per i merca2 alimentari si può parlare di CONCORRENZA ETEROGENEA (o monopolis2ca), che

presenta un numero elevato di imprese. Il prodo:o può essere differenziato alla percezione del

consumatore

Per i merca2 dei prodo\ agroalimentari e/o industriali è più corre:o parlare di OLIGOPOLIO, che

presenta un numero ristre:o di imprese e un prodo:o può essere omogeneo o differenziato.

Nel mercato di sbocco è più corre:o parlare di OLIGOPSONIO. Si tra:a di una forma di mercato in

cui vi sono solo pochi acquiren*/consumatori, mentre l’offerta è formata da una pluralità

d’imprese. Sono gli acquiren*/consumatori ad avere potere di mercato.

Quando si lancia un nuovo prodo:o sul mercato c’è la necessità di fare un’analisi di consumo, si

vanno a studiare le preferenze dei possibili consumatori di quel bene che poi diventeranno il

target, l’età, il reddito etc. Si tra:a di un’analisi quan2-qualita2va. Qualita*va perché trovo dei

segmen* di consumatori. Quan*ta*va perché vado a capire su quel mercato quan* pezzi di quel

bene posso vendere e a che prezzo. Fa:o questo si può lanciare consapevolmente il prodo:o sul

mercato.

LA DOMANDA 31

La domanda può essere definita come “la quan2tà di prodo\ agricoli che un sogge8o economico

è disposto ad acquistare ad un determinato prezzo, in un determinato momento, su un mercato”.

Parlando della domanda dobbiamo fare riferimento alla LEGGE DELLA DOMANDA:

“da2 un mercato e un determinato arco di tempo, la quan2tà di un bene è inversamente

proporzionale al prezzo.”

L’ammontare della quan*tà di domanda è generalmente stabile nel breve periodo ed instabile nel

lungo periodo.

Gli elemen* che influenzano le variazioni della domanda sono:

• NUMERO DEI CONSUMATORI se il numero di consumatori di quel bene aumenta,

à

aumenta anche la domanda. Viceversa, se il numero di consumatori di quel bene

diminuisce, diminuisce anche la domanda. Se con*nuiamo a produrre beni la cui domanda

è scarsa, ci ritroveremo i magazzini colmi di scorte invendute.

• REDDITO PRO-CAPITE DEL CONSUMATO

Dettagli
A.A. 2024-2025
50 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giada_amendolia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Management dell'agribusiness e politica agricola comunitaria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Giannetto Carlo.