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Comunicare con il suono

Giovanni piana da una definizione sul "suono" d'eccellenza nella filosofia musicale "La musica nasce dal rapporto ludico con il suono". Anche nella lingua inglese troviamo una similitudine nel termine "to play" gioco/suonare. Il suono è un "evento" che si genera da una azione dinamica (forte/piano), esso ci dà delle informazioni: la fonte sonora, la produzione, la posizione e alcune qualità. Ciò è definito EVENTO SONORO che provoca delle reazioni emotive in base a ciò che è gradito (suono) e ciò che è sgradito (rumore) ad esempio un muro sonoro. Questa classifica si basa sull'esperienza di vita soggettiva di chi ascolta che può dare un'interpretazione personale ad un suono, Lo stesso evento sonoro in momenti diversi può essere percepito piacevole o spiacevole (giorno/notte). Un evento sonoro è una serie di componenti.

parziali a loro volta costituite da molteplici onde sonore semplici composto da:
  • Armoniche (sinuose)
  • Inarmoniche (zigzaiate)

Qualsiasi cosa si muova nello spazio crea una azione quindi un suono che si propaga (anche l'aria) ma la sua qualità cambia in base all'ambiente. Le vecchie definizioni di suono/rumore non sono né scientifiche né oggettive, in quanto come detto il confine delle due dipende dall'esperienza soggettiva di un soggetto. Anche il silenzio infatti può diventare musica con una riflessione così come diceva Beethoven "anche dal silenzio può nascere musica". Il suono è un movimento vibratorio la quale natura risulta difficile da immaginare o descrivere, un evento misterioso e astratto. Il suono ha una "vita" suddivisa in tre momenti: Attacco, corpo e decadimento; Sono fondamentali per comprenderne la natura e riconoscerla.

Definizione scientifica: il suono è una perturbazione del mezzo

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nel quale si propaga(solitamente l'aria) L'onda sonora è generata da un oggetto vibrante che mette inoscillazione le molecole dell'aria.

Una definizione convenzionale per non cadere in errore può essere che tutto ciò che sentiamo è suono ma quando diventa un disturbo allora si trasforma in rumore.

La musica è una unione di suoni intenzionali organizzati in un tempo (forma). La carta di identità di un evento sonoro è detto TIMBRO che ci aiuta ad orientarci nell'ambiente e riconoscere ciò che è amichevole o ostile, l'essere umano ascoltando una voce può capire anche lo stato d'animo dell'altro. La voce e gli strumenti musicali hanno un timbro che lo rende caratteristico e diverso dagli altri. Ad esempio se si cambia la lunghezza e lo spessore delle corde di uno strumento cambierà anche il timbro.

TIMBRO: combinazioni di frequenze che accompagnano il suono.

La percezione timbrica

sensi e l'ascolto si sono evoluti e raffinati per trarre il massimo profitto dei segnali sonori nell'ambiente ai fini di sopravvivenza. La percezione timbrica è una conseguenza del fatto che nasciamo e moriamo in un Paesaggio sonoro (soundscape) un paesaggio costantemente vissuto da eventi sonori artificiali e naturali. L'essere umano per esigenza ha identificato convenzionalmente dei suoni come forma di comunicazione, ancora oggi alcuni di questi sono utilizzati (campane, allarmi) anche se il suono si è evoluto insieme alla società e alle sue esigenze. Ad esempio nei primi mesi di vita si impara a creare oggetti sonori attraverso una categorizzazione cognitiva basata sull'esperienza, infatti se il bambino batte le mani rappresenta una forma di comunicazione di felicità comprensibile. Per percepire ed analizzare un suono distinto ed isolarlo avviene il processo volontario e cognitivo di "selezione attentiva mentale" quindi una messa

A fuoco sul suono di interesse, in un ambiente caotico diventa più difficile affinare tale capacità e al tempo stesso la concentrazione (insensibilità). Quando l'uomo non ascolta più con attenzione perché cerca di ignorare i troppi rumori, si definisce "inquinamento acustico" distinguendo due tipi di ambiente:

Lo-Fi: (bassa fedeltà) disturbi come i rumori di una città sovrapposti.

Hi-Fi: (alta fedeltà) suoni naturali nitidi e distinti.

I danni riscontrati avvengono nell'orecchio e sullo stato psicofisico dell'uomo. La qualità acustica del paesaggio sonoro è dipesa dalla quantità degli oggetti riflettenti e fonoassorbenti in uno spazio (Architettura sonora) così come il suono registrato non sarà mai percepito uguale a quello vissuto. Gli ipovedenti ad esempio a differenza dei normodotati, hanno una maggiore sensibilità/capacità di percepire la rifrazione sonora.

per evitare ostacoli. Da questo l'importanza di avere ambienti isolati dalle interferenze in alcuni contesti come la scuola. Sia nel paesaggio sonoro sia nella partitura gli eventi sonori vicini danno una sensazione di velocità mentre quelli lontani di tranquillità, questa sensazione deriva dall'esperienza psicomotoria che avviene anche nel nostro fisico come la respirazione o i battiti cardiaci che accelerano o decelerano. In entrambe avviene anche la "sovrapposizione verticale" degli strumenti che suonano e la "successione orizzontale" del singolo che svolge l'azione, invece la sovrapposizione in successione è quando degli strumenti suonano in contemporanea come nell'orchestra. Sul piano spaziale quando un suono (lontano/vicino) è percepito forte o debole si chiama INTENSITÀ: l'ampiezza dell'onda che muove le molecole dell'aria. INTENSITÀ = DINAMICA Ciò che risulta famigliare

durante l'ascolto di un paesaggio sonoro o di una musica è detto "sound" ovvero una unità gestaltica che da una caratterizzazione alla fonte sonora, ci permette di riconoscere subito lo stile (spiaggia, bosco o band). È una combinazione di: qualità timbrica, organizzazione temporale ed organizzazione spaziale. La caratteristica principale riconoscibile del sound viene identificata come TEXTURE ovvero la "trama musicale intrecciata" del brano, una metafora visuo/tattile che ci aiuta a riconoscere intuitivamente la composizione (liscio, ruvido, rauca, vellutato, graffiato) si basa sulla struttura delle frequenze.. TEXTURE (TRAMA): << è una relazione di criteri secondo i quali la mente raggruppa gli stimoli musicali concomitanti in figura simultanea, oppure li distingue in figura ed accompagnamento>> Quasi tutti gli oggetti creano dei suoni ma convenzionalmente ogni cultura ne identifica alcuni come strumenti. Lo strumento

musicale è un oggetto che subisce un'intervento umano intenzionale e fine a sé stesso, utilizzandolo come "gioco sonoro". La classifica degli strumenti musicali di Curt Sachs si basa sulla divisione dei materiali messi in vibrazione:

  • CORDOFONI: utilizzo di corde.
  • AEROFONI: utilizzo dell'aria.
  • MEMBRANOFONI: suono prodotto da membrane diverse.
  • IDIOFONI: producono il suono con se stessi (triangolo).
  • ELETTROFONI: utilizzano l'elettricità.

Il suono si può produrre con diverse modalità: pizzicare, sfregare, percuotere, scuotere. Quando si sollecita una corda crea un suono ma anche una successione di Armonici (riverberi) ovvero suoni principali che poi genera un "armonica dell'ottava".

COMUNICARE CON IL RITMO

La capacità di andare a tempo è un meccanismo chiamato "sincronizzazione ritmico-motoria" come ad esempio la danza o il suonare. Anche se comune ed innato risulta un meccanismo complesso.

La capacità di estrarre le PULSIONI dalla musica sentita e coordinare i movimenti corporei per sincronizzarsi ad essa è una funzione riconducibile al cervelletto. Studi recenti hanno collegato questa capacità motoria a reti neuronali che collegano il cervelletto al sistema limbico, ciò spiegherebbe per quale motivo il sincronismo ritmico con una canzone generi emozioni positive o negative, collegate al rilascio dei neurotrasmettitori di dopamina (piacere). È il risultato di un'organizzazione sensomotoria orientata in un tempo, le capacità ritmiche possono essere sviluppate anche con canti tradizionali (girotondo). Solitamente la sincronizzazione avviene con un "tempo spontaneo" ovvero il soggetto scandisce un periodo ottimale che si accorda con i suoi ritmi e pulsioni interne, tutti hanno un andamento soggettivo. Il bambino comincia a percepire le altezze (acuto/grave) molto lentamente fino a comprendere questo gioco di alto/basso come ad esempio usando

un flauto, che si sviluppa come un movimento nell'ambiente, invece Il timbro della voce viene riconosciuto come un "chiaro/scuro". La conseguenza di questa concettualizzazione influenza la capacità del canto ovvero un feedback dello sviluppo dell'orecchio TONALE, la capacità di distinguere un accompagnamento consonante o dissonante in una melodia.. Note Consonanti: suonano bene insieme, solitamente non vicine.. Note Dissonanti: vicine (di fianco) che non suonano bene insieme. In età scolare progressivamente diminuiscono i generi musicali apprezzati, la musica gioca un ruolo importante nella costruzione dell'identità personale e sociale, soprattutto in adolescenza dove si creano gruppi in base al genere. Quando più persone cantano, ballano, si muovono o suonano "in sincronia" e come si suol dire "vanno a tempo" il RITMO è il protagonista dell'evento; Anche quando si partecipa con un battito di mani,

dondolio o scansione temporale mentre si ascolta una canzone ed il tempo dato si effettua un sincretismo e diventa RITMO (scansione ISOCRANA). Esso è coinvolgente, piacevole, divertente, ha la capacità di travolgersia sul piano emotivo che motorio. Tutti i soggetti si sincronizzano con la canzone overo individuano un flusso sonoro di riferimento regolare, la PULSAZIONE. Una unità di misura temporale che ci permette di cogliere i rapporti tra le durate sono:

RITMO MISURATO: richiama l'esperienza corporea come il battito cardiaco, si può interiorizzare (scansione Isocrona). Canzoni quotidiane.

RITMO LIBERO: Si ha una sospensione temporale e le durate non sincronizzabili. Solitamente sono i canti gregoriani.

Il canone è una forma musicale in cui si incastrano due o più melodie che funzionano bene insieme, una costruzione ad imitazione sfalsata. La pulsione certe volte è fisicamente presente (strumenti) ed altre volte no, può essere

misurato con il metronomo. Per andare a tempo è importante

Dettagli
A.A. 2023-2024
22 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher muffinnutelloso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti e metodi musicali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale o del prof Bocchino Gianluca.