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ANALISI DEI COMPOSTI
Le parole composte sono parole che derivano dall'unione di due parole semplici, che esistono singolarmente in una lingua. I composti si suddividono in:
- Composti subordinati: Il composto caposquadra è un composto subordinato ed endocentrico perché squadra e capo sono parole semplici, ma squadra è subordinata alla parola capo. È un composto endocentrico poiché "capo" trasmette la categoria morfologica di nome e di persona. (Il plurale è capisquadra)
- Composti coordinati: Il composto lavapiatti è un composto subordinato esocentrico perché piatti è subordinato alla base verbale lava, ed è esocentrico poiché i costituenti sono sullo stesso piano ed è invariabile nel plurale poiché non vi è una testa. I due costituenti concorrono in modo pari al significato.
treno merci è un composto coordinato endocentrico. Il composto saliscendi è un composto coordinato esocentrico. → uno dei costituenti si comporta come attributo
Composti attributivi/appositivi
Il composto cassapanca è un composto attributivo endocentrico, è un composto NN e presenta due teste.
Il composto pellerossa è un composto attributivo esocentrico, in cui pelle è il sostantivo di cui rossa è l'aggettivo.
Esistono altri tipi di composti: non più esistenti, oppure dall'unione composti neoclassici, (copro+lalia) caratterizzati da forme greco-latine di un prefissoide o di un suffissoide.
Composti incorporanti, (to horseride) composti da un verbo e un sintagma nominale.
Composti sintagmatici (va e vieni) sono forme di combinazione di parole.
Composti reduplicati (pigiapigia).
Composti troncati, simili al clipping (confindustria).
Interazione fra morfologia e altri livelli di analisi.
Esistono delle modificazioni della combinazione.
Tra morfemi che servono a formare una parola che seguono delle regole le quali fondono al loro interno delle considerazioni di ordine morfologico e di ordine fonetico-fonologico. In questo caso si parla di morfofonologia, e queste regole sono chiamate regole di riaggiustamento:
es→ lungo+ mare= lungomare
es→ lungo+ Arno= lungarno
In questo caso il composto che andrà a generarsi tenderà a semplificarsi, sciogliendo il nesso delle vocali.
L'interfaccia fra morfologia e sintassi, coinvolge invece il meccanismo che consente di definire come distinti quelli che sono i veri e propri sintagmi fissi, e cioè delle parole sintagmatiche, delle espressioni che pur essendo considerati gruppi di parole si comportano come unitarie. Quindi si tratta di un processo trasintagmi fissi vs sintagmi 'normali'.
Un caso di una parola derivata è in questo caso si ha difficoltà nell'interpretazione:
es→ Alcuni dei Renziani
[Renzi+ ani] non lo seguono→del pronome personale ‘’lo’’, in quanto non h un chiaro riferimento che possa essere ricondotto ad uninterno al sintagma derivato ‘’Renziani’’. È improbabile che degli individui pensino che quelcostituente‘’lo’’ possa essere riferito a Renzi, in quanto testa o base del composto Renziani, questo perché laformazione della parola derivata in qualche modo rende opaco il costituente che rappresenta la base dellaparola stessa.
L’interfaccia è dato dal fatto che l’idea secondo cui un significato di tipotra morfologia e semantica,grammaticale o di tipo lessicale all’interno di una lingua sia espresso da un solo morfema è un’idea chesostanzialmente non si realizza, in quanto le lingue non sono così perfette. I processi di derivazione, perquesto motivo, non sono minimamente retti da regole simmetriche, bensì sono processi che
producono dellemorfematico, pur essendo identico, può recare un'indicazione del contenuto che non parole il cui contributo è la stessa. Basti pensare alla differenza che intercorre tra le parole giornalaio- birraio- granaio, ogni parlante è in grado di ricondurre queste parole derivate alle forme semplici corrispondenti (giornale-birra-grano) eciascuno di noi è in grado di indicare come quel ''ai/aio'' sia un affisso, in particolare in questo caso un suffisso derivazionale il cui contributo semantico all'interpretazione della parola complessa che ne derivanon è lo stesso nel caso dei tre esempi in quanto: giornalaio → colui che vende i giornali birraio → colui che produce birra granaio → strumento utilizzato al fine di conservare il grano Quello che accade in questo caso è che noi vediamo degli affissi, identici dal punto di vista espressivo, ma completamente differenti dal punto di vista del contributosemantico se combinati con altre parole. Il fenomeno del blocco (legato sempre all'aspetto dell'interfaccia tra morfologia e semantica) si presenta nel momento in cui determinate forme di derivazione sono inibite dal fatto che la lingua prevede già l'esistenza di altri meccanismi di natura lessicale per esprimere quello stesso contenuto. Per cui, se si è a conoscenza dell'esistenza di un prefisso [in] utilizzato per la negazione e che può essere premesso a delle parole che possono essere degli aggettivi o dei derivati deverbali che però abbiano valore incauto non preclude l'esistenza di altre forme tra cui aggettivale per cui è corretto dire cauto→corretto→ scorretto e non incorretto (non che sia sbagliato ma in questo caso la lingua prevede già una soluzione lessicale autonoma). Paralessemi e parole idiosincratiche→ In questo caso è sempre necessario ricordare che in tutte quelle parole che sono
Sostanzialmente percepite dal parlante come gruppi di parole, ma che si comportano in quanto tali come parole autonome (perché non interrompibili) sono dal punto di vista semantico molto spesso abbastanza particolari perché il loro contributo al significato della forma complessa in quanto tale (in quanto paralessemi) è un contributo di tipo non composizionale.
Verdura che non era presente in Europa prima della scoperta dell'America e quindi è cominciata a diffondersi e a venire usato come preparazione di piatti da cucina con il Rinascimento. Non aveva però una denominazione in alcuni luoghi, ma la denominazione che gli viene attribuita in italiano deriva da una sorta di metafora che richiama al pomo di una mela, d'oro perché la caratteristica di questi ortaggi era quella di avere tutta una serie di colori molto brillanti.
Altri processi di formazione delle parole: i morfemi derivazionali mutano il significato della base su cui si applicano.
aggiungendo nuova informazionerilevante, integrandolo, modificando la classe di appartenenza della parola e la sua funzione semantica osfumandone il senso.
I morfemi derivazionali svolgono una funzione decisamente importante, in quanto permettono, attraverso processi di prefissazione e suffissazione, la formazione di un numero teoricamente infinito di parole a partire da una certa base lessicale. In ogni lingua esiste una lista finita di moduli di derivazione che danno luogo a famiglie di parole. Una famiglia di parole è formata da tutte le parole derivate da una stessa radice lessicale.
Altri processi interessati alla formazione del parole possono riguardare o meno il fattore morfologico, possono avere una dinamica indipendente da quelle che sono le regole di formazione delle parole complesse presenti in una lingua, e possono riguardare il cambiamento di quella lingua nel tempo e con i suoi rapporti di contatto con altre lingue.
- Coniazione o invenzione → è un processo
Risultante da fenomeni casuali. Si tratta del fatto che alcune parole entrano e poi si diffondono all'interno di una lingua, risultando vocaboli di uso comune dopo essere stati coniati ed inventati come dei marchi per un prodotto.
Esempi:
- Jeans: deriva dal nome del luogo in cui è stata inventata la stoffa, ossia Genova.
- Aspirina: era il nome di una sostanza data dalla Bayern, acido salicilico, commercializzato come antipiretico, medicinale contro l'influenza.
Si tratta dell'adozione di parole di un'altra lingua, fenomeno di grande importanza in linguistica storica. Esistono prestiti adattati, prestiti non adattati e prestiti parzialmente adattati:
- Supermarket: dal giapponese prestito adattato "suupaamaaketto".
- Computer: dall'inglese prestito non adattato.
- Professione "barista": dal termine "bar" si origina il nome della professione.
Infine vi è il calco, o traduzione diretta degli
elementi che costituiscono la parola originaria nellalingua che adotta il prestito:
es→ skyscraper= gratta (scraper) cielo (sky)
es→ hinterland= retro (hinter) land (terra)= tedesco
- Incrocio o clipping→ si tratta della combinazione di due forme separate in un unico termine quale
esito di fusione
es→ smog= smoke+ fog
es→ motel= motorrace+ hotel
In italiano si possono presentare i medesimi casi, in questo ambito verranno chiamate parole
macedonia
es→ cantautore= cantante+ autore
es→ apericena= aperitivo+ cena
- Abbreviazione→ si tratta di una riduzione di parole formata da molte sillabe
es→ auto= automobile
es→ foto= fotografia
- Retroformazione→ si tratta della riduzione di una parola appartenente ad una certa classe per
marne una appartenente ad un’altra classe lessicale
es→ television > to televise= verbo
es→ donation> to donate= verbo
Quindi si può passare da sostantivo a verbo e viceversa
- Da quello che chiamiamo