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Il rischio nell'azione imprenditoriale
Questo tipo d'azione però comporta sempre dei rischi poiché non esistono esiti garantiti. Con la necessità di cercare sempre di traguardare il futuro, viene anche l'incertezza e anche il rischio, appunto. Spostare dei beni dal futuro al presente non è mai privo di costi annessi per chi li riceve, così come spostare beni dal presente al futuro non è mai privo di costi per chi li dona.
L'imprenditore deve organizzare i fattori produttivi, avendo ben presente la dimensione temporale della produzione e assumendosi il ragionevole rischio legato alla produzione stessa. È mosso dal profitto: il profitto è "tutto quello che rimane" una volta pagati i costi.
Caso Ferrero:
I prodotti Ferrero piacciono e hanno un appeal a livello mondiale. Il successo dei prodotti Ferrero sta nell'innovazione (inventa prodotti come il Raffaello) e nel fatto che rappresentino un metro di giudizio nella scelta.
di altri prodotti. Quando nascono i primi supermercati, Ferrero ha l'idea di prendere uno stand posizionato vicino alla cassa e vendere dolcetti monoporzione (si pensi al bambino trascinato dalla mamma al supermercato e che a fine spesa gli chiede un premio). Il successo imprenditoriale di Ferrero sta quindi in un'innovazione accessoria e innovatrice. Tutti questi elementi che danno forma ad un panorama di cui possiamo dilettarci, sono il frutto dell'attività imprenditoriale. L'innovazione è strettamente legata all'incontro della domanda di mercato. Il test della domanda si viene a verificare nel momento in cui il prodotto viene messo sul mercato. Non tutte le idee sono giuste nel momento opportuno. L'imprenditore non deve solo incontrare l'interesse del consumatore ma deve anche individuare il prezzo adeguato sul quale improntare i propri fattori di produzione. È un coordinatore dei fattori produttivi (ex: Il programma televisivo
“cucine da incubo” di Cannavacciuolo. Ciò che non funziona nella stragrande maggioranza dei ristoratori è l’organizzazione del menù in funzione dei prodotti a disposizione e questo per una cattiva coordinazione di fattori produttivi). Le diverse figure imprenditoriali sono tutte accomunate dal fatto di avere costi fissi (affitto immobili, salario, costo approvvigionamento da altri). Ciò che non conoscono è il prezzo adeguato che mi permetterà di ottenere il profitto. Bisogna quindi aggiungere un altro fattore che determina la figura dell’imprenditore: il rischio. Abbiamo tutti una propensione diversa al rischio. La maggioranza delle persone non ha una grande propensione al rischio. Chi è poco avverso al rischio vorrà delle certezze (ex: la garanzia di avere lo stipendio al 27 del mese). Questo tipo di persona rappresenta l’impiegato ideale per un imprenditore.
Se c’è un profitto al termine del tragitto,
Significa che i fattori produttivi messi insieme erano coerenti con il proprio obiettivo iniziale. Il profitto segnala che io ho fatto delle scelte di produzione corrette. Il tratto distintivo è quello di vedere/intuire ciò che gli altri non hanno visto/intuito. La collocazione in un determinato spazio ne è un buon esempio. Dove collocare un pub è una scelta non banale perché deve prendere in considerazione diversi fattori. Ancora più complicato è intuire le innovazioni (il brevetto delle capsule a Nespresso o quello di qualsiasi farmaco).
La produzione: "Produrre significa trasformare risorse in beni. In un mondo in cui si produce, il mercato non è altro che una rete di decisioni attraverso le quali i proprietari di risorse elaborano piani per vendere risorse dai proprietari delle risorse per poi venderle, sotto forma di beni prodotti, ai consumatori e i consumatori elaborano piani per acquistare i beni."
dai produttori". I beni non sono solo cose ma che incontrano un bisogno e non sono disponibili in modo infinito. Agire da economizzatore Anche il capitale umano è basato sull'accumulazione. Ciascuno dei detentori di queste risorse agisce da economizzatore quando trasforma l'insieme delle sue attività nella forma più desiderabile possibile, sulla base delle condizioni di scambio che gli sono offerte. Il processo di coordinamento dell'imprenditore si verifica in un contesto in cui ciascun detentore di risorse cercherà di ottenere la remunerazione più alta possibile. La remunerazione sarà proporzionata alla scarsità del bene fornito e alle conoscenze accumulate negli anni. Inoltre, la flessibilità incide sul numero di datori di lavoro a cui io posso fare domanda. Questo aspetto dell'economizzazione riguarda tutte le figure messe in gioco. Ciascuna delle figure in campo è impegnata a trarre quanto piùPossibile di ciò che ha a sua disposizione.
Prontezza: capacità di reazione a qualcosa.
Il capitale
Il capitale coincide con il denaro. Esso ha una caratteristica molto complicata: è eterogeneo (Il capitale dell'Università coincide con le strutture, il mobilio e le attrezzature messe a disposizione). Il capitale è un prodotto dell'uomo, si crea e si distrugge. Quando si crea, parliamo di investimento (edificare un nuovo edificio per avere altre aule e offrire più servizi), quando si distrugge parliamo di ammortamento (mentre l'investimento richiede una scelta consapevole, l'ammortamento dipende dal tempo, tende a scemare con la diminuzione del tempo). Perché il capitale si ammortizzi e diminuisca di valore, basta il passare del tempo. Per investire, occorre risparmiare una capacità produttiva e invertirla nell'ottenimento di beni di ordine superiore. Il capitale ha a che fare con i beni di ordine superiore.
produzione verranno impiegati in altre attività più redditizie. Il profitto, quindi, funge da segnale per indicare l'efficienza e la competitività di un'azienda. La remunerazione del capitale può avvenire attraverso diversi meccanismi. Uno dei principali è il pagamento degli interessi sui prestiti o sui finanziamenti ottenuti. In questo caso, il capitale viene remunerato in base al tasso di interesse concordato. Un altro modo di remunerare il capitale è attraverso la distribuzione dei dividendi agli azionisti. Le aziende che emettono azioni permettono agli investitori di diventare proprietari di una parte dell'azienda stessa. In cambio del capitale investito, gli azionisti ricevono una parte degli utili generati dall'azienda sotto forma di dividendi. Inoltre, la remunerazione del capitale può avvenire anche attraverso la crescita del valore delle azioni. Se l'azienda ha successo e il suo valore aumenta nel tempo, gli azionisti possono vendere le proprie azioni a un prezzo superiore a quello di acquisto, ottenendo così un guadagno. In conclusione, la remunerazione del capitale dipende dal tipo di attività svolta e dalle modalità di finanziamento dell'azienda.produzione devono essere riorganizzati, omessi al servizio di altre produzioni. Questo non è un fatto secondario. Il processo di mercato è essenzialmente un processo adottativo: un cambiamento provoca altri cambiamenti. Gli attori di mercato non hanno la verità in tasca: sbagliano, perdonano tempo, fanno previsioni smentite dalla realtà, dimostrano che le loro aspettative, che le loro interpretazioni della realtà, erano sbagliate. Il profitto vale il momento in cui si realizza. I cambiamenti possono rivoluzionare le condizioni per cui un certo prodotto viene realizzato è messo sul mercato. L'economia di mercato non premia chi ne ha più bisogno o sulla base del merito accademico. Molte volte l'economia di mercato premia i detentori sulla base di un caso. Produrre significa trasformare risorse in beni. I beni sono cose che hanno un effetto apprezzato dagli esseri umani. I beni economici hanno valore per gli esseri umani e sono scarsi.un mondo in cui si produce, il mercato è una rete di decisioni. I consumatori cercano di elaborare strategie di condotta per migliorare ciascuno la propria posizione, ovvero, economizzare (utilizzare le minori risorse possibili in vista del proprio obiettivo). L'imprenditore non è necessariamente il detentore delle risorse. Il capitale è eterogeneo, anche il lavoro lo è ma alla fine la sostanza è il tempo di ciascuno, indipendentemente dalla professione. Il capitale si crea e si distrugge, quando si parla di capitale si parla di investimento (otteniamo un prestito dalla banca per investire nell'ampliamento dell'Università, questo investimento è tale se nei piani di chi lo fa è previsto un ritorno. Quell'investimento è sensato quando sappiamo che quell'investimento ci produrrà più entrate). Gli ammortamenti invece vedono la distruzione del capitale in funzione del passare del tempo. AvereLa gestione delle risorse da impiegare fa piacere a tutti perché tutti pensano al beneficio. Quando la politica parla di investimenti, intende investimenti senza ritorno (quando costruiscono un'autostrada a quattro corsie tra due modesti centri urbani non troppo popolati, faccio un piacere a chi ne usufruirà ma il pedaggio non basterà mai a coprire i costi di produzione e mantenimento. In questo caso si parla di spesa). Il profitto è importante perché un po' di guadagno tutti lo desiderano, tutti hanno la legittima ambizione di guadagnare qualcosina. Il profitto però è particolare e non ha a che fare solo con la remunerazione. Le persone che scelgono di fare un lavoro salariato, che sia l'amministratore delegato o la segretaria, non fanno profitti. Il profitto tipicamente è la remunerazione dell'imprenditore che non ha certezze. Il profitto dipende, in buona sostanza, dalla necessità dei consumatori ad un determinato prezzo.
Per questaragione, il profitto, per la società, non conta per il suo movente bensì la segnalazione,a chi ha posto in essere, se ha sfruttato al massimo i fattori di produzione. Il profitto mi dice se ho utilizzato le risorse giuste e se le ho sfruttate al massimo. Si tratta di una valutazione di efficienza. Nel caso in cui io non solo non ho profitto ma accuso delle perdite, questo significa che i medesimi fattori di produzione potrebbero trovare un uso più profittevole nel mercato. Ci sono alcune imprese straordinariamente convinte che in qualche modo, il momento del loro prodotto verrà, nonostante le perdite. Un caso spettacolare è quello di Tesla che, dal nulla è diventato uno dei marchi più famosi e riconoscibili a livello mondiale. Fare una nuova fabbrica per automobili in luoghi dove prima non si producevano automobili, è un'impresa. Tesla ha creato problemi non da poco ai grandi marchi come BMW, Mercedes ecc. chesisarebbero dovute posizionare meglio dal punto di vista dell'elettrico. Se io però