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Inventario fonematico
Il numero esatto di fonemi può variare se si considerano le approssimanti ([j],[w]), l'italiano standard ha 30 fonemi, altrimenti ne avrebbe 28. Non tutte le distinzioni hanno lo stesso rendimento funzionale: quante volte le opposizioni fonematiche partecipano alla formazione di coppie minime (un basso rendimento funzionale significa che formano poche coppie minime). Ci sono coppie minime che hanno un basso rendimento funzionale (es /s/ e /z/ sono considerati FONEMI, anche se nel Nord Italia c'è una realizzazione unica dei due in posizione intervocalica). Annullamento delle coppie minime [kjɛ:ze] ~ [kjɛ:se] → /ʦ/ vs. /ʣ/: standard ['ʦi:o] vs. settentrionale ['ʣi:o] /e/ vs. /ɛ/: ['peska] (attività) vs. ['pɛska] (frutto) parte del nord ['pɛska] (entrambi) /o/ vs. /ɔ/: ['botte] (contenitore) vs. ['bɔtte] (percosse) parte del nord.['bɔtte] → (entrambi) 45 MORFOLOGIAPRIME DEFINIZIONI UTILI MORFOLOGIA: branca della linguistica che si occupa della struttura delle parole. Il compito di spiegare le conoscenze dei parlanti rispetto alla formazione delle parole nella propria lingua (competenza morfologica) sincronico-descrittivo (all'inizio), poi anche diacronico (es. approccio sull'origine dei morfemi) minime della morfologia: morfemi, parole dotati di significato (da qui in poi, anche semantica e pragmatica, si analizzano tutte le unità minime dotate di significato) MORFEMA: unità minima di prima articolazione, il più piccolo pezzo di significante di una lingua portatore di un significato proprio, di un valore e una funzione precisi e individuabili, e riusabile come tale. Possiamo anche dire che il morfema è la minima associazione di un significante e un significato. Il significato di una parola, in linea di principio, è dato dallasomma e combinazione dei significati dei singoli morfemi che la compongono. MORFO: morfema inteso come forma, dal punto di vista del significante, prima e indipendentemente dalla sua analisi funzionale e strutturale. ALLOMORFO: variante formale di un morfema, che realizza lo stesso significato di un altro morfo equifunzionale con cui è in distribuzione complementare. Ciascuna delle forme diverse in cui si può presentare uno stesso morfema, che sia suscettibile di comparire sotto forme parzialmente diverse. SUPPLETIVISMO: casi in cui un morfema lessicale in certe parole derivate viene sostituito da un morfema (e quindi rappresentato da un morfo) dalla forma totalmente diversa (e spesso di differente origine etimologica) ma con lo stesso significato. Esempio: and-are/vad-oà. NOZIONE INTUITIVA: per ogni parlante. PAROLA: "La parola, nonostante la difficoltà che abbiamo a definirla, è un'unità che si impone allo spirito, qualcosa di centrale nel linguaggio."Meccanismo della lingua (Saussure) - Rimanda a dei concetti ma anche i morfemi (es. libro à libr-o) - Minima combinazione di morfemi, costruita spesso attorno ad una base lessicale - "quasi tutte le tradizione scritte conoscono la divisione in parole della sequenza sonora" à confronto interlinguistico: come trovare una definizione di parola valida per tutte le lingue? - Variazione interlinguistica della "parola" à la lunghezza non è indicativa della parola (sia "a" che "precipitevolissimevolmente" sono parole)
ESEMPI DA ALTRE LINGUE DI PAROLE (singole) che in italiano non è possibile rendere con una sola parola:
46 Nella nostra tradizione grammaticale, la "parola" è stata spesso fatta coincidere con l'unità che è compresa tra due spazi bianchi in un testo scritto molte delle lingue del mondo, come sappiamo, non hanno un sistema di fissazione grafematica, ovvero sono
lingue "solo parlate"; tale criterio sarebbe, dunque, inapplicabile. La spaziatura grafica non è presente in tutti i sistemi di scrittura (es. cinese) → tra unità non sempre coerente (es. inglese, on line, on-line, online). La spaziatura. Distinzione fra: - Parola - Lessema Parola e Lessema "-ema" è un piano astratto/formale (es. morfema, fonema). Rappresentazioni mentali astratte. Es. "anno nuovo, vita nuova" ha 4 parole (graficamente), 3 lessemi (nuovo e nuova sono due manifestazioni diverse/occorrenze dello stesso lessema "nuovo"). Il lessema si indica con la forma del dizionario, quindi nel caso dei sostantivi/aggettivi si mettono al maschile singolare. Le forme che si andrebbero a cercare sul dizionario qui sarebbero: anno, nuovo, vita. Ha 4 realizzazioni concrete (nuovo, nuova, nuovi, nuove) che danno un' informazione diversa (maschile, femminile, singolare, plurale; contenuto diverso). Ad esempio "bei".“belli” e “begli” danno le stesse info, ma la distinzione èàmentre (come negli allofoni) data dal contesto (dalla parola che segue).
Le forme di citazioni sul vocabolario possono variare in base alle convenzionidelle singole linguistiche à es. in ita per i verbi si cerca l’infinito, per il latino la prima persona del presente indicativo.
Parola:
- Sul piano fonologico: sequenza di due o più sillabe avente autonomia dal Criteri per la definizione di punto di vista fonologico à presenza di un accento fisso interno determina la parola “parola” (se ha un accento interno e non deve appoggiarsi ad un'altra parola per essere pronunciata) à es “tagliaerba” sul piano di vista fonologico sono due parole, perché ci sono due accenti (tàgliaèrba) à motivo per cui spesso molti composti vengono inizialmente scritti separatamente.
- Oppure: “toccasana”: al nord la s si legge come sibilante.
non sonoraà sebbene di solito in posizione intervocalica la s si sonorizzi (quindi si legge [s] e non [z]) aspetto: ci sono i clitici (it, mi, ti, lo, le, ci…), che non hanno autonomiaà Altrofonologica (ossia non hanno accento indipendente) e non possono quindi essere considerati paroleà ci sono i proclitici, gli enclitici (es prenderlo, chiamarmi)à sono “meno parole” di altre (es. di “casa”)- Sul piano morfosintattico: parola definita sulla base di 4 parametri: 1. Isolabilità: sono parole gli elementi linguistici che possono occorrere da soli, cioè che possono costituire un enunciato (es. “sì” in risposta a una domanda) 2. Coesione interna: sono parole gli elementi linguistici che non possono essere interrotti mediante l’aggiunta di altro materiale linguistico (es. tavoaltolo, ma tavolo alto) 3. Pausabilità: sono parole gli elementi linguistici che possono essere preceduti e seguiti da una pausa,
ma non interrotti
4. Mobilità: sono parole gli elementi linguistici che possono spostarsi all'interno di una frase
Es. "leone":
- Isolabilità - come si chiama un animale che ruggisce? Leone
- Coesione interna - leone non posso inserire roba in mezzo
- Pausabilità - posso dire "leone", ma non "leone" (con *: pausa)? NO - può essere preceduta, non interrotta da un'altra parola
- Mobilità - posso dire "quello è un leone", oppure "quello un leone è"
Es. "il":
- Non può costituire da solo un enunciato
- Coesione interna - si perché non si può interrompere con altri elementi
- Pausabilità - pausa può essere solo prima o dopo
- Mobilità - non posso metterlo ovunque
Es. "atletica leggera"
Isolabilità: può costituire da sola la risposta ad un enunciato? Si
2- Coesione interna: atletica “molto” leggera si può dire? No
3- Pausabilità: Può essere interrotta? Si
4- Mobilità: si può dire, per quanto strano, in entrambi i modi: il mio amicosportivo pratica atletica leggera; atletica leggera pratica, il mio amicosportivo
Quindi:48 più “prototipiche” di altre: parole che sono più “parole” di altreàquelleà
Paroleimmediatamente riconoscibili come parole ----------àESEMPIO:- Parole come i clitici (chiamalo) sono “meno parole”/meno “prototipiche” dialtre (es. di casa)àanche se non sono pausabili e hanno un ordine fisso deimorfemi, non hanno però accento proprio né mobilità di posizione e da solinon costituiscono un enunciato
I parlanti di una stessa lingua hanno un accordo intuitivo sono d’accordoàtuttisu
quali siano parole e quali noparola è un primitivo della teoria morfologica, una nozione sulla quale c'è l'accordo intuitivo, ma per la quale non è possibile approfondire l'analisi. Es.: in una frase come "il capostazione razionalizzerà il sistema dei turni" possiamo contare 7 parole: "il", "capostazione", "razionalizzerà", "il", "sistema", "dei", "turni". In realtà, dal punto di vista fonologico, le parole sono solo 4: "capostazione", "razionalizzerà", "sistema", "turni" e "dei" sono clitici, e come tali non possono essere considerati parole, in quanto non hanno accento indipendente né autonomia d'uso. "capostazione", pur essendo divisibile in altre parole ("capo" + "stazione"), è una forma autonoma, coerente e mobile. Tuttavia, dal punto di vista fonologico, "capostazione" è una forma costituita da due parole (ha due accenti indipendenti). Parti delDiscorso in italiano: diverse distinzioni:
-
Classi variabili/invariabili:
- Classi variabili (nomi, aggettivi, articoli, pronomi, verbi): vengono flesse a unico lessema, diverse realizzazioni
- Classi invariabili (preposizioni, congiunzioni, avverbi): non flesse
-
Classi aperte/chiuse:
- Aperte (nomi, verbi, aggettivi, avverbi): tanti elementi, classi a cui si possono aggiungere elementi (presi da altre lingue ad es.)
- Chiuse: numero limitato di elementi, all'interno delle quali non vengono aggiunti a livello creativo elementi, né per contatto linguistico né per prestito
Esempi di classi chiuse:
A. le pre