Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 124
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 1 Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 124.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Estetica della comunicazione, Prof. Viaggiu Stefano, libro consigliato Storia dell'estetica occidentale. Da Omero alle neuroscienze, Fabrizio Desideri, Chiara Cantelli Pag. 91
1 su 124
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'arte e la verità geometrica

L'arte non può essere verità geometrica. Essa si basa sul falso, sulla finzione, sull'esagerazione e sulle metafore, non sulla rappresentazione meccanica e scientifica della verità. Pertanto, non è possibile affidarsi all'arte per raggiungere qualsiasi tipo di conoscenza. L'arte non può essere verità geometrica e, anzi, non deve fare ciò che fa la scienza: "ridurre ogni espressione alla verità e all'esattezza geometriche sarebbe la cosa più contraria alle leggi dell'estetica, perché produrrebbe un'opera che, per esperienza universale, si è ritrovata essere la più ispida e sgradevole".

Le caratteristiche per cogliere il bello. Il meccanismo che porta alla conoscenza del bello è ovviamente complesso e non è cosa per tutti: ci vuole infatti la combinazione perfetta di talento e costante esercizio.

Le condizioni che, secondo Hume, determinano...

La competenza del giudizio di gusto sono cinque. Innanzitutto, una valida valutazione estetica presuppone un corretto funzionamento degli organi di senso del soggetto. In secondo luogo, è necessario possedere delicatezza, ovvero bisogna avere organi di senso sensibili e affinati, in modo che il gusto di chi esprime un giudizio estetico sia così fine che nulla possa sfuggirgli, e così esatto da percepire ogni tratto dell'oggetto. In terzo luogo, un giudizio di gusto competente presuppone una natura non solo sana e dotata, ma anche educata al bello. La quarta condizione che determina la competenza di un giudizio di gusto è l'assenza di pregiudizi. Ciò significa che ogni opera deve essere esaminata ponendosi in una situazione che sia conforme all'opera stessa. Bisogna quindi conoscere le circostanze in cui l'autore ha operato, sapere a che pubblico si è rivolto e identificarsi con quel pubblico, prescindendo da ogni nostrocondizionamento ideologico o di costume. In tal modo, Hume delinea quel metodo storico della critica d'arte che proprio negli stessi anni comincia a prendere forma. La quinta regola del gusto, perciò, prescrive di guardare ai giudizi degli esperti per orientarsi nelle questioni estetiche. A partire da queste condizioni, Hume è costretto a concludere che è assai raro un giudice che sia competente in materia di belle arti. Il bello e il brutto. Piacere e dolore sono causati dalla struttura delle parti: il bello è ordine e costruzione di parti che tende a dare piacere e soddisfare l'anima mentre il brutto è una sgradevole struttura di parti. Piacere e dolore, dunque, non sono soltanto i compagni necessari del bello e del brutto, ma costituiscono anche la loro stessa essenza. E siccome il potere di produrre dolore e piacere costituisce, in questo modo, l'essenza del bello e del brutto, tutti gli effetti di queste qualità devono derivare dalla. L'eco vitruviana. Il bello, tuttavia, non proviene solo dalla percezione di relazioni, proporzioni, armonia tra le parti. Per Hume rispondiamo alle proprietà che attivano le nostre facoltà cognitive, come la figura e l'aspetto, così come a quelle che riguardano le nostre considerazioni pratiche, come l'ordine e la convenienza. E, ancor più, rispondiamo anche dell'aspetto della convenienza (ad esempio: una figura che ci dà l'idea di sicurezza, come una colonna ben proporzionata). Una tale posizione evidenzia la centralità dell'immaginazione, all'interno della risposta estetica, come fonte di associazioni e apparenze che non possono essere direttamente equiparate alla mera disposizione delle parti. Il giudizio di gusto non può quindi essere basato unicamente su disposizioni delle parti ma è in qualche modo basato anche sulle associazioni mentali. Bello da utilità. Hume evidenzia inoltre come l'utilità sia insita in ciò che è bello masottolinea anche come il piacere provocato dalla bellezza degli oggetti visibili possa provenire anche dalla simpatia. La simpatia. Quando Hume parla di simpatia si riferisce alla capacità insita negli esseri umani di empatizzare con l'altro e, quindi, a quella caratteristica di similitudine che caratterizza tutti gli uomini. È la simpatia che ci consente di metterci nei panni degli altri perché ci fa comprendere che esistono elementi che ci accomunano agli altri individui. Tre differenti modi di giocare di simpatia e immaginazione. Secondo Hume esistono tre differenti modi di giocare di simpatia e immaginazione: - Quando un oggetto è utile per qualcuno (e può usarlo) e gli altri possono condividere il piacere che quello ha nell'usarlo attraverso la simpatia (cioè attraverso la possibilità che i sentimenti di uno siano comunicati all'altro acausadi una natura di fondo simile e di una capacità immaginativa). Viene quindievidenziata la centralità dell'immaginazione nel trasmettere la felicità.

"Il nostro senso della bellezza dipende soprattutto da questo principio; e se un oggetto ha la tendenza a produrre piacere in chi lo possiede viene sempre considerato bello; così ogni oggetto che tende a produrre dolore è sgradevole e brutto. Così la comodità di una casa, la fertilità di un campo [...] formano la principale fonte della bellezza di questi oggetti. In questo caso, l'oggetto che viene considerato bello ci aggrada soltanto per la sua tendenza a produrre un certo effetto".

Quando l'immaginazione riempie le circostanze mancanti di qualcosa che sarebbe stato piacevole in altre circostanze ma non in quella attuale;

Quando l'immaginazione non riempie i vuoti lasciati da condizioni mancanti che sarebbero necessarie per il godimento.

Delle proprietà effettive dell'oggetto malavora interamente per associazione di idee. Viene quindi sottolineato come il dolore derivi unicamente dalla simpatia e, in particolare, da un'associazione di idee.

Perché interessarsi al giudizio altrui? Hume mette in rilievo l'importanza del giudizio altrui cui l'uomo si interessa costantemente perché apprezza il condividere sensazioni e sentimenti, incluso il piacere. C'è infatti un grande piacere in un canone del gusto condiviso e coltivato da critici competenti. È inoltre necessario interessarsi al giudizio altrui perché le opere d'arte, che i critici ci aiutano a scoprire, possono avere effetti benefici nel calmare le passioni.

Baumgarten L'"estetica". Nell'ambito della riflessione settecentesca sul bello e sull'arte, un ruolo capitale spetta al tedesco Baumgarten, ruolo riconosciuto grazie soprattutto all'opera di divulgazione del suo.

allievo Meier. A Baumgarten viene riconosciuto il merito di esserestato "il primo che abbia cercato di fondare la scienza generale delle belle arti su principifilosofici, chiamandola estetica". In effetti, introduce per primo il termine per proporrela fondazione di una nuova disciplina filosofica in quanto logica della facoltàconoscitiva inferiore, ossia "scienza della conoscenza sensibile", da affiancare alla logicapropria dell'intelletto e della ragione, ossia delle facoltà conoscitive superiori. Già ifilosofi greci e i padri della Chiesa avevano infatti accuratamente distinto tra le cosepercepite (aisthita) e le cose conosciute (noita), evidenziando come le cose percepitefossero compito di quella che, per Baumgarten, viene appunto indicato come "scienzadella conoscenza sensibile" o "scienza della percezione".Il termine non sarà accettato, ad esempio in Inghilterra, per un altro secolo anche acausa del

panorama culturale dell'epoca, influenzato dai lavori di Leibniz e Wolff.

Il poema per Baumgarten. Il poema, per Baumgarten, è un discorso sensibile e perfetto, composto da:

  • Rappresentazioni sensibili;
  • Interconnessioni fra queste;
  • Parole e suoni articolati rappresentati dalle lettere che simbolizzano le parole.

Il discorso sensibile è "diretto verso l'apprensione di rappresentazioni sensibili".

Mezzo, immagini e relazioni. La poesia, quindi, non punta a trasportare la verità direttamente, ma a trasportare la verità attraverso rappresentazioni sensibili o immaginazioni (intese come immagini create) prese dai sensi. La perfezione di un poema risiede dunque nel suo medium (cioè nelle parole usate), nelle immaginazioni che fa sorgere (cioè nelle immagini create) e nella relazione fra queste due cose. Qui c'è un'introduzione dell'idea che le immaginazioni sensibili che sorgono dall'opera

d'artenon solo siano un mezzo per trasportare la verità, ma un luogo di perfezione e piacere. Ilmezzo e la cosa rappresentata sono quindi entrambe fonti di possibile piacere.Le rappresentazioni chiare e oscure. Le rappresentazioni sensibili devono essere piùchiare che oscure e, non a caso, Baumgarten critica la poesia incomprensibile, quellache mira all'oscurità solo per se stessa. Un poema, quindi, le cui rappresentazioni sonochiare è più perfetto di uno le cui rappresentazioni sono oscure, e le rappresentazionichiare sono più poetiche che oscure.Poesia come rappresentazione estensiva. La poesia è una rappresentazione chiara maanche confusa (piuttosto che distinta). Sembra una frase contraddittoria ma, in realtà,quando Baumgarten parla di rappresentazione chiara, fa riferimento alla presenza diuna grande quantità di materiale e, quando parla di rappresentazione distinta, fariferimento al fatto che leinformazioni si "mescolano" tra di loro e sono difficili da organizzare. È meglio quindi che la poesia trasporti più rappresentazioni insieme piuttosto che poche rappresentazioni ma ben separate fra loro. Si può dire che essa è estensiva piuttosto che intensiva, cioè che trasporta più informazioni ma senza separare le immagini fra loro come farebbe un discorso logico o scientifico. Maggiore è quindi la chiarezza estensiva, più è poetico ciò che si sta indagando. È questo l'ambito proprio del bello che, trovando nell'arte la sua applicazione esemplare, si colloca in una posizione intermedia tra l'ambito oscuro e indistinto delle mere sensazioni e quello chiaro e distinto della ragione. Individuale VS Astrazione. Definito come conoscenza sensibile, seppur nella sua perfezione, il bello è sempre rivolto al particolare e mai all'universale. Una rappresentazione sarà tanto

più bella e perfetta quanto più presenta ricchezza di caratteristiche. Una bella rappresentazione è, quindi, u

Dettagli
A.A. 2022-2023
124 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ginevraorlando03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Viaggiu Stefano.