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ANTONIA E LA FEDE
fede imposta per educazione delle suore, non fa la SCELTA di lucia. È parte del suo essere.Ritualità imposta. Non si pone mai il problema di essere credente o meno. Antonia è uno spirito libero,poco legata alle convenzioni. Non contravviene alle regole per fare un dispetto agli altri, ma perché noncrede alle regole. Vuole poter godere dell’esistenza nel modo più libero possibile. Quello che fa è legato adun forte senso di vitalità e di libertà individuale. Lei crede nella vita, che però le verrà strappata via dagiovinetta.
Sciascia: a ciascuno il suo. Personaggio che appartiene alla genia di preti alla don abbondio. Personaggiolettore amante dei libri, e in un colloquio con l’investigatore parlano dei promessi sposi.
Parroco di Sant’Anna: basta leggere i promessi sposi sotto l’egida del cristianesimo, altra cifra… quelladell’amore! Osservazione di sciascia
interessante: l'amore sembrerebbe assente. Ma non è così. L'amore è nei gesti e se badiamo ai gesti i promessi sposi sono impregnati di amore in tutte le sue sfumature. Affermazione fatta da un libertino, acuto osservatore dell'umanità, gusto del bello, amante dell'arte, grande conversatore.. ma totalmente privo di vocazione. Anche questo personaggio è legato ai soldi. Diavoli = fratelli cristiani: il maligno si annida in tutto e tutti, e nel convento succedono cose sessualmente criticabili. Suore che palpeggiano le bambine durante riti o durante la notte. Una educazione sessuale perversa dentro un ambiente così chiuso. I racconti fatti della prima infanzia di Antonia non sono affatto racconti edificanti. Il male alberga nel mondo religioso. Anche all'interno del mondo religioso Manzoni alterna. In Vassalli non si salva nessuno! Perché la religione è malata, è marcia dall'interno. PotrebbeEssere un bene la fede, ma non coloro che esercitano il potere nel mondo religioso. Nel convento vige l'idea che le bimbe salvate ora sono schiave del sistema. Quindi la carità cristiana vige nel breve trattodel salvataggio, poi si estingue nel momento in cui le giovani sono schiavizzate.
NOTTURNO INDIANO DI TABUCCHI: racconto lungo, o romanzo breve, denso di questioni. Titolo OSSIMORICO: mette insieme due elementi contrastanti, nel nostro stereotipo dell'India la vediamo traboccante di colori sgargianti, profumi, spezie colorate eccetera. Legato alla luce e alla vitalità. Invece il nostro Tabucchi ci parla del contrario. È ambientato in tanti piccoli capitoli che alternano luci e ombre: uno di giorno alla luce del sole e il successivo di sera o notte. Con questo titolo ci colloca la storia in India (protagonista viaggio in India, alla ricerca di un amico perduto o alla ricerca di sé stesso, Tabucchi costruisce abilmente il romanzo come un piccolo giallo.
che alla fine ha una spiegazione aperta. SMARRITO IL PROPRIO IO O SMARRITO UN AMICO RPOTAGONISTA DI UN PASSATO FELICE. Terza strada: non c'è una risposta. Doppio viaggio magari.Alla fine forse il vecchio amico è proprio il sé stesso del passato.Un viaggio di xavier. Idea del viaggio è centrale, nucleo fondamentale del testo. Viaggio anche interiore.Non è un viaggio immaginato, è fisico.Apertura: testi paratestuali, come prefazioni e postfazioni e frasi di esergo, note d'autore etc...1. Frase d'esergo: filosofo francese, che ha lavorato sul concetto di spazio letterario e sul rapporto della rappresentazione di luci e ombre. Spesso in tabucchi gli episodi ambientati di notte hanno una valenza argomentativa ed esplicativa superiore, gli snodi narrativi e argomentativi sono messi in scena con il favore dell'oscurità. Si alterna una importanza diversa ecco.Cosa fa chi dorme poco e male? Rende la notte presente, comeil giorno, non crea uno scarto, una discrepanza. Notte e giorno perdono la loro contrapposizione. E' quello che succede nel romanzo. Ma nell'ultimo capitolo: contaminazione tra luce e ombra perché è cena ma in un locale illuminato a giorno. Non esiste una vera contrapposizione tra luce e ombra, ma entrambi sono fondamentali. 2 Nota autore: ha una importanza nella comprensione e nell'avvio alla lettura. Questo libro, oltre che un'insonnia (scritto durante la notte) è un viaggio. Spostamento e modificazione del proprio io. Anche Tabucchi è stato in India: sovrapposizione viaggio compiuto dal protagonista, e quello dell'autore. MA loro non sono la stessa persona: il viaggio è immaginario. Illusione: qualcosa di irreale che determina la possibilità che sia reale o di invenzione. La forza che il reale possiede dà luce al notturno in cui si cerca un'Ombra. Non sappiamo chi sia l'Ombra. Questa O maiuscola si
Sto riferendo a una persona, ma il dubbio permane perché si potrebbe riferire a Xavier o all'amicoscomparso e ricercato. (trovare gli indizi e dare una motivazione all'esame) oppure l'abilità ditabucchi di non portarci da nessuna parte? Il finale è aperto e non sapremo il punto di vista diTabucchi. Percorsi incongrui, cioè innaturali, non congruenti, insensati: l'india che tabucchi cipresenta in linea tendenziale non è quella turistica, perché Xavier non fa il tipico viaggio da turista:ha uno scopo chiaro.
3. Indice dei luoghi: permette di tracciare il percorso reale del protagonista attraverso l'india,raggiunti con vari mezzi di trasporto. Possono rappresentare un riassunto ragionato, perché a ogniluogo corrisponde un episodio e un incontro con un personaggio che serve a indirizzare il lettoreverso un'ipotesi o un'altra. Possiamo leggere questi spostamenti come chiave per una delle dueipotesi.
Come indica Tabucchi, quell'indice può essere usato come una particolarissima guida turistica perché non sono i luoghi tradizionali del viaggiatore turista, ma permettono di conoscere l'India ancora più approfonditamente. Scovare/svelare un altro volto dell'India, quello più magico, misterioso, puro, incontaminato dal chiassoso turismo moderno. Finale: fotografa e protagonista, ristorante di super lusso illuminato a giorno: contaminazione tra luce e ombra. Fino a questo momento la scelta non è facile, tra l'una e l'altra cosa. Congetture. L'episodio conclusivo dovrebbe spingerci davvero da qualche parte? Xavier invita a cena Christine che fa come mestiere la fotografa (arte che permette di trasferire su carta stampata tramite una macchina di imprimere immagini tridimensionali reali. Quindi il tridimensionale reso sul bidimensionale. Fissa definitivamente un momento. Lei ha realizzato un libro "Sud Africa" al.tempo della scrittura c'è ancora l'apartheid. Lei racconta che è un libro fatto a pezzi, tutte le foto non sono l'intero, ma vengono prima dati dei pezzi e solo alla fine si dà l'unitarietà dell'immagine: nella prima parte c'è un giovane ragazzo di colore, se uno non guarda la seconda parte non capisce che ha le mani alzate perché uno vuole sparargli. LA Realtà è fatta di pezzi! Posso interpretare un pezzo, ma per capire bene ho bisogno di tutti i pezzi. Proprio come in questo libro. Bisogna vederli tutti nel percorso prestabilito per capire davvero. Cristine cida la chiave di lettura, quella definitiva la prima chiave la danno le parti paratestuali. Lei poi chiede a Xavier cosa facesse: lui è li per raccontare una storia, sta scrivendo un libro. Uno che si è perso in india. Pezzetti. Sono uno che non vuole farsi trovare. Fuori dalla cornice del libro... e allora è reale.
oimpegnata?MA se ci fossero due Xavier?
Mentire?
La vita reale si fonde con l'ipotetica illusione delle cose.
Tecnica rappresentativa detta mise en abyme quando un testo letterario racconta la stessa storia che è raccontata in quel testo come una scatola cinese o una matriosca. Essa corrisponde a una narrazione sempre più in minuto. Quando vogliono dare particolare rilievo alla storia raccontata. Tecnica interessante laddove non si vuole chiudere il racconto, perché è fatta di tanti pezzi, così si usa quando si vuole lasciare insospeso qualcosa. Modo strepitosamente elegante per non chiudere la storia. Cosa che ci insegna il romanzo del novecento: lasciare il lettore con un pugno di mosche, con un finale da costruire! E lasciare che sia il lettore a farlo! Questo è il romanzo post psicanalisi. La sfaccettatura dell'animo umano è impossibile da sintetizzare, spiegare, concludere. Permettere a chi legge di dare la propria.
interpretazione, in quanto essa non è univoca ma dipende dalla prospettiva. (devi rispondere a tutte le domande: il protagonista sta davvero scrivendo un libro? La verità esiste o non esiste, è tutto un'illusione? Oppure è una realtà? ma il viaggio è reale...) (chiara dice: magari Xavier era convinto di stare cercando qualcuno, ma era solo un'illusione del suo animo che cercava la sua altra metà) L'intento di Tabucchi era davvero creare un enigma? Per lui una delle due è giusta? Non lo sappiamo, perché ci costringe. Tema del viaggio: libro appartenente alla cosiddetta letteratura di viaggio, perché descrive dei luoghi ma soprattutto un viaggio che ci porta ad un diverso tipo di conoscenza di sé stessi, percorrere delle strade per portarsi dietro qualcosa di nuovo del luogo ma anche di noi stessi. La conoscenza del sé. L'astuzia del romanzo è di costruirla come un insieme
di piccoli indizi e di tappe in modo da arrivare alla fine con una propria idea. Rapporto tra protagonista e autore, ma non si sovrappongono, semplicemente hanno percorso lo stesso viaggio in modi e momenti diversi. Autore e protagonista sdoppiato, TEMA DELLO SDOPPIAMENTO: a compiere il viaggio sono in ordine L'autore, Xavier e Roux!!!!! Il romanzo comincia in Medias res, catapultati direttamente in India, non vi è partenza ma già lungo percorso da A a Z. Xavier arriva con una valigetta e guida turistica e indirizzo prostituta che è l'ultima che ha visto l'amico. Tassista lo porta nella direzione opposta perché il quartiere è di cattivo gusto, bassifondi. Mentre un turista dovrebbe andare non nel quartiere povero e malfamato ma in un quartiere ricco e scintillante. L'avvio della narrazione ci sta per dire di fare attenzione perché la strada più ovvia potrebbe essere quella sbagliata, se noi pensiamo che Xavier sia.lì per trovare l'amico forse è il contrario e viceversa. Primo avvertimento: fare attenzione alla direzione da prendere. Più MONITI SONO DISSEMINATI NELLA NARRAZIONE PER FAR DISORIENTARE IL LETTORE CHE MAGARI