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MODELLO DI ANALISI STRUTTURALE DI BASE FUNZIONALE - ANALISI IN BASE ALLE FUNZIONI PREVALENTI CHE RENDONO ATTRATTIVA UNA CITTÀ
1. Modello spaziale ad anelli concentrici (Burgess, anni '20 - Scuola di ecologia sociale urbana di Chicago: studio di ecologia sociale per leggere i "spaccati" sociali all'interno di una città);
Il distretto centrale degli affari si localizza dove è massimo il livello di accessibilità.
Massimo livello di accessibilità = Massimo valore dei terreni
La distribuzione delle residenze e delle attività dipende soprattutto dal valore del suolo, valore che cresce dalla periferia verso il centro, anche se non sempre in modo uniforme.
2. Modello spaziale a settori (Hoyt, 1939)
Stesse voci, posizioni diverse
3. Modello spaziale a nuclei multipli (Harris-Ullman, 1945)
Viene rappresentata una situazione più sfaccettata e complessa (le grandi città non
rispondono solo a una visione concentrica o settoriale) Esempi: a) Modello della città ibero-americana: Settorialità che si contrappone alla circolarità b) Modello della città africana: Cambia la realtà intermediaria (zona arancione): presenza di quartieri etnici (le tribù sono divise per zone), non di classe. Ciclo di vita della città Percezione della città I cinque elementi fondamentali, che danno significato all'immagine percepita della città: - vie o percorsi privilegiati (strade, fiumi, linee ferroviarie); - margini (linee di delimitazione tra zone); - nodi (punti di raccordo o di concentrazione); - quartieri (zona con uno o più caratteri specifici); - punti di riferimento (concretamente presenti nello spazio). È la struttura della città soggettiva delle persone (IMMAGINE COLLETIVA): Esempio di margine percepito: stazione ferroviaria Geografia delle città (geografia delle città)in rete; il fenomeno delle reti urbane) Rapporti fra città e territorio: • Aree di attrazione\gravitazione • Flussi (merci, persone, idee e informazioni) • Trama distributiva e funzionalità delle reti urbane RETE: la rete rappresenta un insieme di punti (nodi), linee (flussi, di merci, di idee...) e di superfici (aree) da queste delimitate: Più grandi sono le aree più la rete è una maglia larga. Tipi di rete: • Reti tecniche: infrastrutturali, con flussi sia materiali che immateriali (reti di circolazione e trasporto e di comunicazione); (es. internet, rete dell'acquedotto) servono delle • Reti tra attori: basate su relazioni (di persone, associazioni, organismi, ecc.) costruite su obiettivi chiari e su scelte metodologiche e progettuali condivise. Reti urbane: "Si sa che città non è termine da usare al singolare, ma piuttosto al plurale, in quanto un agglomerato passa dalla categoria quantitativa a quella qualitativa solo quando si costituisce come rete di città, come sistema di città, come città delle città."La qualità di una città aumenta quando entra in relazione con altre città, promuovendo scambi di persone, merci, conoscenze, saperi, esperienze, innovazioni e politica, all'interno di un bacino interconnesso con una buona accessibilità. [Teresa Isenburg, 2006]
Una città inizia ad aumentare di valore quando entra in relazione con altre città. Le reti urbane sono reti complesse di interazione spaziale, sia tecniche che tra attori.
- Rete urbana monocentrica: caratterizzata da un centro urbano nettamente più importante degli altri (es. Francia).
- Rete urbana policentrica: caratterizzata da più centri urbani dotati di un'importanza di rilievo e in equilibrio tra loro (tra i servizi e la loro distribuzione nel territorio) (es. Polonia).
La rete urbana rappresenta l'insieme dei centri urbani di una determinata regione, con relazioni reciproche:
- Di subordinazione: rete urbana gerarchica:
complementarità: rete urbana interconnessa:
- Polarizzata: si ha quando i legami gerarchici vengono nella maggior parte sostituiti da flussi relazionali indirizzati prevalentemente verso il polo principale:
- Relazioni tratteggiate: meno forti perché fanno riferimento sempre alla città principale.
Un'altra distinzione la si ha tra reti urbane equilibrate e squilibrate, in base all'omogeneità della distribuzione dei centri e alla ripartizione delle funzioni esercitate.
Primate rule:
La regola della città primato definisce che la città più popolosa all'interno di un sistema urbano supera di parecchie volte, in quanto a consistenza demografica, la seconda città in graduatoria.
Tipi di stato con città primato:
- Di modesta dimensione (Islanda con Reykjavík, Danimarca con Copenaghen, Irlanda con Dublino);
- A prevalenza rurale (Grecia con Atene, Romania con Bucarest);
- "Imperiali"
questa compattezza, in seguito all'evoluzione tecnologica nel settore dei mezzi di trasporto
Il fenomeno dell'espansione incontrollata della città (l'esempio di Los Angeles, con oltre 80 km di diametro ed una popolazione di oltre 6 milioni di persone, superiore a 8 se si considera la più vasta area metropolitana)
La megalopoli come risultato finale di un continuo processo di esplosione urbana
Il processo di esplosione modifica:
- rapporto città e campagna;
- rapporto tra residenze e occupazione.
Fenomeno dell'IMPLOSIONE URBANA: processo di avvicinamento reciproco tra le città maggiori.
Fattori da considerare:
- Accessibilità;
- diminuzione notevolissima dei tempi di spostamento;
- diminuzione conseguente dei costi di trasporto;
- aumento dei flussi di: merci, persone, informazioni.
Il processo ha interessato in prevalenza le città più grandi ed importanti
Le città minori vedono un processo di
convergenza molto più lento, anzisembrano allontanarsi rispetto a quelle grandi (effetto divergente)o Si tratta di un processo auto-rinforzante e che favorisce la crescita delle città maggiori e l'accentramento delle funzioni direttive.
Livello regionale Livello metropolitano Livello locale Reti telematiche e urbanizzazione
- Tesi megalopolitana: progressiva estensione del contesto urbano, con la dispersione di alcune funzioni (es. Settore primario)
- Tesi antipolitana: progressiva dissoluzione della città, con la dispersione di tutte le funzioni
Entrambe le tesi concordano nel progressivo superamento del tradizionale modello urbano.
GEOGRAFIA DEI PROCESSI CULTURALI
CULTURA: il modo di vivere che i membri di un gruppo apprendono, attuano e trasmettono alle generazioni future.
La geografia culturale prende in esame la struttura spaziale della cultura. In particolare si interessa a:
- Le modalità di sfruttamento delle risorse da parte dei componenti di
un gruppo sociale
- La capacità di adattamento dei gruppi sociali ai limiti posti dall'ambiente naturale
- Le forme organizzative che i medesimi mettono in atto nel territorio che li ospita.
Con gli obiettivi di:
- Comprendere come le culture sono organizzate a livello spaziale
- Conoscere in modo approfondito come si articolano le relazioni tra culture dell'uomo e ambienti naturali.
COMPLESSITÀ CULTURALE:
"I diversi utensili per mangiare, l'utilizzo della gestualità o il rituale delle cerimonie religiose possono sintetizzare e caratterizzare una cultura per l'osservatore superficiale. Questi elementi, però, sono parti di per sé insignificanti di una struttura molto più complessa, comprensibile solo se colta nella sua interezza". [Fellmann-Getis, 2007]
La cultura è un fenomeno complesso costituito da tre gruppi di componenti (prodotti/sottosistemi):
- Prodotti mentali/sottosistema ideologico: i
più solidi e durevoli (religione, lingua, arte, tradizioni, credenze, ecc.);
2. Prodotti sociali/sottosistema sociologico: riguardano gli individui come appartenenti alla struttura familiare e come parte di gruppi sociali; comprendono anche le manifestazioni di natura educativa e politica;
3. Prodotti materiali/sottosistema tecnologico: coinvolgono le manifestazioni concrete di una cultura, utili per rispondere ai bisogni fondamentali (nutrirsi, abitare, muoversi).
Le variabili culturali di base nell'ottica sistemica:
- Tratto culturale: ogni singolo oggetto (capo di abbigliamento, attrezzo da lavoro, piatto tipico, ecc.) o tecnica o modo di pensare (particolare convinzione) caratteristici della cultura di un gruppo sociale. Le unità costitutive più piccole di una cultura.
- Complesso (o struttura) culturale: insieme di tratti culturali tra essi opportunamente combinati; la diversa combinazione identifica un complesso differenziato dagli altri (es. globali