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L'IMPRESA SOCIALE: Processi economici con impatto sociale positivo

Organizzazioni private senza scopo di lucro che esercitano in via stabile e principale un'attività economica di produzione e di scambio di beni e servizi di utilità sociale, diretta a realizzare finalità d'interesse generale.

STORIA DI ATTIVITÀ: Tanti come assistenza sociale, sanitaria educazione, istruzione ma anche valorizzazione del patrimonio culturale e ricerca ed erogazione di servizi culturali. Sono aziende che destinano la propria produzione di mercato che realizzano processi di produzione ed allocazione caratterizzati dallo scambio economico strumentali e finalità sociali ispirate da valori etici e morali.

CARATTERISTICHE: L'impresa sociale è un'attività imprenditoriale condotta in un particolare settore commerciale e creata per un fine sociale-finalità sociale-approccio imprenditoriale-proprietà sociale.

DIMENSIONI

DELL'IMPRESA: Oltre agli elementi tipici delle no-profit: - Dimensione economica: - produzione di beni e servizi in forma continuativa e professionale, - rischio economico, - maggior parte dei lavoratori retribuiti, - iniziativa collettiva, - governo affidato prevalentemente a portatori di interesse diversi da proprietari di capitale. - Dimensione sociale: - produzione di benefici per la comunità come obiettivo esplicito, - partecipazione ai processi decisionali allargata, - non massimizzazione del profitto come driver dell'attività aziendale, - creazione di valore sociale (bene <>). Riassumiamo... L'attività economica: Insieme dei processi di produzione di merci e servizi posti in atto per soddisfare i bisogni individuali o collettivi. I bisogni: possono essere individuali o collettivi, fisiologici o di natura sociale. I beni: sono utili a soddisfare uno specifico bisogno e scarsi rispetto alla domanda.

Possono essere di diverso tipo:

  • Complementari (aumento della domanda di uno aumenta il valore dell'altro)
  • Sostitutivi (due beni simili possono soddisfare lo stesso bisogno agli occhi del consumatore)
  • Differenziati (moda)
  • Indifferenziati (zucchero)
  • Singolo utilizzo (usa e getta)
  • Collettivi (concerto)
  • Durevoli (mobili, elettrodomestici)

Duplicabili e/o Riproducibili:

  1. Diverse tipologie di fruizione
  2. Diminuzione dei costi

Bene culturale:

Comprende beni mobili e immobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e testimonianze con valore di civiltà individuate dalla legge o in base alla legge, sancito dagli art. 10-11 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

Collective goods o beni pubblici:

Non escludibilità del bene che caratterizza i beni pubblici.

Bene pubblico: che non viene distrutto dal consumo, non limita la possibilità di consumo da

parte dialtri soggetti, non si pregiudica la fruibilità futura, dimensione intangibile↴-consentirne l'accesso-valorizzazione economicaI beni economici possono essere:↴-donati,-condivisi (la disponibilità avviene non in virtù di una transazione basata sullo scambio economicoes.wikipedia) o-scambiati (controprestazione di "beni" o denaro) la quantità di moneta o di credito cedutadell'azienda compratrice è definita dal prezzo mediante una negoziazione.PREZZO= è solo una condizione di scambio-quantità tempi, frutto della negoziazione tra domandae offerta, la scarsità dei beni e la loro utilità ne condiziona il valore percepito da parte degli attori,il prezzo che il compratore è disposto a pagare sarà maggiore.Talvolta si creano le condizioni di scarsità per aumentare l'interesse e l'attenzione degli utenti(es.film)Non sempre esiste correlazione tra prezzo e

qualità anche in condizioni di mercati perfetti (es. capolavoro letterario-romanzo rosa)

Negoziazione= processo di negoziazione.

Il mercato= è definito da un insieme di negoziazioni

Servizi accessori e complementari:

Nati per massimizzare il livello di soddisfazione dell'utente.

  • I servizi accessori: legati a un aspetto di comfort e sponsorizzazione del prodotto culturale. es. in un museo, un bar è un servizio accessorio.
  • I servizi complementari: legati direttamente al prodotto culturale e all'esperienza diretta con esso. es. in un museo, le audio guide sono dei servizi complementari.

Il consumo culturale è un'esperienza multidimensionale: sensoriale, emotiva, cognitiva e comunicativa

Comprende

  • La progettazione di un contesto
  • La predisposizione di condizioni
  • L'enfatizzazione dei componenti tangibili dell'offerta
  • L'importanza della comunicazione diretta es. caffetteria, guardaroba, bookshop

Cosa si intende per azienda culturale?

Insieme eterogeneo in cui convivono attori con finalità e logiche gestionali molto diverse tra loro:

  • Imprese
  • Enti pubblici
  • Istituti no-profit
  • Organizzazioni artistiche e culturali

Definizione: Agenti che si occupano della produzione e della distribuzione di beni e servizi di natura artistica e culturale.

Attività effettuate principalmente: conservare, proteggere, creare e valorizzare.

Valorizzare: Si intende un insieme di azioni atte a conferire valore al patrimonio culturale:

  • promuovendo le potenzialità
  • migliorando la conoscenza
  • incrementando l'interesse e l'apprezzamento collettivo e individuale
  • attuando interventi di conservazione

Al fine di promuovere lo sviluppo della cultura in tutti gli istituti e i luoghi ad essa connessa (musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali, ecc...)

Convenzione di Faro:

Si basa sull'idea che la conoscenza e l'uso

del patrimonio fanno parte del diritto del cittadino di partecipare alla vita culturale come definito nella Dichiarazione Universale Dei Diritti Dell'Uomo. Rappresenta la conservazione del patrimonio culturale tramite l'uso sostenibile delle risorse per lo sviluppo umano, la valorizzazione della diversità culturale, la promozione del dialogo interculturale. Chiede agli stati di accrescere la consapevolezza e il potenziale economico del patrimonio culturale per poi utilizzarlo. Tassonomia di Thorsby: Per Thorsby le attività che gli danno origine rispondono a 3 criteri contemporaneamente: - Comportare una certa forma di creatività nella loro produzione (qualcosa di nuovo) come mostre, libri, sculture, restauri. La creatività è il frutto dell'integrazione tra persone che portano competenze molto diverse, in grado di dialogare e di interagire per dare vita a qualcosa di compiuto, fruibile e concreto. - Riguardano la creazione e la

Comunicazione di un significato simbolico (individuare un senso), attraverso simboli attribuiti per atto volontario e creativo.

Il loro risultato implica, a livello potenziale, una qualche forma di proprietà intellettuale e quindi di potenziale escludibilità all'accesso → proprietà industriale (brevetti, marchi, loghi) che coprono l'idea-diritto d'autore, copyright → che tutelano l'opera, la forma espressiva di quella idea.

Escludendo centri di formazione, ricerca, librerie, cinema, negozi, enti di gestione, (ministeri e assessorati) 20Appunti Economia e gestione delle aziende culturali

Prodotto culturale

Nasce da attività che hanno a che fare con aspetti intellettuali, morali e artistici della vita umana.

Le categorie:

  • Heritage (patrimonio storico, artistico e culturale di una comunità)
  • Performing arts (arti performative)
  • Visual arts (arti visive)

Industrie culturali

Caratteristiche delle industrie culturali creative

Hanno caratteristiche che impattano su:

  • Assetti istituzionali
  • Organizzazione
  • Specificità gestionali

Tipologie delle industrie culturali creative

Settore culturale tradizionale: composto da espressioni artistiche (arti visive, danza, teatro, istituzioni museali, monumenti, ecc..) il cui output è culturale ma non necessariamente economico. Secondo la tassonomia dell'Unione Europea: settori della conservazione e arti performative, valorizzazione - comunicazione.

Industrie culturali creative:

  • Settori industriali con potenziale di riproducibilità (editoria, cinema, radio, musica)
  • Settori industriali che utilizzano la cultura come valore aggiunto per la produzione di prodotti non culturali (moda, design, architettura)

Tassonomia delle istituzioni culturali

Attraverso criteri omogenei che si articolano secondo 4 criteri:

  • Attività preminente dell'istituzione
  • Modalità di produzione e offerta
  • Assetto istituzionale
  • Finalità preminente

gestione delle aziende culturali

Attività preminente:

  • Creazione di significati simbolici

Atto di dare vita ad un contenuto nuovo e si può esprimere in una duplice forma:

  • Realizzazione di oggetti culturali nuovi
  • Tutela di oggetti culturali: selezione, recupero, conservazione e catalogazione quando originario da un'attività innovativa (biblioteche, archivi, parchi letterari, ecc...)

Comunicazione di significati simbolici

Diffusione di significato simbolici presso il gruppo che in essi riconosce la propria identità.

  • Attraverso i linguaggi (attività editoriale, performing arts)
  • Attraverso la messa a disposizione dei contenuti (usanze, costumi, biblioteche)

Modalità di offerta al pubblico

  1. Fruizione diretta dal vivo (performing arts, heritage): il pubblico assiste nello stesso luogo e momento alla sua esecuzione (es. concerti, spettacoli teatrali...)
  • contemporaneità dell'esecuzione
  • presenza del pubblico
  • struttura dei
seconda del loro scopo) e alle norme che le regolamentano. Le istituzioni possono essere di diverso tipo: pubbliche, private, no-profit, ecc. La loro veste giuridica determina le modalità di gestione, di finanziamento e di controllo delle attività svolte. Le istituzioni culturali possono essere organizzate in diverse forme giuridiche, ad esempio: 1. Enti pubblici: sono istituzioni create e gestite dallo Stato o da enti locali. Possono essere musei, biblioteche, archivi, teatri, ecc. Sono finanziati con fondi pubblici e sono soggetti a controlli e regolamentazioni specifiche. 2. Associazioni culturali: sono organizzazioni private senza scopo di lucro che si occupano di promuovere e diffondere la cultura. Possono essere costituite da artisti, studiosi, appassionati, ecc. Sono finanziate attraverso quote associative, donazioni, sponsorizzazioni, ecc. 3. Imprese culturali: sono organizzazioni private con scopo di lucro che operano nel settore culturale. Possono essere case editrici, case di produzione cinematografica, gallerie d'arte, ecc. Sono finanziate attraverso la vendita di prodotti o servizi culturali e sono soggette alle leggi e alle regole del mercato. La scelta dell'assetto istituzionale dipende dalle finalità dell'istituzione culturale, dalle risorse disponibili e dalle norme vigenti nel paese in cui opera.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
32 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher m.gatta2001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle aziende culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Mozzoni Isabella.