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Testi - Al di sopra dell'unità "frase": livello dei "testi"
Testo: il combinazione di frasi più il contesto in cui essa funziona da unità comunicativa.
Contesto: si intende sia il contesto linguistico, cioè la parte di comunicazione verbale che prevede e che eventualmente segue il testo in oggetto, sia il contesto extralinguistico, la situazione specifica.
Linguistica testuale:
Esistono casi in cui elementi e fenomeni appartenenti alla struttura sintattica di una frase hanno un comportamento non spiegabile se non uscendo dalla sintassi della frase e facendo riferimento al contesto. Ad esempio i seguenti:
Pronominalizzazione: Il cane abbaia. Maria si acciglia alla finestra. Lo vede tutti infuriato...
Anafora: fenomeno in cui c'è la presenza di un elemento per la cui interpretazione è necessario far riferimento al contesto.
linguistico precedente.-Catafora: fenomeno simmetrico e contrario, per cui occorre fare riferimento al contesto linguistico seguente.-Anafora e catafora individuano elementi “coreferenti”, cioè che rimandano a un’identica entità designata.deissi:-La proprietà di una parte dei segni linguistici di indicare, o far riferimento a elementi presenti nella situazioneextralinguistica e in particolare nello spazio o nel tempo in cui essa si situa, in maniera tale che l’interpretazioneTu, ieri, domani, io…speci ca di ciò a cui il segno si riferisce dipenda interamente dalla situazione di enunciazione. Es.Ne esistono tre tipi principali:1La deissi personale: codi ca il riferimento al parlante, all’interlocutore e alle terze persone e che ha come centro ilio, tu, noi, voi, mio, tuo…;parlante stesso, es.2La deissi spaziale: codi ca le posizioni delle entità chiamate in causa rispetto al luogo in cui si trovano i partecipantiqua,
qui, questo, quello, andare, venire, a destra, in alto…;all'interazione, es. Questa si può suddividere in duedeittici prossimali, deittici distali,sottoclassi: che indicano prossimità rispetto all'origine di riferimento spaziale, e i iquali indicano distanza. La deissi temporale: codi ca e speci ca la localizzazione degli eventi nel tempo rispetto al momento oggi, ieri, domani, adesso, fra cinque settimane…dell'enunciazione, es.deissi sociale: ieri=il giorno-La molte espressioni deittiche possono essere tradotte in espressioni non deittiche, es.prima, dieci anni fa=dieci anni prima… si parla sempre di deissi sociale anche per designare elementi "allocutivi", usatitu Lei…per codi care le relazioni sociali dei partecipanti all'interazione, es. e-L'ellissi: mancanza od omissione, in una frase, di elementi che sarebbero indispensabili per dare luogo a una strutturaCome stai?frasale completa, che sonoAppunto recuperabili dal contesto linguistico. Es. Struttura domanda-risposta.
Bene. A colazione (In italiano l'espressione del soggetto non è obbligatoria, è una lingua a soggetto nullo, PRO-drop, es. prendo sempre il caè.).
Segnali discorsivi: -I elementi estranei alla strutturazione sintattica della frase che svolgono il compito di esplicitare allora, senti, guardi, così, no? l'articolazione interna del discorso, es. -Meccanismi anaforici e segnali discorsivi contribuiscono a conferire coesione al testo.
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CAP. 5 SEMANTICA, LESSICO E PRAGMATICA
1. IL SIGNIFICATO
Definizione di semantica: -De parte della linguistica che si occupa del piano del significato (dal greco "semaíno" "significare"). Primo problema che si riscontra in semantica è la definizione di significato. È infatti semplice definire il significato significante che è la parte materiale dei segni linguistici,
mentre il non è visibile, ed è il punto di sutura fra lalingua, la mente, e il mondo esterno. Ci sono diverse prospettive in linguistica che vedono il significato in modi diversi: prospettive filosofiche e logiche definiscono il significato come operazioni astratte con le quali si costruisce la prospettive di carattere cognitivista rappresentazione mentale della realtà; le vedono il significato come struttura cognitiva basata sul complesso dell'esperienza umana. -Qui adotteremo una prospettiva molto elementare e strettamente linguistica. Esistono due modi fondamentali di concepire il significato. Significato come concetto: -Il (concezione referenziale o concettuale) significato visto come un'immagine mentale, un'idea o operazione creata dalla nostra mente, corrispondente a qualcosa che esiste al di fuori della lingua. Significato come operazione: -Significato (concezione operazionale) significato visto come funzione dell'uso che si fa dei segni, è ciò cheaccomuna i contesti d'impiego di un segno e ne permette l'uso appropriato, o la totalità dei contesti in cui esso può comparire.-Entrambe le concezioni di significato presentano problemi, quella preferibile è il significato come concetto.
Definizione generale del significato:
De definizione generica con approccio elementare alla linguistica del significato, come "l'informazione veicolata da un segno o elemento linguistico".
Significato denotativo:
Il è quello inteso in senso oggettivo, di ciò che il segno descrive e rappresenta; corrisponde al valore di identificazione di un elemento della realtà esterna, un "referente".
Significato connotativo:
Il è il significato indotto, soggettivo, connesso alle sensazioni suscitate da un segno e alle associazioni a cui esso da luogo e da queste inferibile: non ha valore di identificazione di referenti.
Significato linguistico:
Il è il significato che un termine
dimensioni strutturali della lingua (es. genere, numero, tempo verbale).strutture a cui esso da luogo (es. benché...). Piene e parole vuote: piene,-Parole i termini dal significato lessicale vengono anche chiamati parole mentre quelle vuote dal significato grammaticale parole o parole funzionali/grammaticali. -L'enciclopedia: se il significato fa parte del sapere linguistico, l'enciclopedia fa invece parte del sapere in senso generale. La distinzione tra significato e enciclopedia è assai importante perché se non ne tenessimo conto, occuparsi di semantica equivarrebbe a descrivere il mondo, ad occuparsi di tutto. Distinzione tra significato e senso: senso-La per si intende il significato contestuale, vale a dire la specificazione e concretizzazione che il contenuto di un termine assume ogni volta che viene effettivamente usato in una produzione linguistica in un certo contesto. A un significato possono corrispondere e quindi diversi sensi; la questione quindi è Finestra nestra connessa conla polisemia. Es. (come apertura sulla parete) o (come apertura di un riquadro sulloschermo del computer).
Alcune opposizioni della natura dei signi cati:
- nomi propri:
- I sono etichette, termini a referente unico, designano un individuo e non una classe e,nei termini della logica, hanno solo estensione e non intensione, cioè possiamo avere conoscenze Antonio Milano, enciclopediche su un certo e ma non è possibile dire da che cosa sia costituito il signi cato concettuale dei due termini.
- ed estensione:
- Intensione valgono rispettivamente per "l'insieme delle proprietà che costituiscono il concetto canedesignato da un termine" e "l'insieme degli individui (oggetti) a cui il termine si può applicare". Es. l'intensione di è canel'insieme di proprietà che costituiscono la "caninità", l'estensione di è data da tutti i membri della classe dei cani.
IL LESSICO
cos'è il
lessema: Che unità di analisi basilare del livello semantico. Esso corrisponde a una parola considerata dal punto di vista del significato. Nell'analisi del significato non hanno pertinenza i valori che sono codificati nella morfologia professionale.Lessico: l'insieme dei lessemi di una lingua.
Lessicologia: lo studio dei vari aspetti del lessico che si pone per molti versi a cavallo fra semantica e morfologia derivazionale.
Lessicografia: lo studio dei metodi e della tecnica di composizione dei vocabolari e dizionari, cioè le opere che raccolgono e documentano il lessico di una lingua.
Natura del lessico: dal punto di vista della linguistica, il lessico, da un lato è uno dei due componenti essenziali di una lingua (i messaggi sarebbero strutture vuote), allo stesso tempo però il lessico è lo
strato più esterno e superficiale di un sistema linguistico, la parte più condizionata a fattori estranei all'organizzazione del sistema. Il lessico è quindi il livello d'analisi meno "linguistico". Esso è anche lo strato della lingua più ampio, ed è la parte aperta e mutante del sistema, suscettibile di essere continuamente incrementata con nuove unità. Numerosità, complessità, eterogeneità - Il lessico è caratterizzato da poiché riflette la realtà esterna e incamera modi di candole tutte le conoscenze che abbiamo del mondo reale e di quelli virtuali. Illimitata del lessico: - Estensione si stima che il lessico di lingue come l'italiano, l'inglese, il francese... ammonti ad alcune centinaia di