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FORMA
La terra ha una forma sferica, tuttavia questa concezione non è
sempre stata chiara; i primi furono i primi greci e non dotati di
strumenti adatti hanno ipotizzato che la Terra fosse piana e poco
estesa, grazie a teorici Pitagora, Aristotele e Tolomeo trovarono che
la Terra era sferica.
Dall’umanesimo non vi fu più nessuna contestazione che la Terra
non fosse sferica.
Oggi abbiamo prove indirette – prove constatabili:
- L’altezza di una stella sull’orizzonte varia spostandosi lungo un
meridiano (latitudine), prova che la superficie della terra è
curva e connessa
- L’orizzonte aumenta di diametro via via che il punto di
osservazione è a quota elevata
- Comparsa e scomparsa graduale di un oggetto che si sposta
verso l’orizzonte
- Viaggi di circumnavigazione
- Ombra della Terra sulla Luna durante le eclissi
- Gravità – peso di un corpo simile ovunque sulla Terra -> stessa
distanza dal centro di gravità
La superficie è irregolare, presenta delle rugosità, ma non fa variare
la percezione totale della forma della Terra
Nel caso fosse immobile si può parlare di sfera ma siccome il
pianeta ruota intorno al suo asse, questo moto provoca lo
schiacciamento a livello dei poli e il rigonfiamento a livello
equatoriale. Pertanto la Terra è un ELISSOIDE DI ROTAZIONE A 3
ASSI.
Ulteriori ricerche geofisiche tramite misure gravimetriche hanno
portato alla conclusione che la Terra ha forma propria e particolare
ed è un GEOIDE.
Caratteristiche:
1. Superficie perpendicolare in ogni suo punto a filo piombo
(direzione della forza di gravità)
2. Superficie equipotenziale espressa in funzione del campo
gravitazionale terrestre
Superficie equipotenziale: è una superficie costituita da punti
presso i quali è necessaria la stessa quantità di lavoro per
strappare un oggetto dalla forza di campo gravitazionale e
spazzarlo via all’infinito
3. Confronto con l’elissoide: rigonfio sui contenenti, depresso
sugli oceani
DIMENSIONI
Metodo usato da Eratostene per la determinazione dalla lunghezza
della circonferenza meridiana terrestre.
Lui era a conoscenza che Alessandria e Siene erano allineate sullo
stesso meridiano e conosceva la distanza planimetrica tra di esse,
inoltre sapeva che il 21 Giugno a Siene i raggi solari non
producevano ombra sulla superficie della terra, nello stesso
momento fece misurare ad Alessandria l’angolo che i raggi del Sole
facevano con la verticale di quella città. Eratostene misurò l’angolo
che i raggi del Sole formavano con la verticale in quello stesso
istante ad Alessandria esso risulto a circa 1/50
L’elissoide di rotazione è il solido geometrico che più si avvicina alla
vera forma terrestre.
Prendiamo in considerazione il raggio polare (6357km) e il raggio
equatoriale (6378km) la media tra questi da il RAGGIO TERRESTRE
(6371km)
POSIZONAMENTO
Per la geolocalizzazione ci si riferisce alla forma della terra come
sferica.
Il reticolo geografico
Elementi di riferimento:
Equatore
paralleli
meridiani
Il piano perpendicolare all’asse e passante per il centro della Terra,
divide la terra in due emisferi:
- Emisfero boreale
- Emisfero australe
Questo piano interseca la superficie nella circonferenza massima,
che corrisponde all’equatore terrestre.
PARALLELI
I piani perpendicolari che passano per il resto della lunghezza
dell’asse, ma non nel centro della Terra, individuano circonferenze
via via più piccole mentre ci spostiamo verso i poli, corrispondono ai
paralleli.
MERIDIANI
I piani verticali che vanno da Polo a Polo, contenenti l’asse, formano
circonferenze della stessa lunghezza, corrispondono ai meridiani.
Dal polo nord verso il polo sud: meridiani
Dal polo sud al polo nord: antimeridiani
Meridiani e paralleli possono essere infiniti; per ogni punto
della terra passano un parallelo e un meridiano
È geograficamente significativo lasciare 1° tra due meridiani e 1°
tra due paralleli, perciò avremo:
- 360 meridiani (180 meridiani e 180 antimeridionali)
- 180 paralleli (89 Nord e 89 Sud)
In questo modo si crea il RETICOLATO GEOGRAFICO formato da
maglie trapezoidali, tranne ai poli in cui hanno forma triangolare.
L’equatore è il parallelo di riferimento, il meridiano di riferimento è
Greenwich (meridiano Monte Mario, passante per Roma)
COORDINATE GEOGRAFICHE
Le coordinate geografiche servono per stabilire la posizione
assoluta dei luoghi sulla superficie terrestre.
La LATITUDINE è la distanza angolare, Nord o Sud, di un punto
dall’Equatore.
Per il punto P, è data dall’angolo (, fi) al centro della terra
corrispondente all’arco di meridiano che congiunge il punto con
l’Equatore.
La LONGITUDINE è la distanza angolare di un punto dal meridiano
di riferimento. Per il punto P, è data dall’angolo (, lambda) al
centro della Terra corrisponde all’arco di parallelo che unisce il
punto con il meridiano di riferimento.
I MOVIMENTI DELLA TERRA
Caratteristiche:
- Ripetuti nel tempo
- Simultanei tra loro
- Velocità e durata diverse
- Variano la posizione rispetto al Sole -> conseguenze
geografiche
Tre classi di moti della Terra:
1. Movimenti che hanno tempi relativamente brevi e hanno
conseguenze geografiche molto influenti: MOTO DI
ROTAZIONE e MOTO DI RIVOLUZIONE
2. Movimenti che hanno tempi molto lunghi e hanno
conseguenze geografiche e geologiche rilevanti: MOTI
MILLENARI
3. Terra e Sole nella galassia e nell’universo non hanno
conseguenze geografiche: MOTO DI TRASLAZIONE (sistema
solare verso costellazione di ercole e MOTO DI RECESSIONE
(espansione nell’universo)
MOTO DI ROTAZIONE
È il movimento del pianeta Terra intorno al proprio asse, da Ovest
verso Est, (antiorario se osservato dal Polo Nord celeste).
Ha un periodo di rotazione, che prende il nome di GIORNO SIDERIO,
di 23h56m04s.
La velocità con cui si muove si distingue in:
- velocità angolare (costante in ogni luogo della Terra) ogni
punto sulla Terra compie un giro di 360° nello stesso tempo,
stesso arco nello stesso tempo.
= 2/t
(nulla ai poli)
- velocità lineare (spazio percorso nel tempo, ed è variabile,
dipende dal raggio) ogni punto sulla Terra si muove con
velocità lineare diversa, stesso arco in tempi diversi
v = s/t = 2/t = r
(max all’equatore, nulla ai poli)
PROVE E CONSEGUENZE ROTATORIE
PROVE ROTATORIE
Indirette:
- moto dei corpi celesti da E verso O, questo movimento è
simultaneo, benchè a distanze diverse
- analogia con altri pianeti – osservazioni moderne evidenziano
moto assiale
Dirette:
- esperienza di Guglielmini (1792) – caduta libera dei corpi dalla
sommità della Torre degli asinelli, atterrano spostati verso E
rispetto alla verticale del punto di partenza.
Nel tempo di caduta la Terra doveva essersi spostata e come
effetto si aveva la posizione traslata del corpo rispetto a quella
iniziale.
- esperienza di Focault (1851) – piano di oscillazione del pendolo
sembra spostarsi in senso orario, in realtà si sposta il
pavimento
CONSEGUENZE ROTATORIE
- Variazione accelerazione di gravità con la latitudine
l’accelerazione di gravità dipende dalla distanza dal centro di
gravità, perciò diminuisce ai poli, questo dipende dallo
schiacciamento polare, che dipende dalla forza centrifuga che è
correlata a un moto di rotazione.
Fc = m R
^2
(m è la massa, è la velocità angolare e R è la distanza dall’asse
di rotazione)
La Forza centrifuga è perfettamente perpendicolare all’asse di
rotazione in posizione equatoriale e si oppone completamente
alla Forza di gravità.
- Deviazione apparente dei corpi in moto sulla superficie
terrestre
Legge di Ferrel: a causa della rotazione terrestre, un corpo libero
di muoversi, subisce una deviazione (apparente, in quanto si
muovo da punti a punti a velocità lineare diverse) dalla sua
direzione iniziale, verso destra se si trova nell’emisfero boreale e
verso sinistra se si trova nell’emisfero australe.
Forza di Coriolis: Fd = 2mv mi indica quanto sarà più a
sen
destra e quanto sarà più a sinistra.
Lungo lo stesso parallelo non varia la velocità lineare per cui lo
spostamento lungo un parallelo non subisce deviazione.
- Implicazioni geografiche della Deviazione apparente dei
corpi in moto sulla superficie terrestre
Qualsiasi corpo sulla terra subisce questa deviazione per la forza
di Coriolis. Per cui vengono influenzati anche la circolazione delle
correnti marine superficiale e la circolazione dei venti al suolo ->
implicazioni per il clima.
- Alternarsi del dì e della notte
Giorno = tempo di un’intera rotazione = dì + notte
La Terra verrà illuminata dai raggi solari solo nella porzione di
pianeta rivolta verso il Sole, mentre nell’altra parte ci sarà una
condizione di buio. A separare queste due porzioni di pianeta c’è
una circonferenza massima (che non passa necessariamente per
i poli) che prende il nome di CIRCOLO DI ILLUMINAZIONE.
Il passaggio dal dì alla notte avviene gradualmente poiché la luce
dei raggi solari attraversa l’atmosfera e ciò provoca dei fenomeni
di rifrazione, diffusione e riflessione che portano alla formazione
di una fascia: aurora e crepuscolo.
MOTO DI ROVOLUZIONE DELLA TERRA
È il movimento del pianeta Terra che compie attorno al Sole,
avviene in senso antiorario (se osservata dal Polo Nord celeste) I
legge di Cleplero.
Avviene lungo un’orbita ellittica (non molto eccentrica) di cui il Sole
occupa uno dei due fuochi.
La Terra si troverà più vicina o più lontana, la posizione di massima
vicinanza al Sole si chiama perielio (P), la posizione di massima
distanza dal Sole si chiama afelio (A).
La posizione di perielio viene raggiunta a Gennaio mentre la
posizione di afelio si raggiunge a Luglio.
L’eccentricità dell’orbita è calcolata:
e = CS/CP = 0,016 (CS distanza dal Centro al Sole, CP distanza dal
Centro al Perielio)
Il periodo di rivoluzione è di circa 365gg.
ECLITTICA
Il Sole descrive sulla Sfera celeste un circolo massimo, chiamato
eclittica, passando davanti alle 12 costellazioni dello Zodiaco.
Via via che la Terra percorre quest’orbita si vedono scorrere le
costellazion