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Svantaggi e vantaggi della struttura organizzativa divisionale
Svantaggi:
- Lenta innovazione
- Scarsa capacità di adattamento alle innovazioni
- Scarso sviluppo di competenze interfunzionali
Vantaggi:
- Alto coordinamento tra le funzioni di ogni divisione
- Alta differenziazione
- Alta flessibilità alle innovazioni (data dalle economie di differenziazione)
La struttura organizzativa divisionale è caratterizzata da una divisione delle unità organizzative di primo riporto per singolo prodotto, cliente o area geografica, con una divisione funzionale al di sotto del primo riporto. Questo tipo di organizzazione è meno gerarchico, con il vice amministratore poco coinvolto e la responsabilità affidata ai manager di primo riporto. È adatto ad aziende medio-grandi con prodotti diversi tra loro e ad alto tasso di innovazione, che operano in ambienti instabili. Tuttavia, presenta anche alcuni svantaggi come costi funzionali duplicati per ogni divisione e bassa capacità di apprendimento e adattamento.
basso rispetto ai responsabili delle divisioni. In questo caso, la struttura organizzativa matriciale funzionale è caratterizzata da: - Specializzazione funzionale - Scarso coordinamento tra le divisioni La struttura organizzativa matriciale è adatta ad aziende ancora non grandi con una ampia gamma di prodotti, con caratteristiche comuni, per permettere la condivisione delle risorse aziendali scarse. È anche adatta ad aziende che necessitano sia un'alta specializzazione che un'alta differenziazione, soprattutto con prodotti ad alto tasso innovativo. I vantaggi della struttura organizzativa matriciale sono l'economia di scala, l'alta specializzazione, la minore gerarchia rispetto alla struttura funzionale e la gestione unitaria dei prodotti. Tuttavia, ci sono anche degli svantaggi, come la duplicazione dei costi e delle autorità, che possono portare a possibili conflitti tra di esse. Inoltre, esistono matrici "funzionali" in cui i responsabili delle funzioni hanno un livello gerarchico più basso rispetto ai responsabili delle divisioni.altodi quelli dei prodotti, e esistono matrici “per prodotto” in cui vale l’opposto.
Organizzazione per team, per processi e per reti interorganizzative:
L’evoluzione in chiave moderna delle strutture organizzative fin qui esaminate è rappresentata damodelli più dinamici e flessibili quali:
- TEAM: rappresentano l’evoluzione della logica della struttura matriciale. Questo modellopunta ad incrementare la flessibilità tramite la creazione di team interfunzionali di progettoo di prodotto, con specifici obiettivi. A guidare il team c’è il team owner. In questo caso siriduce la conflittualità, si aumentano ancora i flussi di comunicazione. Tuttavia è un modellomolto dispendioso in termini di tempo (tante riunioni organizzative) e di costi. Es: Google.
- ORGANIZZAZIONE PER PROCESSI: rappresenta l’evoluzione della logica della strutturafunzionale. In questo modello l’organizzazione è per processi,
La gestione di qualsiasi azienda può essere immaginata come un "ciclo" di:
- FINANZIAMENTO: in questa fase, l'azienda viene dotata dei mezzi di capitale, per acquistare i fattori produttivi. Il finanziamento può essere da fonti interne (capitale di rischio) e da fonti esterne (capitale di credito o debiti finanziari, del sistema bancario e di altre istituzioni o privati).
Per quanto riguarda le fonti interne, il primo finanziamento è quello dei soci, un finanziamento senza obbligo di rimborso, con remunerazione legata ai risultati aziendali (opzionale) e un diritto di proprietà pro quota. Questo primo finanziamento, detto capitale sociale (detto patrimonio netto o equity), può essere conferito in denaro o in natura (attraverso beni, ma ci deve essere una perizia giurata di stima, per confermare il valore attribuito ad un bene), ma non sempre viene totalmente conferito. In questo caso si parla di decimi non versati e nello schema a sezioni.
contrapposte (impieghi (come utilizzi le fonti)-fonti(provenienza del capitale)) corrispondono a credito verso soci per versamenti ancoradovuti.In generale i finanziamenti nelle società per azioni, sono rappresentati da azioni (ordinarie, privilegiate o di risparmio).Nelle fonti esterne, finanziamenti a capitale di credito, c'è l'obbligo di rimborso, una remunerazione determinata per chi presta (interessi) e c'è il diritto di credito.Il finanziamento può essere: bancario a breve termine (rimborso in 12-18 mesi), bancario a lungo termine (es: mutuo), in cui all'aumentare dell'orizzonte temporale aumentano gli interessi, prestiti obbligazionari (con piano di restituzione (piano di ammortamento) e interessi concordati), leasing (la società acquisisce la disponibilità di usare un bene, con pagamenti periodici e alla fine la possibilità di riscattare il bene ad un prezzo concordato) e il factoring (cessione deicrediti). Ci sono, inoltre, forme di finanziamento ibride, prestiti rimborsabili una volta estinti gli altri debiti, che danno alcuni diritti in assemblea.
I debiti possono essere: finanziari, se riguardano entrate di denaro che prevedono restituzione, quindi hanno interessi espliciti (i) dati da debito x tasso di interesse, o commerciali, se c'è una dilazione, quindi non mi vengono forniti soldi da restituire ma beni/servizi da pagare dopo tot tempo. Essi comprendono un costo implicito (sovrapprezzo) generato dalla possibilità di pagare in futuro.
Questa distinzione non è presente in bilancio perché non è obbligatoria, ma è fondamentale per capire la situazione di un'azienda (finanziari: interessi matureranno sempre, commerciali: verosimilmente no, c'è già un sovrapprezzo incluso).
ACQUISIZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI- : in questa fase, l'azienda acquisisce tutte le risorse necessarie a svolgere l'attività produttiva.
Viene impiegato il capitale ottenuto col finanziamento. Nei fattori produttivi comprendiamo sia i beni di consumo, detti costi di esercizio o spese correnti, utilizzabili solo per un ciclo gestionale (materie prime, locazioni…) e divisi in ammortamenti, svalutazioni e manutenzioni, che i beni d’investimento, detti immobilizzazioni (fixed assets) e utilizzabili per più cicli gestionali (impianti, macchinari…).
Le immobilizzazioni possono essere: materiali, immateriali (intangibles), come software, brevetti, marchi o avviamenti (goodwill) o finanziarie, come titoli azionari o obbligazioni.
I costi per l’acquisizione dei fattori produttivi rappresentano quindi dei flussi economici negativi; ad essi si collegano i flussi finanziari negativi.
TRASFORMAZIONE- : questa fase riguarda l’insieme delle operazioni per l’attuazione del processo produttivo, ossia del processo di trasformazione dell’input in output.
VENDITA- : questa fase comprende tutte le
operazioni che riguardano la cessione del bene/servizio sui mercati di sbocco. I ricavi di vendita rappresentano flussi economici positivi; ad essi sono collegati flussi finanziari positivi (aumento liquidità o aumento crediti commerciali).
Cicli economici e cicli finanziari: Il ciclo economico consiste nell'acquisizione dei fattori produttivi, indipendentemente dal loro pagamento, e nella vendita dei beni/servizi, indipendentemente dall'incasso. Quindi si parla di aspetto economico se parliamo di ricavi e costi indipendentemente dalla loro manifestazione finanziaria.
EQUILIBRIO ECONOMICO: imprese --- RICAVI – COSTI ≥ Ke (remunerazione richiesta dai soci) x PN (patrimonio netto)
Dunque un'impresa è in equilibrio economico se i ricavi sono maggiori dei costi in maniera da garantire una remunerazione soddisfacente ai soci.
Per le aziende senza scopo di lucro, l'obiettivo non è ottenere un profitto, ma ricoprire i costi di gestione. Quindi
L'equilibrio economico si ha quando i ricavi sono uguali ai costi. Il disequilibrio economico è un segnale preoccupante (a parte nelle start-up) e spesso porta al fallimento di un'impresa.
Il ciclo finanziario invece, consiste nel pagamento dei fattori produttivi o degli altri beni/servizi acquistati dall'impresa (indipendentemente da quando è nato quel costo) e nell'incasso dei ricavi (indipendentemente dal momento in cui è stata formalizzata la vendita).
EQUILIBRIO FINANZIARIO: Entrate ≥ Uscite
Il disequilibrio finanziario non sempre è negativo. Può essere dato da un investimento appena attuato.
Inoltre, sottolineo che si chiama "ciclo degli acquisti", il periodo tra l'acquisto e il pagamento del bene, e si chiama "ciclo di vendita", il tempo tra la vendita e l'incasso del prezzo del bene o servizio venduto.
FUNZIONI AZIENDALI:
Le funzioni aziendali, ossia gruppi di attività caratterizzate da
tratti comuni sotto il profilo tecnico, possono essere: - Operative tipiche (business fondamentale, attività core). Per esempio la produzione, approvvigionamenti (fornitori vantaggiosi), produzione, logistica, attività commerciale (vendita), r&d ricerca e sviluppo. - Di indirizzo e coordinamento – strategia, organizzazione (divisione del lavoro e coordinamento risorse umane (HR)), AFC (amministrazione finanza e controllo) - Finanziarie – la finanza, che governa le risorse di capitale di un'impresa. Essa si concentra sul futuro, si occupa dei flussi di cassa, e di mantenere l'equilibrio finanziario. Può assumere le decisioni di finanziamento e di investimento. Attività commerciale: Studiamo come l'azienda, dopo aver individuato il bene/servizio per le famiglie, riesce a venderlo. L'attività commerciale, detta anche MARKETING, è fondata su un modello di riferimento, che è il