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La stampa di moda dall'Unità a oggi
1. Le riviste di moda dal 1861 al 1920: l'affermazione di un genere editoriale
a) Le riviste di moda e il loro pubblico
- tra il 1861 e il 1920 si assiste ad un fenomeno editoriale di notevole entità - le ragioni vanno ricercate nel nuovo clima sociale e culturale dell'Italia post-unitaria e nello sviluppo tecnologico che investe in questi il mondo dell'editoria - si assiste a un'evoluzione della struttura e del linguaggio delle riviste - aumenta in questo periodo la produzione e la diffusione della stampa periodica illustrata - tutti i grandi editori pubblicano anche riviste di moda che miravano a raggiungere un pubblico più vasto - la progressiva crescita del tasso di alfabetizzazione e l'esigenza di un pubblico d'estrazione borghese sono determinanti per il successo dei giornali di moda - Philippe Perrot mette in relazione la crescita dell'editoria di moda con la
nascita dei primi grandi magazzini parigini --> anche in Italia l'incremento nella produzione di riviste specializzate procede di pari passo con imutamenti nella distribuzione dei prodotti destinati all'abbigliamento --> mutamenti di cui sono protagonisti gli stessi giornali di moda --> sia attraverso la pubblicità che attraverso le vendite per corrispondenza
Nuove testate e case editrici specializzate:
- in questo momento Milano è il principale centro di produzione dei giornali di moda e della stampa illustrata in genere
- Lampugnani -->
- Alessandro editore di “Il corriere delle dame” --> viene considerato il primo a diffondere giornali di moda --> ad ereditare il suo successo fu Edoardo Sonzogno --> le cui riviste di moda si rivolgevano soprattutto alle signore della piccola e media borghesia e alle artigiane della moda --> proponendosi come guida all'eleganza e al buon gusto
- altri editori di spicco furono Ferdinando Garbini
Riviste napoletane “Regina” e la piu significativa --> il titolo evoca quello della milanese “Margherita” --> e ne rappresenta i contenuti --> la rivista e rivolta ad un pubblico di alto livello --> e dedica l’articolo di apertura e la fotografia di copertina ad una dama dell’aristocrazia italiana.
Caratteri formali e contenuti della rivista di moda:
- Le riviste di moda sono pubblicazioni che oltre ai figurini e alle rubriche dedicate all’abbigliamento --> contengono anche testi letterari, recensioni teatrali, consigli pratici di igiene ed economia domestica, di cosmesi, di galateo, informazioni, opinioni, commenti su argomenti di attualita, di costume --> ste riviste sono summa di tutti quelli che nella societa borghese vengono considerati interessi femminili.
- Alla moda e dedicata la rubrica di apertura e diversi articoli nelle pagine interne --> oltre che numerosi allegati come figurini, cartamodelli, tavole per ricami.
La presenza degli allegati mira a conquistare un pubblico meno abbiente fornendo supporti pratici per la realizzazione dei modelli presentati.
I figurini vengono inseriti anche all'interno di periodici letterari ed educativi.
Il figurino viene realizzato su un supporto cartaceo pesante mediante il procedimento tecnico dell'alitografia o della cromolitografia.
Gli autori dei figurini sono pittori o incisori ai quali viene affidato il compito di riprodurre i modelli dalle sartorie parigine che li hanno realizzati.
La rappresentazione dell'abito avviene attraverso l'inserimento della figura femminile in un contesto di riferimento che è tipicamente borghese.
Negli ultimi anni dell'800 i figurini iniziano ad essere parzialmente sostituiti dalle fotografie, che rappresentano personaggi del gran mondo, documentando così l'attualità e suggerendo modelli di eleganza.
Il compito delle riviste di moda è l'educazione.
del gusto --> facendosi interpreti di una concezione ispirata allasobrieta e alla moderazione•le battaglie per il miglioramento della condizione femminile vengono riflessi sullepagine di queste riviste --> che molto spesso assumono un atteggiamentoconservatore e antifemminista --> i giudizi espressi nei confronti del femminismosono motivati da ragioni morali, pratiche, estetiche --> alle donne impegnate neimovimenti emancipazionisti si rimprovera di trascurare l’aspetto esteriore, direprimere la propria femminilita --> lo stereotipo della donna emancipata all’epoca equello di una ragazza che fuma e legge il giornale seduta al tavolo di un caffe conuna giacca di tipo maschile e un cappello appoggiato sui capelli sciolti•un altro tema che compare sulle pagine dei giornali di moda e quello del rapportotra moda francese e italiana --> sia per quanto riguarda le creazioni di moda che laproduzione editoriale del settore --> intorno al 1870Approfittando della situazione politica in Francia che non garantisce la regolarità dei rapporti con gli editori parigini, alcune riviste si fanno promotrici di un'emancipazione della moda italiana dal monopolio francese. Tra le prime riviste che pubblicano figurini di disegnatori italiani vanno ricordati anche il giornale torinese "Il mondo elegante", il primo a fornire un esempio di moda italiana. Sarà poi la sarta milanese Rosa Genoni a rendere nuovamente attuale la questione, con i suoi modelli ispirati alla pittura rinascimentale e ai costumi della tradizione.
2. LA STAMPA DI MODA TRA LE DUE GUERRE
a) Il rotocalco
Nel 1921 si stabilisce a Milano la casa editrice fondata da Arnoldo Mondadori, che acquisisce la storica rivista "Le Donne". Angelo Rizzoli fu uno tra i primi a introdurre in Italia il rotocalco. Negli anni '30 anche la casa editrice Vitagliano si specializza nella produzione di rotocalchi.
“Lidel” --> fondata ediretta da Lydia De Liguoro•nel corso degli anni ’30 le riviste di lusso perdono progressivamente terreno --> leimprese che operano nel settore dell’abbigliamento finanziano numerose testate -->“Moda” = diventa la rivista ufficiale della Federazione nazionale fascistadell’industria dell’abbigliamento --> i periodici prodotti dalle imprese industriali ocommerciali aspirano ad essere considerate riviste complete per la donna e la casaed eleganti rassegne di alta moda --> alcune si presentano come guide allarealizzazione dei modelli --> destinate alle professioniste ma anche alle signoreborghesi che confezionano gli abiti = fenomeno del fai da te•un’importante rivista pubblicata a Firenze e l’”Almanacco della donna italiana” -->edita da Bemporad --> un almanacco annuale a carattere culturale e informativo -->che pubblica una rassegna sulle tendenze della moda
corredata da disegni•la “Bellezza” viene pubblicata a Torino e dedicata esclusivamente alla moda --> ede l’organo ufficiale dell’alta moda italiana --> con il patrocinio dell’Ente nazionaledella moda e l’intervento personale di Mussolinib)
Fisionomia delle riviste•dal punto di vista strutturale e dei contenuti --> le riviste dal 1920 al 1945 nonpresentano novita rispetto al modello ottocentesco --> trattano gli stessi argomenticon una maggior attenzione all’attualita documentata anche attraverso le fotografie--> cio che fa la differenza e il diverso assetto redazionale --> basato sulla presenzadi nuove figure professionali che si specializzano nella comunicazione relativa allamoda•la presenza di fotografie nei servizi di moda e condizionata dalla riluttanza da partedelle grandi sartorie a mettere a disposizione i propri modelli --> per questo motivoper illustrare i modelli continuano ad essere utilizzati i
disegni --> concepiti non più come figurini allegati ma come parte integrante