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La rivoluzione romantica e i suoi effetti

La rivoluzione romantica determinò una frattura epocale nel campo della letteratura pari a quella industriale, tra l'altro in un periodo in cui l'estetica nasceva come disciplina autonoma. Teoria e prassi letteraria vengono trasformate: fortissima critica e rifiuto del classicismo (francese soprattutto). Ora non più letteratura come adeguamento a delle regole desunte dall'epoca classica ritenuta l'epoca esemplare ma letteratura come CREAZIONE LIBERA E RIFLESSIONE CRITICA. Inoltre, i romantici iniziano a prendere in considerazione anche culture orientali, letterature non europee e a valorizzare periodi storici e aree geografiche neglette. Attenzione: questo non avviene come rifiuto della classicità, anzi i greci e i latini continuano fortemente a nutrire autori come Nietzsche, Goethe, Schiller. Ma viene rifiutato il classicismo francese ovvero movimento che ha estrapolato dalle letterature antiche delle norme.astratte e le hasclerotizzate.

Ripensamento del rapporto tra i testi letterari e la critica. Essa non deve più venire dall’esterno.

Schlegel parla di critica che accresca l’opera e funga da compimento di essa. Criticare significa comprendere l’autore meglio di come egli abbia compreso sé stesso.

La poesia romantica contiene sempre un elemento di critica, di auto rispecchiamento, poesia nella poesia.

Attenzione: è sbagliato pensare che i romantici abbiano sostenuto una creazione artistica non controllata, libertà dei sentimenti. Questo c’era ma doveva essere accompagnato da una riflessione critica.

Il momento riflessivo viene definito come ironia: momento autoriflessivo dell’autore.

Estetica romantica: si è concretizzata in forme testuali fluide: mix di prosa e poesia, saggio e racconto, utilizzo del frammento.

Contrapposizione tra fantasia e immaginazione: fantasia più irrazionale e più creativa.

Soprattutto viene

Ribaltata la concezione mimica: nella mimesi l'autore imita l'esterno invece il poeta romantico proietta le proprie immagini interiori verso l'esterno: MUTAMENTO DI PARADIGMA EPOCALE. Non più imitazione ma espressione. Nuove nozioni di genere letterario: romanzo e tragedia in particolare, scoperta della poesia popolare. L'estetica letteraria romantica si focalizza sul romanzo: per Schlegel il romanzo è una forma enciclopedica che fonde tutti i generi. Il romanticismo pieno si orienterà più sulla letteratura teatrale e sulla lirica.

Nietzsche e l'Estetismo. Fase finale dell'Ottocento: come considerarlo? Come una propaggine del romanticismo oppure un momento autonomo? Tardo Romanticismo o Decadentismo. Due definizioni che sono state date per questo momento ma svalutative. È stato ormai scelto il termine Estetismo: movimento che attribuisce all'arte un valore assoluto, autonomo e superiore rispetto alla sfera morale.

L'arte non contiene la morale come pensavano i romantici ma si oppone ad essa per l'Estetismo. L'estetismo vuole propugnare lo sganciamento da ogni fine utilitario della ricerca estetica ma non solo, va oltre: l'estetico acquista l'egemonia totale, fagocitando tutti gli altri campi della vita. Diventa un modello esistenziale come il dandy o il flâneur. Nietzsche padre di questo movimento: due periodi nietzschiani da distinguere. 1. La nascita della tragedia: dove spera in una rinascita del genere tramite una nuova sintesi fra apollineo e dionisiaco nel teatro wagneriano. 2. Cambiamento. Posizioni più dure verso l'arte e verso Wagner soprattutto. Arte come luogo per uscire fuori da ruoli prefissati ma è vero anche che nelle sue opere la categoria di estetico travalica le pratiche artistiche. Nella gaia scienza, ad esempio, arriva a condannare l'arte. Insomma, il suo pensiero è troppo idiosincratico per poterlo definire proprio ilpadredell'Estetismo ma comunque la sua influenza sull'estetismo si è fatta sentire molto in Francia, Germania, Italia, Inghilterra. Egli ha decostruito i confini tra filosofia e letteratura. Wilde: parlando di estetismo non si può non parlare di lui. "il critico come artista" viene considerato come il manifesto dell'estetismo. L'Estetismo è stato spazzato via dalle avanguardie, ora sembrerebbe essere ritornato con l'estetica del quotidiano, ma bisogna non ridurre la contemporaneità a questo. Da Vico a Croce: linguaggio, poesia, letteratura. Benedetto Croce è stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo. Teoria e storia del 1902: presupposto da cui parte Croce > l'arte è intuizione, mentre a sua volta "intuire è esprimere; e nient'altro" (niente di più, ma Formattazione del testo

niente di meno) che esprimere». Sulla base di questo presupposto, la trattazione procede poi con perentoria consequenzialità. E così vediamo cadere davanti ai nostri occhi, come quinte di cartone, una quantità di nozioni acquisite sull’arte, nel corso dei secoli, che non reggono a questa nuova sfida speculativa. Croce elimina dal regno dell’estetica una serie di categorie che erano e sono strumenti di base della teoria letteraria: il tragico, il comico, il sublime, il genere letterario, la traduzione, la divisione e la sintesi fra le diverse arti. Smontaggio così radicale fatto in nome dell’arte vista come un atto di intuizione, lontana dalle trasmissioni morali, metafisiche, politiche, ma anche dall’arte come piacere dei sensi. Si autonomia dell’arte anche in Croce ma in maniera originale: l’intuizione è per Croce una conoscenza immediata. Croce riprende Giambattista Vico che aveva pubblicato La scienza nuova dieci anni

Prima dellaproduzione dell'opera di Baumgarten. Quella di Croce non è solo una rivendicazione nazionalistica, ma la volontà di effettuare una lettura storica. Vico è il primo ad aver affermato la produttività dell'immaginazione. Vico si oppone al razionalismo cartesiano. Croce rivendica l'intuito come creazione artistica e per questo ogni opera d'arte secondo lui è unica e irripetibile non può essere contestualizzata in filoni, generi ecc... egli parlò di un nuovo modo di fare critica letteraria ovvero critica tematica in opposizione alla critica positivista così ossessionata dalla veridicità delle fonti e dalla verifica di esse tale che la critica si riduceva ad uno sterile elenco di argomenti. Invece per Croce bisogna coinvolgere le dinamiche espressive. Si scaglia contro il positivismo, contro la convinzione che ogni sapere è scienza, rivendicando la forza dell'intuito e la natura interiore.

dell’esperienza estetica.

Dal formalismo allo strutturalismo: straniamento e letterarietà

Primi trent’anni del 1900: avanguardie che hanno spazzato via il concetto di estetica. Imperativo della novità, modernità, sperimentazione. Tutti movimenti, cubismo, dadaismo, futurismo, surrealismo, espressionismo, che hanno rivendicato l’autonomia dell’arte seppure alcuni come Futurismo e Surrealismo alla fine hanno preso una piega attivista in politica.

In Russia, che nel primo Novecento ha vissuto una rivoluzione politica epocale, si sviluppa il FORMALISMO: Il formalismo russo è un'influente scuola di critica letteraria che si sviluppa tra il 1914 e il 1915 nell'Impero russo movimento di teoria linguistica e letteraria e di metodo critico. Uno dei formalisti più importanti, il linguista Roman Jakobson.

Cosa sostenevano:

  1. Tutto è forma, no distinzione tra forma e contenuto nella critica letteraria. Forma globale, che coincide con

L'opera letteraria tutta. Criticano proprio la correlazione tra forma e contenuto.

Da un lato compenetrazione tra scrittura critica e scrittura creativa ma dall'altro fondazione scientifica della critica letteraria. Questo segna la nascita della teoria della letteratura come disciplina autonoma.

Straniamento: un concetto chiave di cui si sono occupati e che ha avuto enorme eco nella teoria letteraria. Lo straniamento è un procedimento per il quale gli oggetti della rappresentazione non vengono immediatamente riconosciuti ma vengono visti come per la prima volta, in una visione inedita. Così qualcosa di quotidiano diventa straordinario come se fosse visto dagli occhi di uno straniero.

Con la dittatura staliniana si concluse la stagione formalista.

Strutturalismo: fenomeno ad ampissimo raggio, coinvolse la filosofia, letteratura, psicoanalisi, antropologia e si incrociò con la semiotica. Lo strutturalismo è un movimento filosofico, scientifico e critico.

esperienza nel campo dello strutturalismo linguistico, ha contribuito in modo significativo alla teoria letteraria. Il concetto chiave dello strutturalismo è quello di "struttura", che si riferisce alle relazioni organizzative e sistematiche presenti all'interno di un testo letterario. Queste strutture determinano il significato e la comprensione del testo stesso. Lo strutturalismo si distingue per la sua approccio scientifico e analitico, che cerca di identificare le leggi e i principi che governano la produzione e la ricezione dei testi letterari. Questo approccio si basa sull'idea che la letteratura abbia una sua specificità e che possa essere studiata come un sistema autonomo. Tuttavia, il progetto dello strutturalismo letterario ha incontrato alcune difficoltà. Innanzitutto, si è rivelato difficile applicare un metodo scientifico esatto alla letteratura, poiché la creatività e l'interpretazione sono elementi fondamentali nella produzione e nella comprensione dei testi letterari. Inoltre, lo strutturalismo ha spesso estrapolato un'idea troppo astratta di letteratura da un numero limitato di opere, trascurando la diversità e la complessità della produzione letteraria. Nonostante queste difficoltà, due figure importanti hanno contribuito a mantenere viva l'influenza dello strutturalismo nella teoria letteraria. Jurij Lotman ha sviluppato una teoria della semiotica culturale, che analizza i testi letterari come parte di un sistema di segni e significati più ampio. Roland Barthes, invece, ha introdotto il concetto di "lettura dello scrittore", che mette in luce il ruolo attivo del lettore nella creazione del significato del testo. In conclusione, sebbene il progetto dello strutturalismo letterario abbia incontrato delle difficoltà, ha comunque contribuito in modo significativo alla teoria letteraria, aprendo nuove prospettive di analisi e interpretazione dei testi letterari.

asistematicità e scarso rigore, uso di aforismi e frammenti è tutt'oggi attuale e molto accreditato. Compenetrazione tra critica e creatività. L'estetica di Freud: censura, identificazione, perturbante. Effetto rivoluzionario della psicanalisi. Nel 1900 esce l'interpretazione dei sogni, svolta epocale. Freud ha trasformato l'universo estetico. Nel corpus freudiano la letteratura gioca un ruolo consistente, per lui oggetto di studio in quanto contenitore di dinamiche complesse. "Il delirio e i sogni nella Gradiva di Wilhelm Jensen" è il suo primo saggio su una novella letteraria. Lui sceglie questa che è poco elevata e scritta da uno scrittore dimenticato. Egli ne fa un'attenta analisi, tratta i personaggi come fossero persone reali da sottoporre a terapia e psicanalizza l'autore attraverso la sua opera. Ciò venne criticato in seguito. Lui non ha scoperto l'inconscio, come si dice spesso, ma ha scoperto che

L'inconscio ha un linguaggio e questo, seppur sembri privo di senso, può essere decifrato.
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Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gilds998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Lombardi Chiara.