Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 10
Riassunto esame Linguistica generale , Prof. Banti Giorgio, libro consigliato La linguistica: un corso introduttivo, Massimo Cerruti e Gaetano Berruto Pag. 1 Riassunto esame Linguistica generale , Prof. Banti Giorgio, libro consigliato La linguistica: un corso introduttivo, Massimo Cerruti e Gaetano Berruto Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 10.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Linguistica generale , Prof. Banti Giorgio, libro consigliato La linguistica: un corso introduttivo, Massimo Cerruti e Gaetano Berruto Pag. 6
1 su 10
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

I concetti o categorie prototipiche

I concetti o categorie prototipiche, infatti, sono molto più flessibili di quelli riconducibili alle categorie concettuali tradizionali e danno ragione della polisemia delle parole:

  • Una categoria non è definita da un insieme chiuso di proprietà necessarie e sufficienti ma da un insieme di tratti variabili e di valore continuo, che non si identificano con la logica binaria "presenza/assenza" dei modelli classici
  • Le categorie hanno confini vaghi, i membri si collocano entro un continuum, con casi in cui l'appartenenza alla categoria è chiara ma con zone di frontiera in cui l'appartenenza alla categoria è confusa
  • Le categorie hanno una struttura interna, poiché contengono appunto membri più tipici e focali di altri

Per cui, secondo questa analisi, una categoria andrebbe intesa come un'entità definita sia da un nucleo di proprietà di carattere categorico, necessarie e sufficienti sia da...

proprietà di carattere graduale, non essenziali; delimitata da confini sfumati, in sovrapposizione con quelli di altre categorie; e costituita da membri più tipici e altri meno rappresentativi. A questa concezione, nota come teoria dei prototipi, fa riferimento il metodo di descrizione e analisi del significato denominato semantica prototipica.

Il significato di un lessema in semantica prototipica è concepito per l'appunto come "prototipo". Il prototipo rappresenta l'immagine mentale immediata che per i parlanti di una certa cultura e società un dato concetto, l'immagine mentale a cui si pensa subito se non vengono fornite indicazioni ulteriori per l'identificazione. Di un concetto il prototipo occupa il punto focale.

uccello= in un'analisi prototipica, invece, il significato di uccello è dato dal concetto di volatile che per un certo ambiente e una certa

cultura e società è il più tipico, viene a coincidere cioè con l'immagine prototipica di uccello; per la nostra cultura, molto probabilmente, il "passero" o magari il "piccione". In questa prospettiva, i tratti semantici in gioco vengono visti non come tutti necessari e sufficienti e di uguale importanza nel determinare il significato di un lessema, bensì come dotati di un diverso potere identificativo e disposti in gerarchia di importanza. I concetti hanno una struttura interna prototipica, basata sulla gradualità sulla scalarità e non soltanto sulla categoricità. La semantica prototipica non si oppone del resto a una concezione della categorie nei termini di proprietà, o tratti, ma all'esistenza di un insieme chiuso di proprietà tutte discrete, una configurazione volta a definire l'intero complesso dei membri di una data categoria. Altrettanto graduale,

Come si è già detto, è la rappresentatività dei diversi membri di una categoria nei confronti della stessa. Un concetto importante nella semantica prototipica è dunque anche quello di grado di esemplarità di un termine di una categoria.

La graduatoria in questione è il risultato di un'indagine americana, in cui si chiedeva ad un certo numero di informatori di pronunciare l'appartenenza alla categoria dell'oggetto che gli veniva sottoposto:

Frequenza Esemplarità
Mela 429 1.3
Susina 167 2.3
Ananas 98 2.3
Fragola 58 2.3
Fico 16 4.7
Oliva 3 6.2

Nel risultato si può notare che la mela è il frutto più vicino al prototipo, mentre l'oliva non è considerato un frutto, ma più appartenente alla classe della verdura. Una conseguenza importante della semantica prototipica consiste infatti nel rendere sfumati e in sovrapposizione i confini delle categorie, che non risultano più netti.

eben separabili come nella visuale della semantica componenziale: i termini che sono meno tipici per una categoria e ne stanno quindi ai margini possono anche essere considerati contemporaneamente membri di un'altra categoria, giacché possono presentare tratti che giustificano l'appartenenza sia all'una che all'altra.

La semantica prototipica presenta ugualmente dei problemi, in quanto ha introdotto utili correttivi ad una concezione troppo rigida e limitante dell'analisi componenziale, ma si scontra con valutazioni o processi psicologici e in genere concetti astratti.

Sono sorti molteplici problemi circa la nozione stessa di prototipo, che concreta o membro esemplare (come è chiaro dalle ricerche di Labov) ea) sembrerebbe simile a un'entità non a un modello (come lo intende Eleanor Rosch); b) si manifesta anche nel caso di categorie dai confini netti e non graduali (ad es. la classe dei numeri dispari). Le teorie più recenti

sostengono dunque la compresenza di più modelli di categorizzazione, alcuni prototipici e altri più "tradizionali" (ovvero fondati su condizioni di appartenenza denotazionale necessarie e sufficienti + confini netti + membri dello stesso status + assenza di struttura interna). Teorie sulla natura del significato: la semantica distribuzionale La teoria semantica distribuzionale, fondata sulle intuizioni del distribuzionalismo degli anni '50, recupera l'idea che l'insieme di contesti di occorrenza di una parola ne caratterizzi il significato (in modo simile alla ma con un'esclusività quasi totale attribuita ai rapporti sintagmatici). Procedura strutturale-relazionale, Oggi, con i corpora di parlato, è possibile calcolare i contesti distribuzionali automaticamente e costruire un world-space model: in base a una metafora spaziale, il significato di una parola è un luogo in uno spazio concettuale, e la somiglianza tra parole si

misura in base alla vicinanza nello spazio rappresentato. I contesti sono codificati come vettori a n dimensioni, e da un punto di vista relazionale i vettori di parole con distribuzioni simili tenderanno a coincidere (chiarendo così su basi formali il concetto intuitivo di somiglianza semantica)

Il principio di composizionalità e le teorie dinamiche della significazione

Il principio di composizionalità, elaborato in ambito logico-linguistico da Frege, è stato a lungo invocato per "calcolo", per spiegare come a partire dalle parole si formi il significato delle frasi a seguito di una sorta di realtà alquanto difficile, posto che la contestualità, la vaghezza e la polisemia intrinseci alle unità del lessico rendono non interamente calcolabile il significato stesso.

Le teorie che tentano di porre rimedio all'inadeguatezza del principio si fondano su due modi diversi di costruire sintagmaticamente il significato:

teorie basate sulle enumerazioni dei sensi, e delle restrizioni alla combinazione, adottate dalle semantiche strutturali e dalle teorie semantiche nate nell'ambito del generativismo; - Le teorie che si fondano su una concezione dinamica del significato (formulate in ambito linguistico e semiotico) secondo cui le parole sono entità plastiche, permeabili e interattive il cui senso si costruisce o genera in base alla combinazione sintagmatica con altre parole, in questo caso parliamo di covariabilità semantica. Il lessico Anche per il livello semantico il linguista pone un'unità d'analisi basilare: tale unità è il lessema. Un lessema di vista del significato. L'insieme dei lessemi di una lingua corrisponde a una parola considerata dal punto formano il suo lessico. Lo studio dei vari aspetti del lessico è compito della lessicologia, che si pone per molti versi a cavallo fra semantica e morfologia derivazionale. La lessicografia

è invece lo studio dei metodie della tecnica di composizione dei vocabolari e dizionari.

Dal punto di vista del linguista, il lessico presenta aspetti contrastanti. Da un lato, il lessico è uno dei due componenti essenziali di una lingua. Allo stesso tempo però il lessico è lo strato più esterno e superficiale di un sistema linguistico, la parte meno intima e più visibile esteriormente, più esposta alle varie circostanze extralinguistiche e più condizionata da fattori esterni. Nel lessico si fondono infatti il mondo esterno e la lingua. Da questo punto di vista, il lessico è quindi anche il livello d’analisi meno ‘linguistico’, e relativamente meno interessante per l’analisi delle strutture.

Il lessico è inoltre lo strato della lingua più ampio e comprendente, rispetto agli altri campi della linguistica precedentemente analizzati. È impossibile enumerare tutte le parole che oggi o nel

passato sono state adoperate in qualche circostanza.

Strutture paradigmatiche del lessico

Nell'ambito delle relazioni di significazione che si costituiscono all'interno del sistema paradigmatico del contenuto, un posto importante è occupato dall'ambiguità semantica e dai rapporti di omonimia e polisemia.

Nel primo caso, siamo in presenza di due parole o lessemi che hanno lo stesso significante ma significati differenti e irrelati tra loro.

riso= 'atto di ridere', 'cereale', 'pianta'

Nel secondo caso, si tratta di lessemi i cui significati hanno tra loro una relazione identificabile dai parlanti.

corno= 'protuberanza del capo di molti animali', 'strumento musicale'

Un altro caso è quello dell'enantiosemia, che si presenta quando significati diversi dello stesso termine sono tra di loro in un rapporto di

opposizione.es→ tirare= lanciare lontano o trarre verso di sé

Come hanno dimostrato la semiotica e la semantica interpretativa, peraltro, ogni lessema è intrinsecamente polisemico dato che l’inserzione in contesti nuovi o inediti farà emergere nuovi percorsi di senso inattesi, edunque nuove significazioni.

Dizionario vs enciclopedia

L’analisi semantica fondata su definizioni ‘‘chiuse’’ o a ‘‘pacchetto’’ delle parole, come quelle fornite dai dizionari, non è mai esaustiva della complessità del funzionamento delle semiotiche linguistiche che fanno enciclopedica e aperta dell’interpretazione lessicale (in contrasto con il postulato appello a una dimensione forte alla base della semantica componenziale: la chiusura dell’inventario dei tratti minimi semantici, sul modello dell’inventario dei fonemi di una lingua). È per questo opportuno tenere distinto il significato vero e proprio,

in tutti i suoi vari aspetti, da quella che si può chiamare 'enciclopedia': il significato fa parte della lingua, è una
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
10 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alberta5_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi L'Orientale di Napoli o del prof Banti Giorgio.