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STRUMENTI DI CONTROLLO MONETARIO

La Banca Centrale influenza l'offerta di moneta attraverso tre strumenti di controllo monetario:

  1. le operazioni di mercato aperto
  2. il tasso di rifinanziamento
  3. il coefficiente di riserva obbligatoria

OPERAZIONI DI MERCATO APERTO

Le operazioni di mercato aperto (OMA) possono prendere la forma sia di compravendite definitive di attività finanziarie (titoli del settore pubblico e valuta straniera) sia di prestiti a breve termine che la Banca Centrale concede alle banche commerciali dietro presentazione di una garanzia collaterale (in genere titoli del settore pubblico).

Quando la Banca Centrale compra un'attività finanziaria a titolo definitivo o concede un prestito "paga" aumentando la disponibilità dei depositi delle banche presso la Banca Centrale e, quindi, la base monetaria dello stesso importo dell'operazione di mercato aperto. Successivamente, la maggiore disponibilità di riserve consente alle

banche commerciali di aumentare a loro volta i prestiti ai clienti e creare nuovi depositi con un aumento finale dello stock di moneta maggiore dell'aumento di moneta ad alto potenziale.

Consideriamo la dinamica di un acquisto nel mercato aperto, che accresce la base monetaria. La Banca Centrale acquista titoli di Stato da un investitore istituzionale per il valore di un milione di euro. L'ammontare dei titoli di Stato di proprietà della Banca Centrale è aumentato di un milione di euro. La Banca Centrale paga i titoli emettendo un assegno su se stessa. La banca commerciale che ha venduto i titoli riceve un assegno che ordina alla Banca Centrale di pagare 1 milione di euro e deposita l'assegno nel proprio conto presso la Banca Centrale. Nel momento in cui l'assegno viene accreditato per l'importo di 1 milione di euro, alla voce "Depositi bancari presso la BCE", dal lato delle passività del bilancio della Banca Centrale, si registra

Un aumento di 1 milione di euro. La banca commerciale ha incrementato le proprie riserve di un milione di euro e detiene un deposito presso la Banca Centrale, che può essere utilizzato per effettuare pagamenti presso le altre banche oppure cambiato con circolante. Quando paga i titoli acquistati emettendo un assegno su se stessa, la Banca Centrale crea base monetaria "con un tratto di penna".

OPERAZIONI DI MERCATO APERTO DELL'EUROSISTEMA

L'Eurosistema dispone di cinque tipologie di strumenti per la conduzione delle operazioni di mercato aperto:

  1. Operazioni temporanee: da attuarsi sulla base di contratti di vendita/acquisto a pronti con patto di riacquisto/vendita a termine.
  2. Operazioni definitive: operazioni di acquisto o vendita a titolo definitivo di attività.
  3. Emissioni di certificati di debito: rappresentano un debito della BCE nei confronti del detentore.
  4. Swap in valuta: transazioni contestuali a pronti e termine di euro contro una valuta estera.
raccolta di depositi a tempo determinato: presso la Banca Centrale dello Stato membro in cui ha sede la controparte. Con riferimento ai tempi, obiettivi e procedure adottate, le operazioni di mercato aperto dell'Eurosistema si possono suddividere nelle seguenti quattro categorie: 1. operazioni di rifinanziamento principale: operazioni temporanee di finanziamento con frequenza settimanale e scadenza di norma ad una settimana effettuate dalle Banche Centrali nazionali mediante aste standard (fonte principale di liquidità). 2. operazioni di rifinanziamento a più lungo termine: operazioni di rifinanziamento con frequenza mensile e scadenza di norma a tre mesi effettuate dalle Banche Centrali nazionali mediante aste standard. 3. operazioni di fine tuning: non effettuate con frequenza prestabilita e miranti a regolare la liquidità del mercato ed a controllare l'evoluzione dei tassi di interesse; prevalentemente condotte come operazioni temporanee ed effettuatedalle Banche Centrali nazionali mediante aste veloci o procedure bilaterali.

4. operazioni di tipo strutturale: effettuate per modificare la posizione strutturale (a lungo termine) dell'Eurosistema nei confronti del settore finanziario.

BILANCIO DELLA BANCA CENTRALE

VALUTA ESTERA E BASE MONETARIA La Banca Centrale talvolta acquista o vende valuta estera nel tentativo di influenzare i tassi di cambio. Queste operazioni (interventi nel mercato dei cambi) influiscono sulla base monetaria. Se la Banca Centrale acquista oro o valuta estera, nel bilancio si registra un corrispondente aumento della base monetaria dal momento che essa attinge alle proprie passività per pagare l'oro o la valuta estera.

RIFINANZIAMENTI E TASSI Il costo di un prestito dalla Banca Centrale è dato dal tasso di sconto o di rifinanziamento, ovvero il tasso di interesse praticato dalla Banca Centrale sui prestiti ottenuti dagli istituti di credito per far fronte a temporanee necessità.riserva.Quando il tasso di interesse viene ridotto, le banche possono ottenere prestiti a condizioni più favorevoli. Questi prestiti possono tradursi in un incremento dei prestiti che le banche stesse concedono al pubblico. Il tasso di rifinanziamento è il tasso di riferimento del mercato perché alle sue variazioni corrispondono variazioni dei tassi di interesse applicati dalle banche ai propri clienti e del tasso interbancario che si applica ai prestiti tra le banche. Il tasso di sconto ha un'importante funzione di segnalazione al mercato dell'orientamento della politica monetaria. Un aumento del tasso di sconto è interpretato come un segnale della volontà della Banca Centrale di operare una riduzione dell'offerta di moneta ed un aumento dei tassi di interesse. Nell'Eurosistema i tassi fissati dal Consiglio Direttivo sono i seguenti: 1. tasso marginale sui depositi: tasso a cui sono remunerate le operazioni di deposito con scadenza pari

ad un giorno lavorativo (overnight) di riserve libere delle banche presso la BCE.

2. tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale: tasso a cui le banche dell'Eurosistema, in caso di deficit di liquidità, possono ottenere dall'autorità monetaria liquidità con scadenza overnight.

3. tasso di partecipazione alle operazioni di rifinanziamento principale: tasso a cui avvengono le operazioni di mercato aperto su iniziativa della BCE attraverso le quali la BCE fornisce la maggior parte della liquidità al mercato (il più importante tasso di riferimento dell'Eurosistema).

Le operazioni di deposito e rifinanziamento marginale sono operazioni attivabili su iniziativa delle controparti e rappresentano uno strumento in aggiunta alle operazioni di mercato aperto.

I due tassi di riferimento per questa tipologia di operazioni costituiscono il limite minimo e massimo per il tasso di interesse interbancario overnight.

COEFFICIENTE DI RISERVA

OBBLIGATORIA

Il coefficiente di riserva obbligatoria è il rapporto minimo stabilito dalla Banca Centrale tra le riserve delle banche commerciali ed i loro depositi.

La Banca Centrale può incrementare il moltiplicatore monetario e quindi l'offerta di moneta riducendo il coefficiente di riserva obbligatoria.

Per l'area dell'euro la BCE ha fissato un coefficiente di riserva obbligatoria pari al 2% della raccolta di fondi a breve termine (con scadenza fino a due anni).

La riserva obbligatoria è remunerata in base al tasso medio delle operazioni di rifinanziamento principale durante il periodo di mantenimento.

MOLTIPLICATORE MONETARIO E PRESTITI BANCARI

Un acquisto nel mercato aperto da parte della Banca Centrale accresce la base monetaria. Ciò si traduce in un aumento delle riserve bancarie, perché la Banca Centrale paga i titoli acquistati emettendo un assegno su sé stessa che il venditore dei titoli deposita sul proprio conto corrente bancario.

Formattazione del testo

La banca interessata presenta l'assegno alla Banca Centrale per l'incasso e le viene accreditato un aumento delle proprie riserve presso la Banca Centrale. Per ridurre il rapporto riserve-depositi, l'istituto di credito incrementa il volume dei prestiti e la persona che riceve un prestito diventa titolare di un deposito bancario. L'offerta di moneta è aumentata di un ammontare maggiore di quello relativo all'operazione di mercato aperto.

Le banche creano moneta ogniqualvolta concedono prestiti. L'espansione dei prestiti e quindi della moneta continua finché gli istituti di credito ed il pubblico non hanno raggiunto il livello desiderato del rapporto riserve-depositi e circolante-depositi.

CONTROLLO DELLO STOCK DI MONETA E DEL TASSO DI INTERESSE

La Banca Centrale deve scegliere tra il controllo della quantità di moneta e quello del prezzo della moneta (tasso di interesse). Essa non può fissare contemporaneamente lo stock monetario ed il tasso di interesse.

Il tasso di interesse a qualsiasi livello desiderato, a meno che questi due livelli non si trovino entrambi lungo la curva della domanda di moneta. Supponiamo che la Banca Centrale intenda fissare il tasso di interesse al livello i e lo stock monetario al livello M. In corrispondenza del tasso di interesse i, l'offerta di moneta possibile risulta essere M / P0. In corrispondenza dell'offerta di moneta M / P, il tasso di interesse possibile diventa i0. L'autorità monetaria non può ottenere la combinazione M / P e i. Quando la Banca Centrale decide di portare il tasso di interesse ad un determinato livello e di mantenerlo fisso - politica nota come stabilizzazione del tasso di interesse - perde il controllo dell'offerta di moneta. L'autorità monetaria può controllare con maggiore precisione i tassi di interesse rispetto alla quantità di moneta. Occorre un poco di tempo prima che i dati sull'offerta di moneta.

si rendano disponibili.Il moltiplicatore non è costante ed i rapporti riserve-depositi e circolante-depositi non sono prevedibili nel breve periodo. Questi motivi tecnici implicano che la Banca Centrale non è in grado di controllare con precisione l'offerta di moneta nel breve periodo. In un orizzonte temporale leggermente più lungo, essa è in grado di determinare l'offerta di moneta in maniera abbastanza precisa.

OBIETTIVI DELLA BANCA CENTRALE E STRATEGIE DI POLITICA MONETARIA

Gli obiettivi finali della Banca Centrale sono obiettivi di politica economica di interesse intrinseco, sono espressi in genere in termini di stabilità dei prezzi (contenimento dell'inflazione) e crescita di breve termine (stabilizzazione del PIL reale sul valore corrispondente al tasso naturale di disoccupazione). Questi due obiettivi sono in conflitto tra loro, perché il sostegno della domanda aggregata fa crescere l'attività economica, ma porta

nella di politica monetaria è guidata dall'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi nella zona euro. L'obiettivo principale dell'Eurosistema è mantenere l'inflazione a medio termine al di sotto, ma vicino, al 2%. Questo obiettivo è considerato ottimale per garantire una crescita economica sostenibile e la stabilità dei prezzi. L'inflazione è il tasso di aumento generale dei prezzi dei beni e dei servizi in un'economia. Un aumento dell'inflazione può avere effetti negativi sull'economia, come la diminuzione del potere d'acquisto dei consumatori e l'aumento dei costi per le imprese. Un tasso di inflazione troppo basso, d'altra parte, può indicare una debolezza economica e può rendere difficile per la banca centrale raggiungere i propri obiettivi di politica monetaria. Per mantenere la stabilità dei prezzi, la banca centrale può utilizzare una serie di strumenti di politica monetaria. Uno di questi strumenti è il tasso di interesse. La banca centrale può aumentare o diminuire il tasso di interesse per influenzare la domanda di beni e servizi e quindi l'inflazione. Ad esempio, se l'inflazione è troppo alta, la banca centrale può aumentare il tasso di interesse per ridurre la domanda e quindi i prezzi. Al contrario, se l'inflazione è troppo bassa, la banca centrale può abbassare il tasso di interesse per stimolare la domanda e quindi i prezzi. Oltre al tasso di interesse, la banca centrale può utilizzare anche altri strumenti di politica monetaria, come l'acquisto di titoli di Stato o l'imposizione di riserve obbligatorie alle banche commerciali. Tutti questi strumenti hanno l'obiettivo di influenzare la quantità di denaro in circolazione nell'economia e quindi l'inflazione. In conclusione, la politica monetaria è uno strumento importante per mantenere la stabilità dei prezzi e favorire una crescita economica sostenibile. La banca centrale utilizza una serie di strumenti, come il tasso di interesse, per influenzare l'inflazione e raggiungere i propri obiettivi di politica monetaria.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
39 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Beaa.. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di economia politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Fiocco Raffaele.