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IL CORPO ELETTORALE
Stato ≠ Nazione
Stato: territorio, sovranità e popolo.
Corpo elettorale si intende "la parte attiva del popolo" che ha l'insieme dei requisiti richiesti dalla Costituzione per potere eleggere i propri rappresentanti negli organi statali.
Cosa caratterizza il popolo? il possesso della cittadinanza (che lo differenzia dalla popolazione: insieme di cittadini e no,
Apolidi: soggetti che non sono in possesso di alcuna cittadinanza. (ho la cittadinanza di uno Stato non riconosciuto oppure che non esiste più.
La cittadinanza costituisce uno "status" cui la Costituzione ricollega non solo tutta una serie di diritti, e in particolare quelli politici, ma anche di doveri.
La legge ordinaria 91 disciplina l'acquisto, la perdita e il riacquisto della cittadinanza.
ACQUISTO DELLA CITTADINANZA
La cittadinanza si
Acquista fondamentalmente in due modi:
IUS SANGUINIS: diritto di sangue nascita o adozione da almeno un genitore
in possesso della cittadinanza italiana.
IUS SOLI:
Diritto di suolo nascita nel territorio dello Stato italiano
o Su richiesta dell’interessato
o Il coniuge di un cittadino italiano che risieda da almeno due anni dopo il matrimonio in Italia;
Lo straniero maggiorenne adottato da cittadini italiani;
Lo straniero o apolide che è residente in Italia da almeno 10 anni.
PERDITA DELLA CITTADINANZA
L’art. 22 sancisce che nessuno possa essere privato per motivi politici di cittadinanza.
La perdita può avvenire o per rinunzia: cittadino che acquista o riacquista una cittadinanza straniera; o automaticamente: il cittadino che svolge funzioni per uno Stato estero e intende conservare la propria cittadinanza nonostante le intimidazioni.
RIACQUISTO DELLA CITTADINANZA
Esso è previsto:
Nel caso in cui l’interessato presti il servizio militare
o una funzione di pubblico impiego all'interno dello Stato. Nel caso in cui l'interessato dichiari di volerla riacquistare e stabilisca la propria residenza nel territorio della Repubblica. Nel caso in cui l'interessato risiede da oltre un anno nel territorio della Repubblica. Il trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) introduce la cittadinanza europea, la quale comporta molti diritti per i cittadini dei paesi membri come per esempio: libertà di circolazione e soggiorno negli Stati membri e la tutela da parte delle autorità diplomatiche di qualunque stato membro, qualora il cittadino si trovi in un Paese terzo. L'art.48 della Costituzione fissa i principi fondamentali per la funzione elettorale. CARATTERISTICHE DEL VOTO 1. Personalità: il divieto per il legislatore elettorale di introdurre regole che consentano l'esercizio del voto attraverso un altro elettore, salvo l'intervento di un tutore quando questo1. Universalità il diritto di voto spetta a tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, religione, ecc. È un diritto fondamentale che diventa necessario per esprimere il proprio voto.
2. Uguaglianza il divieto di introdurre regole elettorali che abbiano come conseguenza l'attribuzione ad alcuni soggetti di un "peso" elettorale maggiore rispetto agli altri.
3. Libertà e Segretezza l'obbligo del legislatore elettorale di predisporre modalità d'esercizio del diritto di voto che garantiscano, insieme alla non riconoscibilità del voto, la possibilità di esprimere senza condizionamenti la propria volontà elettorale.
Lo stesso art. 48 definisce, inoltre, l'esercizio del diritto di voto come dovere civico. I costituenti su questo punto dovettero trovare un compromesso, in quanto una parte voleva rendere il diritto di voto obbligatorio e sanzionabile penalmente, mentre un'altra voleva intendere il voto come diritto di libertà al massimo un obbligo morale. Alla fine, scelsero di rendere il voto libero con una sanzione amministrativa.
irrisoria, che venne poi eliminata nel 1993.
Le modalità attraverso il quale il voto si esprime sono:
- Il voto palese: voto ad alzata di mano, voto per alzata e seduta, per divisione dell'assemblea o per appello nominale.
- Il voto segreto: voto per schede o voto elettronico.
Capacità elettorale: riassume i requisiti necessari per l'acquisizione del diritto di elettorato sia attivo (quello di colui che può votare) sia passivo (quello di colui che può essere eletto). Tali requisiti possono essere sia positivi o negativi.
I requisiti positivi sono la cittadinanza e la maggiore età. In passato vi erano anche il livello di alfabetizzazione e l'appartenenza al sesso maschile, arrivando al suffragio universale. (art. 51 "la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini")
I requisiti negativi della capacità elettorale sono rappresentati da:
- Inesistenza di cause di incapacità civile
Effetti di alcuni provvedimenti definiti dal giudice: il giudice può interdire temporaneamente o perpetuamente un cittadino dai pubblici uffici (gli toglie la possibilità di votare).
Presenza delle cause di indignità morale: sono limitate ad alcune ipotesi direttamente previste dalla Costituzione che possono comportare la perdita definitiva (disposizione abrogata nel 2002) oppure transitoria.
Tra i requisiti negativi, ve ne sono anche alcuni che riguardano l'elettorato passivo, sono i casi di ineleggibilità e di incompatibilità.
L'ineleggibilità consiste nell'evitare che il candidato possa utilizzare la propria professione per influenzare il corpo elettorale. Le principali cause di ineleggibilità a livello parlamentare riguardano coloro che ricoprono determinati uffici, coloro che hanno determinati rapporti di ordine economico con lo Stato, un candidato che abbia violato gravemente le norme per le spese della campagna elettorale.
I giudici della Corte costituzionale. La disciplina dei casi di incompatibilità consiste nell'escludere il contemporaneo svolgimento di funzioni ritenute incompatibili tra loro. Essa può essere rimossa mediante la scelta dell'individuo di una delle due cariche.
I sistemi elettorali sono formule matematiche per trasformare i voti espressi dal corpo elettorale in seggi. Un sistema elettorale è strettamente correlato alla qualità della democrazia. Si distinguono due tipi di sistemi elettorali:
- Maggioritario: il principio di base è quello per cui i seggi in palio vengono assegnati al partito che ottiene la maggioranza semplice (modello plurality: 50% + 1 degli aventi diritto al voto) oppure la maggioranza assoluta (modello majority: 50% + 1 dei votanti), in quest'ultimo viene spesso adottato il sistema del ballottaggio nel caso in cui nessun candidato consegua il numero di voti necessario, si svolge un secondo turno elettorale in cui sono ammessi
maggioranza.Con la soglia di sbarramento partecipano alla distribuzione dei seggi i soli partitiche superano una soglia, più alta è la soglia minore sarà la frammentazione politica.(Se mettessi una soglia di sbarramento al 10% sarebbero tagliati fuori molti partiti)Il premio di maggioranza assegna al primo partito una quota di seggi chenormalmente gli consentono di avere la maggioranza in parlamento.Sistema uninominale (sistema maggioritario presente in francia e nei paesianglosassoni): sistema nel quale sono presenti tanti collegi quanti sono irappresentanti da eleggere, viene eletta infatti una persona per ogni collegio. È unsistema che garantisce l’elezione diretta perché viene votato direttamente il singolo enon le liste.In italia esiste un sistema misto: 1/3 dei seggi viene assegnato attraverso il sistemauninominale e i restanti 2/3 con il sistema proporzionale.Non solo in italia, ma in generale, quasi tutti i sistemi elettorali sono misti
Con l'approvazione della legge 270/2005 si è assistito ad una nuova riforma: si è passati ad un sistema elettorale di tipo proporzionale corretto con premio di maggioranza, in questo sistema i seggi vengono assegnati in proporzione ai voti validi ottenuti dalle liste singole o collocate tra loro, con poi l'assegnazione di un forte premio di maggioranza alla coalizione o alla lista che ha raccolto il maggior numero di voti validi a livello nazionale (per la Camera) e regionale (Senato).
La sovranità del popolo si esprime anche attraverso degli istituti di democrazia diretta, attraverso il quale il corpo elettorale, invece di delegare i propri rappresentanti, provvede ad esercitare il proprio la sua Sovranità. Tra questi troviamo: la petizione, l'iniziativa popolare e il referendum.
La petizione viene
definita nell'art. 5 cost. viene definita come il diritto del cittadino, anche il non elettore, di rivolgersi alle Camere "per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità". Si traduce nell'esercizio di una funzione di stimolo alle Camere e può avere come oggetto un intervento legislativo o la presa in considerazione di esigenze considerate di interesse generale. L'iniziativa legislativa popolare viene regolamentata dall'art. 71 cost. ed è simile alla petizione se nonché cambiano: i titolari, almeno 50.000 cittadini con capacità elettorale; l'oggetto, deve riguardare uno specifico provvedimento legislativo. Non cambia però la funzione, che rimane quella di stimolare il parlamento a discutere di tale argomento e decidere se approvarlo o meno.