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4.2.2 LA STRATEGIA D'IMPRESA E LA BUSINESS IDEA
La business idea è il sistema di coerenze fra impresa e ambiente che consente all'impresa
di "dominare" quella particolare porzione di ambiente nella quale ha scelto di competere,
ed ha individuato i suoi fattori di base:
-il segmento di mercato in cui si decide di operare,
-il "sistema di prodotto" che viene offerto al mercato,
-la struttura dell'impresa, (condizioni interne e di risorse a disposizione).
La basa di una business idea sta nella capacità di soddisfare i bisogni già emersi sul
mercato in modo più efficace di quanto non facciano i concorrenti.
Un'idea imprenditiva, per tradursi in una vera e propria formula imprenditoriale è necessita
di una consonanza fra le idee promosse dall'imprenditore e quelle maturate e sedimentate
nell'impresa nel corso del tempo.
Assumono quindi importanza sia i processi di apprendimento relativi al passato che i
processi da mettere in atto al fine di acquisire quelle competenze specifiche.
Ogni impresa ha una propria formula imprenditoriale che può essere vista come il frutto
di tutta la sua storia dal momento che l'esperienza rappresa il substrato da cui
scaturisce e su cui si regge ogni formula imprenditoriale.
il rapporto fra una strategia aziendale che individua un processo che come orizzonte di
riferimento un preciso arco temporale rappresentato dal "periodo di piano", e quella di una
formula imprenditoriale che si pone in una prospettiva piu ampia.
Ci possono essere dei momenti critici in cui un'impresa si trova costretta a mettere in
discussione la sua business idea, e mettere a punto una strategia che comporta radicali
innovazioni.
.
4.2.3 L'APPROCCIO IMPRENDITORIALE ALLE DECISIONI STRATEGICHE
La logica secondo cui l'imprenditore svolge il processo di elaborazione di una
può essere “a o “a
strategia d'impresa, priori” posteriori”
un’efficacia
La differenza sta che il primo approccio non assicura superiore a quella che
può essere il frutto di un approccio intuitivo; tuttavia, cercare di affrontare in modo
più consapevole le fondamentali problematiche decisionali, può fare la differenza
soprattutto nelle decisioni di fondo.
Tutto questo trova traduzione nella distinzione fra strategia progettata e strategia
realizzata;
nel primo caso il progetto frutto di un processo di analisi, valutazione e programmazione
degli interventi, e si ricorre a modelli decisionali di tipo strutturato (scelte coerenti, fattibilità
obbiettivi, controllo)
Ci può essere anche una situazione intermedia che funge da compromesso tra le due parti
un esempio della definizione della strategia aziendale è il modello SWOT analisys, ovvero
l'analisi comparata, dei punti di forza (Strenght) e di debolezza (Weakness) dell'impresa, e
dell'insieme (Opportunities) e delle minacce (Treats) che vengono dall'ambiente
le fasi di questo processo di elaborazione della strategia sono:
-l'analisi previsionale esterna,
-l'analisi prospettiva interna,
-la messa a fuoco e la valutazione delle diverse alternative,
-la scelta degli obiettivi e delle linee di comportamento,
-la programmazione dello sviluppo (globale e per periodi),
-la messa in atto delle decisioni prese (c.d. azione programmata).
Esiste la possibilità di avere una strategia esplicita quando questa trova espressione
anche nella diffusione fra i membri dell'impresa e soggetti esterni (potenziali finanziatori)
è importante esplicitare il progetto strategico per:
a) ragioni di carattere interno all'organizzazione→Rendere nota la strategia significa
per informare il personale e interiorizzare la strategia. Uno dei più classici errori è quello di
confinare questo processo nell'ambito di un ristretto gruppo di managers e di
consulenti (logica top-down,)
b) ragioni di carattere esterno. Rendere esplicita la strategia che l'organizzazione
ai “pubblici” (gli
intende adottare eventuali finanziatori, relazioni sindacali, entità di tipo
pubblico e utenza che ha bisogno di informazione)
Una adeguata comunicazione serve per mantenere in vita i rapporti esistenti ma anche per
crearne di nuovi.
4.2.4 IL PROCESSO DI "IMPLEMENTAZIONE" DELLA STRATEGIA
Con "implementazione" si intende designare il processo attraverso cui si passa alla
concreta realizzazione dei piani messi a punto in sede di formulazione della strategia
d'impresa. gli aspetti di maggior rilievo sono due:
1) la necessità di gestire le tensioni innescate sia all'interno dell'organizzazione sia nei
rapporti con gli interlocutori esterni.
2) la necessità di correggere, riorientare o annullare il piano di sviluppo, in relazione al
determinarsi di alcuni fenomeni:
l’impossibilità
(a) di tenere conto di tutti gli aspetti che possono avere un'influenza sulla
realizzazione del piano; (b) la continua evoluzione dell'ambiente in cui l'impresa opera; c)
la possibilità di errori nella realizzazione pratica del piano che costringono a modificare
dell’originario
determinati aspetti
il processo che porta dalla elaborazione di una strategia alla sua realizzazione può essere
descritto distinguendo la parte della strategia che si sceglie consapevolmente di non
attuare, quella che viene lasciata cadere senza decisioni
esplicite (parte rimossa), gli interventi di correzione che
vengono attuati per la necessità di correggere eventuali
errori o imprecisioni o di cogliere nuove opportunità
(strategia emergente).
è necessario dunque non limitare l'adozione di una
prospettiva strategica solo alla fase di progettazione dello
sviluppo, ma:
a) tenere sotto controllo l'evoluzione degli elementi chiave su cui si fonda il progetto
aziendale;
b) predisporre della strategia delle alternative rispetto alle scelte inizialmente privilegiate
c) predisporre gli strumenti per intervenire in modo da correggere il percorso intrapreso;
d) essere pronti ad interrompere il processo di sviluppo in atto, per riformulare il progetto
globale prima che sia troppo tardi
Nelle fasi di sviluppo l’impresa è molto fragile. Per questo in genere in queste fasi il potere
di condizionamento può essere molto forte, creando delle situazioni difficili.
Inoltre, il cambiamento è una necessità imposta dall'incessante evoluzione del
mercato e dell'ambiente in generale.
Per tutte queste ragioni l'azione svolta dal soggetto-imprenditore trova più significato nella
quest’ultimo
fase dello sviluppo. Difficilmente può gestire questi processi da solo; diventa
quindi importante la collaborazione ed il supporto della proprietà e del gruppo.
4.2.5 I CONTENUTI DELLE DECISIONI STRATEGICHE
queste decisioni possono essere ricondotte a tre
fondamentali classi:
1) La definizione dell'area di attività;
2) La definizione delle strategie concorrenziali;
3) La definizione delle direttrici di sviluppo.
Il campo di attività riguarda la fondamentale decisione che
l'imprenditore deve prendere,
cioè quali prodotti e quali servizi offrire al mercato-obiettivo prescelto.
rappresenta il necessario presupposto per le decisioni relative alla strategia
concorrenziale.
Per direttrici di sviluppo si intende partire da una certa situazione in termini di definizione
dell'area di attività ed alle strategie concorrenziali per cercare di giungere ad un nuovo
assetto della "struttura aziendale" in cui potranno esservi delle modifiche.
4.3. Le decisioni strategiche: la definizione dell'area di attività
4.3.1 ASPETTI GENERALI
Nell'area di attività rientrano in questa categoria quelle decisioni che, riguardano le
scelte relative a quale debba essere il mercato a cui l'impresa intende rivolgersi e il tipo di
prodotti che si intende proporre su quel mercato.
queste si collocano al più alto livello e individuano gli aspetti che devono essere affrontati
dal vertice aziendale nello svolgimento della c.d. funzione strategica.
rappresenta il primo passo per impostare e realizzare una strategia di successo ma
commettere errori può avere conseguenze molto pesanti per l'impresa.
Si tratta di scelte che si possono riproporre durante tutta la sua successiva esistenza dal
momento che i caratteri dell'ambiente in cui ogni organizzazione opera sono
continuamente mutevoli
è infatti necessario distinguere i casi in cui il contesto in cui opera l'impresa è
caratterizzato da una sostanziale stabilità da quelli in cui è caratterizzato in senso opposto
visto che possono influire sui comportamenti dei potenziali acquirenti e dei concorrenti;
dal punto di vista aziendale si pone il problema di cogliere il senso della loro possibile
evoluzione nel tempo, perché le decisioni più importanti nel futuro.
prima di padroneggiare specifici strumenti operativi, per i vertici aziendali è sempre
più essenziale essere in grado di affrontare in modo continuo il tema della definizione del
l’individuazione
business; ovvero di una coerenza fra le scelte che riguardano
l'individuazione del mercato da servire e le scelte relative alla definizione dei prodotti
e/o dei servizi da offrire a detti mercati.
per il vertice aziendale il problema della definizione del business si pone sotto almeno tre
punti di vista, ovvero deve dimostrare la capacità di:
a) mettere a punto una definizione del business aziendale con requisiti di coerenza fra
ciò che un certo mercato può apprezzare ed acquistare e ciò che gli viene offerto;
b) verificare costantemente il livello di coerenza della definizione del business che si
è scelto di adottare; tenere sotto controllo il grado di consonanza dell'offerta aziendale
con gli effettivi bisogni avvertiti dai soggetti che costituiscono il mercato a cui l'impresa
indirizza detta offerta e con le loro preferenze
c) modificare la definizione dell'area d'attività qualora infatti emergano segnali
dell'esistenza di incoerenze nella combinazione impresa/mercato;
ogni organizzazione che produce beni e servizi ha una sua specifica "area di attività" i cui
contorni sono appunto definiti dal tipo di beni e di servizi che produce e dall'utenza a cui
rivolge questa offerta. Per definirle guardiamo la logica attraverso cui il vertice aziendale
affronta le problematiche relative alla definizione dei caratteri del business aziendale,
i termini in cui queste prob. si presentano e infine alla natura dell'entità produttiva.
Le metodologie che possono essere utilizzate riguardano i rischi che possono derivare
dall'affrontare il problema della definizione del business.