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CAUSE ED EFFETTI DI UN'ELEVATA PROPENSIONE AL RISPARMIO DELLA COLLETTIVITÀ
La propensione al consumo della collettività dipende dalla distribuzione del reddito: chi ha un reddito medio basso tende a consumare di più, mentre chi ha redditi più alti consuma meno, cosicché una distribuzione del reddito disponibile sbilanciata a favore dei primi può contribuire a tenere elevata la propensione al risparmio di tutta la collettività.
IL MOLTIPLICATORE DEGLI INVESTIMENTI
K = DY / DL. Il moltiplicatore degli investimenti è tanto più alto, quanto più piccola è la propensione marginale al risparmio. Il moltiplicatore è il processo tramite il quale si produce questo risultato e mette in luce che quanto minore è la propensione al risparmio marginale, tanto maggiore dovrà essere la variazione del reddito necessaria ad adeguare l'offerta complessiva di risparmio agli investimenti. Il processo del
moltiplicatore può essere messo in moto sia da variazioni degli investimenti che degli acquisti pubblici di beni e servizi o di altre componenti autonome della domanda aggregata. IL PRINCIPIO DI ACCELERAZIONE E GLI EFFETTI POSITIVI DEI CONSUMI SUGLI INVESTIMENTI
L'aumento del reddito può indurre a un aumento dell'investimento. Si tratta del principio di accelerazione o acceleratore che costituisce una vera e propria teoria dell'investimento. L'acceleratore concentra l'attenzione sull'investimento come domanda di beni capitali derivata o indotta dalle variazioni della domanda finale. L'investimento dipende dalla variazione e non dal livello della domanda finale: se dopo essere aumentata questa rimane al nuovo livello più alto, l'investimento diminuisce così come diminuisce la produzione di beni capitale. Il principio di accelerazione attribuisce all'espansione dei consumi un ruolo di primo piano nel processo di
Per Keynes la variabile che assicura l'adeguamento della domanda di moneta alla sua offerta è il saggio di interesse. Ci sono 3 motivi per la domanda di moneta o preferenza di liquidità:
- Il motivo delle transazioni che riguarda la liquidità di cui individui e imprese hanno bisogno per fronteggiare le transazioni correnti. La moneta domandata rappresenta la moneta in circolazione attiva e il suo ammontare è una funzione del volume dei pagamenti che devono essere effettuati.
- Il motivo precauzionale che riguarda il desiderio di tenere una parte di ricchezza in forma liquida, si tratta di moneta tenuta come fondo inattivo.
- Motivo speculativo che si tratta di moneta tenuta come fondo inattivo. Secondo Keynes la domanda di moneta è una funzione del saggio di interesse perché quanto più basso è il saggio di interesse corrente, tanto più alto è il
seconda dei diversi tipi di beni. Un abbassamento del saggio di interesse determina un aumento del volume degli investimenti.
L'EFFETTO KEYNES E L'EFFETTO PIGOU
Si tratta del fatto che un abbassamento del livello dei salari monetari e dei prezzi riduce la quantità di moneta domandata per le transazioni, determinando un abbassamento del saggio di interesse. L'effetto Pigou ipotizza che le riduzioni dei salari monetari e dei prezzi, aumentando il valore reale dei salari liquidi, determinerebbero aumenti dei consumi che dipendono da questo valore e dal reddito corrente. Questo effetto è normalmente in grado di mantenere l'economia in una situazione di piena occupazione.
EFFETTO PIGOU
L'effetto Pigou esprime l'ipotesi che la funzione aggregata del consumo dipenda anche dal valore reale della moneta che i consumatori detengono per fronteggiare i loro bisogni. Quindi il possesso di scorte di moneta va considerato in base a ciò che queste
Permettono di acquistare. Il valore reale delle scorte di moneta possedute dipende dal livello dei prezzi.
L'EQUILIBRIO REALE E LA RELAZIONE INVERSA TRA SAGGIO DI INTERESSE E REDDITO
Dato il livello del reddito, l'offerta di risparmio è tanto maggiore quanto più alto è il saggio di interesse e dato il saggio di interesse l'offerta di risparmio è tanto maggiore quanto maggiore è il reddito. Funzione di domanda di investimento: I = PHI (i). Qualsiasi circostanza che fa aumentare la propensione al risparmio della collettività sposta verso destra ogni funzione di S e quindi verso sinistra tutta la IS: per ogni livello del reddito ora Gli spostamenti della funzione IS verso destra possono derivare anche da politiche di gestione della domanda aggregata. L'offerta di moneta M è stabilita dalla banca centrale: M = MTRATTINO SOPRA. Una riduzione di salari e prezzi sposta verso il basso e verso sinistra ciascuna delle funzioni di L.
e quindi verso destra tutta la LM. Viceversa un aumento dei salari monetari e dei prezzi sposterà la LM verso sinistra. Le funzioni L sono funzioni keynesiane di preferenza di liquidità; mentre la posizione della LM dipende anche dalle aspettative del pubblico sull'andamento futuro del tasso di interesse. LA DETERMINAZIONE SIMULTANEA DELL'EQUILIBRIO REALE E DELL'EQUILIBRIO MONETARIO E PIENA OCCUPAZIONE COME SITUAZIONE NORMALE DELL'ECONOMIA Sovrapponendo sullo stesso asse le funzioni IS e LM la teoria neoclassica stabilisce il tasso di interesse e il reddito. In corrispondenza del punto di intersezione E, il tasso di interesse e il reddito hanno una relazione tale che gli investimenti desiderati assorbono tutta la parte del prodotto che si decide di non consumare e la quantità di moneta desiderata dal pubblico eguaglia la quantità di moneta realmente esistente. Se c'è disoccupazione involontaria è perché i salarisono in grado di spostare la curva IS verso destra. Di conseguenza, non si verifica alcun aumento del reddito di equilibrio. In questa situazione, la politica monetaria tradizionale diventa inefficace nel stimolare l'economia. Per risolvere la trappola della liquidità, è necessario ricorrere a politiche non convenzionali, come l'acquisto di titoli di Stato da parte della banca centrale (politica degli "acquisti di asset") o la riduzione del tasso di interesse a livelli negativi. Queste misure possono aiutare a stimolare la domanda aggregata e a uscire dalla trappola della liquidità. Tuttavia, è importante notare che l'utilizzo di politiche non convenzionali comporta rischi e può avere effetti collaterali indesiderati sull'economia. Pertanto, è necessario un attento monitoraggio e una valutazione costante degli effetti di tali politiche.Sono in grado di portare il saggio di interesse al di sotto di un certo livello.
ECONOMIA DI RISPARMIO-PARSIMONIA
Il risparmio va incoraggiato in tutti i modi perché fornisce le risorse che finanziano la formazione di capitale, che a sua volta svolge un ruolo centrale per l'aumento del prodotto e del tenore di vita delle generazioni future. Il governo più virtuoso e lungimirante è quello che si adopera per il benessere delle generazioni future tramite l'imposizione di sacrifici alle generazioni correnti.
TEORIA NEOCLASSICA ED EFFETTO PIGOU
Nella teoria neoclassica viene considerato un altro fenomeno a sfavore di politiche fiscali espansive, volte ad aumentare l'occupazione. L'effetto Pigou ipotizza che la diminuzione di salari e prezzi, aumentando il valore reale della componente monetaria della ricchezza e il rapporto ricchezza-reddito, farebbe diminuire i risparmi ed aumentare la spesa per i consumi: tutte le funzioni di risparmio si
sposterebbero verso sinistra e la funzione IS versodestra. Gli autori della teoria neoclassica non credono che il mantenimento della pienaoccupazione possa poggiare sugli aumenti della domanda aggregata generati dadiminuzione dei salari e dei prezzi e condividono la tesi di Keynes secondo cui solo unapersona inesperta potrebbe preferire una politica salariale flessibile ad una politicamonetaria flessibile come modo per aumentare la quantità reale di moneta.
TASSO NATURALE DI DISOCCUPAZIONE
Nella nuova macroeconomia classica (NMC) la vecchia nozione di piena occupazione èsostituita con quella di tasso naturale di disoccupazione. Esiste un equilibrio didisoccupazione frizionale, la disoccupazione è dovuta al fatto che il mercato del lavoro nonriesce a far combaciare tutta la forza lavoro disponibile con i posti di lavoro. Le forze cheoperano nel mercato assicurano che la disoccupazione tende verso il tasso naturale.
EQUILIBRIO DEL MERCATO DEL LAVORO, OFFERTA AGGREGATA
E DOMANDA AGGREGATA
È nel mercato del lavoro che la nuova macroeconomia classica determina l’equilibrio reale del sistema. Data la forza lavoro disponibile, al tasso naturale di disoccupazione corrispondono il livello dell’occupazione e del salario reale di equilibrio LE e WE: entrambi sono determinati dall’intersezione di una funzione neoclassica di domanda lavoro con una funzione di offerta. Dati lo stato della tecnologia e la quantità di capitale disponibile e impiegata, tra L e il prodotto o reddito reale e Y c’è una relazione che riflette la funzione di produzione aggregata: Y = F (K, L) dove K è il capitale.
Se per la concorrenza nel mercato del lavoro e la flessibilità del salario, l’occupazione si mantiene uguale a LE per ogni livello dei prezzi; anche l’offerta aggregata si mantiene uguale a YE per ogni livello dei prezzi. La funzione di offerta aggregata (OA) è intesa come relazione tra il livello dei prezzi
l prodotto totale dell'economia. La funzione di domanda aggregata (DA) i