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FONTI CHE RIDUCONO LA DIPENDENZA DALL'ESTERNO
8. MIGLIORARE I PROCESSI DI CONTROLLO E DI PRE-VISIONE ECONOMICO-FINANZIARI. I costi invece sono differenziati in base al segmento del mercato scelto icosti indiretti sono : produzione dell'informativa, revisione bilancio, esigenze legali, modifiche organizzativee manageriali e costi per il servizio di collocamento e garanzia dei titoli emesse. I costi diretti invece riguar-dano : ammissione alla quotazione e permanenza della società sul listino.
7. Il crowfunding: tipologieCon riferimento alle innovazioni nei canali e negli strumenti di finanziamento delle PMI, si segnala: 1.la pos-sibilità per le start up innovative di accedere a capitali di rischio tramite la rete internet (equity crowfun-ding), rivolgendosi ai risparmiatori on line attraverso portali, come recentemente regolamentato dalla Con-sob (luglio 2013). In sostanza, con il crowfunding si consente alle imprese (normalmente neo-costituite) diraccogliere
utilizzando piattaforme online. Il crowdfunding è un metodo di finanziamento che permette alle imprese o alle persone di raccogliere capitali di rischio attraverso internet, coinvolgendo un ampio pubblico di investitori (noto come "crowd") che effettuano investimenti di piccola entità. Esistono diversi modelli di crowdfunding, i principali sono: 1. Crowdfunding equity based: questo modello è regolamentato dalla Consob e prevede la partecipazione dei finanziatori al capitale sociale dell'impresa, rendendoli soci a tutti gli effetti. La raccolta avviene tramite piattaforme online e può seguire due modelli: - Modello "all or nothing": se il progetto non raggiunge l'obiettivo di finanziamento prefissato, il capitale viene restituito agli investitori. - Modello "take it all": se il progetto non raggiunge l'obiettivo di finanziamento prefissato, il capitale viene trattenuto. 2. Crowdfunding lending based: questo modello consiste nella raccolta di capitale di debito (prestiti) a favore di imprese o persone, senza l'intervento di un intermediario finanziario specializzato. La raccolta avviene sempre tramite piattaforme online e i prestiti hanno una durata che va dai 3 ai 7 anni. Gli investitori ricevono un corrispettivo finanziario in cambio del prestito. In entrambi i casi, il crowdfunding sfrutta la potenzialità della rete internet per raggiungere un vasto pubblico di investitori e permettere a imprese e persone di ottenere i capitali necessari per realizzare i propri progetti.tramite piattaforma online esistono due modelli base di lending: 1. Peer to peer: i fondi vengono da privati e finanziano privati, tramite la piattaforma. 2. Peer to business: i fondi vengono da privati e finanziano le imprese. Inoltre, ci sono altri modelli di crowdfunding: 3. Social lending: progetti di utilità sociale. 4. Reward-based crowdfunding: raccolta di risorse da destinare a un progetto o impresa remunerando i partecipanti con beni e servizi, invece di una ricompensa monetaria (come un regalo, un riconoscimento o un pre-ordine). 5. Donation crowdfunding: modello di finanziamento basato su una donazione da parte dei contributori, senza finalità di ritorno economico ma con un semplice riconoscimento morale per la donazione effettuata. Di solito, queste donazioni sono destinate a progetti in cui i donatori credono particolarmente e verso i quali hanno un forte coinvolgimento emotivo, come cause sociali, culturali, filantropiche, religiose, umanitarie e assistenziali. Le organizzazioni no-profit e le organizzazioni non lucrative sono spesso coinvolte in questo tipo di crowdfunding.Di utilità sociale (ONLUS) sono i soggetti che ricorrono maggiormente al modello donation-based.
Civic based crowdfunding: schema di raccolta fondi in rete in cui i promotori sono enti pubblici e amministrazioni territoriali che possono trovare nel crowdfunding la possibilità di finanziare progetti e opere di pubblico interesse come il restauro di monumenti, lo sviluppo di servizi innovativi o altre iniziative pubbliche mediante fondi versati dai cittadini.
8. I minibond
Un'ulteriore novità riguarda la possibilità per il comparto delle PMI rette sotto forma societaria e non quotate (ad eccezione delle micro imprese) di ricorrere all'emissione di cambiali finanziarie e prestiti obbligazionari (minibond), con il supporto di sponsor finanziari, come indicato dall'art. 32 del D.L. 83/2012. Prestiti che possono anche configurarsi come partecipativi, consentendo agli obbligazionisti di ottenere un compenso di cui una parte fissa, commisurata come
minimo al tasso ufficiale di sconto, e una variabile, collegata alla partecipazione agli utili d'impresa. Prestiti che possono prevedere garanzie postergate rispetto a quelle normalmente previste per i creditori e prioritarie solo rispetto ai portatori di capitale di rischio. I minibond è un titolo obbligazionario tipicamente della durata dai 3 ai 7 anni tramite cui un'azienda raccoglie capitali di debito da restituire o integralmente o a scadenza in cui l'impresa si limita al pagamento dei soli interessi. Possono essere sottoscritti da investitori professionali e qualificati che operano nel mercato ExtraMOT PRO di borsa italiana, segmento professionale del mercato ExraMOT in cui possono essere quotati project bond, obbligazioni e cambiali finanziarie.
9. Cosa si intende per finanziarizzazione dell'economia? Il fenomeno della "finanziarizzazione" allude all'egemonia della cultura finanziaria su quella industriale a causa di: progressiva
affermazione dei processi di istituzionalizzazione del risparmio: crescente apertura internazionale dei mercati finanziari, con maggiore circolazione e mobilità dei capitali tra i vari Paesi; le aziende vengono considerate dal soggetto di comando come una forma di investimento finanziario, sicché l'impresa, oltre ad essere un impiego di risorse per l'azionista, rappresenta anche un trasformatore di capitali raccolti sul mercato finanziario in un portafoglio di attività differenziate che persegue l'obiettivo di ridurre il rischio e massimizzare il rendimento per l'investitore. Nell'economia moderna si sta affermando un processo di finanziarizzazione delle imprese e dei sistemi economici che impone un ruolo strategico crescente alle competenze finanziarie nelle Pmi e alla funzione aziendale nell'ambito delle funzioni organizzative e aziendali. CAPITOLO 15 Il marketing Il marketing è un processo fondamentale per il successo delleimprese • Per svolgere con efficacia le attività di marketing occorre comprendere le nuove tendenze dei consumi • Assume dimensioni informative, strategiche ed operative• A livello operativo le politiche di marketing vengono riassunte nel modello delle 4 P •Ma il marketing ha un ruolo di costruire e mantenere relazioni con i clienti e con gli stakeholder aziendali •L'importanza dell'omnicanalità e dell'experience marketing.
Le finalità e le attività del marketing si estrinsecano nei processi attraverso i quali le imprese creano valore per i clienti e costituiscono relazioni forti e di lungo termine con gli stessi al fine di ottenere dei ritorni di valore. Si distinguono quattro aree di attività di marketing: marketing information, strategico, operativo e controllo di marketing. Le attività di marketing information vanno svolte con estrema cura e cautela determinando le successive strategie di marketing.
Il cuore del marketing sta nella segmentazione, targeting e posizionamento. Le tradizionali politiche operative di marketing sono: prodotto, prezzo, promozione e distribuzione (4P, product, price, place, promotion). È necessario lo sviluppo di sofisticate metriche di marketing che associano a valutazione di performance economico-finanziarie valutazioni di performance strategica.
1. Che cos'è il marketing? A cosa serve?
Il marketing viene definito dall'American Marketing Accademy (AMA) una funzione organizzativa e un insieme di processi volti a creare, comunicare e trasmettere un valore ai clienti e a gestire i rapporti con essi in modo che diano benefici all'impresa e ai suoi portatori di interesse. È l'insieme di due prospettive:
- Insieme di attività volte a comprendere e soddisfare i bisogni dei clienti mediante politiche di prezzo, prodotto, comunicazione e commercializzazione (impostazione tradizionale vs le 4 P del marketing mix).
2. Insieme di attività volte a creare, mantenere e sviluppare rapporti con la clientela ed i vari stakeholder aziendali (marketing relazionale totale). Il ruolo del marketing è quello di:
- "creare le basi conoscitive per la formulazione di efficaci strategie competitive e per la creazione di valore differenziale per i clienti"
- "porre in atto nei confronti degli acquirenti, dei concorrenti e del trade (e in generale degli stakeholder), azioni rivolte a orientarne i comportamenti, le preferenze, le relazioni con l'impresa"
2. Quali sono i principali processi di marketing? Si possono distinguere 4 aree principali di attività di marketing: marketing information, che concerne
le attività volte ad acquisire, elaborare, monitorare informazioni e la conoscenza del mercato. Marketing strategico, che è il cuore dell'attività di marketing e consiste nella segmentazione, nella definizione dei segmenti obiettivo (targeting) e nel posizionamento. Marketing operativo, che fa riferimento alle attività operative di marketing dedicate ai vari segmenti target delineati, quali le strategie di prodotto, prezzo, distribuzione, branding e di comunicazione. Controllo di marketing, che fa riferimento al sistema di valutazione, reporting e controllo delle azioni di marketing. 3. Cosa si intende per marketing strategico? I processi di marketing strategico richiamano essenzialmente 3 tipi di attività: la segmentazione, cioè la suddivisione del mercato in gruppi di clienti diversi tra loro ma omogenei all'interno di un gruppo per i quali possano essere messe a punto offerte mirate (identificazione del target), il targeting ossiaL'identificazione di segmenti di mercato o clienti obiettivo verso i quali indirizzare l'offerta tramite due valutazioni che sono l'attrattività del segmento e la competitività che l'impresa può avere nel segmento, infine il processo di posizionamento cioè la definizione dell'offerta dell'impresa in modo che essa ottenga, nella percezione dei clienti, una specifica caratterizzazione di valore rispetto ai concorrenti il concetto di posizionamento è legato a quello di differenziazione.
4. Cosa si intende per marketing operativo?
Il marketing operativo è la predisposizione di piani operativi, poiché le attività da svolgere sono diversificate e molteplici per poterle programmare in modo sistematico sono stati elaborati dei modelli di classificazione di tali politiche. L'approccio tradizionale organizza le politiche operative le cd 4P, in quattro tipologie: politiche del prodotto (product),
e le persone (people). Questi elementi aggiuntivi sono particolarmente rilevanti nel settore dei servizi, dove l'esperienza del cliente è fortemente influenzata dall'interazione con il personale e dall'ambiente fisico in cui avviene il servizio. Le politiche di prezzo (price) riguardano la determinazione del prezzo di vendita del prodotto o servizio. Queste politiche possono includere sconti, promozioni o strategie di pricing differenziate per segmenti di clientela. Le politiche di distribuzione (place) si riferiscono ai canali di distribuzione utilizzati per portare il prodotto o servizio al cliente finale. Queste politiche possono includere la scelta di canali di vendita diretti o indiretti, la gestione della logistica e la selezione dei punti vendita. Le politiche di comunicazione (promotion) riguardano le strategie di comunicazione utilizzate per promuovere il prodotto o servizio. Queste politiche possono includere pubblicità, relazioni pubbliche, promozioni e attività di marketing diretto. I processi si riferiscono alle procedure e alle attività che vengono messe in atto per fornire il servizio al cliente. Questi processi possono includere la gestione delle prenotazioni, la consegna del servizio e la gestione dei reclami dei clienti. L'evidenza fisica riguarda gli elementi tangibili che contribuiscono all'esperienza del cliente, come l'arredamento, l'atmosfera e la presentazione del punto vendita o del luogo in cui viene erogato il servizio. Le persone si riferiscono al personale che interagisce direttamente con i clienti durante la fornitura del servizio. Questi possono includere il personale di vendita, il personale di assistenza clienti o il personale di supporto. In sintesi, il marketing mix comprende le politiche di prezzo, distribuzione e comunicazione, ma nel settore dei servizi è importante considerare anche i processi, l'evidenza fisica e le persone per offrire un'esperienza di servizio di qualità ai clienti.