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Rappresentazione fonetica e fonologica degli elementi sonori di una lingua
Il modello della comunicazione audio verbale. Sottoporre un enunciato a un'analisi linguistica vuol dire osservare le sue modalità di costruzione e la sua codifica in vari livelli, e comprendere le condizioni che ci danno la possibilità di accedere a queste informazioni. Il modello di Roman Jakobson. La comunicazione linguistica consiste in uno scambio di informazioni tra due individui appartenenti a uno stesso universo reale o concettuale. Jakobson definisce referenti (R) gli elementi presenti nell'universo contesto in cui si svolge la comunicazione. Il passaggio di informazioni avviene con la produzione di un messaggio linguistico che transita su un canale di comunicazione (C). I soggetti coinvolti sono un individuo emittente (sorgente - S-) e un individuo ricevente (destinatario - D). Perché la comunicazione riesca, è necessario che l'informazione contenuta nel messaggio.siacodificata e quindi decodificata in base a un codice C1. L'aspetto materiale del messaggio (significante) è fatto di unità elementari associate a proprietà semantiche ma suddivisibili in unità elementari sonore aperte (doppia articolazione). Non sappiamo come il parlante concettualizzi il referente, possiamo immaginare che il risultato di questa operazione sia la generazione di un significato (RS) nell'associazione tra significato e significante avviene nell'operazione simbolica che porta i significanti a strutturarsi in successione lineare di unità discrete. Ciò avviene in base alle regole e i simboli propri della lingua a cui esse si riferiscono. Il risultato è una stringa di fonemi che definiscono il morfema individuato dalla prima articolazione del significante determinati anche da proprietà accentuative e intonologiche. Nell'output finale si possono riconoscere delle caratteristiche segmentali (foni).
esovrasegmentali (prominenze e intonazioni) assoggettate però a una serie di condizionamenti fonetici.
La fonetica è la disciplina che studia la trasmissione sonora del messaggio e il fondamento generale delle condizioni in cui avvengono la sua codifica, la sua trasmissione e la sua decodifica.
Essa può essere:
- articolatoria (mettersi da parte dal punto di vista del parlante)
- acustica (indaga il passaggio sul canale e lo analizza dal punto di vista della struttura fisica)
- uditiva o percettiva (studia la ricezione da parte dell'ascoltatore la prima decodifica generale del messaggio)
Nel momento in cui ci si occupa invece proprio della categorizzazione delle unità sonore da parte del ricevente del loro uso funzionale da parte dei parlanti di una lingua, l'aumentare del grado di astrattezza delle riflessioni che si fanno e delle semplificazioni sul piano della precisazione di rappresentazione, si passa dalla fonetica funzionale alla fonetica alla fonologia.
Descrizione del sistema sonoro di una lingua. Il sistema fonologico di una lingua può essere visto come un insieme di suoni funzionali (fonemi) la cui importanza è legata a un loro distinto statuto e a un loro valore caratteristico. Tuttavia, nella descrizione di un sistema sonoro, soprattutto per scopi glottodidattici, non si possono trascurare le varianti combinatorie (tassofoni) che altrimenti il discente applicherebbe alla lingua d'arrivo, né la segnalazione delle direzioni in cui è possibile riscontrare rilevanti forme di variazione allofonica. Concludono il panorama gli xenofoni, quei suoni che non appartengono al sistema sonoropatrimoniale di una lingua, ma che vi compaiono più o meno saltuariamente nella pronuncia di parole straniere introdotte nell'uso comune da parlanti più o meno colti.
Inventario sonoro dell'italiano. Un inventario sonoro schematico dell'italiano è caratterizzato da suoni consonantici (contoidi)
sillaba. L'accento secondario può essere presente in parole composte o derivate. Il sistema consonantico dell'italiano comprende le seguenti consonanti: p, b, t, d, k, g, f, v, s, z, ʃ, ʒ, m, n, ɲ, l, ʎ, r, ɾ, ɹ, h. Le consonanti /k/, /g/, /f/, /v/, /s/, /z/, /ʃ/, /ʒ/, /m/, /n/, /ɲ/, /l/, /ʎ/, /r/, /ɾ/, /ɹ/ possono essere geminate. Il sistema vocale dell'italiano comprende le seguenti vocali: i, e, ɛ, a, ɔ, o, u. Le vocali /i/, /e/, /ɛ/, /a/, /ɔ/, /o/, /u/ possono formare dittonghi ascendenti e discendenti. L'accento primario in italiano si trova nella maggior parte dei casi nella penultima sillaba (parole piane 70%), nella terzultima sillaba (sdrucciole o proparossitone 20%) o nell'ultima sillaba (tronche 10%). In alcuni casi, l'accento può trovarsi anche nella quartultima sillaba. L'accento secondario può essere presente in parole composte o derivate.oppure nella quintultima.
La cogeminazione (RF - raddoppiamento fonosintattico) è la manifestazione regolare di una geminazione quindi di un raddoppiamento di una consonante posta lessicale a confine tra due parole.
Il raddoppiamento fonosintattico avviene per quattro categorie di parole:
- alcune parole funzionali monosillabiche (su tutto - suttutto; tra l'altro - trallaltro; se vuoi - sevvuoi - più che mai - piucchemmai)
- forme monosillabiche forti (me medesimo - memmedesimo; chi vuole - chivvuole; è finito - èffinito; ho detto - hoddetto; va bene - vabbene)
- alcuni polisillabi parossitoni (qualche volta - qualchevvolta; come mai - comemmai; dove vai - dovevvai)
- tutti i polisillabi ossitoni (caffè caldo - caffeccaldo; città vecchia - cittàvvecchia; tribù nomade - tribùnnomade)
Incontri vocalici:
- dialefe - iato fonosintattico
- sinalefe - timbri distinti di dittongo fonosintattico
- crasi - tipo di coalescenza con
perché) e domande sì/no (presuppone una risposta sì/no);domande coda (es. Hai preso tu il giornale, no?); domande alternative (es. Haipresto il giornale o la gazzetta?)- esclamativa (corrisponde a comando o esortazione)- sospensiva (corrispondente ai puntini di sospensione)- continuativa (es. Se Gianni fosse andato al lavoro più presto (continuazioneminore), sarebbe riuscito a prendere il giornale(continuazione maggiore)- di eco (es. L'hai presto tu il giornale, Gianni?)- di parentesi (es. Gianni, che è uscito presto stamattina, ha preso il giornale).Nei nostri sistemi ortografici mancano espedienti grafici per segnalare efficacemente alcunoaspetto dell'intonazione del parlato. Pertanto, la focalizzazione intonativa può mettere inevidenza enunciati a seconda delle esigenze linguististiche del messaggio che si vuole dare.Fonetica articolatoriaLa produzione di messaggi linguistici avviene attraverso un processo
psico-pneumo-fono-articolazione. Il testo formattato con i tag HTML è il seguente:psico-pneumo-fono-articolatorio che si sviluppa per fasi.
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L'intercettazione dell'aria in transito nella laringe, un organo situato nella sommità della trachea, permette la fonazione, cioè la generazione della voce.
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Le cavità orali e nasali modificano le caratteristiche del flusso d'aria controllato dalla laringe, mediante articolazione, la creazione di diverse configurazioni articolatorie che producono suoni (o foni) dalle proprietà distinte, che vengono poi emessi all'esterno.
È la coordinazione oro-laringea, tra le fasi di attivazione e disattivazione della laringe e le fasi di creazione di diverse configurazioni articolatorie, che deriva la realizzazione di un continuum sonoro. Il parlato che ci proponiamo di analizzare può quindi essere visto come il risultato di un'attività complessa che ha origini in alcuni nostri processi cognitivi e che sfrutta poi processi, organi e meccanismi fisiologici legati alla psico-pneumo-fono-articolazione.
sopravvivenza